[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2007)

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Un'esperienza autogestita nel territorio pisano

La biblioteca desiderata

di Letizia Melandri e Paola Palazzini

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo pezzo che ci giunge da Asciano (Pisa), un paese di 4500 abitanti che non ha luoghi di aggregazione – a parte il Circolo Arci e un circolo cattolico, che si fronteggiano da un lato all'altro della strada principale – e dove la gente, forse stufa di passare le serate in casa, ha risposto con molto gradimento all'idea di un luogo dedicato alla lettura. L'iniziativa è partita da due donne vivaci e determinate, che hanno preso contatti col nostro giornale per raccontarci quest'esperienza, rispetto alla quale finora non hanno ottenuto ascolto dall'amministrazione del loro Comune.
Ci ha colpito molto la loro caparbietà e chiarezza di idee, l'interesse per il territorio in cui operano e la voglia di confronto. Forse, in epoca di scarsezza di risorse la cosa migliore sarebbe di creare ad Asciano non tanto una biblioteca ma un punto di prestito, collegato alla vicina Biblioteca comunale di San Giuliano Terme e attraverso essa alle reti bibliotecarie toscane; ma questo è un discorso su cui dovrebbero intervenire gli enti locali. Per adesso l'iniziativa va avanti volontariamente con incontri e letture, attraverso un percorso non privo di ostacoli che ci raccontano le dirette protagoniste.

Nel maggio 2006, avendo a disposizione un locale inutilizzato, contiguo all'edicola-tabaccheria che avevamo in gestione, abbiamo deciso di esporre una locandina in cui chiedevamo alla cittadinanza ascianese di portare dei libri per creare una piccola biblioteca popolare. I libri hanno cominciato ad arrivare davvero, abbiamo iniziato la catalogazione informatica e in settembre abbiamo inaugurato la biblioteca con 500 volumi, divisi per soggetto (a questi si è aggiunta in seguito una donazione di libri per bambini, da parte della Felici Editore). La gente del paese, incuriosita dalla novità, si fermava a sfogliare e leggere; a novembre avevamo già staccato 85 tessere ed effettuato 35 prestiti. Nel frattempo abbiamo organizzato una serie di iniziative: presentazione del primo numero di "Locus", rivista trimestrale sul nostro territorio, cui abbiamo abbinato una mostra fotografica; presentazione di libri di scrittori locali e della collana "Giallo pisano 2"; letture ad alta voce; testimonianze di cittadini anziani che hanno raccontato i cambiamenti del luogo attraverso il passare degli anni. Abbiamo anche rilasciato un'intervista a "Farenheit", la trasmissione radiofonica di Rai3 che si occupa di libri. Purtroppo, dopo appena sei mesi di attività, è venuta a mancare la disponibilità del locale; i libri sono stati inscatolati e portati presso il Circolo ARCI, nell'attesa di trovare una soluzione. A questo punto abbiamo attaccato un volantino-appello in giro per il paese, per sapere se la popolazione era interessata a proseguire l'esperienza; non ci sembrava giusto dare un colpo di spugna alla cosa, tanto più che avevamo programmato un incontro con una geologa che ci avrebbe parlato dei Monti Pisani, un'occasione per far incontrare i tanti cacciatori che ci sono qui con altri contrari alla caccia, magari partendo da un racconto, da una storia. La stessa cosa volevamo fare rispetto alla questione immigrati (ad Asciano ce ne sono molti) visto che avevamo tra i nostri tesserati due marocchini. Mentre ci interrogavamo su come continuare, la responsabile della Biblioteca di San Giuliano, con cui avevamo preso contatti, ci ha fornito il bando per partecipare alla richiesta di finanziamento dei "Circoli di studio" finanziati dalla Comunità Europea e... abbiamo colto l'occasione al volo. Si tratta di progetti indirizzati all'educazione degli adulti: gli argomenti possono essere i più vari, a seconda degli interessi dei partecipanti (che devono essere in numero non inferiore a otto), è previsto un piccolo finanziamento con cui acquistare materiali o rimborsare tecnici e esperti, la durata di un circolo è di 40 ore. Aderire a questa iniziativa ci è sembrato un modo per dire "ci siamo ancora, la biblioteca non è morta" e soprattutto per cercare di instaurare un rapporto con le istituzioni territoriali, più con i fatti che con le parole. Sotto l'egida del Comune di San Giuliano Terme è nata così l'iniziativa dei "Racconti a voce", progettata quando la biblioteca era ancora aperta, ma il cui primo evento si era tenuto al Circolo ARCI di Asciano, a battenti già chiusi. Essa è stata possibile grazie alla collaborazione di un'operatrice del servizio civile presso l'Unione Ciechi di Pisa, con la quale - ragionando sulle difficoltà di accesso alla lettura per le persone ipovedenti - è nata l'idea di organizzare delle letture ad alta voce insieme a loro. Il nostro obiettivo, come "Circolo di studio Biblioteca Asciano" è quello di realizzare una nuova forma di biblioteca popolare, che si autoalimenti attraverso eventi autoprodotti, come la registrazione di momenti di lettura condivisa al fine di creare archivi sonori liberamente fruibili attraverso web e/o cd. Con il finanziamento che ci spettava abbiamo quindi acquistato un registratore digitale con cui creare l'archivio, e abbiamo anche realizzato un primo cd. Non avendo uno spazio fisico nostro abbiamo sperimentato l'idea di muoverci di luogo in luogo, una sorta di "biblioteca in movimento": abbiamo organizzato i racconti in alcuni comuni dell'area pisana, come Calci (al Circolo territoriale Montemagno e nella locale biblioteca, una struttura nuova e ben attrezzata ma quasi sempre chiusa), Cascina (alla Casa della cultura, che ospita la biblioteca), Asciano, San Giuliano Terme e alla Stazione Leopolda di Pisa. All'attività del nostro Circolo partecipano giovani e meno giovani che, dopo aver iniziato a seguire i racconti, hanno cominciato a preparare dei testi essi stessi e a leggerli in pubblico; abbiamo poi invitato scrittori e poeti della zona e in un'occasione una band di musica popolare. In generale, la scelta dell'argomento è sempre stata indirizzata alla valorizzazione del luogo e dell'ambiente: ad esempio, al Circolo territoriale di Montemagno, dove esiste una grande e bella cucina, abbiamo parlato di "Cibo e ricette" attraverso un menu letterario (con passi da La scienza in cucina di Artusi, Dolce come il cioccolato di Esquivel, Ricette immorali di Montalban, ecc.), mentre alla Stazione Leopolda il tema è stato "Treni e stazioni", con la lettura di un brano sulla strage alla Stazione di Bologna tratto da I silenzi degli innocenti di G.Fasanella e A.Grippo. Tutte le volte che ci è possibile rivolgiamo un appello alle autorità comunali in favore della Biblioteca di Asciano, perché si attivino per trovare uno spazio adeguato e corrette modalità, per ridare vita e valore ai libri donati dai cittadini ed ora chiusi in scatoloni. Come gruppo stiamo valutando l'ipotesi di continuare con altri circoli di studio, ma anche di costituirci in associazione.


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Copyright AIB 2007-08-12, ultimo aggiornamento 2007-08-12 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0701/b0701g.htm


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