Lettera alla casa editrice EXEO

Al Direttore della
Casa editrice EXEO
Piazzetta Modin, 12
35129 Padova

e

via Dante Alighieri 6 int. 1
35028 Piove di Sacco PD

e p.c.

Dott. Marco Avventi
Via LinkedIn

Prof. Dott. Ing. Paolo Bevilacqua
Università di Trieste

Oggetto: Rifiuto di procedere alla vendita di e-book alle biblioteche

Le scrivo nella qualità di Presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche in merito alla segnalazione pervenutami dalla Biblioteca dell’Università di Trieste circa il rifiuto, da parte della casa editrice EXEO, di procedere alla vendita dell’e-book Le procedure di screening nella VIA, di cui è autore il dott. Marco Avventi. La Biblioteca mi informa che una vostra collaboratrice scrive che gli e-books EXEO non sono forniti alle biblioteche perché trattandosi di prodotti digitali, sono copiabili dagli utilizzatori in violazione del copyright.

È possibile che, in virtù del contratto d’autore da lui stipulato, il dott. Avventi abbia ceduto alla casa editrice EXEO in via esclusiva i diritti di diffusione e di distribuzione della sua opera. Molto meno probabile è però che tale contratto comporti anche una clausola di discriminazione della clientela e l’esclusione delle biblioteche dalla lista di possibili acquirenti. Né è ipotizzabile che il Professore Paolo Bevilacqua, docente presso la stessa università di Ingegneria delle Materie Prime, nell’inserire tale titolo nella lista di pubblicazioni necessarie a sostenere l’esame, fosse al corrente delle pratiche discriminatorie seguite dalla casa editrice nella scelta dei suoi circuiti distributivi.

È del tutto erronea, inoltre, e anche offensiva, l’argomentazione addotta da EXEO secondo cui gli utilizzatori delle biblioteche agiscono in violazione della legge sul diritto d’autore. Le rappresento che le biblioteche italiane, rispettose del bene pubblico della legge e del bene comune delle idee, sono istituzioni che operano in conformità al dettato disposto dalla Legge 633/1941 sul diritto d’autore, integrato dal DL 68/2003.

Le ricordo che le biblioteche non sono clienti molesti, da accompagnare alla porta dell’arena commerciale, ma rappresentano il luogo in cui si esercita concretamente il diritto degli individui all’accesso all’informazione, all’apprendimento e allo sviluppo culturale, senza discriminazioni di sorta, in particolare di carattere economico. L’accesso all’informazione è un diritto riconosciuto internazionalmente anche quale condizione imprescindibile per il funzionamento dei sistemi democratici. Mi permetto inoltre di farLe presente che è missione dell’editore garantire le migliori condizioni di distribuzione per le opere di un autore, al fine di assicurare la più vasta circolazione delle idee e garantirne il massimo impatto.

Ritengo opportuno inviare la presente lettera per conoscenza al dott. Marco Avventi e al Professore Paolo Bevilacqua, che probabilmente sono ignari dei comportamenti commerciali discriminatori messi in atto dalla casa editrice da Lei diretta.

Distinti saluti,
Stefano Parise
Presidente AIB

Roma, 18 marzo 2013
Prot. n. 30/2013

Risposta della casa editrice