L'Assemblea generale dei soci del 30 ottobre 1997 ha discusso e approvato tre documenti importanti e urgenti per il riconoscimento della professione del bibliotecario e per la vita democratica dell'Associazione. Si tratta del Codice deontologico del bibliotecario, del Codice di comportamento dell'Associazione italiana biblioteche e del Regolamento di disciplina.
Il Codice deontologico del bibliotecario, dopo che al testo presentato è stato aggiunto un punto specifico (art. 3), dedicato ai Doveri verso i documenti e le informazioni (proposto dalla sezione Toscana e accolto dal CEN) è stato approvato dall'Assemblea all' unanimità, con due astensioni.I tre documenti erano stati diffusi su "AIB notizie" e su questo sito dopo che il Comitato esecutivo nazionale, nella sua riunione di insediamento del 28 giugno 1997, aveva deliberato di offrirli alla più ampia discussione fra i soci e gli interessati, invitati a far pervenire osservazioni e proposte entro il 15 settembre. Tenendo in considerazione le osservazioni ricevute i tre documenti sono stati ripetutamente sottoposti a esame analitico nelle riunioni del CEN del 26 settembre (nel corso della quale sono stati apportati alcuni emendamenti) e del 28 ottobre e in quelle del CNPR del 27 settembre e del 28 ottobre: sono stati anche discussi nelle assemblee regionali dei soci.
Il testo attuale del Codice deontologico del bibliotecario si basa su quello elaborato dal Collegio dei probiviri per il Congresso nazionale di Brescia ma poi non portato alla discussione, già pubblicato in "AIB notizie", 7 (1995), n. 10, p. 26 ( Proposta di codice deontologico del bibliotecario). Ulteriori informazioni e riflessioni si possono trovare nel documento del Collegio dei probiviri pubblicato pure in "AIB notizie", 6 (1994), n. 10, p. 14-15, e nell'editoriale di Gianni Lazzari sul "Bollettino AIB" (37, 1997, n. 1, p. 5-6). Successivamente, dopo il dibattito apertosi tra i soci, alla versione iniziale del testo sono state apportate delle modifiche (versione aggiornata al 26 settembre).
Per ciò che riguarda il Codice di comportamento dell'Associazione italiana biblioteche, la sua prima bozza, frutto delle sollecitazioni di numerosi colleghi, era stata elaborata dal gruppo di soci candidatisi al CEN con il programma Per la biblioteca del cittadino nella società conoscitiva ed adottata in seguito come base di discussione dal nuovo Esecutivo nazionale. Redatta da Alberto Petrucciani, a cui era stato affidato anche il compito di raccogliere le osservazioni su tutti e tre i documenti, si è basata soprattutto sulla concreta esperienza della vita associativa, ma in diversi casi è stato d'ispirazione l'esauriente Policy manual dell'American Library Association (disponibile sul sito Web dell'ALA): a quella prima stesura erano state poi apportate delle m odifiche sulla base delle osservazioni ricevute ed emerse durante il dibattito (seconda bozza).
Per quanto riguarda infine il Regolamento di disciplina il Comitato esecutivo nazionale aveva deciso di diffondere la bozza elaborata dai legali dell'Associazione e di acquisire in seguito ulteriori informazioni sugli aspetti di carattere tecnico-giuridico connessi a questa materia.
Il CEN ringrazia tutti i soci che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo. Particolari ringraziamenti per le osservazioni ricevute e le proposte di emendamenti vanno al Collegio dei Probiviri, alle Assemblee regionali dei soci delle sezioni del Lazio, della Liguria e della Toscana, al CER Piemonte e ad Aurelio Aghemo, a Pasquale Mascia e Ruggero Roggio del CER Sardegna, e infine ai soci che hanno partecipato all'Assemblea generale del 30 ottobre a Napoli, di buon auspicio per altri importanti passi che l'Associazione dovrà compiere in futuro.