AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2002)
di Alessandro Sardelli
Da alcuni numeri, come i lettori si saranno accorti, non esce la rubrica "il Gambero rosso delle biblioteche toscane" che proponeva, di volta in volta, una visita a una biblioteca della nostra regione per valutarne pregi e difetti - in poche parole la qualità -, e assegnava una votazione finale. Ho atteso a spiegare il motivo di questa assenza, poiché speravo fosse temporanea. Adesso sono costretto, mio malgrado, a informarvi che la rubrica non uscirà per molto tempo e forse mai più. La decisione è dello stesso Visitor, suo ideatore e curatore. Dopo nove resoconti da altrettante biblioteche visitate, dopo tre anni di collaborazione, Visitor ha detto:
- "Basta! Non ho più interesse a cercare pregi e difetti nelle biblioteche: mi pare che il mio discorso non smuova proprio nessuno. I nostri amici bibliotecari mi sembrano ... impermeabili! Sì, proprio impermeabili alle critiche come agli elogi. Anzi - ha aggiunto - sai che ti dico? Non ho più alcun interesse per le biblioteche in quanto tali."
Capite bene che davanti a una così drammatica dichiarazione sono rimasto di sale, e dovete convenire che per contrastare una così drastica presa di posizione ho avuto ben poche argomentazioni. Ho provato a spiegargli che la valutazione dei servizi nelle biblioteche è un'attività importante; riconosciuta da tutti quanti come fondamentale per il loro rinnovamento. Gli ho anche fatto notare che la nostra professione si sta rinnovando, di pari passo con la modernizzazione del paese. Credo di averlo anche pregato di ripensarci. Ma non c'è stato niente da fare. L'ho capito quando mi ha detto, lapidario:
- "Parto!".
- "Come, parti?"
- "Sì. Ho deciso di cambiare aria. Qui ho la nausea".
Mi ha così spiegato di voler andare lontano dall'Italia, in un posto esotico e... senza biblioteche. La cosa mi ha stupito, anche perché da quando lo conosco è sempre stato in prima linea a occuparsi delle biblioteche e dei problemi della professione. Né sono mancati attestati di stima per la sua attività. Più volte i colleghi - specialmente i direttori delle biblioteche - mi hanno chiesto: - "Quando ci mandi Visitor?" - felici di leggere su "Bibelot" le sue critiche e osservazioni. Spesso alcuni di loro mi hanno confidato di attendere con ansia (e anche qualche timore) la sua rubrica, curiosi di sapere quale biblioteca sarebbe stata, quella volta, oggetto del "Gambero".
- "Non hai rimorsi nei confronti dei nostri colleghi?" - gli ho chiesto.
Mi ha guardato stringendo gli occhi e mi ha sorriso in modo impercettibile, lieve.
-"Oramai ho deciso!" - ha detto.
-"Dimmi almeno cosa potrei fare per trattenerti?" - gli ho chiesto allora.
- "Au revoir!" - è stata la sua replica (meno male non "adieu", mi sono detto). Si è portato la mano al cappello (uno stupendo panama bianco), ha accennato un saluto, ed è uscito.
In cuor mio speravo ci ripensasse. Invece dopo qualche giorno ho ricevuto una e-mail in cui mi diceva di essere diretto a Tentackun e di salutarvi. Era certo che lì non avrebbe trovato biblioteche.
Non credo che ciò sia possibile e, comunque, mi auguro si sbagli. Lo sapremo un giorno, quando - spero - tornerà qui fra noi (dovrà pur tornare un giorno!) e magari, chissà, riprenderà a scrivere le sue lucide schede di valutazione, decidendo che un paese in cui le biblioteche esistono è (nel bene e nel male) il migliore dei mondi possibili.
Copyright AIB 2002-09-26, ultimo aggiornamento 2002-09-29 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0202/b0202l.htm