AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2005)
di Stefania Pini, Isabel de Maurissens e Silvia Panzavolta
A partire da dicembre 2005, la biblioteca "Vincenzo Chiarugi" della ASL di Firenze, specializzata in psichiatria, ha aderito al Catalogo nazionale dei periodici (ACNP), un sistema di documentazione bibliografica su riviste scientifiche e divulgative, implementato on line da una vasta rete di biblioteche e centri di documentazione presenti in tutta Italia.
Questa partecipazione è motivata dai recenti sviluppi biblioteconomici che hanno portato a una sorta di "rivoluzione copernicana", mettendo al centro dell'interesse non più il libro e la sua descrizione, ma l'utente con suoi bisogni di informazione, aggiornamento, formazione e condivisione. Da alcuni anni, le scienze biblioteconomiche si integrano sempre più con saperi provenienti da altre discipline, come le scienze della comunicazione, l'architettura dell'informazione, la psicologia cognitiva e l'informatica. L'aspetto che più dovrebbe interessare oggi le biblioteche ed i centri di documentazione è la mediazione dell'informazione, il cosiddetto knowledge sharing. La biblioteca oggi, quindi, non deve tanto possedere quanto condividere il suo patrimonio mettendolo a disposizione dell'utente tramite la rete. Inoltre, in un'ottica di economia delle risorse, fare rete significa garantire una politica intelligente degli acquisti.
La biblioteca, fondata nel 1914 da Paolo Amaldi, direttore del manicomio di San Salvi, raccoglie un ingente patrimonio storico (circa 2000 testi) che documentano le teorie e le pratiche istituzionali che la psichiatria asilare ha utilizzato dal '700 ad oggi. La sua consistenza libraria è di circa 6000 opere, alcune risalenti al Settecento, tra cui l'edizione originale del famoso trattato di Vincenzo Chiarugi, ed ha una raccolta di circa 400 periodici scientifici italiani e stranieri. La sua raccolta si è via via costituta incrociando la storia del Manicomio e quella della Clinica Universitaria delle Malattie Nervose e Mentali. La Biblioteca ha infatti potuto godere d'importanti donazioni da parte di psichiatri e di uomini di cultura: la donazione del Fondo librario di Francesca Bini, direttore dal 1873 al 1885 del vecchio manicomio di Bonifazio (antecedente al manicomio di San Salvi) è il primo nucleo costitutivo della biblioteca. Nel tempo si sono aggiunte altre raccolte: la donazione Paolo Amaldi, la donazione Giunio Catola, la donazione Gino Calzavara, la donazione Arian. Ci teniamo a sottolineare questo modo di acquisizione dei libri che testimonia la sensibilità dei privati e il desiderio di arricchire la biblioteca, perché anche in tempi recenti (1998-2004), caratterizzati dalla difficoltà di acquisto di libri nuovi per mancanza di finanziamenti, sono stati donati libri da privati (Roberta Pisa, Gioia Gorla, Silvia Gabetta, Linda Fortini, M. Pia Cossio) che hanno dimostrato, con la loro generosità, la volontà di mantenere viva la biblioteca.
Negli anni '70 e '80, in cui è stata vivace la polemica contro la reclusione manicomiale dei malati di mente da cui è scaturita la legge 180, la biblioteca si è dotata di un notevole patrimonio di libri e periodici, scelti dalla commissione di gestione della biblioteca. Nella biblioteca, infatti, operava fino a tre anni fa una commissione ufficialmente riconosciuta costituita da personale sanitario (psichiatri, psicologi, infermieri) che consigliava e decideva l'acquisto di libri e periodici. Inoltre, la commissione promuoveva iniziative come giornate di studio e presentazione di libri, facendo sì che la biblioteca divenisse promotrice di un dibattito su tematiche d'interesse istituzionale e scientifico, attraverso una serie di incontri che avevano lo scopo di aggiornare e di costruire legami e aggregazioni di gruppi di lavoro. Adesso che ciò non accade più si spera di ricostituire la commissione della biblioteca con le stesse funzioni (scelta dei libri, promozione delle iniziative culturali) che aveva prima. Anche per dare continuità alla collezione oggi consultabile in ACNP e particolarmente interessante perché comprende molti periodici della fine '800 e dell'inizio '900 che descrivono l'evoluzione delle discipline psichiatriche e psicologiche.
Copyright AIB 2006-01-29 ultimo aggiornamento 2006-02-19 a cura di Vanni Bertini e Paolo Baldi
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