1.
Premesse
1.1 Visione e valori
1.2 Stile e metodo
2.
Divisioni
2.1 Che cosa sono
2.2 Quali sono e chi le dirige
3.
Commissioni
3.1 Scopi
3.2 Struttura
3.3 Comunicazione
3.4 Rapporti esterni
3.5
Budget
3.6 Quali sono
4.
Gruppi di lavoro
4.1 Scopi
4.2 Struttura
4.3 Comunicazione
4.4 Rapporti esterni
4.5
Budget
4.6 Quali sono
5. Rapporti istituzionali
5.1 Obiettivi
5.2 Direttrici d'azione
6. Organizzazione e segreteria
6.1 Obiettivi
6.2 Azioni a breve termine
6.3 Azioni a medio termine
7. Attività internazionali
7.1 Obiettivi
7.2 Presidio negli organismi professionali
7.3 Partecipazione al dibattito scientifico
7.4 Sinergie con associazioni straniere
7.5 Informazione ai soci
8. Legislazione
8.1 Obiettivi
8.2 Osservatorio Legislazione
8.3 Presidio sull'attività legislativa
8.4 Informazione ai soci e non soci
9. Professione e lavoro
9.1
Contesto
9.2 Obiettivi
9.3 Organizzazione
9.4 Criticità
9.5 Piano operativo 2004
10. Formazione
10.1
Contesto
10.2 Obiettivi
10.3 Organizzazione
10.4 Criticità
10.5 Livello organizzativo 2004
11.
Comunicazione
11.1 AIB-WEB e
AIB Notizie
11.2 La comunicazione delle attività del CEN
11.3
Il Rapporto
sulle biblioteche italiane
11.4 La giornata delle biblioteche
11.5 Verso la creazione di un ufficio stampa
11.6 Il portavoce
11.7
Nati per leggere e @ your library
11.8 Il vivaio
11.9
La lista elettronica dei soci
12. Editoria e stampa periodica
12.1 I periodici AIB
12.2 Il settore editoriale
13. Eventi nazionali
13.1 Tipologia degli eventi
13.3 Bibliocom
13.3 Bibliocom 2004
13.4
Conferenza
di
primavera
13.5 Eventi regionali
13.6 Eventi organizzati da
commissioni o gruppi
AIB
13.7 Eventi cui l'AIB partecipa attivamente
13.8 Eventi di "rappresentanza" cui
l'AIB viene invitata
13.9 Calendario provvisorio di eventi previsti per il 2004
14. Risorse finanziare e bilancio
14.1 Obiettivi
14.2 Azioni nel breve periodo
14.3 Azioni nel medio periodo
14.4 Azioni nel lungo periodo
15. Indicazioni programmatiche per le sezioni regionali
16. Indicazioni programmatiche per le commissioni e i gruppi
Il piano di attività proposto dal CEN si incardina
in un programma politico che costituisce l'orizzonte
strategico del triennio di lavoro dell'attuale
CEN.
Tale programma politico è il risultato della combinazione di
alcuni obiettivi strategici e di alcuni criteri relativi allo stile di
lavoro e ai metodi di direzione.
Il CEN ritiene di proporre all'intera Associazione:
Nella nostra visione, la biblioteca come servizio d'informazione libera e di qualità ha nell'utente il suo protagonista. La capacità tecnica e manageriale dei professionisti della biblioteca è condizione e garanzia per il realizzarsi di questa visione. Affinché i professionisti siano sempre più tali devono assicurarsi la disponibilità di modalità condivise e di efficaci strumenti tecnici per la formazione e l'aggiornamento.
Il programma politico e il piano di attività del CEN sono offerti alle sezioni e alle commissioni come cornice nella quale collocare la loro iniziativa ed attività, come elemento da declinare nei diversi contesti territoriali e professionali.
Ogni sezione e commissione formula e presenta il proprio programma di attività, che costituisce parte integrante del programma dell'Associazione.
Il Presidente nazionale cura i rapporti istituzionali e con le
sezioni regionali,
oltre a coordinare i lavori della segreteria.
Graziano Ruffini
ha la delega a occuparsi dei
Rapporti con le commissioni e i gruppi di lavoro.
Nell'ambito della propria linea di attività per
il triennio 2003-2005, il Comitato Esecutivo Nazionale ha deliberato la
costituzione di
sette commissioni nazionali e di sei gruppi di lavoro.
Commissioni e
gruppi
sono istituiti nel rispetto dello
Statuto
e dei
regolamenti
dell'Associazione.
Le commissioni lavorano su impulso e indirizzo del CEN e sono istituite per rispondere a tre esigenze principali:
Ogni
commissione
è costituita da un coordinatore nominato dal
CEN, e scelto sulla base di precisi requisiti tra i quali
quello di assicurare la necessaria continuità con le
commissioni
precedenti.
Il
coordinatore
propone al CEN i componenti della
commissione
in numero massimo di
cinque.
Il
coordinatore
deve assicurare, inoltre, la rappresentanza di soci
delle sezioni regionali individuati, secondo criteri oggettivi, anche di
concerto con il
presidente
regionale.
I coordinatori, nella scelta dello
staff,
dovranno tener presente
-- ove possibile --
sia una continuità con la
commissione
precedente,
sia e soprattutto l'inserimento di soci giovani e che non
abbiano ancora ricoperto incarichi associativi al fine di garantire per
il futuro il necessario ricambio.
Le
commissioni
lavorano in modo autonomo all'interno
degli scopi individuati dal CEN nell'ambito del
Regolamento sulle forme e i modi dell'attività delle
commissioni permanenti.
Si ritiene pertanto opportuno ricordare gli impegni previsti
dall'art. 8 di
tale regolamento.
Si raccomanda, pertanto,
di assicurare la diffusione tempestiva e puntuale delle informazioni
sull'attività della
commissione
attraverso i mezzi di comunicazioni messi a disposizione
dall'Associazione e, in particolare, i mezzi informatici in
stretta collaborazione sia con il delegato CEN per la
comunicazione, sia con i responsabili di tali servizi.
A tale fine è auspicabile che almeno uno dei componenti della
commissione
sia in grado di elaborare documenti
HTML.
Al
coordinatore della commissione
può essere richiesto dal
CEN di rappresentare l'Associazione in occasione
di incontri o manifestazioni ove siano in discussione temi relativi
all'ambito di attività della
commissione
stessa.
La
commissione
potrà a sua volta proporre al CEN o ai suoi delegati,
secondo i rispettivi incarichi, incontri o manifestazioni. In questo
campo di attività è necessario prevedere il coinvolgimento
delle
sezioni regionali
dell'Associazione.
Per il funzionamento
di ciascuna
commissione,
il CEN mette a disposizione un
budget
annuo di
1500 EUR
(salvo la
commissione
Catalogazione e indicizzazione
che risulta composta da due gruppi) per le attività ordinarie
(riunioni
ecc.).
Tale
budget
sarà gestito a cura del Tesoriere su proposta del
coordinatore.
Poiché lo stanziamento serve per spese di funzionamento ordinario
non è consentito riportare lo stanziamento da un esercizio
all'altro.
Se una
commissione o gruppo
esaurisce lo stanziamento prima della fine dell'esercizio
finanziario, il
coordinatore
potrà avanzare richiesta di un
ulteriore stanziamento con adeguata motivazione al Segretario nazionale
(che investirà del problema i delegati CEN
Commissioni e gruppi e
Finanze,
nonché il Tesoriere).
Il collegamento con le
sezioni regionali
e con i delegati regionali deve
essere considerato a carico delle sezioni stesse.
Sono costituite le seguenti commissioni:
I
gruppi di lavoro
sono promossi dal CEN e dalle
divisioni,
oppure
auto-organizzati
su tematiche scientifiche e professionali
transitorie o su progetti a termine.
Il CEN incoraggia la costituzione di gruppi di lavoro su
tematiche culturali, professionali e scientifiche, riservandosi di
riconoscerli.
I
gruppi
promossi dal CEN sono costituiti da un
coordinatore
nominato dal CEN e da
quattro
componenti nominati dal
CEN su proposta del
coordinatore.
I coordinatori, nella scelta dello
staff,
dovranno tener presente
-- ove possibile --
sia una continuità con il
gruppo
precedente, sia, e soprattutto, l'inserimento di soci
giovani e che non abbiano ancora ricoperto incarichi associativi al fine
di garantire per il futuro il necessario ricambio.
I
gruppi
lavorano in modo autonomo all'interno degli scopi
individuati dal CEN.
Pur non essendo esplicitamente citati nel
Regolamento sulle forme e i modi
dell'attività delle commissioni permanenti,
si ritiene tuttavia opportuno ricordare che gli impegni previsti
dall'art. 8 di
tale regolamento
devono applicarsi anche ai
gruppi.
Si raccomanda, pertanto, di assicurare la diffusione tempestiva e
puntuale delle informazioni sull'attività del
gruppo
attraverso i mezzi di comunicazioni messi a disposizione
dall'Associazione e, in particolare, i mezzi informatici in
stretta collaborazione sia con il delegato CEN per la
comunicazione, sia con i responsabili di tali servizi. A tale fine
è auspicabile che almeno uno dei componenti del
gruppo
sia in grado di elaborare documenti
HTML.
Al
coordinatore del gruppo
può essere richiesto dal
CEN di rappresentare l'Associazione in occasione
di incontri o manifestazioni ove siano in discussione temi relativi
all'ambito di attività del
gruppo
stesso.
Il
gruppo
potrà a sua volta proporre al CEN o ai suoi
delegati, secondo i rispettivi incarichi, incontri o manifestazioni.
In questo campo di attività è necessario prevedere il
coinvolgimento delle
sezioni regionali
dell'Associazione.
Per il
funzionamento,
il CEN mette a disposizione un
budget
annuo di
1000 EUR
per ciascun gruppo riconosciuto per le attività ordinarie
(riunioni ecc.). Tale
budget
sarà gestito a cura del Tesoriere su
proposta del coordinatore.
Poiché lo stanziamento serve per spese di funzionamento ordinario
non è consentito riportare lo stanziamento da un esercizio
all'altro.
Se un
gruppo
esaurisce lo stanziamento
prima
della fine
dell'esercizio finanziario, il
coordinatore
potrà avanzare richiesta di un ulteriore stanziamento con
adeguata motivazione al Segretario nazionale (che investirà del
problema i delegati CEN a
Commissioni e gruppi e Finanze,
nonché il Tesoriere).
Il collegamento con le
sezioni regionali
e con i delegati regionali deve
essere considerato a carico delle sezioni stesse.
I
gruppi
auto-organizzati
non ricevono finanziamenti
dall'AIB, ma solo spazio su
AIB Notizie
e a Bibliocom.
L'attenzione alla professione e al lavoro è
prioritaria nell'ambito del programma politico
dell'attuale CEN. Questa attenzione
nasce sia
dalla valutazione della positiva esperienza svolta
dall'Osservatorio
Lavoro che
dall'analisi dei bisogni e delle emergenze dei bibliotecari
e delle biblioteche italiane oggi.
Occorre
consolidare la
logica del "servizio ai soci", tipica di OL,
sviluppando maggiormente la
capacità di produrre idee, strategie ed azioni. Compito certo non
banale, oltre che per la complessità del tema, anche
per la necessità di una forza di impatto (soprattutto
nei rapporti istituzionali) che l'AIB deve far crescere in misura
significativa.
La divisione dovrà anzitutto assumere in sé, ampliandole, le competenze e le attività dell'Osservatorio Lavoro. Perciò le attività di servizio andranno comunque proseguite, in particolare con:
Dovranno essere inoltre progettate attività di valenza più ampia e generale, nei seguenti ambiti:
Sarà inoltre da presidiare (in collaborazione con la divisione Comunicazione e con la segreteria) l'attività comunicativa sul tema professione e lavoro, con particolare attenzione alla lista di discussione.
L'articolazione logica e funzionale della struttura almeno in fase iniziale potrebbe essere la seguente:
Il tema della formazione è particolarmente sentito dalla
"comunità professionale" dei
bibliotecari italiani, sia in relazione ai problemi del riconoscimento
professionale (in generale) sia ai processi di riqualificazione e
aggiornamento degli operatori in servizio, sia infine ai percorsi di
formazione di base e accesso alla professione.
Tradizionalmente, inoltre, AIB ha svolto un'azione di
progettazione e realizzazione diretta di corsi e seminari di
aggiornamento professionale, e ha collaborato a programmi formativi di
altri enti.
L'obiettivo principale di AIB nel triennio dovrebbe essere il raggiungimento della capacità di indirizzare e valutare le scelte formative (di base e di aggiornamento) presenti in Italia oggi. Questo può realizzarsi tramite presenza istituzionale e scientifica "forte" (interlocuzione con enti e agenzie formative, intervento e/o organizzazione di eventi sul tema, collaborazione per la valutazione di curricula formativi), sia tramite azioni formative gestite in modo diretto.
Nel triennio ci si propone di:
Per quanto riguarda attività formative progettate, organizzate e gestite direttamente, i criteri di programmazione dovrebbero essere:
Un obiettivo a scadenza medio-lunga, da impostare nel triennio, è la certificazione delle offerte formative e l'accredimento delle agenzie. Su tale tema, su cui sembra prematuro proporre oggi azioni precise o proposizioni a rischio di autoreferenzialità, con il rischio di "bruciare le opportunità", occorre piuttosto "conquistare" una maggior autorevolezza nel settore. Dovranno anche essere sviluppati a questo proposito contatti con le associazioni affini (ANAI, AIDA, GIDIF, ecc.) anche nell'ambito del percorso verso una federazione di associazioni.
Per quanto riguarda la creazione di un "albo" dei formatori, può essere utile cominciare a formare almeno un "repertorio" su base volontaria dei formatori iscritti all'associazione (con relative competenze ed esperienze formative). L'incerta utilità -- per il momento -- anche dell'Albo professionale sconsigliano un impegno troppo forte su questo fronte. Tuttavia, poiché molti soci sono coinvolti in attività formative a livello professionale primario o complementare (più o meno occasionale), un "repertorio" potrebbe configurarsi come servizio utile alla comunità professionale. Dati possibili problemi di privacy potrebbe essere opportuno valutare una gestione limitata a categorie precise (i formatori stessi iscritti, aziende di servizi, enti titolari di biblioteche, agenzie formative pubbliche e private; con accesso tramite password).
La divisione è sotto la responsabilità di un
componente
CEN.
Dovrà essere attivato un gruppo di
"consulenti" in grado di proporre idee nel
campo della formazione e valutare proposte e iniziative, sia nazionali
che regionali.
La provenienza ottimale di questo gruppo è sia il mondo della
professione (per un riscontro nel campo delle competenze necessarie),
sia il mondo della formazione (per un riscontro sulle offerte formative
e le prospettive di sviluppo del sistema formativo).
Per le attività "gestite in proprio"
è necessario avere un responsabile scientifico o un
gruppo ristretto operativo, nonché il
supporto logistico
della
segreteria nazionale.
È urgente riavviare le attività formative a gestione diretta, anche con l'aiuto del gruppo ristretto di supporto alla divisione.
L'interlocuzione con le università abbisogna di particolare "forza" nei confronti istituzionali.
Per quanto riguarda le attività formative svolte dalle sezioni "conto terzi", queste non possono rappresentare la modalità usuale di intervento dell'associazione. Laddove siano fortemente richieste, occorre che sia regolamentato il loro svolgimento (risorse da impiegare, costi e tariffe da applicare, modalità di controllo interno e rendicontazione esterna). Le sezioni vanno comunque indirizzate a svolgere solo attività "proprie" non assumendosi l'onere di progetti di dimensioni superiori alle loro forze. In generale non sembra opportuno assumersi l'onore di organizzare e gestire direttamente progetti formativi di grandi dimensioni (anche finanziarie) indirizzando piuttosto l'attività associativa nell'ambito della progettazione, della consulenza, dell'indicazione del personale docente ecc.
Il processo di comunicazione e promozione
dell'Associazione investe necessariamente sia il
CEN
sia
molti altri soggetti attivi nell'Associazione.
La situazione attuale della comunicazione su AIB-WEB è molto
variegata per quel che concerne gli organismi statutari.
L'obiettivo del triennio è che tutti gli organismi istituzionali
garantiscano
la circolazione delle
informazioni, e dunque l'aggiornamento del sito e
l'informazione attraverso
AIB Notizie.
Occorre naturalmente, aver cura di saper selezionare la tipologia di
informazione in relazione anche allo strumento utilizzato.
Ogni organismo
deve
indicare un referente (se possibile capace di utilizzare anche a livello
minimale
l'HTML)
per garantire un reale aggiornamento del sito e un consistente flusso di
informazioni alla rivista.
Su questo la Divisione vigilerà sia per facilitare il compito delle redazioni sia, soprattutto, per evitare che ci siano organismi istituzionali che non comunicano o non documentano le loro attività.
Per
AIB Notizie
si possono pensare interventi di revisione grafica ed
altre correzioni
individuabili con la direzione.
Tuttavia sia i contenuti sia la forma, sia soprattutto
l'interazione con altre articolazioni
dell'Associazione sono senz'altro
buoni. È bene comunque che esista un canale comunicativo forte.
AIB Notizie
ha raggiunto sotto l'attuale direzione un buon equilibrio,
ma senza dubbio come richiesto da Giuliana Zagra va aumentata la
presenza di informazioni o di contributi provenienti dal CEN.
Si potrebbe proporre una rubrica più o meno fissa di informazioni
sull'Albo o su altre iniziative
dell'Associazione.
Uno dei punti nodali è quello della "formazione" e della "diffusione" interna e esterna di ogni notizia che possa essere oggetto di divulgazione. In questo come negli altri aspetti della comunicazione è fondamentale il ruolo della segreteria nazionale. Bisogna trovare un metodo di lavoro comune per evitare che le redazioni delle testate vengano a conoscere notizie di carattere istituzionale da altra fonte (AIB-CUR o quant'altro) piuttosto che direttamente dal CEN o dalla segreteria nazionale.
Fondamentale è anche una maggiore interazione tra
AIB Notizie
e AIB-WEB a tutti i livelli.
Per AIB-WEB si sta già provvedendo da parte della redazione di
AIB-WEB a un costante aggiornamento
dell'agenda
delle attività del CEN (sulla base di informazioni
fornite dal responsabile della divisione, ma in cui a regime
è necessario il coinvolgimento della segreteria),
così come a pubblicare alcuni documenti prodotti dal
CEN.
Una presenza ancor maggiore potrebbe concretizzarsi nella creazione di
una vera e propria
"bacheca virtuale"
del CEN in cui trovino ospitalità delle sorta di
FAQ
su specifici argomenti sia di natura associativa sia di politica
bibliotecaria. Si dovrà anche attentamente vagliare la
possibilità di pubblicare i verbali del CEN sul sito in
tempi rapidi e, forse, nella maniera
più
completa possibile.
In AIB Notizie ci si deve impegnare a pubblicare più spesso editoriali a firma di membri del CEN. Con il supporto della segreteria vanno messe a regime modalità affidabili di informazione sull'attività del CEN a beneficio della redazione.
Dopo un numero che possiamo definire zero quest'anno il Rapporto ha raggiunto una sua strutturazione più definita, sviluppando ben 86 pagine. Il CEN ha deciso di promuoverne una pubblicazione a sé stante e di sostenerne la diffusione e i possibili sviluppi. In questo senso si ha intenzione di organizzare una conferenza stampa di presentazione del Rapporto fortemente orientata al pubblico dei decisori e dei media, al fine di ottenere una risonanza il pił possibile nazionale. L'obiettivo è quello, appunto, di illustrare quanto accade nel mondo delle biblioteche italiane non solo agli addetti ai lavori, ma ad un uditorio più vasto, nella speranza di attirare maggiormente l'attenzione sulle problematiche specifiche del nostro settore.
A livello promozionale si può estendere l'esperienza della Lombardia (seguita dal Veneto e anche dalla Sicilia) invitando tutte le sezioni regionali a organizzare una giornata delle biblioteche nel 2004. La Lombardia l'ha già in programma, ma per il 2005 si potrebbe tentare di pensare a una giornata unica per tutte le sezioni nello stesso giorno, sì da prefigurare l'istituzione di una giornata nazionale delle biblioteche che cada in un determinato giorno. Su questo però ci vuole un accordo e un forte impegno delle sezioni (alcune delle quali andrebbero comunque fortemente sostenute dal CEN).
La Divisione comunicazione
nel triennio deve
preoccuparsi di creare l'ufficio stampa
dell'Associazione.
È possibile
in questa fase provare a prendere dei contatti con qualche giovane
pubblicista, che potrebbe intanto aiutarci in singole campagne di stampa
a costi contenuti.
Di grande importanza
è
anche la creazione di un indirizzario di possibili contatti esterni al
mondo delle biblioteche che possano essere interessati a nostri singoli
settori di azione o che possano essere coinvolti in azioni comuni.
Così
come il contatto con i giornali o con singoli giornalisti
deve
essere non causale ma cercato e mantenuto.
È necessario che l'AIB abbia un portavoce, che potrebbe essere il Segretario nazionale.
Nati per leggere è un progetto da sostenere e incrementare per quanto possibile di concerto con gli attuali referenti nazionali, a cui va rinnovata piena fiducia e con un maggiore coinvolgimento delle sezioni e della commissione Biblioteche per ragazzi.
È molto importante che si creino le condizioni per una diffusione del progetto sull'intero territorio nazionale, riuscendo così a dargli quel respiro nazionale che merita (un'occasione propizia potrebbe essere Bibliocom). Ed è altresì necessario che sia sempre forte la visibilità delle biblioteche e dei bibliotecari.
Rilancio della campagna @lla tua biblioteca con la produzione di dossier e materiale informativo di varia natura, ivi compresa la preparazione di un kit specifico per le sezioni regionali.Un'opportunità per promuovere l'associazione è data dagli insegnamenti di biblioteconomia o i master. Molti docenti sono soci e a loro si potrebbe chiedere uno spazio per l'AIB. In questo senso ogni campagna promozionale, lungi dal voler far balenare il miraggio di un possibile posto di lavoro, deve esaltare quelle che sono le caratteristiche proprie dell'Associazione: editoria professionale, conoscenza degli strumenti della professione, attività sul territorio, reciproco scambio di esperienze. Se non una "Consulta dei docenti soci dell'AIB", quanto meno una forma di raccordo sarebbe interessante, anche a partire dal repertorio sull'offerta formativa presente in AIB-WEB.
Quando il database dei soci avrà raggiunto un buono standard di funzionamento è auspicabile la creazione di una lista dei soci che consenta anche a livello regionale la diffusione di informazioni sia di natura istituzionale sia di natura locale. Va detto che alcune sezioni si sono già attrezzate in tal senso.
Il settore editoriale dell'AIB si conferma complessivamente in crescita e i suoi prodotti riscuotono notevoli apprezzamenti, tanto che l'AIB si colloca al secondo posto, dopo l'Editrice Bibliografica, nel panorama degli editori specializzati nel settore. Il bilancio complessivo dell'attività in questo campo è più che positivo e costituisce un incentivo a un rinnovato impegno verso ulteriori traguardi.
Il CEN ha confermato la piena fiducia al responsabile del settore editoria e ai direttori delle testate AIB, per l'impegno e la competenza con cui hanno operato e per gli obiettivi raggiunti:
Ferma restando l'autonomia dei direttori del settore Editoria e delle testate AIB, il CEN, di concerto con loro, è disponibile a fornire contributi nei diversi settori di competenza dei suoi componenti e sulla base delle deleghe ricevute e a collaborare a eventuali "speciali" (per esempio, Albo, IFLA, diritto d'autore ecc.) in AIB Notizie.
Il Rapporto sulle biblioteche è cresciuto al punto di necessitare una sua autonomia rispetto al Bollettino AIB e verrà perciò pubblicato, con cadenza annuale, sotto la direzione di Giovanni Solimine e con la cura di Vittorio Ponzani. Per l'anno corrente è prevista la pubblicazione dei primi due numeri: il primo relativo al 2001-2003, l'altro al 2004. Tale pubblicazione può essere un ottimo strumento di informazione e sensibilizzazione per il pubblico non bibliotecario e i vari interlocutori (politici, amministratori locali, giornalisti ecc.), così come la sua presentazione e diffusione può sollecitare e coinvolgere, per esempio, gli enti locali.
AIB Notizie conferma il carattere informativo e di attualità e ogni mese, come già in precedenza, ospiterà inserti e approfondimenti tematici che riflettono gli interessi, tanto espressi dai soci quanto dai bibliotecari in genere, le tematiche proprie dell'Associazione o condivise con le altre associazioni del settore, si avvarrà anche di contributi sulle realtà degli altri paesi. In particolare, al programmazione 2004 comprenderà
Bollettino AIB
si conferma
quale
autorevole rivista di biblioteconomia e scienze dell'informazione,
sempre attenta
alle applicazioni di
tali
discipline nelle biblioteche
italiane e
rivolta a far crescere la pratica professionale, la
sperimentazione metodologica e teorica nell'ambito dei servizi
bibliotecari, documentali e
informativi. Il trimestrale rappresenta un utile
strumento di riflessione e approfondimento per i
bibliotecari ed è
aperto ai contributi degli
autori
(AIB e no).
Il suo Comitato
scientifico rispecchia
le appartenenze lavorative e i settori di
competenza e i suoi componenti dovrebbero garantire
buona copertura e presidio degli argomenti da trattare.
Una
diffusione
del Bollettino più ampia e capillare
può rappresentare non solo una maggiore
visibilità e presenza dell'AIB, ma soprattutto
costituire una forma di aggiornamento e approfondimento professionale:
questo aspetto probabilmente è sottovalutato da
biblioteche e istituzioni. Nel caso di singole biblioteche con numerosi
operatori e di istituzioni cui afferiscono più
biblioteche si indirizzeranno specifiche campagne promozionali,
eventualmente offrendo la possibilità di abbonamenti
multipli a condizioni agevolate.
L'Agenda del bibliotecario è cresciuta nel tempo e riscuote notevoli apprezzamenti quale utilissimo strumento di lavoro che offre, oltre all'agenda vera e propria, una sezione dedicata all'Associazione (statuti e regolamenti, composizione, catalogo pubblicazioni, informazioni utili, indirizzari, enti internazionali ecc.); l'annuario dei fornitori per biblioteche e bibliotecari, suddiviso per categorie, indica prodotti e servizi offerti e ospita inserzioni pubblicitarie.
L'attività editoriale si snoda lungo varie direttrici: edizioni realizzate in proprio (atti congressi AIB), linee guida e standard, manuali e guide pratiche, collane (Rapporti AIB e Note informative, sotto la direzione di Vilma Alberani); edizioni realizzate in collaborazione con enti (per esempio, Provincia di Pescara); edizioni AIB realizzate dall'Editrice Bibliografica; eventuali coedizioni con altri editori.
In considerazione dell'esperienza e della competenza acquisite nel settore, la produzione editoriale sarà ulteriormente sviluppata sia ai fini di documentazione dell'attività AIB sia ai fini dell'offerta di strumenti di lavoro agili e utili, oltre che di approfondimento di particolari temi.
Il bilancio dello specifico settore è sinora positivo anche in senso finanziario (per esempio, dati 2002: 15 novità, una coedizione con la Forum di Udine, più ristampe della guida NPL). Per contenere i costi e per una migliore gestione del magazzino, si potrà eventualmente ricorrere alle nuove forme di editoria elettronica (print on demand) che consentono maggiore tempestività nella pubblicazione. Comunque si porrà attenzione a una migliore distribuzione delle pubblicazioni, per esempio, mediante eventuali accordi con librerie specializzate.
Novità 2004:
Inoltre, in programmazione / preparazione / uscita:
L'attività dell'Associazione italiana biblioteche si esplica anche mediante la progettazione e la realizzazione di eventi e iniziative (scientifici, culturali, promozionali ecc.), che possono costituire proficue occasioni di incontro, confronto e scambio professionale e culturale sia all'interno dell'Associazione sia di questa con altri soggetti (istituzioni, associazioni ecc.).
Gli eventi rappresentano un'opportunità di comunicazione, proiezione e visibilità dell'Associazione non solo per quello che organizza per i suoi iscritti, ma anche verso l'esterno perciò, anche le iniziative apparentemente più modeste, se ben programmate tanto da un punto di vista scientifico quanto dal punto di vista organizzativo, possono rivelarsi una preziosa occasione.
Il significato di 'evento' è quello di "fatto che produce cambiamento": in tal senso dovrebbero andare gli interventi dell'AIB, affermando e promuovendo la professione bibliotecaria e la professionalità, il ruolo e le funzioni delle biblioteche e delle altre infrastrutture della conoscenza tra cui, archivi e centri di documentazione, fondamentali in una società caratterizzata da crescente complessità.
È possibile individuare le seguenti categorie di "eventi" promossi dall'AIB:
La formula complessiva della manifestazione è sostanzialmente
consolidata.
Alla luce di alcune criticità emerse, particolare impegno
sarà dedicato sia
per individuare con maggiore anticipo i temi
"forti", in cui il potenziale scientifico e
professionale AIB emerga
chiaramente,
sia per la ricerca di
sponsor,
possibilmente istituzionali.
Sicuramente va mantenuta la struttura
"accogliente", aperta ai contributi di
commissioni, gruppi ecc.,
così come alle altre associazioni e ai
seminari tecnici degli
espositori.
Gli interventi in programma
saranno
maggiormente bilanciati, evitando sovrapposizioni di sessioni simili e
lasciando spazio alla visita
di Bibliotexpo.
La prossima edizione, di concerto con il Gruppo di lavoro e quello organizzatore, sarà caratterizzata da una maggiore articolazione della formula della manifestazione, prevedendo, oltre alla tradizionale parte espositiva e convegnistica, una parte più divulgativa per le associazioni di operatori culturali, di insegnanti, di genitori, il pubblico comune e le scuole da catturare e sensibilizzare alle tematiche della biblioteca e della lettura. Parte degli spazi del piano terra sarà destinata alle iniziative di comunicazione e di grande impatto come NPL o @ your library, e a una mostra bibliografica, per esempio, di editoria di qualità per bambini, ragazzi e giovani.
Come dimostrano la risoluzione delle Nazioni Unite, la campagna UNESCO Literacy for All, i programmi IFLA, vi è nel dibattito internazionale contemporaneo grande attenzione all'information literacy e al ruolo -- strategico per la sua acquisizione -- delle biblioteche, specie se di base, come le pubbliche e le scolastiche di base, e degli archivi. Potrebbe essere questo uno dei temi da sviluppare, anche nell'ambito delle campagne di richiamo che l'AIB promuove, attorno al quale è possibile aggregare un ampio numero di soggetti (UNESCO, UNICEF, MIUR ecc.) e avviare / riavviare tavoli di lavoro.
Allo stesso momento non dovranno essere trascurati nel programma scientifico dei convegni i temi più strettamente biblioteconomici quali, per esempio, la catalogazione, l'automazione, la cooperazione.
Tale manifestazione nazionale manterrà
il carattere tematico e itinerante, con il pieno coinvolgimento della
sezione regionale
disponibile a
organizzarla.
Visti i tempi di fatto lunghi per il pieno coinvolgimento dei vari
attori a livello locale (Regione, Provincia, Comune, istituzioni
e associazioni varie ecc.),
è necessario che venga per tempo individuato
un tema significativo, tenendo in considerazione le proposte e le
esigenze che emergono a livello locale e in ambito CNPR e
CEN.
Deve esservi infatti un buon bilanciamento tra tematica forte, che
interessi, attragga, stimoli la partecipazione a livello nazionale, e la
realtà locale.
Si ritiene opportuno procedere a una programmazione possibilmente triennale e, ottenuti disponibilità e impegno delle sezioni, a una definizione di massima dei temi:
Un'articolazione particolare della nostra
associazione
è quella tipologica e tematica garantita da
commissioni e gruppi,
il cui apporto dovrebbe alimentare il dibattito e la crescita
professionale. Sappiamo che vi sono condizioni che in molti casi
limitano la "produttività" di questi
organismi e si dovrà intervenire per rimuovere, laddove
possibile, gli ostacoli.
In
tal senso, un passo in
avanti
è già stato fatto maggiorando la quota prevista per
l'attività di
commissioni e gruppi.
Il loro ruolo istruttorio, scientifico e di presidio dovrebbe
contribuire alla progettazione e organizzazione di iniziative tematiche,
in collaborazione con le
sezioni
e l'AIB
nazionale.
Il
coordinatore,
sentiti gli altri membri, proporrà alle
sezioni
e al CEN le iniziative, le quali non necessariamente devono realizzarsi
all'interno dell'AIB:
commissioni e gruppi
possono collaborare con istituzioni, associazioni ecc. nella
realizzazione di attività di comune
interesse.
È bene che tutta l'attività, oltre che
programmata e comunicata, sia anche
debitamente documentata
per arricchire il patrimonio di conoscenza
dell'AIB.
Un settore in cui l'AIB può intervenire
costruttivamente è quello della partecipazione a iniziative
nazionali o locali di un certo rilievo sin dalle fasi progettuali:
è
la condizione migliore perché il potenziale scientifico e
professionale si dispieghi e contribuisca al dibattito e alla crescita
professionale. È bene che chi viene coinvolto come rappresentante
AIB
(nazionale,
regionale ecc.) abbia ben presente il ruolo che deve svolgere
all'interno, per esempio, di una commissione scientifica
per l'organizzazione di un convegno e
nell'interazione con rappresentanti istituzionali.
L'apporto dell'AIB deve risultare chiaramente
dai materiali che pubblicizzano l'iniziativa.
Tra le iniziative progettate dall'AIB e realizzate
autonomamente o in collaborazione con istituzioni interessate (per
esempio, università) possono rientrare anche le visite di studio,
in Italia e all'estero, a biblioteche nuove o rinnovate, a
sistemi e consorzi bibliotecari dai servizi innovativi, così come
visite delle biblioteche italiane per colleghi di altri paesi.
Sarà valutata
di volta in volta l'opportunità o meno di
partecipare, a quale livello (nazionale, regionale,
commissioni / gruppi)
e con quale taglio e ricaduta
a iniziative in cui all'AIB viene chiesto di essere presente. Lo
stesso vale per gli eventi per i quali viene chiesto il patrocinio e
l'uso del logo AIB.
In considerazione del notevole effetto diffusore di vari canali
(AIB-WEB, AIB-CUR,
AIB Notizie,
gli incontri delle
sezioni regionali
ecc.) e della conseguente ampia
possibilità di pubblicizzazione degli eventi patrocinati,
in linea di massima l'AIB concede
patrocinî
non onerosi.
L'AIB propende per un partenariato pieno piuttosto che per
l'esecuzione di eventi in qualche modo semplicemente
"commissionati" da amministrazioni, enti vari ecc.
Alle sezioni si propone di predisporre il proprio programma di attività proponendosi i seguenti obiettivi:
Alle commissioni si propone di predisporre il proprio programma di attività proponendosi i seguenti obiettivi: