Esperienze di digitalizzazione. Il progetto Candido della Biblioteca Universitaria di Pisa: è questo il titolo del seminario che si è tenuto il 4 giugno nella Sala Storica della Biblioteca Universitaria di Pisa e che ha fornito l'occasione di parlare di digitalizzazione, sotto vari aspetti, presentando in particolare il progetto CANDIDO (Costituzione di un Archivio Numerico DI DOcumenti).

Gli interventi della mattina di Bergamin, Petrucciani, Magliano e Giaccai hanno presentato una panoramica della situazione attuale del digitale, tra problemi e prospettive.

Bergamin ha parlato del lavoro del Gruppo AIB Biblioteche Digitali e di aspetti correlati, quali gli standard, i problemi di deposito legale e la raccolta di siti ("harvesting"). Dato l'onere economico e di competenze che comporta il digitale, è fondamentale una politica coordinata tra le strutture che favorisca un ampio accesso di pubblico secondo principi di equità. Anche Petrucciani ha sottolineato gli aspetti del servizio, sollevando le problematiche relative all'utenza: quali servizi fornire, e per quali utenti? E soprattutto, quali collezioni privilegiare nella scelta del materiale da digitalizzare? Molti sono i progetti digitali avviati: occorre proporre servizi adeguati per garantirne un'ampia fruizione. Riguardo ai progetti, Magliano ha illustrato il panorama italiano, in particolare il programma BDI (Biblioteca Digitale Italiana) poi sviluppato in BDI & NTC (Network Turistico-Culturale). BDI & NTC prevede la creazione di un portale di accesso alle risorse digitali e tradizionali, al sito ICCU e all'OPAC SBN, che dovrà permettere l'accesso anche alle risorse digitali. Nell'ambito della BDI sono stati avviati e sono in via di sviluppo i seguenti programmi: digitalizzazione cataloghi storici; digitalizzazione documenti musicali; digitalizzazione periodici di particolare rilievo storico e culturale. La Regione Toscana si inserisce in questo piano: come ha evidenziato Giaccai, infatti, è stato promosso il censimento a livello regionale dei progetti di digitalizzazione e si è sviluppata la collaborazione con le Università toscane in diversi settori, tra cui formazione e digitale. Il coordinamento e la collaborazione tra istituzioni è prioritaria, in quanto consente uno scambio di competenze e un razionale utilizzo delle risorse. Nel pomeriggio, dopo una breve presentazione del progetto CANDIDO, la direttrice della Biblioteca Universitaria Alessandra Pesante ha introdotto i successivi interventi di Lotti, Di Pietro, Materazzi e Boi. In merito al progetto, Lotti ha sottolineato l'obiettivo di creare basi di dati e di immagini che garantissero qualità ed efficacia di consultazione e, in merito al problema dell'obsolescenza, adattabili agli standard emergenti. Sulla base di queste esigenze è stato formulato il capitolato per realizzare il lavoro. Si è soffermato in particolare sull'aspetto dell'acquisizione delle immagini e sui fattori che le influenzano. Di Pietro della SIAV ha illustrato il progetto e il software utilizzato, "Galileo", di facile utilizzo per l'operatore e per l'utente finale. Infine, Materazzi e Boi hanno parlato con evidente entusiasmo della loro esperienza di schedatura del materiale: la prima relativa a manoscritti, disegni e carteggi, la seconda ai periodici pisani del XIX e XX secolo.

I risultati di tanto impegno, a vari livelli, si potevano comunque già intravvedere nelle immagini che scorrevano dai monitor in sala: la bellezza dei disegni floreali dell'Hortus Pisanus e la brillantezza dei colori delle figure egizie del Fondo Rosellini, attualmente consultabili solo da un'utenza locale. Per chi fosse interessato, orari e informazioni on line.