Linee programmatiche 2008-2011Documento approvato dal CEN nella seduta del 13 marzo 2009.
0 Premessa 1 Gli obiettivi strategici 1.1 Per un sistema coerente di regole, strutture e servizi bibliotecari al servizio dei cittadini 1.2 Un nuovo rapporto con gli associati 2 Le aree di impegno prioritarie del triennio 2.1 Advocacy: un impegno per radicare il ruolo delle biblioteche nella societą 2.2 Tutela della professione: dalla teoria alla pratica 2.3 IFLA 2009: un evento storico per le biblioteche italiane 2.4 Servizi agli associati: pił valore aggiunto per tutti gli associati 2.5 Risanamento del bilancio 3 La struttura organizzativa 3.1 La pluralitą di istanze come ricchezza e come risorsa 3.2 Le aree di lavoro 3.3 Il presidio delle tematiche professionali: le commissioni 3.4 Gruppi di studio 3.5 Strutture di supporto e consulenza 4 Attivitą e programmi 4.1 Premessa 4.2 Rapporti con le istituzioni 4.3 Organizzazione e segreteria 4.4 Risorse e bilancio 4.5 Relazioni internazionali 4.6 Promozione delle biblioteche e della lettura 4.7 Professione e lavoro 4.8 Formazione 4.9 Editoria 4.10 Comunicazione 4.11 Diritto d'autore
0. PremessaQuesto documento definisce gli obiettivi e le priorità che intendono orientare l'attività di tutte le articolazioni dell'Associazione nel triennio 2008-2011. L'AIB sottolinea l'esigenza di un impegno forte, costante e corale da parte di tutti gli associati per il raggiungimento di obiettivi strategici prioritari. Il CEN ritiene di dover continuare, rafforzandolo, il lavoro svolto nel precedente mandato per consolidare fra i bibliotecari italiani il senso di appartenenza a una comunità professionale, sviluppando una visione che sappia fare sintesi fra le molteplici istanze che caratterizzano la nostra realtà professionale e associativa, e consenta di governare i cambiamenti intervenuti nelle biblioteche, nella professione, nell'informazione, nella società. Il documento individua due grandi obiettivi strategici e cinque aree di impegno prioritarie, a ciascuna delle quali corrispondono obiettivi specifici e sono ricondotte precise deleghe interne al CEN; esso indica inoltre le strutture associative di supporto, che concorrono al loro raggiungimento. L'enucleazione di obiettivi prioritari mira a rendere più chiara e verificabile l'attività del CEN e al tempo stesso a consentire una lettura più agevole e trasparente del bilancio, non solo sotto il profilo finanziario ma anche degli interventi realizzati e degli effetti prodotti. La dichiarazione di obiettivi prioritari non esaurisce l'attività dell'Associazione, ma definisce precisi rapporti di priorità e di importanza fra interventi ritenuti qualificanti e ordinaria amministrazione. 1. Gli obiettivi strategiciPromuovere una politica per le biblioteche, tutelare la professione bibliotecaria, proporsi come referente autorevole verso le istituzioni e come riferimento imprescindibile per chi lavora in biblioteca rappresentano impegni costanti nella storia dell'AIB, le ragioni principali della sua stessa esistenza. Nello scorso mandato il CEN ha dovuto occuparsi in modo rilevante di questioni organizzative. Molti problemi sono stati avviati a soluzione, ma a scapito di altri punti del programma di forte contenuto politico. Fra tutti ricordiamo in primo luogo quello relativo alla crisi della professione, legata alla precarizzazione dei rapporti di lavoro. Il 2007 ha visto una ripresa di attività politica, con il rilancio del tema – da tempo discusso ma mai avviato a soluzione – della creazione di un organico ed efficiente sistema bibliotecario nazionale: il 54º congresso nazionale, svoltosi a Firenze nel 2007, è stato dedicato a questo nodo centrale. Il triennio 2008-2011, nelle intenzioni del nuovo CEN, si caratterizzerà per un intenso ritorno alla politica: in questa prospettiva sono pensate le linee programmatiche che presentiamo. 1.1. Per un sistema coerente di regole, strutture e servizi bibliotecari al servizio dei cittadiniL'AIB si impegna da sempre per promuovere una politica nazionale per le biblioteche. Con il termine 'nazionale' si intendono tutte le istituzioni che hanno titolarità e competenza in tema di biblioteche. Nel triennio 2008-2011 il CEN proseguirà nell'azione tesa a ridare all'Associazione l'autorevolezza necessaria per renderla interlocutore accreditato presso tutti i livelli istituzionali che in Italia hanno la responsabilità delle politiche per le biblioteche. Ciò significa ambire a riprendere la straordinaria capacità di far politica dimostrata dall'Associazione nelle sue stagioni più alte, e dare impulso alla realizzazione di un sistema bibliotecario integrato su base nazionale, regionale e locale che abbia come fine la creazione di valore per il cittadino. Questo ambizioso obiettivo, da decenni nell'agenda associativa, potrà avviarsi alla realizzazione se riusciremo ad inserire nell'agenda dei nostri interlocutori istituzionali i seguenti temi:
La definizione e il consolidamento di una politica nazionale per le biblioteche è indispensabile sia per il riconoscimento sociale dei servizi bibliotecari, sia per il rafforzamento e il riconoscimento della professione. 1.2. Un nuovo rapporto con gli associatiUn secondo terreno strategico riguarda il rapporto con gli associati: la diminuzione delle iscrizioni, accompagnata da manifestazioni di disaffezione e scarsa partecipazione alla vita associativa alle quali assistiamo da alcuni anni, non può più essere considerata un fenomeno congiunturale. Queste tendenze, particolarmente evidenti in alcune sezioni regionali, saranno oggetto di riflessione (per individuare le cause) e di intervento (per rimuoverle). Gli associati devono tornare a vedere nell'Associazione un riferimento imprescindibile per la propria vita professionale. È solo attraverso un rapporto equilibrato fra dare e avere che l'appartenenza all'AIB può diventare un momento fondamentale per la vita professionale di qualsiasi bibliotecario. Questo significa poter chiedere agli associati da una lato la partecipazione alla vita dell'Associazione mettendo a disposizione la loro esperienza e il loro tempo e poter offrire dall'altro la possibilità di sviluppare nuove esperienze professionali, nuove relazioni e nuove competenze. Fare parte di un'associazione professionale comporta in primis l'adesione a principi e istanze etiche e la condivisione di una visione ma è pur vero che deve costituire anche una vantaggio rilevante ed evidente sia per le persone che per gli enti. Alla luce di queste considerazione e nonostante le difficoltà congiunturali che ci hanno sinora accompagnato, il CEN si impegna ad attivare nuovi servizi riservati agli associati attraverso la revisione sistematica di alcuni settori tra cui l'editoria, la formazione e la comunicazione in base alle seguenti linee d'azione:
2. Le aree di impegno prioritarie del triennio2.1. Advocacy: un impegno per radicare il ruolo delle biblioteche nella societąDelegato CEN: Stefano Parise L'attività di advocacy è uno dei compiti principali svolti dalle associazioni bibliotecarie in tutto il mondo e riguarda la tutela e la valorizzazione delle biblioteche, la promozione dell'identità professionale dei bibliotecari. Il CEN intende mobilitare l'intera Associazione per il riconoscimento del valore sociale, culturale ed economico delle biblioteche, ricercando a tale scopo tutte le possibili alleanze. L'impegno per l'advocacy significa che l'AIB afferma e tutela i diritti delle biblioteche, operando affinché esse entrino nell'agenda delle attività politiche di ogni governo nazionale e locale. L'advocacy a favore dei bibliotecari e delle biblioteche è condizione necessaria per la sopravvivenza stessa della professione e per la difesa dei valori che la professione incarna: senza servizi bibliotecari socialmente e politicamente percepiti come essenziali o in presenza di biblioteche solo marginalmente inserite negli assi portanti delle politiche culturali la nostra professione è senza futuro. 2.1.1. Obiettivi
2.1.2. Strutture di supporto
2.2. Tutela della professione: dalla teoria alla praticaDelegati CEN: Vanni Bertini e Lello De Magistris Biblioteche senza bibliotecari professionalmente consapevoli, riconosciuti e trattati come tali, non sono biblioteche. L'AIB deve tener conto della mutata composizione della sua base asssociativa, che è una conseguenza dei cambiamenti intervenuti nel mercato del lavoro, ora popolato da una molteplicità di figure appartenenti al settore privato. Una quota sempre più importante di iscritti è costituita da piccoli imprenditori, consulenti, impiegati temporanei, collaboratori e lavoratori autonomi di vario tipo, tutti portatori di diverse culture rispetto a quella tradizionalmente prevalente del bibliotecario del settore pubblico, con il suo sistema di garanzie e certezze. Occorre pertanto prendere atto che nell'Associazione coabitano ora interessi diversi, a volte contrastanti. La composizione dei diversi interessi è necessaria per perseguire il rafforzamento e il riconoscimento sociale della professione, senza i quali anche l'interesse più consolidato sarebbe irrimediabilmente perdente. 2.2.1. Obiettivi
2.2.2. Strutture di supporto
2.3. IFLA 2009: un evento storico per le biblioteche italianeDelegato CEN: Mauro Guerrini Il Congresso IFLA è un evento storico, l'appuntamento più importante ospitato dall'Italia negli ultimi decenni. L'impegno per la buona riuscita di IFLA 2009 caratterizzerà l'attività dell'AIB fino all'agosto del 2009 e a tal fine sono al lavoro un Comitato Nazionale e un Comitato Esecutivo ristretto. La 75º edizione del World Library and Information Congress sarà una grande occasione per parlare e far parlare delle biblioteche e dei loro servizi e dovrà essere trasformata in un evento di sensibilizzazione verso tutte le componenti della società. Crediamo che occorra in primo luogo avviare un programma di sensibilizzazione per i bibliotecari italiani, creare aspettativa in tutti, soprattutto in chi non si sente già naturalmente coinvolto. I mesi che ci separano al congresso dovranno essere occasione di stimolo ai nostri governanti per riflettere sui nodi cruciali che si trascinano irrisolti da anni (per esempio, l'istituzione della Biblioteca nazionale italiana, la costituzione di un vero sistema bibliotecario nazionale, l'adeguamento dei finanziamenti ai bisogni delle biblioteche, il reclutamento stabile di personale qualificato) e – auspicabilmente – per avviarne la risoluzione. 2.3.1. Obiettivi
2.3.2. Strutture di supporto
2.4. Servizi agli associati: pił valore aggiunto per tutti gli associati Delegati CEN:
L'AIB rappresenta un punto di riferimento essenziale per una serie di attività di formazione e informazione che assumono via via un'importanza crescente alla luce dei cambiamenti che investono il mondo dell'informazione e delle biblioteche: nuovi bisogni formativi e informativi, nuovi modelli di comunicazione, nuove conoscenze e competenze professionali richieste, nuovi attori, pubblici e privati, che si affacciano sul mercato. Queste attività saranno nel triennio ripensate e potenziate, per meglio aderire alle necessità degli associati. 2.4.1. ObiettiviPer quanto riguarda l'organizzazione interna:
Per quanto riguarda la formazione:
Per quanto riguarda l'editoria:
Per quanto riguarda le commissioni, i gruppi e i rappresentanti IFLA:
2.4.2. Strutture di supporto
2.5. Risanamento del bilancioDelegato CEN: Vanni Bertini Gli interventi riguardanti il bilancio dell'AIB per il periodo 2008-2011 sono fortemente condizionati dalla situazione pregressa, e in particolare dall'emergere, nel 2007, di un forte debito nei confronti dell'Erario relativo al periodo 2000-2004, di un passivo patrimoniale di circa 90 000 EUR, e di uno sbilancio dell'ultimo esercizio di circa 22 000 EUR. Negli ultimi anni, inoltre, il bilancio dell'AIB si è caratterizzato per un risultato costantemente in passivo delle attività del nazionale, compensato a livello di consolidato dall'attivo dei bilanci delle sezioni. Dovrà essere quindi perseguito il rovesciamento di questa tendenza, che comporta una costante situazione di incertezza e l'impossibilità, per i diversi organi dell'Associazione, di potere contare su risorse certe. 2.5.1. Obiettivi
2.5.2. Strutture di supporto
3. La struttura organizzativa3.1. La pluralitą di istanze come ricchezza e come risorsaIl nuovo Statuto dell'Associazione ha confermato, rafforzandola sotto alcuni aspetti, la struttura federata dell'AIB. Questo assetto, articolato e flessibile, è forse oggi il più idoneo a rappresentare e gestire un ambiente associativo complesso, mai come ora agitato da istanze diverse, talvolta difficili da includere all'interno di una sintesi unitaria. L'AIB deve continuare a confrontarsi con i cambiamenti della nostra professione, con la percezione che i cittadini hanno dei nostri istituti e della nostra professione, con figure professionali nuove, portatrici di aspettative diverse dal passato. Sezioni regionali, commissioni, gruppi di studio: insieme, questi strumenti consentono di rappresentare sensibilità, culture e aspettative diverse e mettono in grado il CEN di operare una sintesi politica non astratta, ma meditata e ancorata alla realtà. Le sezioni costituiscono le radici territoriali dell'AIB, il punto di osservazione più vicino alle problematiche concrete delle biblioteche e della professione. Senza di esse la nostra Associazione perderebbe gran parte della sua capacità di rappresentare i nostri istituti e la nostra professione. Le ultime elezioni hanno segnato l'avvio di un ricambio generazionale dei presidenti delle sezioni regionali. Questo elemento favorirà certamente un rinnovamento di sensibilità, di motivazione e di visione che non potrà che giovare al complesso della vita associativa e alle relazioni fra organi. Alcuni segnali, in questo senso, sono già percepibili nelle attività programmate da alcune sezioni. Il CEN intende stimolare il coinvolgimento attivo dei presidenti e delle sezioni regionali, delle commissioni e dei gruppi nella definizione di programmi, obiettivi e attività. Il CEN riconosce inoltre l'autonomia delle sezioni nelle relazioni con le istituzioni locali e regionali, purché essa sia esercitata nell'ambito della sintesi politica assicurata da un programma condiviso. L'attività delle sezioni e del nazionale deve essere improntata all'idea di unicità dell'Associazione, pur nella distinzione di livelli, di funzioni e di compiti: le iniziative, le relazioni istituzionali a livello nazionale e locale, le risorse danno sostanza alla presenza dell'Associazione nella vita culturale e istituzionale italiana, sono le leve di un'azione che deve essere univocamente orientata al raggiungimento delle priorità individuate. 3.2. Le aree di lavoroLe aree di lavoro individuano temi strettamente collegati al programma politico del CEN. Per ogni area di lavoro è individuato all'interno del CEN un delegato, che svolge un lavoro istruttorio o esegue, in ambiti delimitati e ben identificati, linee di azione o programmi elaborati collegialmente dal CEN. Ciascun delegato del CEN si può avvalere anche di apporti esterni o del contributo di commissioni, gruppi di studio o altre strutture dell'Associazione. Le aree di lavoro e i delegati per il triennio 2008-2011 sono:
Inoltre il CEN ha affidato a Raffaele De Magistris i rapporti con le sezioni regionali, a Rossana Morriello il coordinamento di commissioni e gruppi di studio e i rapporti con i rappresentanti AIB negli organismi internazionali. 3.3. Il presidio delle tematiche professionali: le commissioniNell'ambito della propria linea di attività per il triennio 2008-2011, il CEN ha deliberato la costituzione di sette commissioni nazionali. Il coordinamento tra il lavoro delle commissioni e quello del CEN sarà costante. Il CEN, infatti, vede nelle commissioni un supporto decisivo per elaborare politiche specifiche nel settore di loro competenza. Questa considerazione è rafforzata da un modello organizzativo che prevede uno stretto collegamento fra le commissioni e le aree di lavoro affini e una piena responsabilizzazione delle commissioni stesse per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi che si prefiggono. Al fine di assicurare l'integrazione tra attività di commissioni e gruppi, orientamenti del CEN e sezioni regionali, i coordinatori di commissioni e gruppi, nell'ambito dei programmi concordati, si impegnano a comunicare al CEN, per il tramite del delegato al coordinamento commissioni, le iniziative a rilevanza esterna che intendono attuare (eventi, corsi, seminari, collaborazioni). Il CEN si impegna a facilitare e a promuovere la circolazione dell'informazione e forme di cooperazione trasversale tra strutture nazionali e organi territoriali. 3.3.1. FinalitąLe commissioni lavorano su impulso e indirizzo del CEN e rispondono essenzialmente a tre esigenze principali:
3.3.2. Quali sonoSono costituite le seguenti commissioni:
3.4. Gruppi di studio3.4.1. FinalitąI gruppi di studio, previsti dall'art. 3, lett. b del vigente Statuto, sono promossi dal CEN, oppure auto-organizzati su tematiche scientifiche e professionali di particolare interesse o urgenza per un determinato lasso di tempo o su progetti a termine. I gruppi cessano la loro attività una volta raggiunti gli obiettivi alla base della loro costituzione. Il CEN incoraggia la costituzione di gruppi di studio su tematiche culturali, professionali e scientifiche, riservandosi tuttavia di riconoscerli. Il riconoscimento avverrà sulla base dell'esame di obiettivi e programmi di ciascun gruppo e della rispondenza di queste ultimi agli interessi e alle finalità generali dell'Associazione. 3.4.2. Quali sonoIl CEN ha costituito i gruppi di studio sotto indicati.
3.4.3. Gruppi di studio auto-organizzatiSono accolti i seguenti gruppi di studio auto-organizzati:
I gruppi auto-organizzati sono privi di budget. 3.5. Strutture di supporto e consulenzaQueste strutture svolgono una attività di consulenza tecnica e/o supporto in settori o progetti cruciali per l'attività dell'Associazione. In particolare i gruppi di lavoro, istituiti dal CEN per il supporto alla sua attività politica, sono da considerare a tutti gli effetti ad esso collegati. Pertanto le eventuali spese per la loro attività, se non appositamente definite nel bilancio di previsione, sono a carico del nazionale. 3.5.1. Osservatorio Lavoro e Professione (OLavEP)Coordinatore: Raffaele De Magistris L'Osservatorio Lavoro afferisce all'area di lavoro "Professione e lavoro". È stato costituito dal CEN nel settembre del 1998 ed è divenuto operativo l'anno successivo. Dal 2007, a seguito della fusione col Gruppo lavoro discontinuo, ha mutato la denominazione in Osservatorio Lavoro e Professione (OLavEP). La costituzione dell'Osservatorio ha rappresentato una prima, parziale risposta alle molte sollecitazioni che i soci hanno indirizzato all'Associazione per una specifica attenzione ai problemi sul lavoro legati al riconoscimento della professione e al rispetto della competenza e della dignità professionale. Scopo dell'Osservatorio è dare ampia visibilità alle questioni del lavoro bibliotecario. I componenti della struttura rappresentano i diversi comparti in cui si articola il lavoro bibliotecario. OLavEP si avvale anche della collaborazione di referenti regionali, nominati da tutte le sezioni. OLavEP esprime un rappresentante dell'Associazione presso il CoLAP, Coordinamento libere associazioni professionali, organismo nato nel 2001 con il preciso obiettivo di sbloccare l'iter legislativo per il riconoscimento delle professioni, che oggi raggruppa circa 140 associazioni e nel quale l'AIB ha giocato sin dall'inizio un ruolo di primo piano. 3.5.2. Osservatorio legislativoCoordinatore: Fausto Rosa L'Osservatorio afferisce all'area di lavoro "Rapporti con le istituzioni", anche se per sua natura supporta l'attività delle altre aree ogni volta che sia opportuno o richiesto. È costituito da soci con esperienze professionali nei diversi comparti (stato, enti locali, università, lavoro atipico) e con competenze nel settore della legislazione statale e regionale. Può avvalersi anche del contributo di esperti esterni all'Associazione. I compiti dell'Osservatorio sono
3.5.3. Commissione Albo professionaleCoordinatore: Graziano Ruffini La Commissione permanente dell'Albo professionale italiano dei bibliotecari gestisce le procedure di ammissione all'Albo. È composta da cinque commissari e afferisce al CEN nel suo complesso. L'iscrizione all'Albo certifica la competenza professionale di chi ne fa parte attraverso una procedura imparziale di selezione basata sul controllo della formazione e della competenza professionale e la verifica periodica dei requisiti d'accesso. Inoltre, essa prevede l'adesione a un codice deontologico e al regolamento di disciplina che orientano i comportamenti professionali. L'Albo, in quanto registro dei "soci certificati" e in qualche modo abilitati all'esercizio della professione (come lavoratori dipendenti o come liberi professionisti) è ad un tempo strumento fondamentale per l'esercizio della professione ed elemento qualificante di una strategia volta a conquistare rappresentatività nel settore delle professioni dell'informazione e della conoscenza, tanto importante quanto più l'evoluzione del quadro normativo europeo tende all'auto-certificazione delle competenze da parte delle associazioni di categoria, in un regime non più monopolistico (come in quello attuale degli "ordini professionali") ma orientato alla libera concorrenza. Durante il triennio il regolamento e i criteri per l'accesso all'Albo professionale saranno verificati in ordine alla compatibilità con la nuova normativa sulle professioni e il riconoscimento delle associazioni professionali, definendo, nel contempo, strategie di rilancio (riconoscimento come titolo nei concorsi, ecc.). 3.5.4. Coordinamento Nati per LeggereCoordinatrice: Giovanna Malgaroli L'esperienza di Nati per Leggere è, in Italia, una delle poche allineate alle più avanzate esperienze internazionali: le dimensioni e la diffusione raggiunte dal progetto e il legame di collaborazione stretto con i pediatri, che hanno un ruolo e un ascendente fortissimo sui genitori soprattutto nei primi anni di vita dei figli, contribuiscono a far percepire la lettura come attività fondamentale e irrinunciabile per la salute psico-fisica del bambino. Il Coordinamento è una struttura fondamentale per l'azione politica dell'AIB, sia sul terreno della promozione della lettura sia per la visibilità della professione bibliotecaria nei confronti delle famiglie e di altri comparti professionali che si occupano d'infanzia (pediatri, educatori): ha la funzione di deliberare sulle strategie di NPL, di diffondere gli obiettivi del progetto, di fornire suggerimenti e indicazioni per la realizzazione di iniziative conformi allo spirito del progetto stesso e di verificare che il progetto si svolga secondo le basi scientificamente condivise a livello nazionale e internazionale. Il Coordinamento NPL afferisce all'area di lavoro "Promozione della lettura" 3.5.5. Commissione statutoCoordinatore: Fausto Rosa Nel mandato 2008-2011 la Commissione Statuto, istituita nel 2006, dovrà supportare il CEN per portare a compimento la riforma statutaria avviata con l'approvazione di alcune importanti modifiche da parte dell'Assemblea dei soci a Firenze il 7 novembre 2007. In quell'occasione la Commissione ha presentato la mozione "Il nuovo Statuto dell'AIB: un percorso da completare" che impegna l'Associazione a proseguire nella modifica dello Statuto e dei vari Regolamenti attraverso un approfondito confronto che coinvolga tutte le componenti associative, tanto importante quanto più le innovazioni proposte nella "Mozione" implicano trasformazioni radicali non solo per quanto concerne il ruolo e il funzionamento degli organi, ma in generale nell'intera vita dell'AIB. I lavori della Commissione si svilupperanno lungo tre direttrici:
Il gruppo di lavoro afferisce al CEN nel suo complesso. 3.5.6. Gruppo di lavoro sul copyright statement dell'AIBCoordinatrice: Rosa Maiello Il gruppo di lavoro sul copyright statement dell'AIB è stato costituito nel 2007 allo scopo di definire una politica di gestione dei diritti editoriali omogenea tra nazionale e sezioni, compatibile con l'adesione dell'AIB all'open access ma nel contempo anche con la necessità di autofinanziamento dell'Associazione. Il gruppo, composto dai referenti delle attività editoriali e della comunicazione (Bollettino, AIB notizie, AIB-WEB, editoria), da associati esperti in diritto d'autore e dai delegati CEN delle aree di lavoro coinvolte, ha già elaborato una bozza attualmente in fase di revisione. I lavori saranno portati a conclusione entro il presente mandato del CEN. Il gruppo di lavoro afferisce all'area di lavoro "Diritto d'autore". 3.5.7. Gruppo di lavoro sulla valutazione dell'offerta formativaCoordinatrice: Sandra Di Majo Il Gruppo è stato costituito nel 2005. Tra gli obiettivi principali: sperimentare, sia a livello nazionale che regionale, una metodologia formativa basata su forte interattività e su meccanismi di valutazione dei risultati; programmare corsi di formazione avanzata su temi espressione degli interessi scientifici dell'Associazione; elaborare e sperimentare modalità di analisi dei fabbisogni formativi. Il Gruppo interagirà con la Commissione Albo professionale. Per il monitoraggio delle normative nel settore, si farà riferimento all'Osservatorio legislativo, nonché all'Osservatorio Lavoro e Professione. Punto di riferimento per l'attività formativa svolta direttamente dall'Associazione sarà la struttura organizzativa "Seminari Aib" affidata alla cura di Sandra Di Majo, responsabile scientifico, e di cui fanno parte Palmira Barbini e Paolo Castronuovo, della Segreteria nazionale. Il gruppo di lavoro afferisce all'area di lavoro "Formazione". 3.5.8. Gruppo di lavoro sul Diritto d'autore e open accessCoordinatrice: Rosa Maiello A misura dell'importanza crescente di questa materia nel lavoro quotidiano e per le prospettive strategiche delle biblioteche nei circuiti dell'informazione e della conoscenza, è stato istituito un gruppo di lavoro che opererà su tre piani strettamente collegati: come luogo di confronto e sportello di consulenza per tutti i colleghi che vorranno prospettare dubbi o questioni, come luogo di approfondimento critico dei profili evolutivi del diritto d'autore a livello nazionale e internazionale, come strumento di supporto all'attività di pressione politica svolta dai rappresentanti nazionali. A tale scopo, si avvarrà della consulenza esterna di giuristi, economisti ed altri esperti e opererà in modo da facilitare ogni forma di cooperazione con iniziative affini, nel tentativo di saldare alleanze e contatti con altri soggetti che operano nei circuiti di produzione e gestione della conoscenza e condividono la necessità di potenziare le possibilità di accesso da parte degli utilizzatori, ma anche momenti di confronto e dialogo con quanti sono arroccati su posizioni contrapposte. Il gruppo di lavoro afferisce all'area di lavoro "Diritto d'autore". 3.5.9. Gruppo di lavoro sull'AdvocacyCoordinatore: Roberto Ventura Data la centralità attribuita a questo tema, il CEN ha deciso di dare vita a un gruppo di lavoro che lo affianchi e supporti nell'azione di tutela e valorizzazione delle biblioteche nei confronti di tutti gli interlocutori esterni e della società nel suo complesso. Il gruppo avrà il compito di elaborare strumenti di lavoro e stimolare momenti di confronto a livello locale e nazionale, nonché di svolgere una ricognizione delle esperienze di successo in ambito internazionale, da adattare alla realtà bibliotecaria del nostro Paese. Il gruppo di lavoro afferisce all'area di lavoro "Advocacy e promozione della lettura". 4. Attivitą e programmi4.1. PremessaNella prima parte delle linee programmatiche sono stati enunciati gli obiettivi qualificanti per questo triennio, la cui individuazione è il frutto di una scelta deliberata di indirizzo politico: si tratta dei campi di intervento sui quali il CEN esprimerà il massimo sforzo e la massima attenzione e anche quelli in cui più diretto sarà il giudizio degli associati. Insomma, per così dire, sugli obiettivi specifici collegati alle aree prioritarie di intervento, "ci giochiamo la faccia". In questa sezione del documento, invece, si descrivono sinteticamente i programmi di ciascuna area di lavoro, che comprendono anche le attività "ordinarie" e quelle che dovranno comunque essere presidiate dall'Associazione. 4.2. Rapporti con le istituzioniReferente: Claudio Leombroni Quest'area di lavoro riveste importanza strategica, perché la capacità di confrontarsi e di dialogare con le istituzioni è la condizione indispensabile per la credibilità stessa dell'Associazione e per la sua capacità di tutelare gli interessi delle biblioteche e dei bibliotecari. L'assiduità e la bontà dei rapporti con i vertici degli enti cui spetta, a livello nazionale e locale, il compito di definire le regole e di assegnare le risorse e la presenza dell'Associazione ai tavoli istituzionali sono condizioni necessarie affinché le posizioni dell'Associazione non restino pura testimonianza ma giungano nei luoghi e nei momenti in cui prendono forma i processi decisionali. Il responsabile dell'area di lavoro collabora e interviene in tutti casi in cui per il buon esito di azioni o attività siano richiesti rapporti di interlocuzione con gli attori istituzionali del nostro paese. Fra gli obiettivi del triennio si segnala il rafforzamento delle relazioni stabili con il Ministero dei Beni Culturali, il Ministero dell'Istruzione, la CRUI, il Coordinamento delle regioni, gli organismi associativi degli enti locali al fine di presidiare gli interessi delle biblioteche e della professione. Inoltre sarà proseguito il lavoro avviato nel precedente triennio per contribuire alla definizione di un quadro di riferimento programmatico per il sistema delle biblioteche pubbliche delle Regioni e degli enti locali, condiviso anche a livello statale, per giungere a un assetto accettabile e razionale di allocazione di competenze e funzioni in tema di biblioteche fra i diversi livelli istituzionali. Infine sarà dedicata particolare attenzione all'avvio di un confronto stabile (e di una collaborazione su temi specifici) con le associazioni professionali che agiscono nella filiera del libro e dell'informazione: in particolare editori, librai, archivisti, documentalisti. Principali strutture di supporto:
4.3. Organizzazione e segreteriaReferente: Vanni Bertini Il CEN intende proseguire nel consolidamento della Segreteria nazionale, che è la struttura in grado di dare supporto costante agli organi e garantire la continuità operativa rispetto al naturale avvicendamento delle cariche. Questo percorso sarà realizzato attraverso un adeguamento organizzativo che può essere schematizzato come segue.
Queste linee di azione potrebbero essere meglio realizzate se l'Associazione potesse contare su una sede nazionale più funzionale e decorosa. La ricerca di una nuova sede per l'Associazione, obiettivo presente nei programmi dei CEN precedenti, continua ad essere considerata importante. Tuttavia, sia a causa dei numerosi impegni più urgenti e non prorogabili, sia a causa delle difficoltà economiche e finanziarie in cui si trova l'AIB, essa dovrà essere rinviata a un periodo successivo al triennio ma non accantonata. In questo periodo ci si dovrà quindi dedicare al miglioramento della sede attuale, che dovrà essere messa a norma e ristrutturata quanto ad arredi. Principali strutture di supporto:
4.4. Risorse e bilancioReferente: Vanni Bertini Questa area di lavoro rientra nell'obiettivo prioritario "Risanamento del bilancio" descritto al punto 2.5, al quale si rimanda. In generale, oltre agli obiettivi esposti al punto 2.5 e alle misure messe in atto per migliorare le capacità della struttura organizzativa previste al punto 4.3, sono previste le seguenti azioni specifiche:
Principali strutture di supporto:
4.5. Relazioni internazionaliReferente: Mauro Guerrini L'attività dell'Associazione sul versante dei rapporti internazionali sarà fino alla fine del 2009 catalizzata dall'organizzazione del 75º Congresso dell'IFLA. A questa importante iniziativa saranno rivolti tutti gli sforzi e tutte le risorse disponibili. In particolare, le relazioni con le associazioni consorelle europee, con le istituzioni nazionali e con altri stati attraverso gli istituti di cultura italiana, i consolati, le ambasciate e le organizzazioni culturali ed educative (tipo Goethe Institut) saranno orientate a promuovere l'evento internazionale e, con esso, le biblioteche italiane e il loro inestimabile patrimonio bibliografico e le eccellenze di servizio. Accanto a ciò proseguirà l'azione di contatto con Associazioni e Istituzioni (EBLIDA, UNESCO) per presidiare temi rilevanti per le biblioteche, sia sul versante normativo (in particolare nei confronti delle Direttive Comunitarie), sia su quello professionale, anche tramite il coordinamento dell'attività svolta dai rappresentanti dell'Associazione nei vari organismi internazionali, sia su quello più generale del sostegno al ruolo delle biblioteche e dei bibliotecari nella società dell'informazione, che investe frontalmente l'ambito dei servizi e del futuro delle biblioteche. Particolare attenzione sarà data alla partecipazione a programmi internazionali in difesa dei diritti umani, del patrimonio culturale minacciato e della libertà di informazione. Principali strutture di supporto: Rappresentanti negli organismi internazionali
Rappresentanti AIB italiani all'IFLA:
4.6. Promozione delle biblioteche e della letturaReferente: Stefano Parise La lettura è un'attività fondamentale per veicolare saperi, cultura, informazione, per sviluppare capacità individuali e potenzialità collettive, per favorire l'integrazione e prevenire l'esclusione sociale delle persone. La lettura è una pratica individuale che genera ricadute positive nella società a patto che si creino condizioni favorevoli al suo radicamento. Una di queste condizioni è l'esistenza di biblioteche pubbliche diffuse capillarmente sul territorio nazionale, capaci di offrire una pluralità servizi di informazione e in grado di allestire un'offerta ampia, varia, calibrata sui bisogni di pubblici differenziati per età, interessi, istruzione, estrazione sociale, provenienza, e verificabile nelle sue dimensioni attraverso il confronto con standard di servizio riconosciuti dalla comunità professionale e dai decisori politici come obiettivi di riferimento, per il raggiungimento dei quali si debbano far convergere investimenti, risorse, sforzi. Un'altra condizione irrinunciabile riguarda la presenza di "consenso": se la lettura viene percepita come attività importante, anche i luoghi della lettura guadagnano posizioni nel sentire collettivo, diventano luoghi dove stare, dove incontrarsi, nei quali condividere esperienze e conoscenze. Per questa ragione lettura e biblioteche sono due nodi di un intreccio più ampio, legati da una trama di relazioni inscindibili: la crescita della prima genera benefici alle seconde, così come una politica di investimenti a favore delle biblioteche è un buon viatico per il consolidamento delle pratiche di lettura. Le biblioteche hanno bisogno di visibilità, di consenso, di alleanze, di risorse e di competenze. L'azione dell'associazione sarà orientata a garantire:
Principali strutture di supporto:
4.7. Professione e lavoroReferenti: Lello De Magistris, Vanni Bertini L'attenzione alla tutela della professione e del lavoro rientra fra gli obiettivi prioritari del triennio ed è descritta nei suoi obiettivi essenziali al punto 2.2. L'impegno dell'Associazione sarà rivolto ai seguenti obiettivi: la messa a punto, a vari livelli politici e istituzionali, di interventi che valorizzino e promuovano la professionalità del bibliotecario; la funzione di tutela rispetto a situazioni di disconoscimento o illegittimità purtroppo diffusamente riscontrabili; la partecipazione attiva, anche in collegamento con altre associazioni professionali, alle iniziative per una organica riforma delle professioni intellettuali. In particolare si cercherà di rafforzare l'informazione ai soci e la capacità di intervento su casi specifici, senza connotazioni sindacali ma come difesa della professionalità bibliotecaria. Per fare ciò sarà indispensabile attivare una rete di referenti regionali (almeno un socio per sezioni) che si occupi di questioni attinenti a professione e lavoro e funga da collegamento con OLavEP. Inoltre sarà ripresa la stesura di linee guida per definire "buone pratiche" in materia di profili professionali, individuando declaratorie omogenee e standardizzate, sul fenomeno dei rapporti di lavoro non dipendente e in materia di gare d'appalto, procedure di valutazione, livelli minimi retributivi. Principali strutture di supporto:
4.8. FormazioneReferente: Lello De Magistris I nuovi orientamenti dell'Unione Europea in campo formativo, orientati all'integrazione tra i momenti dell'acquisizione delle conoscenze disciplinari di base, dell'avviamento e poi dell'aggiornamento professionale (la cosiddetta "formazione per la vita"), e a una maggiore trasparenza dei curriculum, ha determinato una ridefinizione dei compiti e dei rapporti tra soggetti preposti a provvedervi (scuole, università, ministeri, regioni, enti locali, società private). Ciò nonostante, il quadro nazionale della formazione dei bibliotecari resta poco omogeneo con riferimento alla distribuzione geografica e per comparti, ai contenuti, alle metodologie, alla qualità dei risultati, alla presenza o meno di attività sistematiche di rilevazione e valutazione. È evidente come, in un tale panorama, la formazione rivesta per l'AIB una funzione strategica, perché attraverso l'impegno in questo settore l'Associazione contribuisce a delineare i tratti fondamentali della professione di bibliotecario e ne promuove l'evoluzione e il riconoscimento. Oltre agli obiettivi prioritari indicati al punto 2.4.1, si perseguiranno, soprattutto nel settore degli interventi formativi organizzati direttamente dall'Associazione, i seguenti risultati:
La realizzazione degli obiettivi potrebbe subire limitazioni a causa delle difficoltà finanziarie e organizzative. Queste impediscono quella rapidità di intervento, di proposta e di elaborazione che solo una maggiore disponibilità di risorse (personale, sedi, attrezzature) potrebbe garantire Viaggi di studioSi ripropone un'attività che in periodi alterni ha coinvolto l'Associazione negli anni passati riscuotendo sempre un buon indice di gradimento da parte dei soci. I viaggi di studio, svolti sia in Italia che all'estero, alla cui organizzazione lavorerà Patrizia Lucchini, assommano in sé valenze diverse, che nel programma di questi anni si cercherà di rispettare: il servizio ai soci, il contatto e la conoscenza di realtà diverse, l'approfondimento su aspetti specifici della professione, l'opportunità di socializzazione e di vita associativa. Tra gli obiettivi vi è quello di progettare, in via sperimentale, proposte di "pacchetti formativi integrati" che comprendano, accanto al viaggio, anche momenti formativi veri e propri. Principali strutture di supporto:
4.9. EditoriaReferente: Mauro Guerrini L'editoria è uno dei settori di maggior prestigio dell'Associazione, e una delle voci in grado di garantire un attivo sia in termini economici che di riconoscimento nell'ambito dell'editoria specializzata. Alla direzione di questo settore è stato confermato Alberto Petrucciani. Il CEN ritiene necessaria ricercare una più decisa connotazione dell'attività editoriale tramite una maggiore attenzione alle tematiche professionali nel dibattito corrente. Un altro elemento di attenzione, già segnalato dal precedente CEN, riguarda il miglioramento del sistema di distribuzione e vendita, utilizzando il web, che potrebbe ricevere un impulso determinante dall'adeguamento tecnologico di AIB-WEB. Stampa periodicaLe difficoltà di bilancio hanno determinato, negli ultimi due anni, la riduzione della frequenza di pubblicazione del Bollettino AIB attraverso la realizzazione di un numero doppio. Questa situazione, se protratta nel tempo, rischia di determinare una variazione di fatto della periodicità della testata, con conseguenze che dovranno essere valutate insieme con il direttore della rivista, Giovanni Solimine, che è stato riconfermato. Per quanto concerne AIB notizie, alla cui direzione è stato confermato Vittorio Ponzani, alla nuova impostazione editoriale – caratterizzata da un progressivo aumento delle notizie sulla vita delle sezioni e da approfondimenti, di inchieste e dossier – farà seguito una variazione di periodicità (da mensile a bimestrale) per contenere i costi di pubblicazione e distribuzione. Non si prevede, nel triennio, la sostituzione della versione cartacea con quella online, poiché il notiziario rappresenta uno dei principali riscontri "tangibile" di appartenenza all'Associazione. La rivista conta un significativo numero di collaboratori tra gli associati per il suo carattere diretto, sia dal punto di vista della fruizione sia dal punto di vista della partecipazione, che può rappresentare un elemento importante di coesione e identità. PubblicazioniLa pianificazione delle pubblicazioni spetta al direttore delle attività editoriali, che propone un piano annuale al CEN. Il piano prevede annualmente quattro titoli. Il CEN ritiene necessario orientare il piano editoriale verso tematiche professionali, con pubblicazioni di taglio manualistico, valutando l'avvio di nuove collane e la riproposizione di quelle realizzate in collaborazione con altri editori specializzati (come ET), per meglio connotare e posizionare sul mercato editoriale la produzione scientifica AIB. La pubblicazione della CDD 22 integrale, in collaborazione con l'Editrice Bibliografica, la proposta di co-edizione con ICCU della edizione consolidata dell'ISBD, la pubblicazione di un volume sulle biblioteche italiane (bilingue italiano e inglese) in occasione del Congresso IFLA sono i principali progetti editoriali del triennio. A questi si affianca la realizzazione del Rapporto sulle biblioteche italiane, biennale, e la pubblicazione degli atti di congressi. Direttori del settore e delle testateIl CEN ha confermato i direttori del settore e delle varie testate. Le direzioni sono di seguito elencate.
4.10. ComunicazioneReferente: Francesca Ghersetti Il CEN intende ristrutturare e potenziare le attività di comunicazione nella consapevolezza che esse rappresentano un necessario supporto per l'azione politica dell'Associazione, una forma di trasparenza e democrazia nei confronti degli associati, della comunità professionale, degli aventi diritto e di quanti hanno interesse per i servizi bibliotecari. Per svolgere un'azione più efficace e pertinente è necessario identificare strumenti di comunicazione e protocolli di lavoro e di comportamento differenti a seconda delle esigenze di comunicazione interna all'Associazione e comunicazione esterna dell'AIB verso terzi. Per comunicazione interna si può intendere quella che consente una migliore circolazione e circolarità di informazione e scambio tra organi e gruppi dell'Associazione (strettamente correlata sia a questioni organizzative e gestionali che di condivisione di aspetti politici e decisionali) e rivolta ai singoli associati come servizio sistematico; per comunicazione esterna possiamo intendere quella rivolta da AIB a tutta la comunità professionale dei non iscritti, delle altre professioni nel settore dei servizi informativi e culturali, degli enti di riferimento competenti in materia di biblioteche, verso il resto delle rappresentanze della società coinvolte nell'erogazione o aventi diritto alla fruizione dei servizi bibliotecari. L'azione del CEN seguirà i seguenti indirizzi generali:
AIB-WEB e AIB notizieSia AIB-WEB che AIB notizie condividono la doppia natura di prodotto editoriale e strumento di informazione e comunicazione per l'Associazione. Rappresentano quindi una grande potenzialità di promozione in quanto risorse in grado di raggiungere un grande numero di interlocutori e di struttura sufficientemente articolata da poter essere utilizzati in risposta a molteplici esigenze informative / formative. Il CEN ritiene pertanto necessario orientare la sua azione per ottenere che:
La comunicazione delle attivitą del CENL'attività del CEN sarà tempestivamente comunicata a tutti i componenti dell'Associazione nelle forme ritenute più opportune di volta in volta (informazioni via e-mail, comunicati stampa e posizioni ufficiali pubblicati sul web, interventi su AIB notizie. La giornata nazionale delle bibliotecheÈ allo studio la proposta di istituzione di una "giornata nazionale delle biblioteche" come evento di grande visibilità e di sintesi nel percorso di promozione di una politica organica per le biblioteche. Le esperienze regionali di "giornate delle biblioteche", attive da anni e in costante incremento, confermano l'opportunità di proporre l'esperienza a livello nazionale sia come momento di coesione tra professionisti che come momento di confronto con le amministrazioni e gli interlocutori istituzionali anche sulla base di esperienza simili di altre categorie professionali del settore dei beni culturali. La proposta potrebbe essere avanzata a partire dal 2010 sfruttando gli esiti positivi di visibilità e attenzione di IFLA 2009. La funzione di ufficio stampaNonostante alcuni tentativi nei mandati passati non è stato possibile sinora istituire un ufficio stampa AIB: si tratta di un servizio oneroso che richiede professionalità specifiche di cui attualmente non disponiamo. Si tratta però di un servizio importante per la visibilità dell'Associazione e del mondo bibliotecario e il CEN ritiene pertanto necessario verificare le condizioni per potersi dotare di tale servizio almeno in relazione agli eventi nazionali di grande impatto studiando forme di incarico ad hoc. Il CEN si impegna a verificare e attivare le modalità possibili per ottenere, alla fine del triennio, come obbiettivo sostenibile la presenza su organi di stampa e informazione almeno per eventi e azioni di maggiore rilevanza e impatto e a predisporre una rassegna stampa in merito. 4.11. Diritto d'autoreReferente: Stefano Parise Il CEN intende presidiare con decisione il fronte normativo in tema di diritto d'autore, proseguendo nell'attività che nel 2007 ha portato una delegazione AIB a partecipare ai lavori della commissione speciale istituita dal Comitato consultivo permanente sul diritto d'autore del MiBAC, formulando proposte per la revisione della normativa vigente per il momento non realizzata). Una tematica di particolare interesse è quella dei diritti d'accesso alla produzione scientifica finanziata con risorse pubbliche, che sarà presidiata con il supporto del gruppo di lavoro su Open Access e diritto d'autore (vedi par. 3.5.8), appositamente costituito. L'obiettivo generale di questa attività è creare occasioni di riflessione fra quanti – istituzioni, singoli colleghi, giuristi ed esperti – siano interessati al tema, promuovendo la creazione di un forum nazionale sul copyright che aggreghi tutti questi soggetti. Fra gli obiettivi dell'area di lavoro:
Principali strutture di supporto:
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