[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2006)

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CDD: USCITA LA 14ª EDIZIONE ITALIANA RIDOTTA

di Isabella Melozzi

Il 15 novembre scorso presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze si è tenuta la presentazione della 14ª edizione italiana ridotta della Classificazione decimale Dewey e indice relativo (a cura della BNCF; curatori Silvia Alessandri e Albarosa Fagiolini, con la consulenza di Luigi Crocetti. Roma, AIB, 2006, Euro 145,00). L'opera è stata presentata con gli interventi di tutti coloro che hanno collaborato, a vario titolo, alla realizzazione del lavoro; sono intervenuti Antonia Ida Fontana, direttrice della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Mauro Guerrini, presidente dell'AIB, Michele Costa dell'Editrice Bibliografica, Marco Gatti dell'Edigeo, Marta Ricci e Federica Paradisi della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e, naturalmente, le due curatrici dell'opera: Silvia Alessandri e Albarosa Fagiolini, anch'esse della BNCF. Nei vari interventi si è sottolineata l'importanza del repertorio, indispensabile strumento di lavoro per le biblioteche, attesissimo dopo quasi dieci anni dalla pubblicazione dell'ultima edizione ridotta italiana. Curare e tradurre un'edizione Dewey è anche una particolare occasione di crescita professionale, considerando che nell'universo del web semantico il lavoro interloquisce necessariamente con le varie realtà bibliotecarie internazionali, da quelle più avanzate a quelle nuove emergenti (com'è il caso del Vietnam). Per il lavoro della 14ª edizione ridotta italiana è stato per la prima volta utilizzato un programma di traduzione, messo a punto dalla Pansoft di Karlsruhe, con l'assistenza e il coordinamento tecnico dell'Edigeo. Il programma rende possibile lavorare contemporaneamente in più paesi del mondo su un medesimo server e conseguentemente permette uno scambio continuo di esperienze e proposte. Attualmente è in uso anche per la traduzione italiana della 22ª edizione integrale Dewey. Nell'incontro si è parlato, inoltre, delle molteplici possibilità che un buon sistema di classificazione come il Dewey offre per la gestione di alcuni problemi del lavoro bibliotecario. La classificazione, infatti, può essere una potente chiave nella ricerca, nella ricostruzione a posteriori della memoria, e può essere usata per classificare anche opere antiche, fondi e collezioni speciali: tutti quei materiali che - come sostenuto a suo tempo da Diego Maltese - se non sempre possono essere soggettati, possono essere comunque sempre classificati.


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Copyright AIB 2007-03-02, ultimo aggiornamento 2007-03-05 a cura di Vanni Bertini e Cristiano Di Pietro
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0603/b0603k.htm


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