AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2005)
di Susanna Dal Porto e Stefano Bolelli Gallevi
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo inviatoci da due soci sul tema del lavoro precario, a ribadire come il problema costituisce - e non da oggi - uno dei punti qualificanti del programma politico della Sezione Toscana AIB. Ricordiamo in proposito il corso su "Esternalizzazione dei servizi e gestione del lavoro discontinuo", svoltosi il 3 e 10 novembre 2005 a Firenze, che ha avuto un alto indice di gradimento (vedi l'articolo a p. 4 di questo numero di "Bibelot") e che sarà probabilmente replicato. L'AIB Toscana ha anche portato il suo saluto e l'assicurazione del suo impegno al 2. Congresso NIDIl-Cgil dal titolo "Nessun lavoro senza diritti e tutele", che si è tenuto a Firenze il 17 dicembre presso l'SMS S. Quirico.
La lettera aperta
indirizzata al CEN e all'assemblea dell'AIB e letta in occasione
dell'ultima Assemblea Nazionale AIB, esprime
prima di tutto una voce corale: quella di un gruppo di bibliotecari
che, da quasi due anni, si riunisce intorno al blog "Biblio(a)tipici" e che condivide situazioni di lavoro
precario. Negli ultimi mesi, questa comunità ha accolto al suo
interno anche qualche bibliotecario 'tipico', cioè
strutturato, che ha in comune con gli altri l'assoluta convinzione
che non ci sia futuro per la nostra professione se non si contrasta
con tutti i mezzi possibili il dilagante precariato.
Si può, infatti, discutere di riconoscimento professionale, della necessità o meno di promuovere l'albo dei bibliotecari (tanto per citare alcuni dei temi oggetto del contributo di Claudio Gamba nel capitolo "Professione" del "Rapporto Biblioteche 2004" curato dall'AIB), ma la questione dei tanti giovani (laureati o no) che non ottengono un'adeguata collocazione professionale viene di necessità prima di tutto. Con questa lettera la Comunità Biblioatipici si è posta due obiettivi:
Un breve cenno sui
risultati ottenuti: le sottoscrizioni alla lettera aperta sono state
più di 200, suddivise tra soci AIB, ex-soci, soci potenziali,
comprendendo lavoratori 'tipici' e non, di varia provenienza
geografica. A questo ottimo risultato numerico si deve aggiungere "il
pieno appoggio" del CER Toscana (sono le parole dell'ex
Presidente CER Toscana Paolo Panizza, in una recente mail apparsa
sulla lista AIB-TOSC); la sottoscrizione della Sezione Veneto
dell'AIB (su deliberazione dell'assemblea regionale dei soci del
16 dicembre 2005) e il CER Sardegna, che nella prossima assemblea
proporrà l'approvazione della lettera in oggetto (sono le
parole del Presidente Sandro Ghiani). Dunque un risultato davvero
insperato, con il quale la Comunità Biblioatipici ha
finalmente trovato un buon consenso, a testimonianza di quanto il
problema sia sentito. Sulla scia di questo interesse, la Comunità
Biblioatipici ha in programma di organizzare il prossimo 9 marzo a
Milano, nell'ambito dell'annuale Convegno delle Stelline, il
"Primo incontro nazionale Biblio(a)tipici" (orario e programma
saranno resi noti il prima possibile sul blog).
Il fine dell'evento è
duplice: da un lato, presentare delle linee programmatiche per il
2006 e mettere a punto delle precise e concrete richieste all'AIB,
dall'altro, aumentare la sensibilità al problema del
precariato in biblioteca all'interno dell'AIB. Infatti, se le 200
sottoscrizioni sono indubbiamente un ottimo risultato, non dobbiamo
dimenticare che gli iscritti all'AIB sono molto più
numerosi, ed è quindi indispensabile capire ed affrontare la
mentalità di quei bibliotecari che, non essendo precari,
ritengono di poter trascurare il problema come cosa che non li
riguardi. Si spera in una buona e attiva partecipazione all'evento:
tutti i bibliotecari sono invitati, senza distinzione di contratto.
Copyright AIB 2006-01-29 ultimo aggiornamento 2006-02-20 a cura di Vanni Bertini e Paolo Baldi
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0503/b0503j.htm