Giovedì 28 ottobre 2004
ore 15,00-17,00
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Celio
Il gruppo GIBAS è nato ufficialmente nel maggio 2002 come suddivisione della Commissione AIB-CNUR, con la finalità di costituire un punto di riferimento per le biblioteche di area scientifica, in particolare quelle specializzate in scienze fisiche, matematiche, applicate e naturali.
Per illustrare brevemente le tappe salienti che hanno portato alla sua costituzione, desidero ricordare che Giulio Marconi (nel 2001 componente del CER Lazio) mi prospettava l’esigenza di costituire un gruppo di studio, all’interno dell’AIB, rivolto ad approfondire le problematiche legate alle biblioteche scientifiche, escludendo l’area strettamente biomedica, già rappresentata da BDS (Bibliotecari e documentalisti della Sanità, gruppo costituito nel 2000 per contribuire allo sviluppo di un sistema informativo sanitario nazionale tra biblioteche e centri di documentazione biomedici).
Concordando con Giulio Marconi su questo punto, ci siamo rivolti a Gabriele Mazzitelli per alcuni consigli, il quale, appoggiando la nostra iniziativa, ci suggerì di collegarci alla CNUR (Commissione nazionale Università e Ricerca) ponendoci come un ramo di questa commissione, data la stretta competenza che univa i nostri intenti.
Da questi accordi preliminari è stata avanzata nel gennaio 2002 la proposta di istituire, in seno all'AIB, il Gruppo Italiano Biblioteche di Area Scientifica (GIBAS) costituito dai soci fondatori 1 e aperto a collaboratori esterni. Il gruppo si proponeva di svolgere una funzione di catalizzatore per le biblioteche di area scientifica, perseguendo alcune finalità, tra le quali:
In occasione dell’annuale incontro alle Stelline di Milano (nel marzo 2002), in seguito ad un incontro con Serafina Spinelli (allora coordinatrice CNUR), è stato stabilito che Gibas avrebbe assunto una propria identità, evidenziata attraverso pagine appositamente dedicate sul sito AIB-WEB, poste nel ramo Commissioni, sotto CNUR, come specifica suddivisione.
Questa proposta è stata rivolta al CEN dell’AIB, che ha sempre sostenuto la partecipazione dei soci ed è stato favorevole alla creazione di commissioni allargate. Ottenuta l’approvazione ufficiale alla fine del 2001, è stato inaugurato un indirizzo collettivo di posta elettronica <cnur-gibas@aib.it> 2, creato da Eugenio Gatto per le esigenze dell'omonimo gruppo di lavoro, come indirizzo aperto ad interlocutori esterni. Con un messaggio del 26/06/02, Giulio Marconi comunicava l’inaugurazione delle pagine web dedicate al nuovo gruppo GIBAS, suddivisione della Commissione AIB-CNUR. Le pagine riportavano i componenti e gli obiettivi che il gruppo si era dato.
La collega Silvana Mangiaracina, con un messaggio del 02/07/02, notando che uno degli obiettivi è quello di promuovere l'armonizzazione dei servizi ILL/DD, studiarne le problematiche e sperimentare nuove soluzioni, si chiedeva se il gruppo avrebbe potuto promuovere uno studio sui servizi di document delivery delle biblioteche scientifiche, per conoscere i volumi di scambio, i costi unitari, le modalità operative, le politiche di fornitura, per fare emergere in maniera ufficiale con supporto di dati "scientifici" l'importanza del DD e le possibilità reali di migliorarne le procedure.
Nel gennaio 2004, il rinnovo delle cariche del CEN dell’AIB ha determinato contestualmente una nuova composizione del gruppo che attualmente, in base alle disposizioni del CEN, è formato da 5 componenti, ma resterà sempre aperto a quanti vorranno collaborare e partecipare come soci designati dalle sezioni regionali.
E’ stato elaborato un nuovo programma di attività, che si trova sul sito AIB, mirato soprattutto al problema dell'accessibilità e dello scambio di documenti. In particolare si intendono analizzare le problematiche relative all'accessibilità dell'informazione scientifica ed alla sua diffusione, per poter individuare e sperimentare soluzioni teorico-pratiche per il document delivery e il prestito interbibliotecario. Il passo successivo sarà quello di promuovere l'adozione di regole comuni per la gestione dei servizi di DD/ILL, viste le complesse problematiche ad essi legate.
Il Gruppo intende promuovere le iniziative nazionali o internazionali rivolte a raccogliere informazioni relative alle biblioteche scientifiche italiane, con particolare attenzione ai servizi di document delivery e prestito interbibliotecario, attraverso la predisposizione di un questionario. Una ulteriore tematica da approfondire sarà quella di predisporre strumenti di misurazione e valutazione sulla diffusione delle riviste scientifiche italiane, cercando di quantificare la loro presenza nelle banche dati.
In seguito a numerosi contatti tra i componenti del gruppo, è emersa l’esigenza di analizzare in modo approfondito le tematiche legate al tema della circolazione e dell’accesso ai documenti. Bibliocom è stata l’occasione che ha favorito il nostro incontro: infatti, oggi sono qui riuniti tutti i componenti del Gruppo e nel corso di questa tavola rotonda saranno presentate le problematiche dell’accessibilità, valutando gli aspetti della cooperazione tra le biblioteche scientifiche.
Attualmente, grazie ad Internet, sono notevolmente cambiate le modalità per raggiungere ed ottenere le informazioni cercate e si è estesa la possibilità di reperire documenti in full-text. Voglio ricordare due importanti iniziative che hanno cercato di focalizzare l’attenzione sulla necessità di aprire il mercato dell’informazione scientifica.
La prima, è SPARC 3 (Scholarly Publishing Academic Research Coalition), un'iniziativa nata negli Stati Uniti nel 1998 allo scopo di promuovere strategie alternative, di correggere le disfunzioni del mercato editoriale scientifico internazionale e le inefficienze dell'attuale sistema di comunicazione scientifica. Nel 2002 è stata costituita la medesima iniziativa anche in Europa: SPARC Europe, a cui aderiscono oltre 100 biblioteche di università ed enti di ricerca afferenti a 14 paesi europei.
SPARC Europe si impegna a portare all'attenzione della Commissione europea le problematiche dell'editoria scientifica, le fusioni tra gruppi editoriali commerciali e le problematiche connesse al copyright.
SPARC Europe intende sostenere un cambiamento nel mondo della comunicazione e dell'editoria scientifica, attraverso la sperimentazione di nuovi modelli di comunicazione e di circolazione dell'informazione. Promuove sistemi che permettano di espandere la disseminazione dell'informazione accademico-scientifica e dei risultati della ricerca scientifica nel rispetto della proprietà intellettuale, riducendo la pressione finanziaria che opprime le biblioteche delle università.
Il movimento dell’Open archive ha portato allo sviluppo di archivi istituzionali in diverse università all'estero e in Italia: tra i progetti che SPARC Europe porta avanti c’è la creazione di un repertorio con informazioni su tutti gli archivi istituzionali esistenti nel mondo.
La seconda iniziativa è stata la conferenza "Open Access to Knowledge in the Sciences and Humanities" 4, al termine della quale venne presentata da Juergen Renn la Dichiarazione di Berlino (22 ottobre 2003) 5, promossa dall'Istituto Max Plance e sottoscritta da 19 organizzazioni internazionali culturali e di ricerca, per la realizzazione di un web della cultura e della scienza, che intende promuovere Internet quale strumento funzionale alla conoscenza scientifica generale di base e indicare le misure che istituzioni scientifiche, finanziatori, biblioteche, archivi e musei devono tenere in considerazione.
L’obiettivo principale è la disseminazione della conoscenza attraverso l’accesso aperto via Internet, definendo l’accesso aperto come una fonte estesa del sapere umano e del patrimonio culturale che siano stati validati dalla comunità scientifica. Questo richiede idealmente l’impegno di ciascun produttore individuale di conoscenza scientifica e di ciascun depositario del patrimonio culturale ad accreditare l’accesso aperto quale procedura meritevole.
I contributi ad accesso aperto includono le pubblicazioni di risultati originali della ricerca scientifica, i dati e i metadati, le fonti, le rappresentazioni digitali grafiche, le immagini ed i materiali multimediali scientifici.
Per ciascun contributo ad accesso aperto:
L’accesso aperto modifica la disseminazione della conoscenza nei suoi aspetti legali e finanziari, pertanto andranno cercate soluzioni per sostenere gli sviluppi futuri degli attuali inquadramenti legali e finanziari, per facilitare un uso ottimale ed offrire il massimo beneficio alla scienza ed alla società.
Internet offre la possibilità di rendere la conoscenza universalmente accessibile, di conseguenza, le tecniche di pubblicazione ed il sistema di garanzia della qualità usato finora nelle scienze e negli studi umanistici subiranno cambiamenti considerevoli. Firmando la dichiarazione di Berlino, gli organismi di ricerca intendono sostenere l’uso di Internet per la comunicazione e la pubblicazione delle informazioni scientifiche: le loro raccomandazioni nel favorire l’accesso aperto sono dirette non soltanto ai centri di ricerca, ma anche agli istituti culturali come le biblioteche, gli archivi ed i musei.
Queste iniziative dimostrano l’importanza di continuare sulla strada di una sempre più attiva condivisione delle risorse informative in campo scientifico che, partendo proprio dalle biblioteche scientifiche e dai centri di documentazione, riesca a raggiungere l’obiettivo di offrire il più ampio accesso possibile alla documentazione scientifica e favorire la sua corretta utilizzazione. Sarà necessario avviare una cooperazione concreta e coordinata, in grado di coprire le carenze informative e documentali, basata sulla collaborazione, intesa come impegno costante alla soddisfazione del bisogno informativo di tutta la comunità scientifica.
Riferimenti bibliografici
De Robbio, Antonella. Gli archivi e-prints in Italia. In: Cotoneschi, Patrizia, Eds. Proceedings L'Archivio E-Prints dell'Università di Firenze: prospettive locali e nazionali.
Sta in: «Bibliotime», anno VII, numero 1 (marzo 2004)(VII, n. 1 (March 2004)
http://eprints.rclis.org/archive/00001168/
Bertini, Lucia. Prestito interbibliotecario e fornitura di documenti: manuale delle procedure. Informazioni di base e documentazione utile. «Biblioteche oggi», 2002, (3), pp. 46-62.
http://eprints.rclis.org/archive/00000618/
Gruppo di Lavoro sui Periodici Elettronici.
A. Opocher (Coordinatore), A. De Robbio, E. Marinoni, R. Negriolli, R. Sato, L. Soranzo, M. Vedaldi. Il Sistema Bibliotecario di Ateneo e lo sviluppo del mercato dei periodici elettronici. Analisi, prospettive, opportunità, proposte.
http://www.cab.unipd.it/journal/journal.php3
Benvenuti, Nicola (2003) La riforma della comunicazione scientifica.
http://eprints.rclis.org/archive/00001764/
Note
1 Paolo Baldi, Francesca Cagnani, Alessandra Ensoli, Claudio Gnoli, Giulio Marconi (coordinatore), Susanna Mornati, Barbara Pistoia
2 Lì'indirizzo è stato recentemente corretto in <gibas@aib.it>.
3 Sparc http://www.arl.org/sparc/; Sparc Europe http://www.sparceurope.org/index.html
4 Conference on Open Access to Knowledge in the Sciences and Humanities, 20 - 22 Oct 2003, Berlino http://www.zim.mpg.de/openaccess-berlin/
5 Traduzione in italiano alla pagina http://www.zim.mpg.de/openaccess-berlin/BerlinDeclaration_it.pdf