[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2003)

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L'INDAGINE

L'indagine che è stata all'origine dell'articolo del "Sole 24 Ore" del 30 giugno scorso è nata da un progetto del Gruppo di studio dell'Aib sulla documentazione di fonte pubblica. L'indagine, finanziata dall'Università di Perugia, dall'Istat e dall'Aib, è stata realizzata con il metodo del questionario inviato per posta ordinaria. Il questionario è stato inviato a 6.330 biblioteche individuate dall'anagrafe ICCU e appartenenti allo Stato e agli Enti Locali. L'obiettivo dell'indagine era quello di conoscere meglio il ruolo e le potenzialità delle biblioteche pubbliche italiane nel fornire accesso alla documentazione prodotta dalle amministrazioni pubbliche. Hanno risposto al questionario 2442 realtà pari al 38,6 per cento del campione interpellato. Il risultato dell'indagine non è stato considerato dall'Istat tale da poter avere una valenza censuaria, ma un'indagine campionaria i cui risultati sono ancora da conoscere, poiché non sono ancora stati presentati dal Gruppo di studio coordinato da Ferdinando Venturini. Tuttavia, siccome alcune domande del questionario vertevano sulla struttura delle biblioteche interpellate, rispetto al loro patrimonio e sulle attrezzature utilizzate, questi dati sono stati utilizzati come fossero un'indagine separata di carattere generale sulle biblioteche pubbliche in Italia. I dati sono stati così presentati, nel giugno scorso, presso la Biblioteca Sala Borsa di Bologna e sono stati forniti al "Sole 24 Ore" che ne ha tratto spunto per dedicare il servizio del 30 giugno dal poco lusinghiero titolo: Nel deserto delle biblioteche italiane, preceduto dall'occhiello: Fallimenti nazionali: da un'indagine Istat emerge che il 48% delle strutture è frequentato da circa quattro persone al giorno. Da quel momento è iniziata fra i bibliotecari una vivace discussione, anche con una serie di reazioni fra amministratori e dirigenti, in parte svoltasi su Aib-Cur. Da un lato è stata rilevata l'importanza di segnalare l'inadeguatezza delle biblioteche italiane. Da un altro lato sono emerse osservazioni sul metodo di conduzione dell'indagine in quanto a rilevamento delle percentuali e della loro presentazione. Le osservazioni più interessanti sono state quelle che hanno segnalato: la confusione nata dal fatto che l'indagine era stata presentata come una rilevazione sulla documentazione di fonte pubblica, mentre i dati ricavati sono stati usati come fossero all'origine di un'indagine di carattere generale sulle biblioteche in Italia; la poca affidabilità delle variabili prese in considerazione per la tipologia del servizio erogato dalle biblioteche di pubblica lettura (patrimonio posseduto e numero di presenze giornaliere); la discordanza segnalata da più parti fra i dati emersi dall'indagine e quelli in possesso delle realtà regionali.


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Copyright AIB 2003-09-30, ultimo aggiornamento 2003-09-30 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0302/b0302.htm


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