“The cost of knowledge”. Protesta a favore dell’accesso pubblico alla letteratura scientifica

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Il 21 gennaio scorso il matematico americano Timothy Gowers, vincitore del premio Fields, ha lanciato attraverso un post pubblicato sul suo blog una protesta contro l’editore Elsevier, da anni noto alle biblioteche accademiche e agli istituti di ricerca per le sue aggressive politiche commerciali, dando vita ad un crescente movimento di opposizione alla diffusa concentrazione del sistema editoriale internazionale nelle mani di pochi editori.

La politica attuata dalle grandi case editrici internazionali sta creando anche in Italia una situazione sempre più insostenibile per le biblioteche accademiche e degli istituti di ricerca, che si vedono obbligate a versare agli editori cifre sempre più cospicue con un impatto negativo sullo sviluppo delle collezioni e dei servizi.

Di recente Elsevier ha inoltre intrapreso un’intensa attività di lobby contro la disseminazione ad accesso aperto della conoscenza, proponendo accordi restrittivi e periodi di embargo alle università che hanno adottato una politica istituzionale di deposito dei preprint o dei postprint dei lavori di ricerca negli archivi istituzionali ad accesso aperto.

Già più di 7.800 ricercatori di tutto il mondo, comprese le più prestigiose università americane, hanno firmato l’appello di Gowers sul sito The cost of knowledge impegnandosi a non collaborare più con il gruppo editoriale Elsevier.
L’Associazione Italiana Biblioteche, che sin dal 2006 ha adottato una posizione a favore dell’accesso pubblico alla letteratura scientifica, si unisce alla protesta delle comunità dei ricercatori, auspicando che anche in Italia si cominci a dibattere in modo serio ed approfondito sul tema dell’accesso alla conoscenza e si diffondano modelli di diffusione della conoscenza alternativi a quelli commerciali.

Roma, 6 marzo 2012

 

In a blog posted on January, 21 Timothy Gowers of the University of Cambridge, a mathematician and a Fields Medal winner, called for boycott against Elsevier, an academic publisher well-known to libraries for its aggressive business model. He pledged not to publish, referee, or do any editorial work for Elsevier journals.

The oligopolistic market of scholarly communication is shrinking research and university library budgets. In Italy, as well as world-wide, university and research centre libraries are obliged to spend a considerable part of their financial resources to access the knowledge created by university researchers. Library services along with budgets and collections are declining.

Recently, Elsevier also started a lobby campaign against the open dissemination of knowledge, by proposing a separate agreement for those universities that have adopted an OA institutional mandate.

After the publication of Gower’s post more than 7.800 researchers added their names to the list posted on the Web site The cost of knowledge supporting the boycott. AIB, the Italian Library Association, in line with its statement on Open Access made in 2006, joins the protest of the international researcher community and calls for an agenda to be set in Italy to discuss scientific publishing and open access to knowledge in order to promote and to implement alternative scholarly communication models.

Rome, 6th March 2012

Creata da Giovanna Frigimelica il 06/03/2012. Ultima modifica 04/09/2024 di Vanni Bertini
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