Gentile candidata/o,
i rappresentanti regionali dell’Associazione Italiana biblioteche e i sottoscritti Sistemi bibliotecari della regione, desiderano portare alla Sua attenzione alcune riflessioni sul tema dei servizi bibliotecari, tradizionalmente ignorato dal dibattito politico e solo saltuariamente lambito dalla discussione pubblica circa la definizione delle politiche culturali sia a livello regionale che nazionale.
A dispetto di ricorrenti previsioni che ormai da quasi un ventennio pronosticano il loro dissolvimento nel mare dell’informazione, le biblioteche appaiono oggi più vive ed attive che mai. Esse sono vissute da un numero crescente di cittadini, incalzati dalle strette di una durissima crisi economica, come una fondamentale risorsa per la socializzazione, l’alfabetizzazione e l’accesso a servizi funzionali alla riqualificazione professionale.
Nel nostro paese iscrizioni e prestiti alle biblioteche pubbliche sono considerevolmente aumentati nell’ultimo anno (dati nazionali parlano di oltre il 70%). I loro servizi sono rivolti a fasce di pubblico molto diverse per età, interessi e nazionalità. A partire dai più giovani – dal progetto Nati Per Leggere che si rivolge ai bambini da 0 a 6 anni, a Crescere Leggendo per i ragazzini dai 6 agli 11 anni – fino agli adulti italiani e stranieri ed agli anziani, le biblioteche sono in grado di incidere virtuosamente sulla qualità della vita di tutti i cittadini.
In Friuli Venezia Giulia oltre 200 biblioteche coprono in modo capillare tutto il territorio regionale, da Timau a Lignano, da Budoia a Pieris. Attraverso i loro servizi e le loro molteplici attività esse sono in grado di coinvolgere un considerevole numero di cittadini, tanto che si può ragionevolmente pensare, pur in assenza di dati ufficiali, che i prestiti effettuati da tutte le biblioteche pubbliche della regione ammontino ad almeno un milione di unità all’anno.
Nonostante il vasto apprezzamento collettivo ed una così rilevante funzione sociale, le biblioteche scontano una visibilità estremamente ridotta se rapportata ad istituzioni culturali in grado di sviluppare iniziative decisamente episodiche, ma di maggiore impatto mediatico.
La difficoltà delle biblioteche ad imporsi all’attenzione dei soggetti politico-istituzionali si traduce anche nella nostra regione nella destinazione al comparto di risorse finanziarie sempre più ridotte.
Il taglio del 60% dei già esigui contributi regionali – passati da 695.000 a 320.000 euro – oltre a contribuire in modo irrisorio al risanamento del bilancio regionale, rischia di arrestare lo sviluppo della nostra rete bibliotecaria e di comprometterne la funzionalità con evidenti ripercussioni su un tessuto socioculturale già sottoposto a gravi tensioni.
L’entrata in vigore della L.R. 25/2006, che già nella sua titolazione sottolinea il ruolo di sviluppo della rete bibliotecaria regionale da parte dell’Ente Regione, benché tardiva rispetto alle realtà regionali più avanzate e pur destinando al settore modesti finanziamenti, ha tuttavia rappresentato un punto di svolta nella gestione del Sistema bibliotecario regionale ed ha contribuito a guidarlo verso quell’aggregazione dei servizi in Sistemi bibliotecari intercomunali che rappresenta una delle leve per la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete. Si tratta però di un processo in fase iniziale, reso fragile dalla penuria di risorse finanziarie e rallentato dall’assenza di una cabina di regia di livello regionale che qui chiediamo con forza.
Le competenze di indirizzo e coordinamento riconosciute dalla legge in capo alla Regione dovrebbero tradursi nell’elaborazione di una strategia di ampio respiro intesa alla diffusione ed alla razionalizzazione dei Sistemi bibliotecari (che oggi da un lato coprono solo parte del territorio regionale e dall’altro sono troppo piccoli e troppo numerosi, quindi poco efficienti), allo sviluppo di servizi su larga scala quale ad esempio il prestito interbibliotecario, per garantire la crescita e la diffusione dei progetti di promozione della lettura sollecitando la collaborazione e la sinergia con diversi assessorati, e assicurare l’ingresso in tutte le biblioteche delle nuove tecnologie dell’informazione applicate alla gestione dei servizi.
Si tratta di iniziative indispensabili per salvaguardare l’esistenza di una rete bibliotecaria moderna ed efficiente la cui complessità rende improcrastinabile la creazione di un Ufficio per le Biblioteche dotato delle risorse, delle competenze e del riconoscimento necessari ad ottemperare in modo appropriato alla funzione di coordinamento generale che la legge attribuisce all’istituzione regionale.
Solo attraverso un organismo adeguato esso sarà in grado di rilevare parametri rigorosi, certi e significativi sul reale funzionamento di ciascun Sistema, elemento indispensabile per una corretta valutazione della vitalità degli stessi al fine anche di una più equa redistribuzione dei contributi che non può e non deve essere fatta “a pioggia” per accontentare tutti, ma alla fine non soddisfare nessuno. In questa valutazione un ruolo essenziale è rivestito dai coordinatori dei Sistemi che sono tenuti ad inviare dati certi e attendibili sulle realtà che sono chiamati a gestire e che ora, ci auguriamo, attraverso il nuovo Portale regionale delle biblioteche potranno essere pubblici e condivisi.
Non va inoltre dimenticato che a tutti i Sistemi della Regione deve essere riconosciuto un ruolo all’interno della Conferenza dei Sistemi, prevista dalla L.R. 25/2006 che ora li vede scarsamente e sporadicamente rappresentati a causa del ridotto numero di rappresentanti convocati e dell’esiguità degli incontri fin qui effettuati.
Riteniamo che la possibilità per tutti i cittadini di perseguire il miglioramento delle proprie condizioni di vita e di lavoro dipenda anche dalla disponibilità diffusa di biblioteche in grado di erogare servizi improntati alla creatività, alla flessibilità e all’ascolto sociale.
Un servizio, questo, la cui efficienza e sostenibilità economico finanziaria è vincolata all’adozione di pratiche cooperative su vasta scala, all’utilizzo accorto ed il più ampio possibile delle nuove tecnologie e, non da ultimo, alla disponibilità di personale professionalmente preparato e costantemente aggiornato dal momento che, come è stato correttamente osservato, in ogni organizzazione complessa “risulta indispensabile recuperare il fattore “professionalità” quale elemento portante della qualità”.
E la qualità del servizio offerto dalle biblioteche della regione è testimoniato anche dai numeri che Le forniamo in allegato. Le cifre riportate riguardano i servizi più macroscopici e strutturali, ma non possiamo sottacere l’insieme delle iniziative culturali che ciascun Sistema realizza a partire dagli incontri con l’autore, alla promozione del libro e della lettura presso le scuole di ogni ordine e grado, alla creazione di gruppi di lettura, all’alfabetizzazione linguistica e informatica per tutte le fasce d’età, alla valorizzazione di molti beni documentali conservati in biblioteca, espressione della storia della comunità in cui la biblioteca stessa opera, e a tante altre diverse proposte culturali.
Riteniamo che la biblioteca pubblica rappresenti una risorsa alla quale la società contemporanea non possa rinunciare senza aggravare le condizioni di un declino che è anche e soprattutto culturale.Su questo punto le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dei recenti Stati Generali della Cultura a Roma sono chiare: “Esiste da decenni una sottovalutazione clamorosa della cultura … da parte delle istituzioni rappresentative della politica, del governo, dei governi locali, ma anche della società civile. Non possiamo giocare con il rischio del fallimento del nostro Paese, ma il contenimento e la riduzione della spesa pubblica non vogliono dire che non ci possa essere una selezione. Scegliere è una responsabilità della politica: dire dei no e dire dei sì. E servono di più i sì”.
L’Associazione Italiana Biblioteche e i Sistemi bibliotecari della regione saranno sempre a fianco degli amministratori che vorranno raccogliere la sfida.
La ringraziamo per l’attenzione e Le porgiamo distinti saluti.
Il CER dell’AIB FVG
i Sistemi Bibliotecari del Friuli Venezia Giulia
Servizio Biblioteche Civiche del Comune di Trieste
Sistema bibliotecario dell’hinterland udinese
Sistema bibliotecario urbano di Pordenone
Sistema bibliotecario territoriale della Provincia di Gorizia
Sistema bibliotecario del Medio Friuli
Servizio bibliotecario del Basso Friuli
Sistema bibliotecario della Bassa friulana centrale
Sistema bibliotecario della Bassa friulana occidentale
Sistema bibliotecario della Carnia
Sistema bibliotecario del Cividalese
Sistema bibliotecario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale
Sistema bibliotecario della Pianura pordenonese
Servizio bibliotecario Convenzionato dello Spilimberghese
Biblioteche della Montagna Pordenonese
Tabella dati statistici dei Sistemi
Nome Sistema |
Biblioteche che lo compongono |
Popolazione servita |
Patrimonio informatizzato |
Utenti iscritti attivi nell’anno 2012 |
Prestiti nell’anno 2012 |
Comune di Trieste – Servizio Biblioteche Civiche | Biblioteca Civica “Attilio Hortis”, Biblioteca Comunale “Pier Antonio Quarantotto Gambini”, Biblioteca Comunale “Stelio Mattioni” |
207.800 abitanti |
183.774 volumi |
9.068
|
159.258 |
SBHU – Sistema Bibliotecario dell’Hinterland udinese | Udine, Manzano, Martignacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, San Giovanni al Natisone, Santa Maria La Longa, Tarcento, Tavagnacco, Tricesimo
|
178.709 abitanti |
470.201 volumi |
18.028 |
265.876 |
Sistema Bibliotecario Urbano di Pordenone | Pordenone e 5 Biblioteche di Circoscrizione |
51.000 abitanti |
155.114 volumi |
7.801 |
85.549 |
Sistema bibliotecario in provincia di Gorizia | Ronchi dei Legionari (Biblioteca specializzata Centro sistema del Consorzio Culturale del Monfalconese),Capriva del Friuli, Cormòns, Doberdò del Lago/Doberdob, Duino Aurisina/Devin Nabrezina (2 sedi – TS), Farra d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Ruda (UD), Sagrado, San Canzian d’Isonzo (2 sedi), San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo/Sovodnje ob Soci, Staranzano, Turriaco, Villesse
e la Biblioteca slovena Damir Feigel (Gorizia) |
154.000 abitanti |
404.884 volumi |
33.672 |
284.248 |
SBBF – Sistema Bibliotecario del Basso Friuli | Cervignano del Friuli, Aiello del Friuli, Aquileia, Campolongo Tapogliano, Fiumicello, San Vito al Torre, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina, Visco.
|
32.352 abitanti |
102.328 volumi |
4.913 |
54.214 |
Sistema Bibliotecario della Bassa Friulana occidentale
|
Latisana, Pocenia, Rivignano, Ronchis, Teor |
25.043 abitanti |
63.119 volumi |
2.396 |
19.244 |
Sistema bibliotecario del Cividalese
|
Cividale del Friuli,Buttrio, Corno di Rosazzo, Drenchia, Grimacco, Moimacco, Premariacco, Prepotto, Pulfero, Remanzacco, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna, Torreano.
Museo archeologico nazionale (Biblioteca della Soprintendenza archeologica e Biblioteca della Soprintendenza dei beni storico-artistici), Fondazione De Claricini Dornpacher, Fondazione Niccolò Canussio, Società operaia di mutuo soccorso ed istruzione, Circolo Ivan Trinko, Convitto nazionale Paolo Diacono |
39.906 abitanti |
141.365 volumi |
3.446 |
40.428 |
Sistema bibliotecario del Medio Friuli | Codroipo,Basiliano, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Castions di Strada, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Mortegliano, Sedegliano, Talmassons, Varmo |
53.493 abitanti |
184.500 volumi |
14.028 |
86.361 |
SBBFC –Sistema Bibliotecario Bassa Friulana Centrale | San Giorgio di Nogaro,Bagnaria Arsa, Bicinicco, Carlino, Gonars, Marano Lagunare, Muzzana del Turgnano, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Porpetto, Precenicco, Torviscosa |
37.445 abitanti |
153.414 volumi |
9.093 |
52.679 |
Sistema bibliotecario del Gemonese Canal del Ferro e Val Canale | Gemona, Artegna, Bordano, Chiusaforte, Magnano in Riviera, Moggio Udinese, Montenars, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio, Trasaghis, Venzone, Comunità montana del Gemonese Canal del Ferro e Val Canale |
32.284 abitanti |
205.454 volumi del quale circa il 50% è informatizzato |
3.652 |
31.277 |
Sistema biliotecario della pianura pordenonese
|
Casarsa della Delizia, Arzene,
Chions, Cordovado, Fiume Veneto, Morsano al Tagliamento, Pravisdomini, San Martino al Tagliamento, San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, Valvasone, Zoppola, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Associazione Il Noce |
100.601 abitanti |
290.612 |
30.351 |
54.460 |
Sistema Bibliotecario SeBiCo – Servizio Bibliotecario Convenzionato dello Spilimberghese | Spilimbergo, Clauzetto, Forgaria nel Friuli, Meduno, Pinzano al Tagliamento, San Giorgio della Richinvelda, Sequals, Tramonti di Sopra, Travesio, Vito d’Asio, Biblioteca specialistica del CRAF |
27.874 abitanti |
116.296 |
3.266 |
44.305 |
BiblioMp – Biblioteche Montagna Pordenonese | Andreis, Arba, Aviano, Barcis, Budoia, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Montereale Valcellina, Polcenigo, Vajont, Vivaro.
Isituto comprensivo di Montereale Valcellina, Istituto comprensivo di Maniago |
42.260 abitanti |
177.507 |
11.082 |
54.687 |
Sistema Bibliotecario della Carnia | Tolmezzo, Amaro, Ampezzo, Cavazzo Carnico, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Tolmezzo, Treppo Carnico, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio. Biblioteca del Museo Gortani di Tomezzo, Biblioteca del Museo geologico di Ampezzo |
38.762 abitanti |
178.000 |
2.500 |
25.000 |
Totale Sistemi
14 |
Totale Biblioteche
192 |
Popolazione servita
1.007.815 |
Patrimonio informatizzato
2.726.114 |
Utenti iscritti attivi nell’anno 2012
153.296 |
Prestiti nell’anno 2012
1.257.586 |