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Dizionario bio-bibliografico dei bibliotecari italiani del XX secolo

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Vinay, Angela (Vinay Pietra, Angela Maria)

(Pavia 9 giugno 1922 – Montichiari BS 28 maggio 1990)

Conseguito il diploma di maturità classica nel 1941 al Liceo classico E. Q. Visconti, a Roma, nell'autunno dello stesso anno si iscrisse alla Facoltà di lettere e filosofia. Di convinta fede cattolica e di ideali comunisti, dall'autunno del 1943 si impegnò nella Resistenza, insieme alla sorella minore Guglielma, come staffetta partigiana nella zona del piacentino. All'inizio del 1944 si trasferì all'Università di Pavia, dove frequentò il III e IV anno, laureandosi nel dicembre 1945 con una tesi sul movimento cattolico liberale, pubblicata nel 1948 da Vallardi (Storia del movimento cattolico-liberale: la prima generazione, 1815-1870). Dal novembre 1947 lavorò come assistente volontaria alla cattedra di Storia del Risorgimento e contemporaneamente insegnò materie letterarie in un istituto magistrale parificato di Pavia.
Vincitrice del concorso per aiutobibliotecario, il 1º maggio 1950 fu assunta alla Biblioteca universitaria di Bologna, ma poco dopo, il 1º luglio, avendo superato anche quello per la carriera direttiva, fu nominata alla Biblioteca universitaria di Pavia, allora diretta da Gustavo Vinay, dove rimase fino al 1956, interessandosi di catalogazione e in particolare del catalogo a soggetti.
A seguito del matrimonio con Vinay, nel luglio 1955, e della sua nomina a professore ordinario all'Università di Roma, ottenne il trasferimento, dal luglio 1956, alla Biblioteca nazionale centrale di Roma. Durante i diciassette anni che trascorse alla Nazionale si occupò di catalogazione, di collocazione, di deposito legale e soprattutto di migliorare l'organizzazione dei servizi al pubblico, sviluppando modelli gestionali moderni e innovativi.
Subito dopo l'alluvione del 4 novembre 1966 fu fra i primi funzionari inviati dal Ministero a Firenze e, tornata a Roma, organizzò il trattamento di circa 70.000 volumi alluvionati, trasportati nel Palazzo della Civiltà del lavoro all'EUR, dove bibliotecari e volontari lavorarono per la loro disinfezione, pulitura e asciugatura.

Dal novembre 1968 ricoprì l'incarico di vicedirettrice e fu impegnata in ogni fase del complesso trasferimento della Biblioteca dal Collegio Romano alla nuova sede al Castro Pretorio.
Nominata dirigente superiore dal 1971, il 5 luglio 1973 le fu assegnata la direzione dell'Ufficio esecutivo del Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, ma dopo appena quattro mesi, in ottobre, fu destinata a dirigere la Biblioteca universitaria Alessandrina, dove rimase per quasi tre anni, portando avanti le sue idee innovative in favore di un più razionale servizio al pubblico, con un orario di apertura esteso alle ore serali.
Dopo l'istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali, dal 1º luglio 1976, per oltre dieci anni, diresse l'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, dove ideò e promosse il Servizio bibliotecario nazionale, riuscendo a coinvolgere lo Stato, le regioni, gli enti locali e le università nella costruzione di un sistema informativo tecnologicamente avanzato, in grado di interagire anche a livello internazionale, e confermando il ruolo di coordinamento svolto dall'Istituto in favore di tutte le biblioteche italiane. Avviò inoltre il censimento del libro italiano del XVI secolo e quello dei manoscritti posseduti dalle biblioteche italiane.
Nel maggio del 1987, a due mesi dal pensionamento, fu nominata ispettrice centrale.
Dal 1975 al 1981 fu la prima donna presidente dell'Associazione italiana biblioteche, di cui era socia dal 1951. Segretaria (1957-1960) e poi vicepresidente (1974-1975) della Sezione Lazio, fu per breve tempo membro del Consiglio direttivo nel 1964. Dal 1982 alla morte diresse il «Bollettino d'informazioni» e nel 1988 fu nominata socia d'onore.
Fu anche membro del Consiglio nazionale per i beni culturali e ambientali, del Comitato per le scienze storiche, filosofiche e filologiche del Consiglio nazionale delle ricerche e della Commissione che elaborò le Regole italiane di catalogazione per autori (1979).

Simonetta Buttò

Matilde Passa. Ricordo di Angela Vinay, signora in biblioteca. «L'Unità», 10 giugno 1990, p. 13.

Giovanni Solimine. Ricordando Angela Vinay. «AIB notizie», 2 (1990), n. 6, p. 1.

Commemorata Angela Vinay alla Nazionale di Roma. «AIB notizie», 2 (1990), n. 7/8, p. 14-15.

Angela Vinay. «Vedi anche», 2 (1990), n. 2, p. 4.

Tommaso Giordano. Ad Angela Vinay. «Bollettino d'informazioni AIB», 31 (1991), n. 3, p. 197-198.

Giuseppe Colombo - Giovanna Mazzola Merola. In ricordo di Angela Vinay. «Bollettino d'informazioni AIB», 31 (1991), n. 3, p. 203-209.

Giorgio De Gregori - Simonetta Buttò. Per una storia dei bibliotecari italiani del XX secolo: dizionario bio-bibliografico 1900-1990. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1999, p. 176-177 (voce di Giorgio De Gregori).

Angela Vinay e le biblioteche: scritti e testimonianze. Roma: ICCU: Associazione italiana biblioteche, 2000. 331 p.: 1 ritratto. Contiene fra l'altro: Nota biografica di Angela Vinay, a cura di Carmela Perretta, p. 17-21; Bibliografia degli scritti di Angela Vinay, a cura di Daniela Gigli, p. 23-32; Guido e Rino Pensato, Angela Vinay e Franco Balboni: due storie, tante storie, p. 135-140.

Simonetta Buttò. Pietra, Angela Maria. In: Dizionario biografico degli italiani. Vol. 83. Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 2015, p. 381-383.



Copyright AIB 2000-05-31, ultimo aggiornamento 2023-01-03, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani
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