AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2003)
di Silvia Bruni
Negli ultimi tempi si parla sempre di più delle trasformazioni del mondo del lavoro: recentemente è entrata in vigore la legge n. 30 del 14 febbraio 2003 (la cosiddetta "legge Biagi"), che ha ridefinito ulteriormente i profili di lavoro atipici introducendone di nuovi, come la collaborazione coordinata e continuativa, la collaborazione a progetto, la collaborazione occasionale, la prestazione d'opera e la consulenza professionale, l'associazione in partecipazione. Anche in biblioteca si iniziano a vedere gli effetti delle nuove politiche del lavoro: esternalizzazione dei servizi, blocco delle assunzioni e conseguente aumento dei lavoratori con contratti che rientrano nelle tipologie sopra elencate. Dell'argomento si è discusso recentemente in AIB-CUR e l'Osservatorio nazionale lavoro dell'AIB ha in programma di promuovere un gruppo sul lavoro atipico in biblioteca; il Cer toscano, inoltre, ha avviato un'indagine in merito nella nostra regione. La ricerca vuole essere l'avvio di un percorso per dare risposta ad una serie di domande: chi sono i lavoratori atipici? Quali problemi incontrano? Come si concilia la condizione di lavoratore atipico con la professione bibliotecaria? I servizi informativi subiranno trasformazioni dall'introduzione di questi cambiamenti? Infatti, a questa profonda modificazione non ha corrisposto un'analisi e una riflessione da parte dei lavoratori e delle associazioni professionali; anche nei sindacati c'è stato un forte ritardo ad attivare strutture di riferimento. Si è discusso insomma del fenomeno solo in termini generali, ma mancano ad oggi studi in settori specifici, come quello delle biblioteche. A nostro avviso, invece, i tempi sono maturi per avviare un percorso in questa direzione. Per svolgere la ricerca abbiamo avuto la disponibilità dei sindacati (CGIL, CISL e RDB) a collaborare, mettendo a disposizione volontari del servizio civile per la rilevazione dei dati. L'indagine si svolgerà in due fasi: una quantitativa, volta a definire una "fotografia" della situazione attuale (quanti sono gli atipici che lavorano in biblioteca, sia con contratti individuali sia tramite agenzie di servizi), l'altra qualitativa (funzioni svolte, condizioni di lavoro, problemi incontrati). I dati saranno raccolti attraverso un questionario; sono in programma anche dei focus group per approfondire alcuni aspetti che potranno emergere dall'elaborazione dei questionari. Per portare a termine l'obiettivo l'AIB Toscana ha bisogno della massima collaborazione di tutti: dovremo raccogliere informazioni a livello delle reti sul numero degli atipici presenti nelle biblioteche, contattare le agenzie di servizi a biblioteche per raccogliere informazioni sul numero di collaboratori di cui si avvalgono, individuare dei referenti di zona (almeno uno per ogni provincia) che ci aiutino a far circolare la notizia dell'indagine ed il questionario. Stiamo attivando il gruppo di lavoro per la ricerca aperto a tutti coloro che sono interessati.
Vi preghiamo pertanto di aiutarci:
se siete coordinatori di sistema o titolari di agenzie di servizi segnalandoci la vostra disponibilità a fornirci i dati;
se siete lavoratori atipici mettendovi in contatto con noi per ricevere il questionario e/o aiutarci a farlo circolare;
se siete lavoratori dipendenti aiutandoci a far conoscere la nostra iniziativa a lavoratori atipici con cui siete in contatto.
Per informazioni e contatti: Silvia Bruni – cell. 333 1276183 - e-mail: redaz.web@alcolonline.org
Copyright AIB 2004-01-30, ultimo aggiornamento 2004-02-12 a cura di Vanni Bertini
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