È raro trovare un'iniziativa "di movimento" che dopo 28 anni è ancora attiva e proiettata nel futuro. Ed è tanto più raro se l'oggetto dell'iniziativa è una biblioteca. La Biblioteca "Franco Serantini", fondata nel 1979 in ricordo del giovane anarchico morto il 7 maggio 1972 in seguito a un pestaggio della Celere sul Lungarno di Pisa, è un bell'esempio di come si può essere antagonisti ma non velleitari. Lo dice tutta la sua storia, da biblioteca di supporto all'attività militante del movimento anarchico, a riconosciuto centro di documentazione e di ricerca storica. La sua costituzione ed evoluzione, talvolta irta di difficoltà, è raccontata da Luigi Balsamini nel volume Una biblioteca tra storia e memoria. La "Franco Serantini" (1979-2005), che riporta in appendice un utile elenco dei suoi fondi archivistici e bibliotecari. Il libro è una fonte preziosa di notizie sul patrimonio in costante accrescimento della biblioteca e anche una testimonianza dell'impegno profuso dagli operatori per garantire un servizio bibliotecario e archivistico altamente professionale, rivolto agli studiosi e ben inserito nel contesto degli istituti culturali della città di Pisa.

(A.S.)