AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2001)
di Grazia Asta
In questo numero che dedica spazio alla riflessione sul servizio di biblioteca pubblica di Firenze, può essere utile una breve nota sulle comunali.
Dal 1 aprile ha finalmente riaperto la biblioteca Isolotto, dopo 9 mesi di ristrutturazione, con una riorganizzazione degli spazi e l'introduzione di nuovi servizi. Ma a fronte di segnali di evoluzione con manifeste volontà politiche che credono nella validità di investire nei servizi per informazione e lettura, che operano positivamente per la trasformazione delle biblioteca e sono confortati da risultati di forte incremento della fruibilità, si assiste ad un progressivo indebolimento del servizio di biblioteca pubblica. Biblioteche costrette a chiudere o a ridurre l'orario di apertura: come uno strano fenomeno di erosione, le condizioni di accessibilità alla biblioteca , in sordina, diminuiscono, fino a scomparire. La biblioteca Thouar è chiusa per motivi di sicurezza; la biblioteca Buonarroti è chiusa da due anni, solo nelle prossime settimane tornerà alla sede originaria, ma non sappiamo quando potrà aprire al pubblico; la biblioteca di Coverciano ed il punto di lettura di via delle Carra sono tenuti in vita grazie alla disponibilità dei colleghi delle altre biblioteche del Quartiere. Nel loro complesso le biblioteche fiorentine vanno avanti più per senso di responsabilità di chi ci lavora che per una reale disponibilità di risorse adeguate e di volontà organizzativa. Sembra un bollettino di guerra, nel quale i bibliotecari stessi sembrano finiti su un binario morto, visto che il nuovo contratto decentrato riconosce la professionalità del bibliotecario nelle nuove piante organiche "solo" per gli attuali in servizio, mentre non sono previsti incrementi di personale bibliotecario, né si prospettano funzionari o dirigenti bibliotecari. Tutto questo lascia molto perplessi sul futuro delle biblioteche pubbliche del Comune, anche in vista della prossima competenza di coordinamento della rete SDIAF affidata al Comune di Firenze. Nella città ricca di libri e di biblioteche sarebbe bello che si trovassero anche biblioteche più ricche, più accessibili, senza barriere, più "comunicative", per l'intera giornata, per tutto l'arco della vita. Ma forse questa è un'altra storia.
Copyright AIB 2001-06-18,
ultimo aggiornamento 2001-07-01 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0101/b0101c.htm