AIB Vita dell'Associazione
Riforma del MBCA:
commenti e proposte di modifiche allo schema di Decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri
On. Romano Prodi, Presidente del Consiglio
On. Walter Veltroni, Ministro per i Beni Culturali
On. Alberto La Volpe, Sottosegretario ai Beni Culturali
On. Franco Bassanini, Ministro della Funzione Pubblica
On. Luigi Berlinguer, Ministro della Pubblica Istruzione e dell'università e ricerca scientifica
On. Luciano Guerzoni, Sottosegretario Ministero università e ricerca scientifica
Prof. Francesco Sicilia, Direttore generale Beni librari
Al Presidente dell'ANCI
Al Presidente dell'UPI
Al Presidente Associazione Bianchi Bandinelli
Al Presidente del Coordinamento delle Regioni
Conferenza Stato Regioni
Commissione parlamentare questioni regionali
Alle Organizzazioni sindacali
Alla Stampa
OGGETTO: Osservazioni ed emendamenti allo schema di Decreto legislativo sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997 n. 59
Allegato alla presente si trasmette un documento di commento e di proposta di modifiche al testo del Decreto legislativo in oggetto. Data la ristrettezza dei tempi si segnala che una nostra delegazione è in grado di incontrare le SS.LL. per ulteriori chiarimenti o per concordare formulazioni migliorative anche rispetto al testo proposto.
Gli emendamenti che proponiamo sono formulati tenendo presenti i seguenti obiettivi:
- colmare le clamorose lacune che il testo del Disegno di legge presenta a fronte dei ripetuti impegni che il Governo aveva assunto nella direzione dello sviluppo delle infrastrutture culturali del paese e del coordinamento delle relative politiche, tra le quali il servizio bibliotecario non può non trovare lo spazio che gli spetta
- ricollegare alla logica e agli obiettivi del decreto le opzioni e le procedure per il possibile decentramento di strutture
- esplicitare le garanzie che in ogni caso si devono prevedere rispetto al patrimonio, alla qualità del servizio, al personale, se davvero si intende fare della legge 59 un'occasione di sviluppo per il paese e non una semplice dismissione di servizi e funzioni
- creare le condizioni favorevoli ad un immediato avvio dell' attività di rilancio dei servizi che troverebbe poi il suo coronamento nella emanazione di una legge quadro sulle biblioteche e sui servizi di informazione e documentazione della quale il Governo si è impegnato a proporre un apposito disegno in tempi brevi
Restando in attesa di un cortese riscontro si coglie l'occasione per porgere distinti saluti.
Per il Comitato esecutivo nazionale
Il Presidente
Roma, li 9 marzo 1998
Allegato
LíAssociazione italiana biblioteche, pur manifestando soddisfazione per líintenzione, più volte espressa dal Governo, ed in particolare dal Vice presidente del Consiglio e Ministro per i Beni culturali on. Walter Veltroni, di voler procedere ad una organica riforma del settore dei Beni culturali e ad una sostanziale riorganizzazione del relativo Ministero, non può non esprimere un profondo senso di disagio e preoccupazione per il modo in cui, ancora una volta, il mondo delle biblioteche trova spazio allíinterno di tale progetto di riforma.
Sia gli otto articoli (Capo V, art. 143-150) dedicati ai Beni ed attività culturali allíinterno dello Schema di decreto legislativo sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli enti locali in attuazione del Capi I della legge 15 marzo 1997, n. 59, sia, in misura ancor più preoccupante, la seconda parte della bozza predisposta dalla c.d. Commissione Cheli sulla riorganizzazione centrale e periferica del Ministero, di cui per il momento sta circolando una prima, e ci si augura migliorabile, stesura, non sembrano infatti prefigurare un intervento organico del Governo nel settore delle biblioteche, tale da consentire la realizzazione in Italia della riorganizzazione delle biblioteche e dei servizi in un sistema nazionale di cui troppe volte invano si è lamentata líassenza. La bozza infatti sembra esclusivamente prospettare da un lato una sostanziale riproposizione senza reali modifiche dellíattuale situazione e dallíaltro líintroduzione di provvedimenti parziali e disomogenei che, in assenza di una legge quadro di riferimento, lungi dal fornire una soluzione globale ai molti problemi del settore, paiono rispondere a mere logiche di parte.
In particolare, líAssociazione italiana biblioteche, mentre si riserva di esprimere nelle prossime settimane una più articolata proposta in merito al progetto di riorganizzazione del Ministero per i Beni culturali e delle sue strutture centrali e periferiche, anche alla luce del testo definitivo di decreto legislativo díattuazione della L. n.59/97, che verrà emanato dal Governo, ritiene indispensabile sottolineare che:
- negli art.143-150 dello schema di decreto legislativo, attualmente allíesame delle Commissioni parlamentari, dedicati ai beni ed attività culturali, le biblioteche risultano assenti, salvo nellíaccezione di patrimonio librario contenuta nella lettera a) del 1ƒ comma dellíart.143;
- fra le funzioni ed i compiti di competenza dello Stato non sono ricompresi la promozione ed il coordinamento dei servizi bibliografici nazionali, condizione necessaria per la realizzazione di un sistema bibliotecario nazionale di livello europeo;
- líunico esplicito riferimento alle biblioteche, contenuto nellíart.146 (Biblioteche pubbliche statali universitarie), risulta del tutto parziale rispetto alla trattazione degli altri settori dei Beni culturali contenuta negli altri articoli e tanto più immotivato non inserendosi in alcun progetto organico di riforma del settore. Il semplice trasferimento, su richiesta, e quindi senza alcun criterio informatore, di una parte delle biblioteche attualmente gestite dal Ministero, verrebbe infatti ad aggiungere ulteriori elementi di disomogeneità nel complesso delle biblioteche italiane, con líaggravante che la formulazione del testo dellíarticolo non contempla alcuna garanzia in merito ai servizi da erogare.
Pertanto, líAssociazione italiana biblioteche, in relazione agli art.143-150 del citato schema di decreto legislativo, chiede:
- líintroduzione, allíarticolo 144, comma 5, dopo la lettera d), del seguente emendamento:
"la promozione ed il coordinamento dei servizi bibliografici nazionali";
- la soppressione dellíart.146, in quanto privo della necessaria organicità con i provvedimenti relativi alle altre biblioteche attualmente dipendenti dal Ministero, o, in subordine, la sua riformulazione secondo il seguente testo:
" Art. 146 Biblioteche pubbliche statali
1. Le Regioni, gli enti locali e le università possono richiedere il trasferimento di quelle biblioteche pubbliche statali, che svolgano prevalentemente funzioni di interesse regionale o locale o di supporto agli studi universitari. Ai fini del trasferimento il Ministro per i Beni culturali e ambientali stipula con la Regione, ente locale o università interessata un'apposita convenzione, sentito il parere del Consiglio nazionale per i Beni culturali e ambientali nonché della Regione, nel caso di convenzioni con enti locali, o del Ministro dellíUniversità e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, nel caso di convenzioni con università.
Nell'ambito della convenzione sono assicurati la tutela del patrimonio bibliografico e il mantenimento di condizioni di accesso e fruizione pubblica non inferiori a quelle previste dal regolamento attualmente in vigore e vengono individuate le raccolte che restano riservate al demanio dello Stato".
Il Comitato esecutivo nazionale
Roma, li 9 marzo 1998
Copyright AIB 1998-03-09, ultimo aggiornamento 1998-12-10 a cura di Ilaria Brancatisano
URL: http://www.aib.it/aib/cen/mbca3.htm