Daccò, Angelo

(Belgioioso PV 25 marzo 1916 – Camogli GE 15 novembre 2005)

Laureato in lettere, prese parte alla seconda guerra mondiale, rientrando nella vita civile solo al principio del 1946. Insegnò poi nelle scuole medie statali, non di ruolo, dal 1946 al 1950.
Vinti entrambi i concorsi banditi nel 1948 per la carriera direttiva e quella di concetto nelle biblioteche governative, entrò nei ruoli come vicebibliotecario dal 1º luglio 1950, lavorando per quasi tutta la carriera alla Biblioteca statale di Cremona.
Promosso bibliotecario di 2ª classe dal luglio 1951 e di prima classe dal febbraio 1954, nel 1957 chiese il trasferimento alla Biblioteca universitaria di Pavia ma vi rinunciò, preferendo assumere la direzione della Biblioteca statale di Cremona, che ricoprì dal 1957 al 1972, ottenendo il grado di direttore di biblioteca.
A Cremona si dedicò in particolare, sulle linee tracciate da Virginia Carini Dainotti, alle funzioni di biblioteca pubblica e alla rete provinciale di prestito.
Fu nominato soprintendente ai beni librari della Regione Lombardia nel marzo 1972, per il trasferimento della Soprintendenza statale, e mantenne la carica fino al collocamento a riposo per limiti d'età, nel 1981.
Per diversi anni, inoltre, fu professore incaricato di Bibliologia e storia della tradizione manoscritta nella Scuola di paleografia musicale di Cremona (Università di Pavia).
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1951 e abitualmente presente ai suoi congressi, fece parte del Comitato regionale della Sezione Lombardia nei trienni 1961-1964 e 1964-1967. Vicepresidente della Sezione dal 1970 al 1972, fu ancora consigliere dal 1973 al 1978. Fu anche, a livello nazionale, membro del Collegio dei revisori dei conti dal 1961 al 1969 e di alcune commissioni.