AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2005)
di Annalisa Serafini
La biblioteca pubblica sta conoscendo ormai da anni notevoli sollecitazioni: è diventata amichevole, ibrida, elettronica, ha recepito linguaggi e stili dei nuovi ambiti multimediali (anche in Toscana, possiamo notare come il sito web della biblioteca pubblica, pur se composto da poche pagine o da indirizzi e-mail di contatto generale, non sia più un "optional"). Ma soprattutto la biblioteca pubblica svolgerà un ruolo fortemente innovativo nel futuro: attori ne sono diversi elementi, che possiamo ricondurre alla odierna società dell'informazione, alla competizione di altre agenzie informative o competitors privati, ai budget degli Enti locali sempre più risicati, alla gestione di utenti esigenti che chiedono innovazione e aggiornamento. Da non sottovalutare il ruolo del bibliotecario, che dovrà abituarsi a svolgere un lavoro sempre più di team, a confrontarsi con la comunicazione interna ed esterna, ad essere motivato, flessibile e dinamico. La biblioteca pubblica diventerà una struttura di "learning organization", capace cioè di ascoltare ed ascoltarsi, legata a modelli organizzativi che puntano sulla creatività e sull'agire comunicativo, da coniugare con l'efficienza e la managerialità. Si è parlato di questi temi in un incontro svoltosi il 20 giugno a Firenze in occasione della presentazione del libro La biblioteca trasparente: l'istruzione all'utenza come strategia organizzativa di Maria Stella Rasetti (Pisa: Edizioni ETS, 2004), che dopo un'introduzione di Luigi Crocetti, ha avuto il suo punto forte nell'intervento di Dagmar Göttling (Biblioteca comunale di Rubiera) sulla "biblioteca a tre livelli", intervento arricchito anche dalla proiezione e di slide ed immagini. Il modello, elaborato in area tedesca, è ancora scarsamente affermato in Italia e non ha nessun esempio in Toscana. La biblioteca a tre livelli punta ad integrare la biblioteca nel circuito della vita quotidiana del cittadino (come fare la spesa, uscire per l'ufficio o per gli impegni scolastici). Attraverso una diversa organizzazione dello spazio, delle raccolte e dei servizi la biblioteca a tre livelli "cattura" i cittadini invitandoli a "varcare la soglia" senza ansia o stress, vuole creare un "effetto sorpresa" per l'utente, dove in ogni visita trova qualcosa di nuovo, e trasmettere un'immagine della struttura dinamica che cambia nel tempo. Inoltre "anticipa" i bisogni, creando raccolte di materiali diversi (come DVD, informazioni di comunita', non-print material, ecc.). All'interno di questo modello di biblioteca il bibliotecario non è più dunque soggetto "opaco" o addirittura invisibile, nascosto alla vista degli utenti, ma "trasparente", cioè un professionista dell'informazione, con una propria reputazione, uno stile comunicativo, abituato a lavorare in squadra coi colleghi. Le idee non mancano e questo non può che essere positivo.
Copyright AIB 2005-09-25, ultimo aggiornamento 2005-09-25 a cura di Vanni Bertini e Nicola Benvenuti
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