La società è sull’orlo di cambiamenti sostanziali. La trasformazione dei media e del mercato dell’informazione è una delle sfide più grandi per la nostra società. Essa rappresenta tanto un’opportunità quanto un rischio per l’Europa.
Compito della classe politica europea è anche quello di garantire a tutti i cittadini europei un libero accesso all’informazione, all’istruzione, alla cultura, alle attività ricreative e ai contenuti attraverso i servizi pubblici. Un mercato competitivo in grado di aggiornarsi costantemente si basa anche su cittadini ben istruiti e informati.
In questo contesto le biblioteche assicurano libero accesso ai contenuti, alle informazioni, e in generale alla cultura a tutti i cittadini europei. Tuttavia l’attuale struttura giuridica impedisce alle biblioteche di soddisfare questi servizi ormai essenziali in una società digitale come la nostra, specialmente in relazione a ciò che concerne lo sviluppo del mercato dell’e-book.
- A causa dell’esaurimento del diritto di distribuzione dopo la prima vendita, una biblioteca può acquistare testi pubblicati, ad es. libri, da una libreria e usare le copie per il prestito ai suoi utenti. Tali azioni non interferiscono con i diritti dell’autore (o con quelli di chiunque altro li detenga). Di conseguenza, la biblioteca decide in base alla sua politica d’acquisto quali libri comprare e destinare al prestito pubblico.
- D’altro lato, proprio perché il prestito elettronico (e-lending) è un servizio, il concetto di esaurimento del diritto di distribuzione non si applica, e la biblioteca può solo acquistare l’oggetto digitale, che si tratti di un e-book o di un e-journal, giungendo ad un contratto di licenza con l’autore (o con chi ne detiene i diritti). I detentori dei diritti sono liberi di decidere se dare o meno accesso a un lavoro specifico, e in quale misura darlo. La conseguenza di tutto ciò è che la politica d’acquisto può essere decisa dall’editore e non dalla biblioteca.
- È un cambiamento significativo, e a parer nostro inaccettabile, che la politica d’acquisto delle biblioteche, così come il libero accesso all’informazione da parte dei cittadini europei, possano essere determinati dagli editori.
A questo proposito EBLIDA propone:
- Un memorandum di intesa con la Federazione degli Editori Europei riguardo a “Modelli di licenza equi”
- Un aggiornamento del regime di copyright per quanto concerne e-books, prestito elettronico ed e-content in modo da permettere alle biblioteche di continuare ad offrire i loro servizi a tutti i cittadini europei.