Nello stesso giorno nel quale sulla cronaca fiorentina de "La Repubblica" (25 aprile) usciva un tranquillizzante articolo sul futuro del Gabinetto Vieusseux, basato su dichiarazioni del Presidente e del nuovo Direttore del prestigioso istituto culturale (risanamento economico e finanziario, nuova veste giuridica, creazione di una fondazione e digitalizzazione di parte del patrimonio), nella stessa pagina, in un box dal titolo "Chi vuole smantellare il Vieusseux?", veniva dato conto di una interpellanza urgente al Sindaco Domenici da parte dei consiglieri Giorgio Bonsanti ed Ugo Caffaz. I due consiglieri lamentavano le voci "secondo cui si starebbe procedendo ad un piano di progressivo smantellamento, comprendente una forte riduzione del personale, il trasferimento da Palazzo Strozzi ad altra sede assai più decentrata e più in generale ad un ridimensionamento dell'attività dell'Ente".
Poiché anche a noi sono giunte voci assai preoccupanti; poiché anche l'articolo ispirato dall'attuale dirigenza del Gabinetto Vieusseux non è poi così tranquillizzante come vorrebbe apparire; poiché infine gli autori di quella interpellanza sono autorevoli esponenti della maggioranza consiliare e persone sicuramente "informate dei fatti", è naturale che tramite nostro la comunità dei bibliotecari e la professione tutta si pongano la domanda: che cosa sta succedendo al Gabinetto Vieusseux? Qual è il disegno di politica culturale del Comune di Firenze rispetto a questo prestigioso istituto documentario?
Sembra questo un ulteriore grave segnale negativo che proviene dalle istituzioni politico-amministrative fiorentine verso il mondo delle biblioteche. Ci impegnamo a seguire gli sviluppi di questa vicenda con vigile preoccupazione e ad intervenire nell'ambito delle nostre competenze.