L'on. Giovanna Melandri, Ministro per i beni e le attività culturali ha incontrato il 18 febbraio il Presidente dell'Associazione italiana biblioteche Igino Poggiali, accompagnato da Luca Bellingeri, membro del CEN, insieme a Isabella Orefice, Presidente dell' ANAI, accompagnata a sua volta dal Vicepresidente Ferruccio Ferruzzi.
Erano presenti il Sottosegretario Sen. Agazio Loiero ed i direttori generali Francesco Sicilia (beni librari), Salvatore Italia (beni archivistici) e Giuseppe Proietti (personale).
Il Ministro ha esordito rallegrandosi per l'importante risultato conseguito poche ore prima, con l'inserimento del personale tecnico scientifico del Ministero nella nuova area separata dei professionisti dello Stato. Grazie ad un intervento del Presidente del Consiglio, sollecitato dallo stesso Ministro e rispondendo così ad un'attesa da tempo sostenuta dalle organizzazioni professionali, nel testo definitivo del contratto per il comparto Ministeri, siglato martedì 16, è stato infatti reintrodotto il richiamo a quanto previsto dalla Legge 59/97, che prevedeva che in tale area dovessero essere inquadrati quanti esercitano professioni per le quali sia prevista l'iscrizione all'albo o il possesso di elevati contenuti tecnico scientifici. Ha sottolineato che tale iniziativa non vuole essere una risposta ad una rivendicazione ma il riconoscimento dovuto al valore della professionalità e della qualità degli operatori intesa come fondamento della corretta gestione dei servizi e dei patrimoni da tutelare. Ha ribadito che questo intendimento sarà da lei stessa presidiato affinché diventi uno dei criteri ispiratori della sua gestione del nuovo Ministero.
I rappresentanti dell'AIB e dell'ANAI hanno ringraziato il Ministro per un'attenzione ed un riguardo verso le professioni dei beni e dei servizi culturali raramente riscontrato in passato. Poggiali ha ricordato che sia l'AIB che l'ANAI associano professionisti operanti presso tutte le ammninistrazioni pubbliche, dai Comuni alle scuole, alle Università, oltre che in aziende individuali o società di servizi specializzati e che pertanto le organizzazioni professionali si attiveranno affinchè gli stessi criteri vengano estesi a tutti i comparti nei quali operano figure aventi profili analoghi.
Si è passati poi ad una dettagliata analisi della situazione della politica nazionale in materia di biblioteche ed archivi durante la quale le associazioni presenti hanno riassunto le linee essenziali delle loro proposte sia in merito alla stesura del regolamento attuativo della nuova organizzazione del Ministero, sia in relazione alle esigenze di riforme legislative e di programmazione degli investimenti a livello nazionale e locale (servizi bibliografici nazionali, promozione del libro e della lettura, deposito legale, MEDIATECA 2000, tutela degli archivi e dei documenti su supporto elettronico, legge quadro sui servizi di biblioteca, informazione e documentazione).
Il Ministro ha concluso l'incontro impegnandosi a consultare con regolarità le organizzazioni professionali per tutti gli sviluppi dei settori di loro competenza, dichiarando di condividere nella sostanza le aspettative manifestate ed impegnandosi a perseguirle pur nella consapevolezza dei limiti entro i quali si deve muovere il suo dicastero.
Ha inoltre sottolineato la necessità di prevedere una serie di incontri delle associazioni con il Capo Gabinetto, dott. Forlenza, per esaminare nel dettaglio i contenuti di rilevanza per i diversi settori del regolamento di organizzazione del nuovo Ministero.
Ha informato comunque di aver già incaricato l'ufficio legislativo, in accordo con alcuni parlamentari che già si sono attivati, al fine di definire al più presto un disegno di legge quadro che prenda le mosse dalla bozza definita dall'AIB nella primavera del 1998 ed ha incaricato il sen. Loiero di seguire personalmente la vicenda del disegno di legge sul deposito legale, fermo ormai da oltre un anno alla Camera, affinchè ne venga al più presto ripreso l'esame.
Per quanto riguarda MEDIATECA 2000 ha detto infine di condividerne gli obiettivi ma di avere intenzione di rivederne i meccanismi di attuazione in quanto nella prima fase si erano evidenziate disfunzioni e contraddizioni: ritiene in particolare che debba essere maggiormente esaltato il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali, della scuola e dell'Università, riservando al Ministero le funzioni di indirizzo e di coordinamento della concertazione tra i vari protagonisti del Piano. Congedandosi dal Ministro Melandri le due delegazioni hanno manifestato soddisfazione per l'alto grado di attenzione e di disponibilità concreta riscontrate.
Il Comitato esecutivo nazionale
Roma, 23 febbraio 1999