Il 2009 è appena iniziato e si presenta come un anno con molte difficoltà. Probabilmente la crisi economica che investe l'economia mondiale avrà delle ripercussioni anche sulle biblioteche italiane. C'è quindi da aspettarsi un'ulteriore mancanza di risorse finanziarie, destinata ad accrescere le difficoltà in cui già si trovano molte istituzioni bibliotecarie in Toscana. Per esempio sarà molto difficile convincere la classe politica e gli amministratori pubblici ad investire in risorse destinate alla valorizzazione dei beni librari, invertendo la disastrosa politica delle esternalizzazioni a basso costo e l'opportunistico utilizzo del volontariato per tenere aperti i servizi.

In un momento così difficile, non aiuta certo la deriva in cui sembra scivolare un po' tutta la classe politica in Italia, spesso più attenta ai propri privilegi che non al bene comune, con il risultato di allontanare i cittadini dalla partecipazione attiva alla politica. Un riflesso di questa antipolitica lo vediamo anche nella nostra Associazione, che registra un significativo calo degli iscritti e un generalizzato allontanamento dei soci dalla partecipazione alla vita associativa, nonostante una buona adesione alle iniziative pubbliche e agli eventi di aggiornamento professionale. Né aiuta ad invertire questa tendenza negativa il deficit economico che l'Aib continua ad avere sul piano nazionale, poiché la sottrazione di risorse finanziarie alle sezioni regionali limita fortemente la loro autonomia e la loro capacità di attrarre nuovi soci.

Siamo dunque consapevoli delle difficoltà che abbiamo di fronte. Ma crediamo anche di dover accettare la sfida che si presenta oggi, cercando di superare il momento difficile. Abbiamo quindi deciso, per favorire una maggiore partecipazione dei bibliotecari toscani alla vita dell'Associazione, di realizzare attivi provinciali AIB un po' in tutte le province della Toscana. Pensiamo anche di dovere usare in modo diverso dal passato gli strumenti di comunicazione che sono a disposizione della Sezione Toscana: le pagine AIB-Web, la lista AIB-TOSC e «Bibelot». Infatti questi strumenti di comunicazione possono essere efficaci solo se utilizzati in modo sistematico e coordinato: cercheremo quindi di usare le pagine AIB-Web della Sezione Toscana per fornire informazioni sempre aggiornate e contenuti affidabili; proveremo ad utilizzare la lista AIB-TOSC, alla quale sono iscritti tutti i soci della Toscana, come una sorta di blog con cui ricordare iniziative, sollecitare temi di discussione e consentire ai soci d'esprimere in presa diretta la loro opinione; infine, per gli approfondimenti, sperimenteremo una Nuova Serie di «Bibelot» in formato esclusivamente digitale, tanto è vero che questo triplo numero di «Bibelot» che state leggendo, 1-2-3 (2008), è stato spedito solamente ai soci ed agli amici di cui disponiamo l'indirizzo di posta elettronica.

In altre parole, anche se non rinunceremo completamente alla carta stampata - infatti continueremo a stampare periodicamente sulla carta alcuni supplementi a «Bibelot» da distribuire in determinate occasioni -, da questo momento tutta la nostra comunicazione, interna e quella verso l'esterno, sarà esclusivamente sul Web, non solo per consentirci di ridurre drasticamente i costi di pubblicazione eliminando la stampa cartacea, ma anche in questo caso per accettare la sfida di varcare definitivamente la nuova frontiera del born digital; insomma: dell'immaterialità della documentazione che nasce digitale. In questo modo, alternando la dimensione "digitale" dei documenti prodotti, con gli incontri "in presenza" che faremo fra soci (riunioni, meeting, ecc.), cercheremo di rivitalizzare l'impegno di ciascuno di noi, sollecitando la partecipazione di tutti ed incrementando – speriamo - nuove iscrizioni. Cercheremo, in altre parole, d'imparare ad utilizzare le conquiste della nuova tecnologia per comunicare meglio fra di noi e verso l'esterno, valorizzando il ruolo di ciascun socio all'interno delle proprie istituzioni bibliotecarie e nelle diverse aree territoriali e specialistiche, in modo da ricreare la trama del tessuto sociale che oggi si presenta abbastanza sfilacciato.