L’Associazione Italiana Biblioteche aderisce e supporta l’appello di Amnesty International UK a favore della liberazione della bibliotecaria ucraina Natalya Sharina, Direttore della Biblioteca di Letteratura Ucraina a Mosca attualmente ai domiciliari.
L’arresto risale al 28 ottobre 2015 eseguito dall’Investigations Committee russo che accusa la bibliotecaria di “incitamento all’odio” solo per la presenza, nel posseduto della biblioteca da lei diretta, di titoli definiti “Russophobic” di autori ucraini considerati “anti-Russia propaganda”, come ad esempio Dmytro Korchynsky.
Dopo aver trascorso qualche giorno in carcere, dove più di una volta ha avuto necessità di un supporto medico, Natalya Sharina è ai domiciliari presso la propria abitazione in attesa di una sentenza, rischiando una pena di 5 anni di detenzione.
L’Associazione Italiana Biblioteche invita tutti i colleghi bibliotecari a sottoscrivere l’appello di Amnesty International UK a favore dell’immediata liberazione e scioglimento di ogni accusa verso Natalya Sharina.
Roma, 14 gennaio 2016