La comunità professionale italiana ha ricordato nei mesi scorsi Luigi Crocetti, scomparso dopo una lunga malattia, come uno dei suoi rappresentanti più autorevoli. Colleghi e allievi, amici e collaboratori, arrivati anche da fuori Toscana, lo hanno salutato per l'ultima volta la mattina del 12 marzo a Firenze nella Chiesa di S. Angelo a Legnaia; diversi sono stati i necrologi sui giornali, alcune decine i messaggi in AIB-CUR, tante le testimonianze nella giornata Ricordando Luigi (Biblioteca nazionale centrale di Firenze, 9 maggio 2007), poi confluite insieme ad altre nel numero 4, 2007 di "AIB Notizie" e nel numero di giugno di "Biblioteche oggi" (n.5, 2007). Di tutte le cose dette e ricordate in questi mesi, quella che più ci ha colpito è stata una, precisa ed essenziale: il fatto che Luigi Crocetti tenesse molto a definirsi e a presentarsi come bibliotecario. In un passaggio storico in cui molti bibliotecari italiani hanno preferito diventare altro (e quelli rimasti tali, spesso, evitano di dire quale professione svolgono), ci sembra questo un insegnamento non da poco, nel solco di quel rigore e di quella coerenza che erano proprie di Crocetti. Siamo tra quelli che non amano troppo le celebrazioni post mortem, a volte elogiative oltre misura e in qualche caso autoreferenziali. Ci piace, semplicemente, ricordare il suo stile che lo portava a non alzare mai la voce e ripensarlo a qualche assemblea dei soci toscani al Gabinetto Vieusseux, seduto in prima fila, con la sua copia di "Bibelot" tra le mani.

Iscritto all'AIB dal 1960 e socio d'onore dal 1988, Luigi Crocetti è stato bibliotecario alla Nazionale di Firenze, in seguito responsabile del Servizio Beni Librari della Regione Toscana e infine direttore del Gabinetto Vieusseux; nell'Associazione ha ricoperto le cariche di presidente della Sezione Toscana (1963-65;1967-68) e di presidente nazionale (1981-87). Fondatore e primo direttore della rivista "Biblioteche oggi", curatore e traduttore di importanti strumenti di lavoro (CDD, AACR2, ISBD), Crocetti ha pubblicato importanti contributi sui più vari temi biblioteconomici, dal restauro alla cooperazione bibliotecaria, molti dei quali riuniti nel volume Il nuovo in biblioteca e altri scritti (Roma, AIB, 1994), offertogli dall'Associazione e da un folto gruppo di amici e colleghi, per il suo 65° compleanno.