AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2005)
di Elisabetta Vagaggini
Lo scorso 7 Aprile è stata inaugurata la nuova sede della Mediateca Regionale Toscana in Via San Gallo 25 a Firenze. Non vorrei peccare di presunzione nell'augurare alla nostra struttura un successo pari a quello dell'opera del sommo poeta, Dante, che il 7 Aprile del 1300, "nel mezzo del cammin della sua vita", faceva iniziare la sua discesa nel mondo ultraterreno.
La Mediateca Regionale Toscana è nata dal 1983, con una legge istitutiva della Regione Toscana con la "missione" di promuovere i linguaggi cinematografico, audiovisivo e multimediale. Missione che con il tempo e l'evolversi delle tecnologie ha assunto valenze sempre nuove: basti ricordare che la diffusione dei personal computer è della fine degli anni Ottanta, di Internet degli inizi degli anni Novanta e che nello stesso periodo si assisteva all'esplosione dell'home video, in videocassetta prima e in dvd poi, parallelamente all'avvento del digitale.
La Mediateca ha dovuto fare i conti con tutto questo, stando al passo con i tempi senza mai perdersi in visioni tecnicistiche che antepongono la macchina all'uomo, la tecnologia al contenuto o - per dirla in modo colto la teche alla psiche - puntando sempre a progetti che le permettessero di essere un punto di riferimento per i progetti culturali importante della società Toscana.
Uno degli obiettivi principali è stato, fin dall'inizio, la costituzione di un patrimonio documentale da dover conservare e comunicare.
"Cominciammo nei primi anni Ottanta a registrare film - ricorda oggi il direttore di Mediateca Roberto Salvadori - da tre o quattro emittenti televisive: fu una vera "orgia" di duplicazioni via etere che in breve ci permise di avere un patrimonio ragguardevole di immagini. Acquistammo anche un telecinema in grado di riversare su nastro pellicole 8, super 8, 16 e 35mm. Questi materiali cinematografici avevano le più varie origini, dai Festival alle Rassegne di cui noi stessi eravamo gli organizzatori. Nello stesso tempo buona parte del modesto budget di Mediateca andava a finire in libri e riviste e si enucleava così un patrimonio cartaceo degno di rispetto".
Oggi, nel Centro di Documentazione della Mediateca Regionale Toscana, sono conservati quasi 8000 titoli di libri su cinema, televisione e audiovisivi; 340 titoli di periodici specializzati, di cui oltre 100 correnti; oltre 7.000 film d'autore e 2000 documentari; un fondo di 10.000 dischi in vinile del periodi tra le due guerre; 450 manifesti e quasi 4.000 foto di film; e poi ancora colonne sonore in cd e fondi monografici, come quello su Pier Paolo Pasolini.
La novità principale della sala di consultazione della nuova sede, a parte la bellezza mozzafiato del complesso monumentale di Sant'Apollonia che ci ospita, riguarda le postazioni: tutte rigorosamente multimediali, dove gli utenti potranno scaricare i film tramite una rete LAN interna, scrivere appunti personali, andare su internet, ascoltare cd musicali.
Ma la differenza tra le strutture non consiste soltanto nella semplice equazione mediateca sta a film come biblioteca sta a libro: una serie di attività proposte fanno sì che la mediateca sia, oltre che un centro di documentazione, un punto di riferimento nel campo dei media per fasce di utenza quali scuole, università, giovani, studiosi, ricercatori, film/videomakers, creativi, ma anche persone di fasce del disagio sociale, per quanto riguarda la formazione e la produzione audiovisiva.
Finora le cose fatte. Naturalmente molti obiettivi ci aspettano sia come istituzione culturale sia come struttura che vuole comunicare - condividere e rendere accessibili archivi più diversi - con le altre mediateche/videoteche e con le biblioteche presenti in Toscana.
Copyright AIB 2005-05-27, ultimo aggiornamento 2005-06-05 a cura di Vanni Bertini e Nicola Benvenuti
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0501/b0501n.htm