Relazione sull'attività 1997 e
programma 1998
Documento distribuito all'Assemblea generale dei soci del
30 ottobre 1997.
Le attività svolte a partire dall'insediamento del nuovo
Comitato esecutivo nazionale
(28 giugno 1997)
e quelle in programma per i prossimi mesi, fino all'Assemblea nazionale
che si terrà a Genova nell'aprile 1998, sono presentate
sinteticamente sotto i punti più appropriati del programma
Per la biblioteca del cittadino
nella società conoscitiva,
sottoscritto dai sette candidati a cui i soci, nelle elezioni del
18 giugno,
hanno voluto dare la loro fiducia per il triennio 1997-2000.
Il testo del programma è riportato in sintesi e in caratteri
più piccoli. Una documentazione più completa sulle
attività in corso, tempestivamente aggiornata, è presente
in AIB-WEB, il sito Internet dell'Associazione (http://www.aib.it), e
nella newsletter «AIB notizie».
Per la biblioteca del cittadino nella società conoscitiva
L'Associazione ha fatto molti passi avanti negli ultimi anni sotto il
profilo della credibilità e dell'offerta di punti di riferimento
tecnico e professionale.
Il suo peso politico rispetto alle scelte strategiche ed alla tutela e
valorizzazione della professione del paese è invece ancora
inadeguato se lo si confronta al peso ed al valore dell'elaborazione sul
versante scientifico.
Ciò che ci preme in questa fase della storia del paese è
riuscire a non perdere le nuove opportunità che le trasformazioni
sociali, culturali e tecnologiche stanno determinando senza disperdere
il patrimonio di esperienza e di cultura professionale di quanti si
riconoscono nell'Associazione e nei suoi obiettivi.
Vogliamo pertanto assumere le nostre responsabilità rispetto
all'affermazione di valori, diritti ed opportunità che possono
contribuire in maniera determinante alla qualità dei tratti
fondamentali della nostra società.
Ciò al di là di ogni distinzione tipologica che, pur
necessaria sul piano organizzativo, non sottrae nessuno al dovere di
riconoscere comunque, quale destinatario della propria azione, il
cittadino.
Ciò non toglie che non si debbano individuare alcune
priorità: in particolare, visto che la ristrutturazione ed il
rilancio del sistema educativo costituiscono il fatto più
significativo di questa fine secolo per ciò che riguarda le
infrastrutture culturali del paese pare evidente che l'accento
andrà posto sulle biblioteche di questo settore ed in particolare
su quelle universitarie e sul supporto che esse potranno dare ai loro
utenti diretti ed alla rete delle biblioteche pubbliche.
L'impresa che viene prospettata è impegnativa e complessa e
potrà essere realizzata solo con un forte protagonismo delle
sezioni regionali alle quali toccherà il compito del contatto
diretto con il tessuto delle città.
Ciò nello spirito di un decentramento forte e con una chiara
distribuzione di compiti e responsabilità tra centro e periferia.
1. Per la libertà e la partecipazione intellettuale
La biblioteca pubblica è un servizio fondamentale per la
qualità della vita, costituisce un diritto connesso alla
cittadinanza quale supporto per l'esercizio delle libertà e della
democrazia secondo quanto affermato nello Statuto, nel Manifesto
Unesco sulle biblioteche pubbliche, nelle tesi di Viareggio.
L'AIB si assume il ruolo di supporto per la partecipazione dei
cittadini di ogni età e condizione alle opportunità della
società dell'informazione ed al suo sviluppo specie per gli
aspetti riguardanti le biblioteche ed il loro pubblico.
Azioni:
-
Costituzione di un Ufficio per i rapporti con le istituzioni politiche
(Parlamento, Governo, Regioni, Enti locali).
I suoi primi obiettivi saranno:
- consolidamento del supporto legislativo ai diritti di accesso alla
conoscenza, al pensiero, alla cultura ed all'informazione
-
approvazione della legge quadro sulle biblioteche ed i servizi di
informazione che valorizzi le diverse funzioni dei vari tipi di
biblioteca in un insieme armonico e cooperante che si offra al cittadino
secondo modalità di accesso il più possibile semplificate
-
inserimento nella finanziaria di norme per l'incentivazione dei comuni
che si impegneranno a realizzare o ad ampliare strutture bibliotecarie
sulla base di parametri e standards costruttivi messi a punto
in collaborazione con l'AIB. In questo contesto l'AIB intende offrire un
contributo critico ma costruttivo all'iniziativa del Governo per la
realizzazione di biblioteche con servizi multimediali o
all'ammodernamento di biblioteche esistenti attraverso l'apertura di
tale nuova tipologia di servizi.
-
Interconnessione di queste iniziative con i piani di ristrutturazione
del sistema scolastico per valorizzare gli investimenti sulla scuola
nella prospettiva dell'educazione lungo tutto l'arco della vita.
-
Inserimento delle biblioteche pubbliche e delle scuole tra le strutture
da coinvolgere organicamente negli sviluppi delle reti civiche e dei
servizi telematici per il cittadino.
L'AIB è prima di tutto un soggetto politico gravato di pesanti
responsabilità rispetto all'affermazione di alcuni valori umani
fondamentali. Per questo motivo fin dai primi giorni di attività
abbiamo cercato di accreditarci per questo ruolo intrattenendo rapporti
preferenziali con la parte politica delle istituzioni, dal Governo, al
Parlamento, alle Regioni, agli enti locali.
A partire dai primi giorni dall'insediamento si è perseguito il
disegno di allargamento dei nostri contatti a parti dell'amministrazione
diverse dal Ministero per i beni culturali, ben consapevoli che le
questioni che ci ponevamo in questo primo punto del programma
appartengono a una visione complessiva di governo del paese.
A tale visione risponde una concezione della biblioteca considerata
quale risposta a molteplici esigenze della vita economica e sociale,
della ricerca e dell'educazione.
L'obiettivo di una legge quadro rimane sullo sfondo ma non intendiamo
tralasciare nessuno degli spazi che le rapide trasformazioni
istituzionali in corso consentono di percorrere, talvolta anche con
risultati concreti.
Il coinvolgimento dell'AIB nel Piano d'azione
Mediateca 2000
costituisce un esempio delle modalità di relazione che si
possono istituire tra un'associazione professionale ed un Ministero per
il perseguimento di obiettivi condivisi senza rinunciare alla propria
autonomia.
Nel momento in cui tale iniziativa si dovesse discostare dalle premesse
noi potremo dissociarci senza esitazione.
Durante la discussione sulla Finanziaria useremo la rete di relazioni
con il corpo politico che sta consolidandosi per proporre emendamenti
che vadano nella direzione delle azioni proposte in questo punto.
Se avremo chiaro l'orizzonte verso il quale tendere non ci
preoccuperà l'ordine in cui le questioni verranno affrontate.
Per questo motivo, una volta chiarita la totale autonomia dai poteri si
può, anzi è opportuno, entrare anche in gruppi di lavoro o
comitati consultivi per suggerire orientamenti verso i nostri obiettivi
fin dal primo formarsi delle decisioni politiche ed amministrative.
Il nostro sito
web
rappresenterà dettagliatamente la lista dei soci AIB designati a
rappresentare l'Associazione nei vari contesti affinché chinque
possa contattarli per suggerire iniziative e prese di posizione da
assumere.
2.
Per l'educazione e la formazione lungo tutto l'erco della vita :
verso la società conoscitiva
La biblioteca è un'infrastruttura
socioeconomica di base per l'attuazione delle linee
programmatiche contenute nel Libro bianco su educazione e
formazione proposto dalla Commissione Europea al fine del
miglioramento della qualità intellettuale dei cittadini
dell'Unione e per una loro partecipazione più consapevole e
critica agli obiettivi delle imprese e delle comunità locali.
Il progetto di riforma della scuola italiana dovrà vedere l'AIB
schierata tra i partecipanti al dibattito perché la riforma non
dimentichi ancora una volta che il primo dovere della scuola è
quello di far acquisire la capacità di apprendere ad apprendere,
attività che nelle società postindustriali si realizza
attraverso l'uso costante delle biblioteche e delle altre istituzioni
culturali.
Azioni:
-
Ottenere l'inserimento dei fondamenti della biblioteconomia e della
conoscenza delle principali tecniche di utilizzo delle risorse
bibliotecarie e informative tra i requisiti formativi fondamentali
richiesti per l'insegnamento di tutte le discipline in ogni ordine di
scuola.
L'AIB, a fronte di un contributo proporzionato agli obiettivi, si offre
al Ministero della Pubblica Istruzione ed a quello
dell'Università per una campagna straordinaria di formazione dei
formatori utilizzando anche tecniche di apprendimento a distanza.
-
Proporre ai sindacati ed agli imprenditori di inserire tra i benefici
contrattuali di cui discutere nelle vertenze la messa a disposizione di
risorse finanziarie, strumentali e tempo-orario da destinare allo
sviluppo di infrastrutture bibliotecarie per le comunità locali.
-
Rafforzamento della funzione delle biblioteche universitarie sia come
supporto alla ricerca ed alla qualità delle condizioni degli
studenti, sia come centro di risorse educative a disposizione del
territorio da veicolare attraverso la rete delle biblioteche pubbliche.
Le iniziative in questo campo costituiscono uno degli assi sui quali
rilanciare il ruolo delle biblioteche in Italia.
Come già detto nella relazione introduttiva del Congresso le
biblioteche devono essere considerate un investimento strategico.
Tra le cose fatte o avviate ricordiamo il rapporto col Ministero della
pubblica istruzione e quello dell'Università per le iniziative
che intende assumere nella prospettiva della modernizzazione dei servizi
bibliotecari, di SBN e delle infrastrutture di accesso alla conoscenza.
3.
Per il rafforzamento dell'identità professionale
Il personale della biblioteca e dei servizi similari ha
responsabilità enormi rispetto alla qualità delle funzioni
che gestisce: informazioni errate o carenti possono provocare gravi
danni al cittadino e pregiudizio dei diritti di cui al punto 1.
Il personale non qualificato o di recupero mette in pericolo sia le
finalità proprie della biblioteca, sia gli obiettivi che la
società, la scuola, il sistema produttivo potrebbero raggiungere
attraverso di essa.
Azioni:
-
Valorizzare la figura del bibliotecario e delle professioni affini
attraverso l'iniziativa del CNEL per il riconoscimento delle professioni
secondo le direttive CEE.
A questo scopo conviene avviare fin da subito lo studio e la
sperimentazione di modalità di certificazione della
professionalità anche a supporto di un positivo esito della
richiesta di riconoscimento.
-
Rinegoziare con sindacati e datori di lavoro l'inquadramento della
figura con il conseguente adeguamento dei trattamenti retributivi.
-
Ottenere la riorganizzazione del percorso formativo e delle
modalità di accesso alla professione con forte assunzione di
ruolo da parte dell'AIB sia rispetto all'Università che al
sistema della formazione professionale.
L'obiettivo si persegue tra l'altro assumendo come AIB il ruolo di
certificazione dei programmi, specialmente per i gradi più
elevati (Università e Master), secondo standard
condivisi a livello internazionale.
-
Accreditare presso biblioteche convenzionate giovani aspiranti alla
professione o in cerca di riqualificazione o beneficiari di borse di
studio.
-
Costituire un'apposita struttura che funga da agenzia per l'accesso al
lavoro da parte degli iscritti ma anche dei non iscritti, per il
supporto nei percorsi di mobilità e di carriera all'interno delle
biblioteche e per l'incentivazione dell'imprenditoria privata nel
settore anche attraverso servizi di certificazione di qualità.
L'area di interesse potrà essere allargata a tutta la
realtà coinvolta nell'economia del libro e dell'informazione.
-
Mettere a punto un codice etico e deontologico della professione che
costituisca parametro trasparente di valutazione della
professionalità da parte degli utenti e dei datori di lavoro.
Per l'obiettivo del riconoscimento della professione bibliotecaria, in
questi mesi abbiamo ripreso la bozza di Codice
deontologico del bibliotecario
redatta nel precedente triennio ma non portata all'approvazione ed
abbiamo elaborato e posto in discussione il
Codice di comportamento
dell'AIB e una bozza di
Regolamento di disciplina
per il Collegio dei Probiviri.
Si tratta di strumenti necessari perché l'Associazione possa
svolgere effettivamente il ruolo di garante della professione:
attraverso la loro adozione,
nell'Assemblea di Napoli,
ci affianchiamo alle maggiori associazioni straniere, che da tempo ne
dispongono, e raggiungiamo uno dei requisiti previsti dalla proposta di
legge del CNEL per il riconoscimento delle professioni non
regolamentate.
Nei prossimi mesi, raccogliendo quanto emergerà dall'Assemblea e
da un dibattito che ci auguriamo largo e attento, intendiamo mettere a
punto le proposte per un albo professionale gestito direttamente
dall'Associazione, studiandone nel frattempo le possibilità di
riconoscimento, sia attraverso i contatti che stiamo tenendo con il
CNEL, sia attraverso altre iniziative che intendiamo studiare con i
nostri legali.
Intendiamo svolgere questo ruolo di garante della professione anche
nell'ambito della formazione e dell'aggiornamento.
In quest'ultimo campo, abbiamo costituito un gruppo di lavoro che
dovrà elaborare rapidamente proposte per la standardizzazione e
la certificazione dei corsi, svolti sia dall'AIB che da altri soggetti
(organizzazione, durata, prove di verifica, attestati, qualificazione
dei docenti, ecc.).
Per la formazione, intendiamo intervenire nella riorganizzazione in
atto dell'istruzione universitaria perché vengano offerti
curricula adeguati alle esigenze attuali del settore e coerenti con la
realtà internazionale.
In questo campo, inoltre, l'AIB è stata chiamata dal Ministero
per i beni culturali a dare indicazioni per la formazione dei giovani ai
fini del Piano d'azione Mediateca 2000.
Nell'ambito dell'orientamento al lavoro, sulla base della positiva
esperienza accumulata informalmente negli ultimi anni, l'AIB
attiverà nei prossimi mesi dei servizi informativi sul proprio
sito
web,
rivolti in particolare ai giovani interessati a sapere di più
sulla nostra professione e a raccogliere indicazioni sugli sbocchi
professionali, offerte di lavoro, stages, ecc.
Per chi già lavora, intendiamo offrire servizi d'informazione e
anche di tutela: dalle opportunità di studio, scambi, ecc., fino
all'elaborazione di indicazioni di comportamento (soprattutto riguardo a
nuovi interventi legislativi che spesso suscitano incertezze o creano
ostacoli) e al sostegno sia di tipo legale sia sui mezzi di
comunicazione, attraverso l'Ufficio Stampa appena attivato.
Per promuovere e seguire queste attività sarà costituito
un apposito Gruppo di studio sui temi del lavoro.
4.
Per la promozione della biblioteca, della lettura e delle praticje
culturali
Il miglioramento del tessuto sociale dipende dalla qualità dei
singoli.
Occorre pertanto stimolare con le tecniche della comunicazione
l'esaltazione della visibilità dell'istituzione bibliotecaria
come luogo qualificante per coloro che se ne servono abitualmente, come
strumento di crescita personale, fonte di stati d'animo gratificanti,
come chiave per l'esercizio delle libertà.
Azioni:
-
Organizzazione di un ufficio stampa altamente professionale, anche con
convenzione con qualcuna delle migliori società specializzate nel
settore.
-
Campagne sistematiche tipo Pubblicità Progresso.
-
Marketing associativo con testimonials di grande
appeal.
-
Proposta di contesti bibliotecari quali ambienti e situazioni per film,
sceneggiati, dibattiti politici, talk shows, ecc.
-
Organizzazione dei congressi e convegni presso sedi di altre
organizzazioni o eventi di altri ambienti (es. bibliotecari di interesse
giuridico ed Associazione Nazionale Magistrati, bibliotecari pubblici e
congressi di architetti, di enti locali, insegnanti; partecipazione a
fiere e manifestazioni nelle quali possano essere contattati pubblici
diversi da quelli usuali).
Le nostre attività sono state in questi mesi particolarmente
rivolte all'esterno, a farci conoscere in tanti ambiti mai raggiunti e
in cui spesso le tematiche da noi portate hanno suscitato un grande
interesse.
Nei prossimi mesi ci riproponiamo di:
-
portare le biblioteche sempre più spesso nei mezzi di
comunicazione, sia di massa che specializzati, anche attraverso il
nostro nuovo Ufficio Stampa;
-
portare avanti il progetto di una grande campagna promozionale che
faccia comprendere l'importanza di investire nelle biblioteche per la
crescita culturale e civile del nostro paese;
-
ripensare l'organizzazione del Congresso annuale (e di Bibliotexpo),
come una grande convention con momenti convegnistici rivolti
all'esterno (al mondo della politica, alla società civile, alle
professioni, al mondo dell'educazione, dell'imprenditoria, ecc.),
affiancata da un'esposizione che non solo attragga chi opera in campi
vicini al nostro, ma possa rivolgersi anche ai cittadini interessati ai
servizi culturali, alle nuove tecnologie, all'editoria, ecc.
-
intervenire in iniziative di altri ambienti professionali culturali ed
economici cercando di orientare la discussione verso i temi di nostro
interesse; in quest'ambito rientra la convenzione che stiamo
formalizzando con
l'ISTAT
per la diffusione dell'informazione e della cultura statistica;
-
definire tools di materiali a supporto dell'attività di
promozione sui temi guida prescelti (p.es. "ad ogni bambino la sua
biblioteca", "adottiamo una biblioteca (o un fondo particolare)", ecc.).
5.
Per il futuro della menoria
Le biblioteche sono i condensatori della memoria storica delle
comunità.
Nel nostro paese esse raccolgono un patrimonio ancora in gran parte
sconosciuto la cui tutela, conservazione e valorizzazione costituisce la
base dell'identità nazionale, sintesi mirabile della ricca ed
originale storia e cultura delle comunità locali.
L'AIB deve supportare tutte le azioni che il governo e le
autorità locali promuovono per rafforzare la consapevolezza del
valore e del prestigio delle nostre collezioni a livello locale,
nazionale ed internazionale.
Azioni:
-
Presidiare i processi evolutivi dell'organizzazione delle biblioteche
di ogni tipologia nelle quali sono conservate le collezioni più
importanti del patrimonio bibliografico nazionale rafforzandole e
specializzandole, sulla base di criteri di efficienza e facilità
di accesso.
La riforma dovrà valorizzare le funzioni tecniche ed accrescere
l'autonomia amministrativa delle biblioteche prevedendo chiare
responsabilità, incentivi e verifiche per i compiti di
costruzione di raccolte correnti e retrospettive, di controllo
bibliografico, di conservazione e di fornitura dei documenti.
In tal modo esse consolideranno la funzione di supporto specialistico
per la tutela e la conservazione del patrimonio delle altre biblioteche
e per la ricerca.
-
Supportare le iniziative di valorizzazione e promozione del
patrimonio.
-
Stimolare le donazioni di fondi di particolare pregio e interesse
sostenendo le azioni finalizzate a mettere rapidamente i patrimoni a
disposizione del pubblico.
In questo settore abbiamo curato i rapporti con le Commissioni di
riforma del Ministero per i beni culturali fornendo pronunciamenti e
documentazione.
Continueremo a seguire la questione fino alla sua conclusione
definitiva.
Con Italia Nostra abbiamo messo allo studio un'indagine comune sullo
stato della tutela dei beni librari e dei beni culturali in genere nel
nostro paese.
6.
Per il rafforzamento delle relazioni internazionali
L'AIB deve rafforzare ulteriormente le sue relazioni con l'IFLA e con
le organizzazioni degli altri paesi favorendo scambi professionali e
stages in entrata ed in uscita.
Si propone in particolare di rafforzare, nel triennio, la presenza
nell'attività di EBLIDA (Federazione europea delle associazioni
bibliotecarie, documentarie e dell'informazione) per l'intervento nelle
istituzioni comunitarie volto alla difesa della libertà di
circolazione dell'informazione.
La particolare posizione strategica dell'Italia e la crescita della
presenza di cittadini di altri paesi rende necessario potenziare il
livello di iniziative già avviate per adeguare le biblioteche
alla dimensione multiculturale.
Per fare ciò occorre potenziare le relazioni dell'Associazione
con le organizzazioni professionali dei paesi del Mediterraneo per
supportare lo sviluppo di servizi culturali ed informativi che siano
parte delle strategie che l'Unione intende mettere in atto nei confronti
di quest'area.
Azioni:
-
Sostenere le biblioteche che intendono partecipare a programmi europei
attraverso una speciale task force.
-
Valorizzare l'immagine dell'AIB e delle biblioteche italiane
accreditandole presso le sedi e le organizzazioni internazionali che
decidono le strategie per lo sviluppo dei servizi e delle infrastrutture
tecnologiche delle società avanzate.
Nei mesi scorsi sono state prese iniziative importanti, tra le quali in
primo luogo la decisione di presentare, in questi giorni, la
candidatura dell'Italia
per la Conferenza generale IFLA del 2003.
L'incarico di seguire questo progetto è stato affidato a Tommaso
Giordano, per la sua grande esperienza internazionale; Giordano e
Susanna Giaccai hanno preso i primi contatti alla Conferenza di
Copenaghen e nel frattempo abbiamo cominciato a sollecitare le
autorità italiane e il Comune di Roma (la città che in
prima istanza ci è sembrata più adatta) oltre a compiere
prime verifiche sulle strutture che potrebbero ospitare un evento di
queste dimensioni.
Come ha spiegato molto bene Giordano nell'editoriale di "AIB notizie"
che trovate qui al Congresso, non si tratta semplicemente di ospitare un
evento, per quanto di grande importanza, perché il congresso
dell'IFLA rappresenta soprattutto l'occasione, per un paese, di
affacciarsi sulla scena internazionale per mostrare le proprie
realizzazioni.
La Conferenza IFLA, quindi, dovrebbe rappresentare l'esito di un forte
impegno per realizzare anche in Italia strutture e servizi bibliotecari
nuovi e
adeguati
allo sviluppo sociale e tecnologico del nuovo millennio.
La candidatura italiana, in ogni caso, significa un impegno per una
presenza molto più attiva nell'IFLA, per le quali andranno
studiate forme di cooperazione con gli altri soci italiani e canali di
finanziamento.
È proseguito, nel frattempo, il nostro impegno in EBLIDA, la
federazione europea nel cui Comitato esecutivo siede ora Rossella Caffo
e la cui ultima riunione è stata ospitata in Italia, all'Istituto
universitario europeo di Fiesole.
Sono stati avviati primi contatti con associazioni parallele nell'area
del Mediterraneo per avviare iniziative di collaborazione e supporto ad
iniziative di formazione del personale e di sviluppo dei servizi, specie
di quelli diretti ai bambini ed ai giovani.
In tali attvità si può contare sulla collaborazione di
altre associazioni europee, di EBLIDA e del Consiglio d'Europa.
Risorse possono essere individuate nei programmi per il Mediterraneo
dell'Unione Europea.
7.
Per l'incremento delle risorse finanziarie
Le risorse finanziarie sono la condizione fondamentale
dell'operatività dell'Associazione rispetto agli obiettivi
più vasti che dovrà raggiungere.
In linea di principio si dovrà prevedere che le attività
promosse trovino copertura dei costi specifici e dei costi generali di
organizzazione.
Ogni socio è titolare della capacità di intrattenere
rapporti con enti e privati al fine di accrescere le entrate dell'AIB
sia a favore delle sezioni regionali che degli organismi nazionali.
Tale attività dovrà essere ovviamente condotta in stretto
accordo con gli organi locali o nazionali dell'Associazione.
Per incentivare l'erogazione delle sovvenzioni facilitando la
leggibilità dell'uso delle risorse non destinate a specifiche
iniziative si intende istituire una Fondazione per le biblioteche
italiane con una propria autonomia amministrativa rispetto
all'Associazione ma il cui presidente sarà il Presidente
dell'AIB, sul modello di iniziative consimili promosse da associazioni
di altri paesi.
La Fondazione raccoglierà fondi, mezzi tecnici e
disponibilità professionali e li potrà utilizzare per le
attività che l'AIB svolge a favore delle biblioteche.
Potrà inoltre destinarli a progetti proposti da biblioteche
associate che intendano migliorare la qualità dei servizi secondo
le linee predisposte dall'AIB.
Un primo impegno è stato dedicato alla messa punto dei
meccanismi per l'estensione del numero degli iscritti.
Approfondimenti tecnici sono in corso per verificare tutte le
possibilità di accedere a contributi strutturali di Fondazioni
bancarie.
8.
Per il potenziamento dell'Associazione
L'Associazione ha bisogno di crescere sia sul piano delle adesioni
personali che su quello degli enti. Per raggiungere tale obiettivo
occorre una forte mobilitazione delle
sezioni regionali
sulla base di un radicale miglioramento del prodotto "iscrizione". In
sostanza occorre fare in modo che il socio trovi più conveniente
essere iscritto piuttosto che non esserlo.
Per questo obiettivo l'attivismo delle
sezioni
regionali e il rilancio delle relazioni con le città in tutte le
articolazioni che possono avere a che fare con le prospettive evocate in
questo programma sono un passaggio imprescindibile.
Oltre all'attività svolta per le biblioteche e la tutela della
professione si rafforzeranno i servizi per i singoli soci.
Per realizzare tale obiettivo, oltre ai vantaggi già legati
all'iscrizione si dovrà allargare i vantaggi collegati per i
quali l'Associazione dovrà attivarsi.
Azioni:
-
Potenziare i servizi di consulenza anche di natura legale, di
formazione ed aggiornamento, di documentazione ed informazione.
-
Potenziare l'attività editoriale specie sul fronte dell'editoria
elettronica anche attraverso l'impiego della distribuzione in rete.
-
Negoziare sconti con fornitori di servizi di vario genere, viaggi,
prodotti tecnologici, libri, ma anche assicurazioni, mutui e
finanziamenti per la casa, collegamenti ad Internet, ecc.
-
Differenziare ulteriormente le quote di iscrizione con particolari
sconti ai nuovi soci, agli studenti, ecc., con una rimodulazione delle
prestazioni.
La crescita e il consolidamento dell'Associazione sono condizioni
indispensabili per l'autorevolezza della sua azione. Per questo ci siamo
già impegnati per una più intensa attività di
promozione, attraverso quote sociali diversificate (dal 1998 una quota
ridotta per gli studenti e una quota speciale che comprende altre nostre
pubblicazioni, mentre altri progetti che richiedono maggiore
programmazione sono stati rimandati al 1999), iniziative promozionali
(che pensiamo di rivolgere, fra gli altri, ai soci "di lunga
fedeltà"), modalità di versamento più semplici e
comode, solleciti più puntuali.
Possiamo notare con soddisfazione che la campagna di iscrizioni 1997 ha
dato risultati positivi (gli iscritti alla data del 25 ottobre risultano
3092, il migliore risultato assoluto nella
storia dell'Associazione), ma queste cifre possono crescere
largamente se notiamo quanto siano numerosi i soci che "dimenticano" di
rinnovare l'iscrizione e quanto spazio di crescita si evidenzi ogni
volta che, attraverso l'impegno delle singole Sezioni, si raggiungono
aree del paese in cui l'AIB era assente o quasi.
Accanto alla crescita numerica è essenziale una crescita di
partecipazione e di comunicazione.
Per questo abbiamo indicato l'obiettivo che entro la fine del 1998
tutti i nostri soci siano raggiungibili non solo tramite i mezzi lenti e
costosi della stampa e del servizio postale (anche se velocizzato
dall'uso del servizio Postel, come avete visto già con la
convocazione di questa Assemblea), ma anche attraverso le forme della
comunicazione elettronica in rete.
Come iniziative immediate, abbiamo dotato la segreteria e le principali
cariche sociali di indirizzi di posta elettronica sul nostro server
AIB.IT,
sia per rendere più rapida la comunicazione fra gli organi, sia
per rendere più facile a tutti i soci contattare direttamente chi
lavora per l'Associazione.
Da alcuni mesi, inoltre, il nostro sito
web
(in continua crescita e sempre puntualmente aggiornato da
un'équipe competentissima e appassionata guidata da
Riccardo Ridi) ospita numerose nuove pagine che presentano le
attività dell'Associazione,
l'"agenda"
del presidente e degli altri organi sociali, gli ordini del giorno e i
resoconti delle riunioni, il testo integrale dei documenti a cui stiamo
lavorando (i codici deontologici, ma anche le iniziative sul
deposito legale,
ecc.), dei nostri comunicati stampa, ecc.
Tuttavia, dobbiamo notare anche che finora è scarsa l'abitudine
dei soci a contribuire attivamente alle nostre attività,
intervenendo con proposte e osservazioni, se si eccettua, almeno a
momenti, la lista di discussione AIB-CUR, una sede di comunicazione
talvolta discutibile – come è inevitabile in una lista
completamente libera – ma sempre viva e ricca di informazioni.
Stiamo, inoltre, concludendo l'indagine svolta fra i maggiori Internet
provider per offrire alle biblioteche e ai nostri soci
condizioni di particolare favore.
Sul fronte dei servizi, oltre a quanto già notato nel punto
relativo alla professione e alla formazione, intendiamo sviluppare il
potenziale poco sfruttato della nostra Biblioteca professionale,
attraverso il suo inserimento nel SBN (nel Polo della Biblioteca
nazionale di Roma, che ci ha già offerto la sua
disponibilità e il suo supporto) e lo sviluppo di servizi a
distanza.
9.
Per una nuova relazione con i produttori di informazione
Il rapporto tra editoria e biblioteche è ancora in generale
molto arretrato e basato su ambiguità e incomprensioni che sono
di danno ad entrambi gli interlocutori.
Vi sono oggi le condizioni per riaprire la discussione alla luce dei
comportamenti adottati in molti paesi e sulla base di direttive
comunitarie per la regolazione di vari aspetti tra i quali certamente
spicca la questione del copyright.
Azioni:
-
Sperimentazione di nuove forme di rapporto con l'editoria anche in
relazione a progetti supportati dall'Unione Europea.
-
Sviluppo dei rapporti con la comunità scientifica per una nuova
alleanza sull'obiettivo della circolazione dell'informazione.
I rapporti dell'Associazione con i produttori di comunicazione sono
stati avviati su tre livelli e proseguiranno nel prossimo anno su queste
direttrici:
- prosecuzione delle esperienze di collaborazione interprofessionale
come il progetto Nuova Economia del Libro cercando di metterne a frutto
i prodotti;
-
ampliamento delle relazioni sulla base di progetti con gli editori e
produttori di documenti multimediali quali RAI ed altre reti televisive,
produttori cinematografici, ecc., come accade ad esempio nell'ambito di
Mediateca 2000;
-
individuazione di obiettivi concertati per la salvaguardia dei diritti
degli utenti nell'ambito dell'evoluzione della legislazione in materia
di diritto d'autore.
In questo ambito abbiamo già manifestato ai capigruppo della
Camera la nostra ferma opposizione all'approvazione di alcuni
emendamenti già passati alla Commissione Giustizia del Senato in
sede referente che impedirebbero di fatto ogni forma di riproduzione
data la macchinosità dell'esazione dei diritti che sarebbe a
carico del bibliotecario.
10.
Per un'associazione autonoma, forte, efficiente, incisiva ed autorevole
Oltre agli aspetti già toccati in vari punti si ritiene
necessario consolidare ciò che è stato fatto sin qui per
quanto riguarda il ruolo e le funzioni dell'Associazione.
La dimensione delle opportunità in gioco, nonché la
complessità e vastità dei compiti che ci si possono
attendere da un'Associazione come la nostra richiedono l'adozione di
alcune scelte ormai non più rinviabili.
Azioni:
-
Costituire una Direzione operativa che si assuma la
responsabilità di affrontare con tempestività ed
efficienza l'attuazione degli indirizzi del CEN e del Presidente e che
valorizzi gli apporti dei collaboratori e dei soci volontari anche
attraverso il consolidamento della struttura e delle dotazioni
tecnologiche.
-
Attribuire responsabilità precise ed individuali ai soci
impegnati nell'Associazione con seria verifica dei risultati.
Nella loro azione essi dovranno aver cura di escludere ogni commistione
di interessi privati o di gruppo, anche di per sé legittimi,
quando si rappresenta l'Associazione.
-
Valorizzare le
sezioni
regionali, specie per le attività di rapporto coi soci e per le
attività di formazione nonché per le iniziative volte a
stimolare lo sviluppo delle biblioteche sul territorio.
I primi passi necessari, già compiuti nei mesi scorsi, sono
stati quelli di individuare un nuovo segretario,
Enzo Frustaci
(che sostituisce dopo 6 anni Luca Bellingeri, eletto nel CEN), di
assegnare precisi incarichi di lavoro nei settori più impegnativi
(corsi di aggiornamento, stampa e relazioni esterne, editoria, entro la
fine dell'anno anche le responsabilità per le nostre testate
cartacee ed elettroniche) e di rinnovare completamente le attrezzature
della nostra sede, ormai obsolete oltre che insufficienti (una nuova
rete di PC, scanner, fax, fotocopiatrice).
Per l'operatività dell'Associazione ha molta importanza anche il
lavoro delle
Commissioni
e dei Gruppi:
per questo ci è sembrato necessario ridefinirne il ruolo,
predisponendo norme da raccogliere poi in un Regolamento, in maniera da
garantire un'attività più continuativa, che si concreti in
progetti specifici e dia dei "prodotti" visibili e concretamente utili
(come già avvenuto, negli anni scorsi, per il Gruppo di lavoro
Gestione e valutazione e per il
GRIS).
Per quanto riguarda le Sezioni l'attività si sta rimettendo in
moto con ritmi diversi da una regione all'altra.
Il CNPR si è già riunito tre volte e insieme al CEN sta
mettendo a punto un metodo di lavoro che consenta il massimo
dispiegamento delle forze.
Siamo certi che dopo questa fase di impostazione sarà più
facile, in una chiara divisione delle responsabilità, tendere
verso gli obiettivi individuati nel programma di attività che
oggi presentiamo all'Assemblea.
Napoli, 30 ottobre 1997
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