L’Anagrafe delle biblioteche italiane [1] fornisce, in risposta a una ricerca per le biblioteche situate nel Lazio, 1506 risultati.
Secondo le stime della Regione Lazio [2], sono 239 quelle comunali e di interesse locale inserite nell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale (OBR); secondo la medesima fonte, su 378 comuni del Lazio, 149 possiedono almeno una biblioteca inserita nell’OBR.
In Provincia di Roma sono attivi il Sistema Ceretano Sabatino, che ha ultimamente lanciato il “Battello della lettura”, una motonave sul lago di Bracciano, a bordo della quale vengono ospitati incontri con scrittori, e il Sistema dei Castelli romani, noto a molti per la rivista “Vivavoce”, cartacea e online [3], catalizzatore della creatività di quel territorio, ora consultabile attraverso dei totem (i “Vivavoce Touch”), la cui superficie esterna è stata rivestita da vari artisti. Il Sistema dei Castelli romani ha introdotto una prima “Area Creatività”, presso la Biblioteca “Carlo Levi” di Genzano, ovvero spazi laboratoriali innovativi per l’utilizzo di nuove tecnologie, e anche una “chill out room” – con musica ambient diffusa, arredi morbidi e book-trailer – alla Biblioteca “Francesco Dionisi” di Lanuvio. In quest’ultimo paese è stato anche introdotto un punto di prestito presso un parrucchiere.
Ultimo nato in Provincia di Roma (con una convenzione del 2003), il Sistema dei Monti Prenestini.
In Provincia di Frosinone operano il Sistema Valle del Sacco (include la Biblioteca “N. Turriziani” di Frosinone e un’attivissima mediateca) e il Sistema Valle dei Santi.
In Provincia di Latina il Sistema Sud Pontino si distingue per la pubblicazione di una collana editoriale, Memoria del territorio, che ha all’attivo ricerche storiche e antropologiche, cataloghi di mostre, racconti autobiografici e memorie, tutti legati al territorio.
L’attività editoriale contraddistingue anche il sistema operante nella Provincia di Viterbo, il Sistema del Lago di Bolsena, che finora ha pubblicato alcuni libricini molto curati, il cui oggetto spazia dalle storie e le leggende locali ai monumenti del territorio, dalla storia del libro alla illustrazione libraria.
Queste pubblicazioni non sono fini a se stesse, ma legati ad attività e laboratori con bambini e a mostre.
Infine in Provincia di Rieti è attivo il Sistema della Bassa Sabina, come servizio di una Unione di Comuni.
Alcuni accordi relativi al prestito interbibliotecario e ad altri servizi sono stati stretti in ambito inter-sistemico. Un esempio consiste negli accordi che il Sistema dei Castelli romani ha stretto con l’Istituzione Biblioteche del Comune di Roma e con il Sistema dei Monti Prenestini. Un altro progetto è SIBILLA (Sistema bibliotecario del Lazio meridionale), a cui aderiscono tre sistemi (Sud Pontino, Valle del Sacco e Valle dei Santi), l’Università degli studi di Cassino, la Biblioteca statale del Monumento nazionale di Casamari e la Biblioteca comunale di Cassino.
La sola città di Roma conta invece, sempre stando ai dati dell’Anagrafe, 992 biblioteche (più del 65% del totale regionale).
Tra queste ci sono istituzioni di ogni tipologia e appartenenza amministrativa, dallo Stato, con la Biblioteca nazionale centrale “Vittorio Emanuele II” e altre nove statali, all’Università, agli Enti locali: basti qui citare il sistema delle biblioteche pubbliche romane dell’Istituzione Biblioteche di Roma (35 biblioteche, al 31 dicembre 2008, per complessivi 2500 posti di lettura circa). A queste vanno aggiunte tutte le biblioteche di enti, pubblici e privati, che fanno, anche solo su prenotazione, servizio al pubblico, mettendo a disposizione risorse informative sui diversi supporti e con specializzazioni estese a tutti gli ambiti della conoscenza.
L’esistenza di un polo di attrazione così forte, come quello del complesso bibliotecario dell’area romana, inevitabilmente sposta il baricentro dell’attività bibliotecaria laziale verso il centro.
La Sezione AIB Lazio Il passato
La Sezione Lazio dell’AIB nasce, tra le prime in Italia, nel 1946, per iniziativa di alcuni bibliotecari, tra i quali Maria Ortiz, la prima donna a ricoprire cariche direttive [4] nell’Associazione, Francesco Barberi e Luigi De Gregori [5].
Nei primi anni di vita raccoglie rapidamente un numero significativo di associati, grazie anche al gran numero di biblioteche con sede a Roma.
Ancora in anni piuttosto recenti, la Sezione si è caratterizzata per il gran numero di associati (più di 600 nei primi anni 2000).
Negli anni successivi ha iniziato a verificarsi una costante flessione che ha portato il numero di associati nel 2009 a 360.
I dati del 2009 segnano una cospicua flessione tra le iscrizioni, sia di enti che di persone. Non siamo ancora in grado di stabilirne la causa: se legata al momento critico dal punto di vista economico, in Italia e nel resto del mondo, o se legata direttamente alla politica associativa.
Come CER ci siamo interrogati più volte, anche insieme con gli Associati, come durante l’ultima assemblea, sui motivi della flessione, sulla quale sicuramente pesa una certa sfiducia nei confronti dell’AIB, che a tratti sembra piuttosto lontana dai problemi quotidiani dei professionisti.
A volte invece si tratta solo di un problema di comunicazione delle attività dell’Associazione, e proprio sulla comunicazione stiamo cercando di lavorare, anche attraverso periodici rendiconti inviati via email dal CER.
Almeno altrettanto pesa il distacco dell’Associazione dalle istituzioni, che a livello regionale è diventato negli anni piuttosto forte: l’AIB Lazio non è sempre, purtroppo, un punto di riferimento per gli enti che gestiscono biblioteche sul territorio regionale: ciò da un lato provoca direttamente un calo del numero degli enti associati, dall’altro provoca probabilmente un calo generale degli iscritti perché l’AIB non è sufficientemente visibile nella Regione.
Il presente e il futuro
L’attuale CER, eletto nel marzo 2008, è ora composto di sei membri [6]: Paolo Bizzarri, Angela Di Iorio, Corrado Di Tillio (Vicepresidente), Andrea Marchitelli (Presidente), Silvia Sarti, Franziska Wallner.
Gli incarichi di gestione della segreteria e della tesoreria regionali sono stati affidati per il 2009 ad Agnese Cargini.
Considerata la situazione, sin dal primo momento successivo alle elezioni, abbiamo inteso fondare l’azione del CER, nel rispetto dello Statuto, sul recupero della credibilità dell’Associazione a livello locale, sia nei confronti degli Associati, sia nei confronti dei bibliotecari che non sono associati all’AIB, sia nei confronti delle Istituzioni (enti locali e istituti culturali che svolgano la propria azione sul territorio laziale).
L’AIB Lazio vuole essere un elemento attivo nell’ambito della tutela della professione e dei professionisti, in primo luogo come supporto, a livello territoriale, di organi e iniziative nazionali, come l’OLAVeP (Osservatorio lavoro e professione), e il COLAP (Coordinamento delle libere associazioni professionali), al quale l’AIB aderisce. Piera Colarusso, tra le più attive associate del Lazio, fa infatti parte dell’OLAVeP ed è membro del consiglio direttivo del COLAP: stiamo cercando un ulteriore referente regionale per entrambe le iniziative, che, garantendo un presidio costante sul territorio regionale, si affianchi a Piera e le permetta di dedicarsi maggiormente alle attività nazionali.
Essendo fortemente convinti che un rafforzamento dei professionisti passi anche attraverso un qualificato programma di aggiornamento professionale sulle diverse tematiche scientifico-culturali, abbiamo cercato di creare un’offerta seminariale e formativa che abbia particolare attenzione agli elementi di innovazione e di attualità.
Nel 2008 abbiamo organizzato due incontri intorno alla tematica degli OPAC di nuova generazione, tenuti rispettivamente da Paul Weston e Karen Coyle [7]; interesse che rimane caratterizzante di altre iniziative formative, come l’incontro sui “Nuovi paradigmi per i repository istituzionali” [8], nel corso del quale Gino Roncaglia e Federico Meschini hanno illustrato le caratteristiche degli Open CourseWare (OCW), cioè i materiali didattici che un ateneo o un’istituzione di ricerca sceglie di pubblicare online in forma aperta, e OAI-ORE, lo standard per il riuso e lo scambio degli oggetti digitali, da poco pubblicato nella sua versione 1.0, o il corso introduttivo alle tematiche della biblioteca digitale, “Digital libraries for beginners”. Proseguendo lungo questo filone, si è svolto un ulteriore corso (8-9 giugno 2009) sulla catalogazione delle risorse elettroniche, tenuto da Paul Weston.
Durante i prossimi mesi, metteremo in calendario altre iniziative:
– un corso sulla catalogazione semantica, diviso in due moduli: uno sulla soggettazione, in particolare il Nuovo soggettario, e uno sulla classificazione, con approfondimenti sulla CDD 22;
– un corso sulla certificazione di qualità delle biblioteche e dei centri di comunicazione;
– presentazioni di nuove pubblicazioni AIB e non solo;
– una giornata di studio sui rapporti tra biblioteche e archivi e altre iniziative ancora.
La Sezione sta tentando di attuare una politica di contenimento dei prezzi della formazione. Il criterio adottato è stato quello di stabilire il costo di un corso (sulla media di due giornate, per 12 ore complessive): fissata così in 100 euro la quota standard, si applica lo sconto del 50% per gli associati amici-studenti; un aumento del 50% permette invece di fissare la quota di partecipazione per i non associati. In questo modo, tra l’altro, diventa conveniente, anche per la partecipazione a un solo corso, associarsi piuttosto che pagare la quota stabilita per i non associati: un’occasione per avvalersi dei servizi dell’Associazione e, per noi, la speranza di guadagnare un nuovo associato anche per il futuro.
I pomeriggi dell’AIB Lazio
Un’iniziativa informativa e di aggiornamento piuttosto innovativa che la Sezione ha messo in campo è quella che abbiamo chiamato “I pomeriggi dell’AIB Lazio” [9].
Si tratta di cicli di incontri che si tengono con cadenza mensile e in giorno e orario fisso (il secondo mercoledì del mese, nel pomeriggio), su temi e con esperti sempre diversi.
Dopo il primo gruppo di incontri, che si è svolto con successo nell’ultimo trimestre del 2008, abbiamo ripreso nel 2009 e, passata la pausa estiva, l’iniziativa proseguirà fino alla fine dell’anno.
“I pomeriggi dell’AIB Lazio”, a differenza dei normali corsi di formazione, sono eventi completamente gratuiti, ma riservati agli associati.
Questa politica si collega all’idea che sta alla base degli incontri: mettere a disposizione conoscenze che possano essere utili per gli associati. Il presupposto è che tra i nostri alta specializzazione su specifici ambiti del sapere.
Tutte queste approfondite conoscenze possono essere condivise con successo, con un duplice effetto: da una parte, infatti, si creano occasioni di formazione e aggiornamento con un costo organizzativo ed economico limitato (gli esperti che di volta in volta intervengono non percepiscono alcun compenso ed essendo associati del Lazio non hanno necessità dei rimborsi per eventuali costi di trasferta); dall’altra si rinsaldano i rapporti tra gli associati stessi, nella speranza che man mano si crei una rete di bibliotecari, tutti saldamente collegati tra di loro attraverso l’AIB.
Proprio per ribadire il lato sociale dell’esperienza, ogni incontro si chiude con la merenda: un momento conviviale tra tutti i presenti. Il prossimo passo dovrà necessariamente essere la degustazione di specialità preparate dagli associati!
In futuro ci piacerebbe che i Pomeriggi diventassero un evento sempre più gestito direttamente dai soci, che invitiamo ancora a proporre argomenti, a rendersi disponibili per una presentazione o a offrire la sede per uno degli incontri.
IFLA 2009 nel Lazio
Ampio spazio, come in tutte le Sezioni regionali, hanno avuto le iniziative e i contatti istituzionali legati a IFLA 2009: il Lazio ha la fortuna di avere, tra i suoi associati, diversi delegati IFLA che, negli eventi dedicati alla promozione del congresso milanese nei mesi immediatamente precedenti, hanno portato, anche insieme al Presidente nazionale Mauro Guerrini, tante informazioni utili per chi intendesse partecipare a un congresso IFLA.
Il congresso IFLA 2009 Milan, oltre a coinvolgerci nella promozione e nella partecipazione all’iniziativa, ha avuto un ulteriore aspetto, piuttosto sentito per AIB Lazio: Roma ha ospitato infatti ad agosto diversi satellite meeting: Costruire una nazione di lettori: le biblioteche come partner nelle campagne nazionali per la lettura, Conservazione e tutela dei materiali librari in un contesto orientato all’eredità culturale, Informazione digitale per la democrazia: gestione, accesso e conservazione (maggiori informazioni a http://www.ifla2009.it/online/?p=98#more-98).
Come la partecipazione al Congresso a Milano, così anche quella agli incontri-satellite ci è parsa una grande occasione di formazione e di crescita per i bibliotecari: i bibliotecari romani e di tutto il Lazio (ma lo stesso discorso si può fare per tutte le città che ne hanno ospitati [10]) hanno avuto, ancora più facilmente raggiungibili, momenti di incontro di alto valore scientifico.
Criticità
Come emergeva già nel paragrafo sulle biblioteche e i sistemi bibliotecari nel Lazio, la presenza di un elemento così consistente di attrazione e attività, come quello rappresentato dalla galassia delle biblioteche romane, rappresenta un elemento che condiziona anche il modo di esistenza della Sezione laziale dell’AIB.
In effetti, anche la distribuzione dei componenti del CER è completamente romana: grande comodità, indubbiamente, nel momento di organizzare le riunioni, ma fortemente penalizzante sul piano della presenza diffusa sul territorio. Proprio nello scorso mese di maggio abbiamo organizzato un incontro di aggiornamento a Latina, destinato ai bibliotecari di tutto il territorio provinciale, per il quale abbiamo ottenuto il patrocinio della Provincia: un primo riconoscimento per la rappresentanza AIB, uno stimolo per il CER a continuare sulla strada appena intrapresa, esportando poi il modello anche nelle altre province. Altro elemento critico è il rapporto labile della Sezione con le istituzioni locali, sul quale stiamo cercando di impegnarci.
Recentemente, tuttavia, abbiamo ottenuto un importante riconoscimento dalla Regione. In effetti, con la l.reg. 21 ottobre 2008, n. 16, Iniziative ed interventi regionali in favore della promozione del libro, della lettura e delle piccole e medie imprese editoriali del Lazio è stata istituita la Consulta regionale del libro, «un organismo consultivo in ordine alle politiche regionali relative alla promozione e valorizzazione del libro, della lettura e della filiera produttiva del libro».
Tra i membri della Consulta infatti è stata prevista, tra le altre, la presenza di un rappresentante dell’AIB Lazio, che il CER ha individuato nella persona del suo Presidente. La prima riunione della Consulta, che si è svolta il 22 maggio, ha dato l’immagine di un gruppo che rappresenta le varie facce e i mestieri del libro, con molta voglia di lavorare concretamente: chiudiamo quindi questa breve nota informativa sulle attività della Sezione con l’auspicio che rappresenti l’inizio di un rinsaldarsi dei rapporti istituzionali dell’AIB Lazio.
[1] http://anagrafe.iccu.sbn.it. Ultima consultazione 10 maggio 2009.
[2] http://www.culturalazio.it/culturaweb_2/schedeInfo/?id=12&pag=true&boxCorr=true.
[3] http://www.romacastelli.it/vivavoce/.
[4] Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo, a cura di Simonetta Buttò, s.v. Maria Ortiz, http://www.aib.it/aib/editoria/dbbi20/ortiz.htm.
[5] http://www.aib.it/aib/stor/ sezioni/laz.htm.
[6] Inizialmente sette, si sono ridotti a sei a seguito delle dimissioni di Giovanna Frigimelica, ora Segretario nazionale dell’Associazione.
[7] Cfr. Lucia Antonelli, Il catalogo bibliografico nel web: il nuovo OPAC secondo Karen Coyle. «AIB notizie», 21 (2009), n. 2, p. 10, anche a http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0210.htm3.
[8] http://www.aib.it/aib/sezioni/lazio/s090109.htm.
[9] Programmi disponibili online. Ott.-dic. 2008: http://www.aib.it/aib/sezioni/lazio/s0810.htm; Feb.-mag. 2009: http://www.aib.it/aib/sezioni/lazio/s0902.htm.
[10] http://www.ifla2009.it/web/eventi/satellite_meetings.htm.