On. Giovanna Melandri
Ministro per i beni e le attività culturali
e p.c.
all'on. Massimo d'Alema
Presidente del Consiglio dei Ministri
Sede
OGGETTO: Richiesta di colloquio urgente in relazione al Piano d'Azione Mediateca 2000: infrastruttura della conoscenza.
Il 15 luglio del 1997 il Ministro Veltroni presentava al Paese, in una manifestazione tenutasi al Collegio Romano, con la partecipazione dei rappresentanti di ANCI, UPI, Coordinamento delle Regioni, RAI, TELECOM, Associazione italiana biblioteche, Associazione bancaria italiana e numerosi altri organismi interessati il Piano d'azione in oggetto.
Avrebbe potuto essere per il nostro Paese una di quelle azioni intersettoriali sulle quali si è fondato il successo delle campagne di innovazione tecnologica nei servizi pubblici ed in particolare in quelli basate sulle tecnologie dell'informazione che determinano la possibilità di concretizzare la prospettiva della Società della Conoscenza. L'Italia avrebbe potuto essere in prima fila con gli USA, la Gran Bretagna, la Francia, l'Olanda e la Germania nello sviluppo di nuovo servizi e nuovi consumi orientati all'investimento sull'intelligenza degli individui.
Di quell'ambizioso piano che l'AIB aveva contribuito in gran parte a progettare si diede corso alla sola parte relativa alla formazione di giovani da inserire nelle strutture che avrebbero dato vita alla modernizzazione di biblioteche, archivi, teatri, musei, cinema, scuole ed università, corsi affidati ad Italia Lavoro che hanno coinvolto oltre 400 giovani in sei regioni del Sud.
L'AIB, tra tutti gli organismi che avevano preso impegni, è stata l'unica a rispondere con la propria rete di Sezioni regionali alle esigenze di informazione e di supporto ai comuni ed alle istituzioni culturali coinvolte, alla redazione dei materiali, alle visite di istruzione, agli studenti per ogni necessità di informazione ed orientamento.
Con la caduta del Governo Prodi, sia il Ministro Veltroni, pur Segretario del Partito di maggioranza relativa, sia il Sottosegretario La Volpe, attualmente Sottosegretario agli Interni, dimostrando una palese irresponsabilità, non hanno evidentemente rappresentato a Lei la necessità di seguire il Piano senza creare interruzioni.
Le raccomandai l'urgenza di riprendere il lavoro interrotto in un telegramma inviatoLe il giorno del Suo insediamento e da allora dopo oltre cento telefonate alla Sua Segreteria sono stato invitato oggi a rinnovare l'istanza col presente fax.
Nel frattempo i Comuni del Sud hanno continuato a richiedere a noi informazioni e spiegazioni sulle prospettive di sviluppo di un Piano al quale avevano aderito a centinaia arrivando fino a venirmi a trovare nella mia sede di lavoro in Lugo di Romagna per poter avere orientamenti su cosa fare comunque, in presenza di una grave latitanza del Governo!!! Lo stesso abbiamo fatto nei confronti dei giovani allievi, invitati da Italia Lavoro a costituirsi in cooperative la cui formula era imposta al di fuori di ogni consapevole indirizzo del governo e le cui prospettive di sviluppo sono inesistenti mancando ogni impegno ed azione nella direzione dello sviluppo delle infrastrutture tecnologiche nelle quali tali aziende avrebbero potuto proficuamente investire la professionalità acquisita.
Così si distruggono patrimoni immensi di fiducia e di buona volontà in un'area del Paese che avrebbe bisogno di ben altri esempi di capacità di governo.
Le rinnovo pertanto la richiesta di un colloquio urgente per verificare le posizioni del Governo sullo sviluppo dei servizi di informazione, di biblioteca pubblica, di accesso alla conoscenza su ogni forma di supporto.
Le segnalo che il Coordinamento delle Regioni, l'ANCI, l'Associazione degli Editori sono d'accordo con noi sull'urgenza dello sviluppo di questo settore per il futuro del Paese.
La stessa riforma del Ministero sarà stata inutile se non sarà capace di innestarsi sui processi veri che nel Paese comunque sono in atto ma che rischiano di non cogliere le enormi opportunità che lo sviluppo di questi servizi offrirebbe al miglioramento delle prospettive di sviluppo nel suo complesso.
Restando in attesa porgo distinti saluti
IL PRESIDENTE
Igino Poggiali
Roma, lì 7 gennaio 1999