Le linee programmatiche che seguono sono il frutto di un lavoro collettivo al quale hanno dato contributi di idee e proposte numerosi soci che operano presso biblioteche o istituzioni di ogni tipologia e collocazione geografica.
L'impianto, che per alcune parti può apparire ambizioso, vuol cogliere nel modo più ampio le opportunità che si stanno aprendo in vari ambiti di attività dell'AIB.
Tutto ciò è reso possibile anche grazie al patrimonio accumulato nell'ultimo decennio in termini di proposta politica e di elaborazione scientifica nonché alle realizzazioni sul piano organizzativo, gestionale e finanziario che si sono via via concretizzate sotto la presidenza di Luigi Crocetti, di Giovanni Solimine, di Tommaso Giordano e di Rossella Caffo.
La vita dell'Associazione si basa in gran parte sull'attività volontaria e disinteressata degli aderenti ed in particolare di quelli che assumono cariche sociali ai vari livelli: la chiarezza degli intenti e la condivisione della direzione di marcia saranno di grande aiuto nel perseguimento degli obiettivi.
Con questo spirito e nella piena condivisione del documento programmatico dal titolo Per la biblioteca del cittadino nella società conoscitiva, la cui stesura è stata coordinata da Igino Poggiali, il seguente gruppo di soci si candida a far parte del futuro CEN:
Negli ultimi mesi, durante incontri tra amici e colleghi di varie parti d'Italia tra cui l'Emilia Romagna, la Liguria, la Sardegna, la Toscana, il Lazio, il Veneto e la Puglia si è discusso a lungo sulle modalità con le quali far crescere il peso dell'Associazione. In queste note si è provato a raccogliere le linee più condivise e su di esse si sono formulate proposte sulle azioni, anche forti, che in questa fase si ritiene necessario promuovere per portare la professione ad essere riconosciuta come elemento essenziale di una società che afferma di fondare il proprio sviluppo sull'informazione, la conoscenza e la libertà intellettuale.
Il livello di dettaglio ci è sembrato necessario per suscitare una discussione più inserita nel merito dei problemi. Sarà anche un'occasione per verificare quali sono le reali aspettative diffuse tra i soci.
Le proposte sono offerte alla discussione di tutti ed in particolare alle persone disposte ad impegnarsi per un forte impulso all'attività dell'Associazione.
La struttura del programma è articolata in dieci punti. Sotto ciascuno di essi si indicano le azioni più significative che si intende promuovere per renderne concreta l'attuazione.
L'Associazione ha fatto molti passi avanti negli ultimi anni sotto il profilo della credibilità e dell'offerta di punti di riferimento tecnico e professionale. Il suo peso politico rispetto alle scelte strategiche ed alla tutela e valorizzazione della professione del paese è invece ancora inadeguato se lo si confronta al peso ed al valore dell'elaborazione sul versante scientifico.
Ciò che ci preme in questa fase della storia del paese è riuscire a non perdere le nuove opportunità che le trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche stanno determinando senza disperdere il patrimonio di esperienza e di cultura professionale di quanti si riconoscono nell'Associazione e nei suoi obiettivi.
Vogliamo pertanto assumere le nostre responsabilità rispetto all'affermazione di valori, diritti ed opportunità che possono contribuire in maniera determinante alla qualità dei tratti fondamentali della nostra società. Ciò al di là di ogni distinzione tipologica che, pur necessaria sul piano organizzativo, non sottrae nessuno al dovere di riconoscere comunque, quale destinatario della propria azione, il cittadino.
Ciò non toglie che non si debba individuare alcune priorità che verranno meglio definite in seguito. In particolare, visto che la ristrutturazione ed il rilancio del sistema educativo costituiscono il fatto più significativo di questa fine secolo per ciò che riguarda le infrastrutture culturali del paese pare evidente che l'accento andrà posto sulle biblioteche di questo settore ed in particolare su quelle universitarie e sul supporto che esse potranno dare ai loro utenti diretti ed alla rete delle biblioteche pubbliche.
L'impresa che viene prospettata è impegnativa e complessa e potrà essere realizzata solo con un forte protagonismo delle sezioni regionali alle quali toccherà il compito del contatto diretto con il tessuto delle città. Ciò nello spirito di un decentramento forte e con una chiara distribuzione di compiti e responsabilità tra centro e periferia.
La biblioteca pubblica è un servizio fondamentale per la qualità della vita, costituisce un diritto connesso alla cittadinanza quale supporto per l'esercizio delle libertà e della democrazia secondo quanto affermato nello Statuto, nel Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche, nelle tesi di Viareggio.
L'AIB si assume il ruolo di supporto per la partecipazione dei cittadini di ogni età e condizione alle opportunità della società dell'informazione ed al suo sviluppo specie per gli aspetti riguardanti le biblioteche ed il loro pubblico.
Azioni:La biblioteca è un'infrastruttura socioeconomica di base per l'attuazione delle linee programmatiche contenute nel Libro bianco su educazione e formazione proposto dalla Commissione Europea al fine del miglioramento della qualità intellettuale dei cittadini dell'Unione e per una loro partecipazione più consapevole e critica agli obiettivi delle imprese e delle comunità locali.
Il progetto di riforma della scuola italiana dovrà vedere l'AIB schierata tra i partecipanti al dibattito perché la riforma non dimentichi ancora una volta che il primo dovere della scuola è quello di far acquisire la capacità di apprendere ad apprendere, attività che nelle società postindustriali si realizza attraverso l'uso costante delle biblioteche e delle altre istituzioni culturali.
Azioni:Il personale della biblioteca e dei servizi similari ha responsabilità enormi rispetto alla qualità delle funzioni che gestisce: informazioni errate o carenti possono provocare gravi danni al cittadino e pregiudizio dei diritti di cui al punto 1. Il personale non qualificato o di recupero mette in pericolo sia le finalità proprie della biblioteca, sia gli obiettivi che la società, la scuola, il sistema produttivo potrebbero raggiungere attraverso di essa.
Azioni:Il miglioramento del tessuto sociale dipende dalla qualità dei singoli. Occorre pertanto stimolare con le tecniche della comunicazione l'esaltazione della visibilità dell'istituzione bibliotecaria come luogo qualificante per coloro che se ne servono abitualmente, come strumento di crescita personale, fonte di stati d'animo gratificanti, come chiave per l'esercizio delle libertà.
Azioni:Le biblioteche sono i condensatori della memoria storica delle comunità. Nel nostro paese esse raccolgono un patrimonio ancora in gran parte sconosciuto la cui tutela, conservazione e valorizzazione costituisce la base dell'identità nazionale, sintesi mirabile della ricca ed originale storia e cultura delle comunità locali. L'AIB deve supportare tutte le azioni che il governo e le autorità locali promuovono per rafforzare la consapevolezza del valore e del prestigio delle nostre collezioni a livello locale, nazionale ed internazionale.
Azioni:L'AIB deve rafforzare ulteriormente le sue relazioni con l'IFLA e con le organizzazioni degli altri paesi favorendo scambi professionali e stages in entrata ed in uscita.
Si propone in particolare di rafforzare, nel triennio, la presenza nell'attività di EBLIDA (Federazione europea delle associazioni bibliotecarie, documentarie e dell'informazione) per l'intervento nelle istituzioni comunitarie volto alla difesa della libertà di circolazione dell'informazione.
La particolare posizione strategica dell'Italia e la crescita della presenza di cittadini di altri paesi rende necessario potenziare il livello di iniziative già avviate per adeguare le biblioteche alla dimensione multiculturale.
Per fare ciò occorre potenziare le relazioni dell'Associazione con le organizzazioni professionali dei paesi del Mediterraneo per supportare lo sviluppo di servizi culturali ed informativi che siano parte delle strategie che l'Unione intende mettere in atto nei confronti di quest'area.
Azioni:Le risorse finanziarie sono la condizione fondamentale dell'operatività dell'Associazione rispetto agli obiettivi più vasti che dovrà raggiungere.
In linea di principio si dovrà prevedere che le attività promosse trovino copertura dei costi specifici e dei costi generali di organizzazione.
Ogni socio è titolare della capacità di intrattenere rapporti con enti e privati al fine di accrescere le entrate dell'AIB sia a favore delle sezioni regionali che degli organismi nazionali. Tale attività dovrà essere ovviamente condotta in stretto accordo con gli Organi locali o nazionali dell'Associazione.
Per incentivare l'erogazione delle sovvenzioni facilitando la leggibilità dell'uso delle risorse non destinate a specifiche iniziative si intende istituire una Fondazione per le biblioteche italiane con una propria autonomia amministrativa rispetto all'Associazione ma il cui presidente sarà il Presidente dell'AIB, sul modello di iniziative consimili promosse da associazioni di altri paesi. La Fondazione raccoglierà fondi, mezzi tecnici e disponibilità professionali e li potrà utilizzare per le attività che l'AIB svolge a favore delle biblioteche. Potrà inoltre destinarli a progetti proposti da biblioteche associate che intendano migliorare la qualità dei servizi secondo le linee predisposte dall'AIB.
L'Associazione ha bisogno di crescere sia sul piano delle adesioni personali che su quello degli enti. Per raggiungere tale obiettivo occorre una forte mobilitazione delle sezioni regionali sulla base di un radicale miglioramento del prodotto "iscrizione". In sostanza occorre fare in modo che il socio trovi più conveniente essere iscritto piuttosto che non esserlo.
Per questo obiettivo l'attivismo delle Sezioni regionali e il rilancio delle relazioni con le città in tutte le articolazioni che possono avere a che fare con le prospettive evocate in questo programma sono un passaggio imprescindibile.
Oltre all'attività svolta per le biblioteche e la tutela della professione si rafforzeranno i servizi per i singoli soci. Per realizzare tale obiettivo, oltre ai vantaggi già legati all'iscrizione si dovrà allargare i vantaggi collegati per i quali l'Associazione dovrà attivarsi.
Azioni:Il rapporto tra editoria e biblioteche è ancora in generale molto arretrato e basato su ambiguità e incomprensioni che sono di danno ad entrambi gli interlocutori. Vi sono oggi le condizioni per riaprire la discussione alla luce dei comportamenti adottati in molti paesi e sulla base di direttive comunitarie per la regolazione di vari aspetti tra i quali certamente spicca la questione del copyright.
Azioni:Oltre agli aspetti già toccati in vari punti si ritiene necessario consolidare ciò che è stato fatto sin qui per quanto riguarda il ruolo e le funzioni dell'Associazione. La dimensione delle opportunità in gioco, nonché la complessità e vastità dei compiti che ci si possono attendere da un'Associazione come la nostra richiedono l'adozione di alcune scelte ormai non più rinviabili.
Azioni: