Oggetto: Per la gratuità del servizio di prestito nelle biblioteche
Un grave pericolo si annuncia per le biblioteche degli enti pubblici
in Italia:
la perdita della gratuità del servizio di prestito.
Infatti, un rapporto della Commissione europea, reso noto dopo la
conclusione di un'indagine sull'applicazione della
In Italia la direttiva è stata recepita con il decreto legisaltivo 685/94, che ha modificato l'art. 69 della legge 633/41 (Protezione del diritto d'autore).
Riguardo al prestito, il legislatore italiano ha ritenuto di includere, tra gli istituti beneficiari delle deroghe previste dall' art. 5 della diretitva "le biblioteche e discoteche dello Stato e degli enti pubblici", con l'obiettivo di garantire la gratuità dei servizi aventi "fini esclusivi di promozione culturale e studio personale".
L'intervento della Commissione europea su questa materia ha già provocato una causa alla Corte di giustizia, terminata con la condanna del Belgio per la mancata applicazione delle procedure di remunerazione per le opere date in prestito ed una procedura d'infrazione per quattro Paesi, tra i quali l'Italia.
Questi Paesi saranno pertanto sollecitati a fornire chiarimenti sulle modalità di recepimento della direttiva nelle rispettive legislazioni.
L'Associazione Italiana Biblioteche esprime la più viva preoccupazione sulle iniziative degli organismi comunitari, che potrebbero creare una situazione di disagio per i cittadini, soprattutto per le categorie più deboli, quali i ragazzi, gli studenti, gli anziani, rendendo meno accessibile e ostacolando di fatto un servizio di base per l'educazione e la crescita culturale, quale è il prestito.
L'iniziativa della Commissione europea appare in evidente contrasto con i principi espressi dal Manifesto UNESCO sul diritto all'informazione ed alla conoscenza che le biblioteche pubbliche devono garantire a tutti i cittadini, in contrasto altresì con i compiti istituzionali delle biblioteche pubbliche italiane, soprattutto quelle degli enti locali, impegnate nella diffusione del libro e nella promozione della lettura in un paese caratterizzato, come è noto, da indici di lettura molto bassi.
L'AIB ricorda inoltre che gli stessi principi sono stati recentemente ribaditi con forza dal Documento "Linee di politica bibliotecaria per le autonomie", approvato nell'ottobre 2003 dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, dall'ANCI e dall'UPI a sostegno della gratuità dei servizi bibliotecari di base, ivi compreso il servizio di prestito.
L'Associazione Italiana Biblioteche chiede pertanto un intervento tempestivo, concertato con gli altri Paesi nella stessa situazione, verso la Commissione Europea, volto a sostenere i principi ispiratori della legislazione italiana vigente e a garantire, nelle forme che si riterranno opportune, la gratuità del servizio di prestito nelle biblioteche degli enti pubblici.
Allo scopo di rendere più incisivo l'intervento istituzionale l'AIB, in collaborazione con le altre associazioni professionali di settore, ha avviato una campagna d'informazione e sensibilizzazione attraverso i propri organi di stampa, il patrocinio ad iniziative nazionali, il sostegno ad interventi in altri paesi europei e i propri rappresentanti in EBLIDA (European Bureau of Library, Information and Documentation Associations).
L'AIB propone, pertanto, di promuovere la costituzione di un comitato nazionale contro il prestito a pagamento, che veda la partecipazione dei bibliotecari, degli utenti e delle forze sociali e politiche.
Inoltre l'AIB propone di costituire un tavolo di concertazione con le istituzioni per individuare le soluzioni più idonee a difendere i diritti pubblici.
Confidando nella Sua sensibilità su questo problema, Le chiedo un cortese cenno per confermarci la Sua auspicata disponibilità ad aderire alle suddette iniziative e per indicarci a tal fine un referente all'interno della Sua istituzione.
Colgo l'occasione per porgere i miei migliori saluti
Il Presidente Associazione Italiana Biblioteche
Miriam Scarabò