Nell'ipotesi di accordo relativa al Contratto collettivo nazionale del personale del comparto Regioni e Autonomie locali per il quadriennio normativo 2002-2005 e il biennio economico 2002-2003, siglata il 16 ottobre scorso, era andato perduto qualsiasi riferimento alle biblioteche e al personale che vi lavora.
Il testo dell'art. 12 con il quale s'istituisce la Commissione Paritetica per il sistema di classificazione delle professioni sinora non contemplate dal CCNL, dando attuazione ai contenuti dell'art. 24 del CCNL 5-10-2001 non fa, infatti, alcun riferimento al personale delle biblioteche come invece previsto dal suddetto art. 24. L'AIB, resasi conto del pericolo rappresentato da questa "dimenticanza" per il riconoscimento della professionalità di tutto il mondo bibliotecario ha iniziato, fin dai giorni di "Bibliocom 2003", un'azione d'informazione, pressione, convincimento, segnalazione (qualcuno direbbe di lobbing) mediante richieste di incontri, lettere, comunicati, ecc. per arginare o porre rimedio a tale pericolo.
Le azioni sono state diverse e a vari livelli: incontro del CEN/Osservatorio Lavoro con il segretario nazionale FP CGIL Pagliarini il 30 ottobre u.s., lettera della Presidenza AIB alle tre federazioni sindacali (FP CGIL, FPS CISL, FPL UIL) firmatarie del contratto, lettera dalle assemblee sindacali dei lavoratori delle biblioteche in tutta Italia, queste ultime spesso realizzate con il supporto delle sezioni regionali AIB. Per la nostra regione possiamo segnalare la lettera del Presidente della Sezione Toscana AIB alle segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL e diverse mozioni, note, lettere, segnalazioni presentate alle assemblee sindacali di ratifica del contratto. Si è arrivati infine al ripristino del riferimento all'area culturale e alle biblioteche richiesto dall'AIB, almeno nell'ordine del giorno di approvazione del contratto da parte degli esecutivi unitari nazionali del 27 novembre scorso, e solo come "questione ancora aperta", e all'assicurazione della correzione del testo con gli emendamenti da noi richiesti in sede di firma definitiva del contratto.
Il problema quindi non è del tutto risolto e bisognerà lavorare ancora perché la Commissione paritetica per il sistema di classificazione dia reale attuazione a questo OdG. Non sarà tutto facile e non è ovviamente garantito il buon fine. Per il momento però festeggiamo questa piccola vittoria e apprezziamo (non capita spesso) il segnale di attenzione alla nostra professione.