Giovedì 28 ottobre 2004
ore 15,00-17,00
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Celio
Alessandra Ensoli (coordinatrice della sessione), GIBAS: un gruppo per promuovere la cooperazione tra le biblioteche scientifiche
L'utilizzazione condivisa delle raccolte delle singole biblioteche costituisce un elemento necessario della cooperazione internazionale tra le biblioteche. Così come nessuna biblioteca può considerarsi autosufficiente al fine di soddisfare in forma completa le esigenze informative dei propri utenti, nemmeno alcun paese può considerarsi autosufficiente. La fornitura di prestiti e di riproduzioni fra biblioteche di paesi differenti costituisce una componente necessaria e preziosa del processo di prestito interbibliotecario e di Document Delivery.
Il presente lavoro intende fornire una panoramica delle novità in ambito internazionale riguardo ai servizi di prestito interbibliotecario e Document Delivery. Saranno ampiamente descritti gli obiettivi, le finalità e i Progetti dell' Ifla Document Delivery and Interlending Section.
Le esperienze internazionali oggetto dell'analisi considereranno due aspetti:
- L' ambiente ILL/DocDel nei paesi partecipanti all' Ifla Document Delivery and Interlending Section;
- Strumenti per gli utenti finali: alcuni esempi, la Danimarca ed il Canada.
NILDE: dalla nascita del progetto nella Biblioteca di Area del CNR di Bologna allo sviluppo di un servizio basato su parametri qualitativi e su di un metodo di lavoro cooperativo tra biblioteche universitarie, di enti di ricerca e pubbliche presenti su tutto il territorio nazionale. L'esperienza di tre anni attraverso i dati statistici e le motivazioni che hanno portato alla sottoscrizione di un Regolamento tra le biblioteche aderenti.
Sino alla metà degli anni 90 l'attività di document delivery era considerata per molti versi un servizio accessorio che alcune Biblioteche offrivano principalmente alla loro utenza interna e spesso tale servizio veniva garantito grazie a specifici contratti con i più quotati Document Supply Centre internazionali. Ricordiamo solo a titolo di esempio The British Library Document Supply Centre (BLDSC), the National Technical Information Service (NTIS) e l'Institut de l'Information Scientifique et Technique (INST-CNRS).
Con la crescente e sempre più massiccia informatizzazione delle Biblioteche, con la conseguente veicolazione in rete delle loro risorse bibliografiche ed infine con la comparsa dei cataloghi collettivi consultabili in internet, l'attività di document delivery da semplice servizio “di nicchia” è divenuta un'attività quotidiana in grado di assorbire in maniera determinante le scarse risorse umane che abitualmente vengono impiegate nelle Biblioteche e nei Servizi di Documentazione istituzionali.
In una prima fase di questo rapido processo evolutivo, le Biblioteche hanno fatto fronte al problema ricorrendo principalmente all'utilizzo del fax quale valida e rapida alternativa al tradizionale invio di documentazione per posta ordinaria. Ma ben presto ci si è resi conto che un siffatto sistema, oltre a produrre una inaccettabile moltiplicazione degli originali, rappresentava un costo non trascurabile per i Servizi stessi.
La fase immediatamente successiva, ha visto la riproduzione digitale della documentazione da trasmettere e la sua spedizione come allegato ad un messaggio di posta elettronica. Anche questa soluzione, sebbene meno gravosa sul piano economico della precedente, ha però ben presto manifestato le sue debolezze. Infatti il protocollo di comunicazione utilizzato per la posta elettronica, Simple Mail Transfer Protocol (SMTP), male si coniuga con la trasmissione di allegati “pesanti” quali appunto quelli risultanti dalla digitalizzazione di interi articoli scientifici.
Si è così giunti all'ingegnerizzazione di sistemi integrati in grado di gestire tutte le fasi del processo di document delivery. Tra questi si vuole qui ricordare e brevemente illustrare l'Internet Delivery System (IDS) realizzato integralmente dal Servizio di Documentazione Scientifica dell'Area della Ricerca del CNR di Genova.
L'acronimo impiegato è estremamente esplicativo: “Internet” rappresenta il comune denominatore per l'invio della richiesta mentre “Delivery System” resta una prerogativa di ciascuna struttura (elettronico, via fax o per posta tradizionale). Altra peculiarità di questo sistema è l'automatizzazione dell'attività di Document Supply (cioè la ricerca e la richiesta di documentazione a favore della propria utenza interna) cui si coniuga un'analoga automatizzazione dell'attività di Document Delivery (cioè la fornitura di documentazione verso l'utenza esterna).
Per entrambe le attività sopra riferite IDS fornisce adeguate facility e soprattutto tiene traccia, archiviandole, di tutte le transazioni effettuate.
Quali sono i principali servizi di DD e ILL usati nelle biblioteche scientifiche di alcuni atenei e enti di ricerca italiani?
Si propongono alcune riflessioni e valutazioni basate sull'esperienza di vari anni di attività di fornitura di fotocopie e di prestito interbibliotecario, confrontando le caratteristiche e i costi dei singoli servizi (INIST, British Library, SUBITO, DocLine, LIBRIS) e le modalità in cui possono essere utilizzati. L'intervento è mirato soprattutto ad offrire ai colleghi che siano interessati spunti di approfondimento e di confronto, che possano essere utili nella scelta di un fornitore o nel perfezionamento di alcune procedure pratiche, gestionali o amministrative.