[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2009)

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Firenze, Pisa, Siena: i tre sistemi bibliotecari universitari toscani a confronto

di Giulia Maraviglia, Renato Tamburrini, Guido Badalamenti

Presentiamo qui in modo comparativo un intervista ai dirigenti dei Sistemi Bibliotecari di Ateneo delle tre Università toscane: Firenze (Giulia Maraviglia), Pisa (Renato Tamburrini), Siena (Guido Badalamenti).


1- Presentazione dello SBA

Firenze (dati al 31/12/2008)


Lo SBA fiorentino comprende 5 biblioteche di area per complessivi 27 punti di servizio. Queste 5 biblioteche interfacoltà si articolano in 1 punto di servizio interfacoltà (Biblioteca di Scienze Sociali), 8 punti di servizio di facoltà, 18 dipartimentali. Gli utenti potenziali del Sistema annoverano 65.793 studenti, 2.259 docenti, 1.668 tecnici-amministrativi. Gli utenti reali (utenti potenziali che hanno usufruito almeno una volta del prestito) sono 29.963


Storia dello SBA

La costituzione del Sistema bibliotecario di Ateneo risale al 1994. L´Ateneo fiorentino è stato tra i primi (se non il primo) in Italia a rilevare l´importanza di costituire un Sistema di servizi bibliotecari, gestiti da personale bibliotecario, con un loro coordinamento unitario per garantirne uno sviluppo omogeneo alla luce di concetti quali la ricerca della efficacia e della efficienza, l´applicazione di sistemi di rilevazione e valutazione dei dati, la proiezione sui bisogni dell´utente, la definizione di politiche economicamente efficaci in un regime di autonomia di bilancio delle Università. Il modello organizzativo iniziale prevedeva la costituzione di 7 poli bibliotecari nei quali venivano aggregate con il criterio della dislocazione sul territorio le 21 biblioteche fino ad allora afferenti alle Facoltà nonch´ la maggioranza dei fondi librari afferenti ai dipartimenti e la costituzione di un Ufficio centrale di coordinamento del Sistema. L´attuale configurazione dello SBA risale invece al 1999 quando in applicazione del nuovo Regolamento SBA, emanato nel 1998, i poli venivano trasformati in 5 biblioteche di area seguendo il criterio dei raggruppamenti della Ricerca: Biomedico, Scienze, Scienze sociali, Tecnologico e Umanistico. Maggiori dettagli sull´attuale architettura del SBA si possono avere consultando il Regolamento dello SBA e dei servizi: http://www.sba.unifi.it/CMpro-v-p-71.html.

La gestione del Sistema veniva affidata da subito a un ruolo tecnico, un coordinatore dell´allora qualifica di X livello dell´area delle biblioteche, dalla riorganizzazione delle biblioteche per aree (1999) trasformato in un ruolo di dirigente a contratto divenuto poi in dirigente di ruolo (2005).

Le biblioteche dello SBA fanno parte del Servizio Bibliotecario Nazionale fino dal 1986; attualmente utilizzano il software Aleph mantenendo il colloquio con l´indice SBN ed hanno arricchito l´offerta di servizi grazie alla acquisizione e messa in funzione di sistemi quali Metalib ed SFX con una forte attenzione e conseguente sviluppo della collezione in formato digitale.
Nelle Biblioteche d´area sono erogati i seguenti servizi:

  1. lettura e consultazione in sede;

  2. accesso ad Internet;

  3. prestito;

  4. prestito interbibliotecario e fornitura copie;

  5. riproduzioni;

  6. informazione bibliografica e assistenza nella ricerca;

  7. consultazione tesi;

  8. consultazione materiali antichi, rari o di pregio;

  9. servizi per i disabili.


Pisa

Lo SBA pisano comprende 16 biblioteche, delle quali 1 interfacoltà (Biblioteca Giuridica); 7 di facoltà, 6 interdipartimentali, 2 dipartimentali. Sebbene la gestione della spesa sia centralizzata (vedi articolo di Zanetta Pistelli) tutte le 16 biblioteche sono centri di responsabilità autonomi derivanti dalla fusione di biblioteche dipartimentali o da biblioteche di facoltà. Le due biblioteche dipartimentali sono comunque centri autonomi e coincidono solo disciplinarmente col corrispondente dipartimento.

Gli utenti potenziali sono 48.995 studenti, 1.660 docenti, 1.600 tecnici amministrativi.

Gli utenti reali (dati 2008) sono 83.850. Nel 2008 sono stati effettuati 150.104 prestiti.


Storia dello SBA

(Per questo punto si rinvia all'articolo di Zanetta Pistelli, pubblicato in questo stesso numero.)


Siena

Attualmente il Sistema risulta articolato in sette Biblioteche centrali di Facoltà (Economia, Farmacia, Ingegneria, Lettere Arezzo, Lettere Siena, Medicina, Scienze) ed una Biblioteca di Area (Giurisprudenza e Scienze Politiche). Le biblioteche di Dipartimento non erano già più riconosciute dal vecchio ordinamento, n´ sono previste dal nuovo Regolamento, esistono tuttavia per ragioni storiche ed architetturali dei Fondi librari, alcuni dei quali si trovano anche all´interno dei Dipartimenti o di Centri interdipartimentali (anche se in numero molto limitato), che stanno via via afferendo ad una Biblioteca di Area, di Polo o di Facoltà.

La tabella seguente, i cui dati sono relativi al 2008, dovrebbe fornire un quadro delle dimensioni del Sistema Bibliotecario, della sua attività e dell´uso da parte degli utenti:


Superficie totale delle biblioteche 19.093 mq, di cui il 69% (13.123 mq) direttamente accessibile al pubblico
Scaffali occupati dal materiale bibliografico 54.396 metri lineari, di cui 27.286 metri a consultazione diretta
Postazioni di lavoro 2.420 posti di lettura, 215 postazioni di lavoro informatiche
Patrimonio bibliografico posseduto accessibile in linea 715.118 monografie, 234.407 annate di periodici, 9.951 unità di altro materiale
Risorse elettroniche in rete di Ateneo 9.500 periodici elettronici, 433 banche dati
Risorse elettroniche ad accesso ristretto (dalle sottoreti di singole biblioteche) 2.213 periodici elettronici, 43 banche dati
Crescita annuale (2008) del catalogo generale 55.393 nuovi documenti, 46.684 documenti modificati
Accessi annuali alla consultazione dei cataloghi 483.525 catalogo generale, 411.786 piattaforma periodici elettronici e banche dati
Utenti potenziali 22.429 (tra studenti, docenti, docenti a contratto, personale tecnico amministrativo)
Utenti attivi 14.060 (che hanno usufruito almeno una volta del prestito)
Prestiti annuali 110.834 prestiti locali, 5.619 documenti in prestito interbibliotecario
Orario di apertura delle biblioteche 1.147 ore settimanali, 59.644 ore annuali

Storia dello SBA

L´idea di superare la logica delle Biblioteche di Dipartimento o di Cattedra risale già ai primi anni ´80 nell´Ateneo senese, grazie all´emanazione di un decreto rettorale che riconosceva solo le Biblioteche di Facoltà, tuttavia bisogna notare che in alcuni casi si è trattato di un processo lungo e la reale afferenza delle Biblioteche dipartimentali, così come la definizione del ruolo centrale delle Biblioteche di Facoltà ha richiesto del tempo e si è realizzato solo progressivamente nel corso degli anni successivi. Verso la fine degli anni ´80 (1986-1988), l´avvio - abbastanza pioneristico data la situazione italiana - di una procedura centralizzata a livello di Ateneo per l´automazione delle Biblioteche, e poi per la consultazione delle risorse elettroniche, hanno posto le basi / hanno accompagnato il processo di razionalizzazione delle risorse umane e finanziarie ed hanno creato i presupposti per una gestione sistemica delle biblioteche. Nel 1992, con il passaggio ad un nuovo sistema di automazione integrato per tutte le funzioni di biblioteca, si è maggiormente definito il ruolo di coordinamento tra le biblioteche, soprattutto per gli aspetti informatici ma anche per quelli di politica degli acquisti. Altra tappa significativa nella storia dello SBA è stata l´adesione nel 2000 dell´Ateneo al progetto cooperativo CIPE (divenuto poi Consorzio formale) con il quale si è cominciato ad affrontare in maniera sistemica e consortile il tema dell´acquisto e della fruizione delle risorse elettroniche in biblioteca. A seguito di una riorganizzazione di tutta l´amministrazione dell´Ateneo, nel 2004, per la prima volta, tutte le biblioteche e gli uffici centrali vengono fatti afferire in modo strutturato ad una nuova Area dirigenziale, denominata Area Sistema delle Biblioteche.

Il Sistema Bibliotecario dell´Ateneo senese ha appena intrapreso adesso una nuova fase organizzativa, che si è avviata con l´emanazione, il 24 aprile 2009, di un nuovo Regolamento con il quale si conferma il Sistema come un´area dirigenziale dell´Ateneo (definita ora Sistema Bibliotecario di Ateneo), si ridefiniscono gli assetti degli Organi (ponendo una chiara distinzione tra organi di indirizzo e di gestione), si stabilisce per la prima volta l´autonomia amministrativa del Sistema (costituendolo in centro unico di spesa) e si pongono le basi per avviare una revisione dell´attuale organizzazione del Sistema stesso.

Il nuovo Regolamento del Sistema Bibliotecario di Ateneo si pone dunque in linea di continuità con questo processo di razionalizzazione già in atto da tempo e - sulla base anche delle indicazioni del MIUR e della CRUI - definisce uno schema normativo chiaro ed una architettura organizzativa all´interno della quale sono individuate - accanto alle Biblioteche di Facoltà - le Biblioteche di Area, che dovranno essere potenziate e crescere di numero, e quelle di Polo, che consentiranno di riunificare da un punto di vista gestionale ed organizzativo, strutture che insistono in una stessa area geografica ma che possono anche soddisfare le esigenze di ambiti disciplinari diversi.

2- Rapporto fra biblioteche e SBA.
Qual'è il grado di autonomia delle singole biblioteche e quale quello di integrazione (per esempio nelle assegnazioni di bilancio)?

Firenze

L´organizzazione sistemica dell´area documentale e bibliotecaria all´interno dell´Ateneo ha, fino dalla sua costituzione, seguito il concetto di attuare un decentramento coordinato. Grazie a questo principio, nel corso degli anni, si sono potuti operare significativi interventi al livello non solo organizzativo ma soprattutto di servizi. In particolare il livello di autonomia delle singole biblioteche è alto laddove si devono operare scelte per lo sviluppo della collezione e dei servizi personalizzati (reference, per es.), nella gestione del budget e del personale assegnato. La funzione di coordinamento si esplica nel condividere ed attuare politiche di sviluppo di servizi analoghi per tutto l´Ateneo (l´utilizzo dei sistemi gestionali, la formazione, il controllo catalografico, la cura delle attività cooperative per es.), la definizione di criteri per l´assegnazione delle risorse finanziarie (a cura di una Commissione centrale a inizio anno) e nella assegnazione delle risorse di personale. La funzione centralizzata del coordinamento del Sistema ha avuto ed ha un ruolo significativo nella gestione e sviluppo, con il contributo di personale afferente dalle singole biblioteche, della biblioteca digitale in termini di risorse, strumenti e servizi.


Pisa

Il bilancio complessivo dello SBA viene ripartito fra istanza centrale e biblioteche. A loro volta le biblioteche possono ricevere quote di finanziamento da Facoltà e dipartimenti, che vengono iscritte nel bilancio complessivo


Siena

Lo SBA si avvale di un organo di indirizzo e controllo politico nel quale sono rappresentate tutte le Biblioteche, attraverso i presidenti dei singoli Consigli di Biblioteca, ma si tratta di un organo che vuole avere al suo interno un´ampia rappresentanza di tutti i potenziali utenti ed è quindi composto anche da rappresentanti del personale tecnico-amministrativo dell´Ateneo, da studenti, dottorandi di ricerca, assegnisti di ricerca.

Un ruolo centrale nella gestione del Sistema è svolto dalla Commissione tecnica di gestione, che coadiuva e supporta il Direttore dello SBA e nella quale sono presenti i Direttori di ciascuna Biblioteca, oltre al Segretario amministrativo. E´ questo quindi il luogo privilegiato in cui si attua una politica di integrazione tra le Biblioteche, si mettono a fattor comune le peculiarità di ciascuna struttura, si ha la discussione di problematiche d´interesse comune e l´istruttoria dei temi e delle scelte che saranno poi sottoposte alla valutazione del tavolo politico. Nell´ambito del Sistema, ed in virtù delle peculiarità di ciascun ambito disciplinare, a ciascuna Biblioteca è riconosciuta autonomia scientifica ed organizzativa, in modo da rispondere adeguatamente alle esigenze dell´utenza specifica di riferimento.

Il Bilancio dello SBA è unico e prevede al suo interno, oltre ad un budget per il funzionamento della struttura di coordinamento e per gli acquisti delle risorse elettroniche centralizzate, specifici budget per ciascuna Biblioteca, il cui ammontare è stabilito annualmente sulla base di criteri di valutazione della complessità delle strutture che sono approvati dalla Commissione Biblioteche. Nell´ambito del proprio budget ogni Biblioteca gode di una propria autonomia e cura il procedimento di acquisizione dalla fase di ordine fino alla liquidazione delle fatture, che viene poi curata centralmente dal Segretario amministrativo, insieme alla verifica della correttezza procedurale amministrativa.

3 - Il rapporto dello SBA con l'Ateneo
(per esempio col centro di calcolo)

Firenze

Il rapporto tra SBA e Ateneo è strutturato attraverso gli Organi individuati e normati per la gestione dell´Area dirigenziale SBA. Vi sono Organi "politici" formati prevalentemente da docenti con funzioni di indirizzo e controllo e organi tecnici formati esclusivamente da bibliotecari o personale comunque di area tecnico-amministrativo con funzioni di gestione. Sono entrambe componenti fondamentali per lo sviluppo dei servizi bibliotecari.

Il rapporto tra SBA e CSIAF (Centro Servizi Informatici dell´Ateneo fiorentino) può essere paragonato a quello che si può instaurare tra una Istituzione e un Centro che fornisce servizi ovvero il Sistema bibliotecario non ha in staff al suo interno personale informatico. Lo sviluppo dei servizi informatici è quindi legato alla pianificazione dello sviluppo che CSIAF opera a livello di Ateneo. In una situazione come l´attuale in cui ci sono forti carenze di personale e di disponibilità finanziarie lo sviluppo di dei servizi informatici per le biblioteche è subordinato alle priorità che vengono definite a livello di ateneo.


Pisa

Lo SBA è un centro di spesa autonomo, ma strettamente correlato all´Amministrazione centrale (per es. il direttore è nominato dal direttore amministrativo). Con altri centri di spesa autonomi ha quindi un rapporto strettamente istituzionale. Riguardo al problema specifico dei servizi informatici, lo SBA ha comunque in organico due informatici che si occupano del sistema gestionale Aleph, degli archivi istituzionali delle tesi elettroniche, dei repository per la ricerca, della gestione del CMS per i siti web delle biblioteche.


Siena

Un elemento importante di giunzione tra lo SBA e l´Ateneo è rappresentato dal Presidente, che è Delegato del Rettore e che rappresenta lo SBA sia all´interno dell´Ateneo che all´esterno. In questo momento il Delegato per le Biblioteche è anche Delegato per la Ricerca e questo costituisce un punto significativo di integrazione tra settori fortemente contigui nella vita accademica, favorendo importanti sinergie e lo sviluppo di progetti comuni, come la creazione del nuovo progetto OASI, che dovrebbe riunire le funzioni di Repository istituzionale e di Anagrafe della Ricerca. Il progetto affidato alla gestione dello SBA è sviluppato d´intesa con l´Ufficio ricerca dell´Ateneo.

Lo SBA, data la peculiarità del settore, gode di una propria autonomia ed attraverso uffici appositi che fanno parte del Coordinamento dello SBA, gestisce l´automazione delle biblioteche ed i progetti di biblioteca elettronica e digitale, grazie ai quali è stato possibile attivare negli anni alcune significative forme di cooperazione sia a livello territoriale che accademico, offrendo servizi in housing rivolti a molte Biblioteche. La cornice entro cui questo si iscrive è ovviamente quello di una stretta collaborazione scientifica con il Centro di calcolo (Q.it) ed in particolare per la gestione ed il supporto delle funzioni di rete, delle procedure di back-up e delle procedure di disaster recovery.

4 - Il dirigente

Firenze

Anche in relazione al punto 2, qual'è il livello di autonomia delle singole biblioteche rispetto al dirigente?

L´operatività della biblioteca e dunque l´azione della direzione della biblioteca si attua in un contesto di significativa autonomia gestionale all´interno però di un Sistema che vede tracciate in forma coordinata le politiche di sviluppo (definite a livello dirigenziale con gli Organi di governo del SBA) e impone un costante confronto tra le biblioteche rispetto alla gestione e allo sviluppo dei servizi non solo per evitare diseconomie gestionali ma anche per garantire una crescita omogenea del settore.


Il superiore gerarchico del personale delle biblioteche è il dirigente dello SBA o vi sono altre istanze (direttori di dipartimento, docenti presidenti di comitati di gestione, altri dirigenti...)?

Il Dirigente SBA è il superiore gerarchico di tutta l´area bibliotecaria che risponde al Direttore Amministrativo dell´Ateneo. Nessuna interferenza nella gestione tecnico-amministrativa da parte di organi quali quelli citati in domanda seppure permangano condizionamenti a volte anche rilevanti nelle scelte che vengono operate dovute alla forte presenza della componente docente. E´ un dato di fatto che l´Università in generale non abbia ancora completamente applicato il DL 29/1993 e successive modifiche che prevedeva, tra l´altro, anche la scissione tra le funzioni di indirizzo e controllo (nelle Università la componente docente) e quelle tecnico-gestionali (componente dirigenziale e tecnica). L´Ateneo fiorentino ha comunque operato scelte non irrilevanti per valorizzare la componente tecnico-amministrativa nell´area bibliotecaria costituendo la figura del dirigente di ruolo e dando, fin dalla costituzione del SBA, la direzione delle biblioteche a personale afferente all´area delle biblioteche.

La Commissione biblioteche presieduta dal delegato del Rettore (un docente) determina con la partecipazione del Dirigente le linee politiche di sviluppo del SBA. In un contesto come quello universitario il raccordo con la componente docente, così come con gli organi di governo dell´Ateneo (Rettore, Senato, Consiglio di Amministrazione, Direttore Amministrativo, Direttori dei Dipartimenti, Presidi) è, del resto, fondamentale. Non si tratta però di un rapporto gerarchico (a parte quello tra Dirigente e Direttore Amministrativo) ma di funzioni diverse svolte in un contesto in cui sono necessarie entrambe.


Tipo di contratto del dirigente (a tempo determinato/indeterminato)

Contratto di dirigente di seconda fascia a tempo indeterminato


Pisa

Anche in relazione al punto 2, qual'è il livello di autonomia delle singole biblioteche rispetto al dirigente?

Le biblioteche dispongono autonomamente della loro quota di bilancio in relazione al materiale bibliografico che viene acquisito a seconda delle esigenze disciplinari individuate dal Consiglio di biblioteca.


Il superiore gerarchico del personale delle biblioteche è il dirigente dello SBA o vi sono altre istanze (direttori di dipartimento, docenti presidenti di comitati di gestione, altri dirigenti...)?

È il dirigente dello SBA (Direttore) che assegna il personale alle biblioteche; nelle biblioteche il personale è sotto la responsabilità gestionale e organizzativa del direttore di biblioteca, che è un bibliotecario.


Tipo di contratto del dirigente (a tempo determinato/indeterminato)

Tempo determinato. In questo momento il Direttore ad interim dello SBA, in sostituzione di Renato Tamburrini è il vicedirettore amministrativo, nonché dirigente dell´area del personale, coadiuvato per la gestione degli aspetti tecnici propri del settore da Gabriella Benedetti, appartenente all´Area delle biblioteche


Siena

Anche in relazione al punto 2, qual'è il livello di autonomia delle singole biblioteche rispetto al dirigente?

Come si è detto ogni Biblioteca gode di autonomia organizzativa: per esempio nella scelta delle modalità di erogazione dei servizi, della conservazione e promozione dei beni; e scientifica, per esempio nella definizione della carta delle collezioni, così come nelle procedure di acquisizione del patrimonio bibliografico e dei beni strumentali, ciò ovviamente nell´ambito del coordinamento centrale, che è assicurato, attraverso il Comitato tecnico ed il Segretario amministrativo, dal Dirigente dello SBA, cui sono attribuite le responsabilità ed i compiti propri di tutte le unità di vertice dell´Ateneo.


Il superiore gerarchico del personale delle biblioteche è il dirigente dello SBA o vi sono altre istanze (direttori di dipartimento, docenti presidenti di comitati di gestione, altri dirigenti...)?

Sulla base di parametri stabiliti dalla Commissione biblioteche, il personale è assegnato o trasferito dal Direttore dello SBA alle Strutture di servizio e alle Biblioteche dell´Ateneo ed è affidato al coordinamento dei rispettivi Direttori di struttura. La valutazione annuale del personale viene effettuata congiuntamente dal Direttore di ciascuna struttura e dal Direttore dello SBA, il quale effettua anche la valutazione dei Direttori.


Tipo di contratto del dirigente (a tempo determinato/indeterminato)

Il Dirigente ha avuto fino ad ora contratti a tempo determinato e, comunque, sulla base del nuovo Regolamento, l´incarico di Direttore dello SBA può essere assegnato per una durata massima di tre anni, rinnovabili.

5 - Il personale

Firenze

182 unità con contratto a tempo indeterminato, che si traducono in 169 calcolati in FTE; 192 studenti part-time (borsisti che prestano 150 ore di servizio in biblioteca); 24 volontari del servizio civile. Da precisare che i volontari del servizio civile vengono assegnati previa approvazione di un progetto annuale specifico.

In tutte le biblioteche sono appaltati all´esterno i servizi di riproduzione; nella Bibiloteca di Scienze Sociali sta per concudersi l´appalto delle attività di catalogazione on-line di materiale bibliografico acquisito prima dell´automazione e funzionale alla ricollocazione della collezione nella nuova e unificata sede della biblioteca a Novoli. In questi giorni è stato appaltato un analogo servizio presso la Biblioteca Umanistica per un valore economico di 120.000 euro circa frutto di un finanziamento statale derivante dai così detti "fondi UMTS" per lo sviluppo di SBN in Toscana. Formazione del personale (tipico e atipico):

per il personale tipico 5142 ore totali (da dividere quindi tra i partecipanti), 557 presenze, coinvolgendo l´85% del personale in servizio; per il personale atipico 1920 ore totali per studenti part-time; 1728 ore per volontari servizio civile


Pisa

117 unità a tempo indeterminato o determinato, più 18 fte esternalizzati come integrazione del personale per garantire le aperture (serali e pomeridiane).


Formazione del personale: la parte generale è gestita nell´ambito della formazione di ateneo; quella specifica è compito dello SBA.

Tutti i corsi coinvolgono anche il personale a tempo determinato. Al personale delle cooperative (18 fte esternalizzati) viene erogato in genere solo l´aggiornamento professionale relativo alle specifiche attività inerenti lo svolgimento delle mansioni per le quali sono impiegati.

Partecipano sempre alla formazione prevista per il personale strutturato i colleghi di alcune biblioteche esterne ma convenzionate con lo SBA: Biblioteca Provinciale di Pisa e Biblioteca dell'IMT di Lucca. Anche la Biblioteca della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore Sant'Anna partecipano a diverse attività formative organizzate dallo SBA.

Lo SBA inoltre presta consulenza anche per i corsi universitari decentrati sul territorio: Scienze del turismo (Lucca), Economia e legislazione dei sistemi logistici (Livorno); questa consulenza non riguarda solo la formazione ma si estende a varie forme di collaborazione per la gestione dei servizi. L´attività formativa dello SBA è iniziata nel 1998, e si è concentrata, oltre che sui argomenti strettamente biblioteconomici, sui temi del front-line, del management, della gestione aziendale, coinvolgendo spesso enti di formazione esterni all´ambito bibliotecario.


Siena

Nel Sistema Bibliotecario lavorano attualmente 138,74 unità di personale, in termini di FTE, cui si devono aggiungere 5 unità di personale afferenti ad una cooperativa, con funzioni di magazzino. Presso alcune strutture decentrate (Arezzo, Grosseto) sono in servizio 1,5 unità di personale, in termini di FTE, che godono di contratti sostenuti dai Poli universitari. La maggior parte del personale gode di contratto a tempo indeterminato, mentre 15 colleghi hanno un contratto a tempo determinato, in scadenza nei prossimi mesi. Negli ultimi anni non si sono registrate altre forme di servizio esternalizzato, a parte quelle di magazzino, n´ altre forme di contratti atipici.


Formazione del personale (tipico e atipico):

La formazione del personale è curata dal Direttore dello SBA di concerto con i responsabili delle Strutture. Parte della formazione viene organizzata internamente allo SBA con risorse proprie e coinvolgendo anche personale interno, parte viene erogata nell´ambito della formazione generale di Ateneo. Annualmente vengono definiti dei piani formativi con riguardo alla professionalità specifica (biblioteconomia, informatizzazione dei servizi), alle competenze generali (lingue, informatica di base), alle competenze trasversali (lavoro di gruppo, management, ecc.). I corsi sono rivolti a tutto il personale, indipendentemente dalla tipologia del contratto.


6 - Prospettive strategiche nell'evoluzione dei servizi e nella gestione del personale


Firenze

In questo particolare contesto la crisi finanziaria che investe pesantemente il settore Educazione a livello nazionale (dalla Scuola alla Università) colpisce direttamente anche i servizi bibliotecari all´interno dell´Ateneo. Risulta difficile oggi definire prospettive strategiche che interessino sia le scelte di investimento per lo sviluppo dei servizi e della documentazione offerta sia del personale. In questo contesto le prospettive strategiche si limitano a ipotizzare di mantenere l´offerta attuale in termini di servizi e di risorse (anche questo con forti incertezze) con la consapevolezza che per i prossimi anni l´Ateneo fiorentino non dedicherà alcuna risorsa aggiuntiva per l´assunzione di nuovo personale o l´acquisizione di nuove risorse e già da tempo sono state attuate quelle politiche gestionali e organizzative che hanno consentito un miglior funzionamento dei servizi con un risparmio di personale e un migliore utilizzo delle risorse. Le nostre maggiori sedi di biblioteche hanno dovuto chiudere il sabato mattina e continuano a mantenere orari di apertura estesi durante la settimana solo grazie al supporto di personale atipico quali studenti part-time e volontari del Servizio civile. Questo, ovviamente, fino a che avremo la possibilità di poterne usufruire.

L´impegno, a livello di supporto alle attività di didattica e di ricerca nell´Ateneo, è quello di offrire una documentazione scientifica e servizi di qualità per migliorare i livelli dell´una e dell´altra , favorire la crescita del personale e della professionalità bibliotecaria tali da dare un significativo contributo alla crescita dell´Ateneo fiorentino nel rating delle università. Ma certo, in questo contesto, la prospettiva diventa sempre più difficile da realizzare. Un punto di forza strategico per lo sviluppo è dato dalla cooperazione a livello consortile con altri Sistemi bibliotecari di Università non solo per l´arricchimento delle collezioni scientifiche ma anche per i servizi. Ogni forma di affermazione e sviluppo dei servizi dei Sistemi bibliotecari non potrà prescindere da un contesto sistemico nazionale nel quale assumono sempre più importanza la funzione dei consorzi di servizi bibliotecari, la CRUI, i processi e le iniziative per il monitoraggio e la valutazione, il recupero di forme di assunzione del personale che ritrovino i principi della certezza del lavoro con percorsi di carriera svincolati dalla attuale situazione di estrema precarizzazione.


Pisa

A fronte della riduzione di budget e di personale, a mio parere l´unica risposta strategica di largo respiro è una ulteriore concentrazione delle sedi e dei servizi.


Siena

Le profonde trasformazioni tecnologiche di questi anni, lo sviluppo delle biblioteche digitali, la crescita dell´offerta documentaria proveniente da fonti diverse e disponibili direttamente sul tavolo del ricercatore, unitamente alla crisi economica e alla contrazione delle risorse economiche, determina la necessità di cambiamenti abbastanza radicali nelle nostre biblioteche, con conseguenze importanti sugli assetti dei Sistemi bibliotecari ma anche delle professionalità necessarie.

Un primo problema è quello forse della visibilità delle biblioteche, inconciliabile con la sopravvivenza delle piccole strutture, che dovrebbe portare a meccanismi di fusioni delle biblioteche e di ristrutturazioni architettoniche che consentano di ottenere spazi adeguati per lo studio individuale, ma anche per il lavoro di gruppo o per ospitare lezioni e seminari, magari all´interno dei settori disciplinari di riferimento. Cosicche´ si possano promuovere le collezioni ma creare anche occasioni di incontro degli utenti con i bibliotecari e le loro professionalità.

Parallelamente risulta necessario che i nostri servizi risultino facilmente raggiungibili là dove si trovano gli utenti e dove lavorano, accanto ai portali di biblioteca dovremmo riuscire sempre più ad enucleare servizi che siano facilmente incorporabili all´interno di altri portali o di pagine web di altre strutture, dovremo accrescere la nostra visibilità nei cataloghi internazionali ed essere facilmente consultabili anche attraverso i cellulari.

Le professionalità acquisite dal nostro personale ed in primis dai subject librarians costituiscono una risorsa preziosa nell´ambito di progetti che tendano ad integrare le biblioteche con altri settori della ricerca e dell´Ateneo. E´ immaginabile che le collezioni speciali ed archivistiche delle nostre biblioteche continuino ad accrescere il loro interesse, richiedendo professionalità traversabili al settore bibliotecario, archivistico e museale. Conseguentemente si può immaginare che i Sistemi bibliotecari tendano a trasformarsi e ad acquisire nuove competenze in questi settori, poich´ molte problematiche relative alla capacità di gestione dei metadati e alla creazione di strumenti di ricerca adeguati agli standards internazionali, appaiono sostanzialmente assimilabili.

Anche se in ambito nazionale si registrano dei ritardi rispetto al contesto europeo, tuttavia lo sviluppo dell´analisi bibliometrica e della valutazione ai fini della ricerca diventa progressivamente elemento centrale nella politica di Ateneo, risulta quindi strategico che i Sistemi bibliotecari mettano le loro competenze al servizio dei settori della ricerca.

Per raggiungere questi obiettivi, l´organizzazione dei Sistemi bibliotecari all´interno degli Atenei appare un prerequisito fondamentale per una gestione economica delle risorse e per lo sviluppo di un know-how adeguato alle aspettative degli utenti, così come appare indispensabile il potenziamento dell´attività consortile, non solo sotto il profilo dell´acquisizione delle risorse elettroniche, ma anche per la gestione comune di alcuni servizi, che possono spostarsi dalla singola biblioteca al livello consortile: l´informatizzazione di alcuni servizi, l´integrazione delle procedure, la formazione congiunta del personale, lo scambio di esperienze e di professionalità.

La Commissione biblioteche della CRUI ha messo a punto delle linee guida per la costituzione di un sistema bibliotecario delle Università, che dovrebbero favorire questo livello di integrazione sul piano nazionale ma è altrettanto vero che la specificità toscana, con la presenza di importanti Sistemi bibliotecari, già ben strutturati, potrebbe portare ad un´accelerazione di questa tendenza e di questo processo.


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Copyright AIB 2009-11-16, ultimo aggiornamento 2009-11-19 a cura di Paolo Baldi e Carlo Ghilli
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