AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2003)
Il più grande intervento di edilizia bibliotecaria a Firenze, dalla costruzione della Nazionale
di Lucilla Conigliello, Gianni Galeota, Maria Giulia Maraviglia
Gli autori sono rispettivamente la direttrice della Biblioteca di scienze sociali, il responsabile del progetto di trasferimento, la coordinatrice del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
Non capita tutti i giorni di annunciare l'apertura di una biblioteca costruita ex novo, soprattutto in una città piena di edifici storici, di vincoli architettonici e con una scarsa proiezione verso architetture avveniristiche come è Firenze. La novità è costituita dall'imminente l'inaugurazione della nuova sede della Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze, all'interno del campus universitario situato a Novoli. Le 7 biblioteche e i 19 depositi librari che sinora l'hanno composta (ma anche frammentata in diversi punti di servizio, spesso distanti fra loro) si radunano oggi in un unico luogo, dando così vita alla prima vera biblioteca di area del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
Nata nel 1999 per servire le facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche ed Economia, essa si componeva fino ad oggi di due grandi biblioteche centrali (una di Giurisprudenza e Scienze politiche, l'altra di Economia) più cinque biblioteche dipartimentali (Diritto dell'economia, Teoria e storia del diritto, Diritto pubblico, Diritto privato e processuale e diritto comparato e penale, Statistica). La nuova sede costruita a Novoli sorge in via delle Pandette (quasi un tributo al Diritto e alle sue origini) ed è costituita da un edificio con ampia base di pietra e mattoni rossi nei piani superiori; sul fianco destro si trova l'edificio grigio della torre libraria, un cubo compatto dove sta trovando collocazione circa il 47% del patrimonio librario complessivo. Il restante materiale è ad accesso diretto, in 16 km di "scaffali aperti" dove gli utenti potranno da soli scorrere i titoli, prendere i libri e le riviste di loro interesse e studiare ai tavoli. I posti di lettura sono 800, tutti cablati al fine di consentire l'utilizzo del proprio computer portatile per entrare in rete, navigare in Internet e accedere al patrimonio di risorse elettroniche a testo pieno che il Sistema Bibliotecario di Ateneo mette a disposizione dal dominio di rete "Unifi" (fino ad oggi la Biblioteca nel suo complesso offriva solo 656 posti, non cablati). Per chi non possiede un personal computer la Biblioteca sta allestendo 106 postazioni pc per l'accesso ai servizi, oltre a mettere a disposizione un certo numero di computer portatili da prendere a noleggio presso il bancone di accoglienza situato al piano terreno: quest'ultimo è il punto di riferimento centrale, dove saranno distribuiti i libri provenienti dalla torre libraria non accessibile al pubblico e dove l'utente potrà chiedere informazioni, prendere i libri in prestito, utilizzare i servizi. Prevedibilmente nel prossimo anno - sistema gestionale permettendo - saranno messe in funzione anche le postazioni di self-check, attraverso le quali l'utente potrà attribuirsi in prestito un libro senza dover passare dal bancone di accoglienza e distribuzione. Il grande edificio destinato al pubblico è strutturato su tre piani, di cui il primo e il secondo con un doppio volume adibito nella parte superiore a ballatoio. Taglia centralmente la struttura, portando un po' dovunque la luce bianca del lucernario, un cavedio circolare: intorno ad esso, a ciascun piano, si affacciano le postazioni computerizzate per gli utenti, mentre dal centro del piano terreno si avrà la chiara percezione dell'articolazione della struttura nel suo complesso. Le caratteristiche principali della nuova Biblioteca di scienze sociali sono la grande estensione dello scaffale aperto (che accoglierà il 53% delle raccolte librarie mentre il deposito ospiterà, come abbiamo detto, il 47% del restante materiale), la differenziazione dei tre livelli della biblioteca in rapporto alla funzione, alla categoria di utenza e alla tipologia di collezione ospitata (piano terra destinato alla didattica e agli studenti dei primi anni, con 200 posti di lettura e una collezione di 20.000 volumi, prevalentemente libri di testo e collezione di reference di base; primo piano destinato alle raccolte di periodici, con 284 posti di lettura e circa 200.000 volumi; secondo piano agli studi specialistici, ad accesso riservato, con 284 posti di lettura e circa 200.000 volumi, tra collezione di reference e monografie). Un'altra caratteristica peculiare è il forte orientamento ai servizi al pubblico: al piano terra, un'aula attrezzata con 12 posti sarà dedicata a corsi finalizzati all'uso della Biblioteca e delle risorse informative (cataloghi, banche dati, ecc.) e allo sviluppo delle capacità necessarie allo svolgimento di ricerche efficaci nella rete; al secondo piano, una saletta a parte sarà destinata a un servizio di informazione bibliografica personalizzata, con lo scopo di suggerire gli strumenti e le più opportune strategie di ricerca, mettendo in condizione l'utente di proseguire da solo l'ulteriore ricerca, selezione e valutazione delle informazioni che ha trovato e troverà. La collezione libraria e i sistemi di collocazione hanno costituito un problema particolare di riorganizzazione: le raccolte, infatti, provengono da sedi e biblioteche diverse, prevalentemente organizzate in depositi e servizio di distribuzione (solo nella sede dipartimentale di Diritto pubblico la raccolta era direttamente accessibile agli utenti), con differenti sistemi di collocazione dei materiali. Per far sì che la nuova biblioteca diventi realmente una, occorrerà un intervento di integrazione e armonizzazione delle raccolte della durata prevista di circa cinque anni, durante i quali tutti i volumi saranno catalogati e ricollocati per disciplina in base alla CDD, dove il numero assegnato ad ogni libro ne identificherà al contempo l'argomento e la posizione sullo scaffale. Per tutto il tempo necessario all'intervento di adeguamento delle collezioni, le raccolte saranno comunque direttamente accessibili a scaffale aperto e ordinate secondo la sequenza alfabetica delle sezioni di collocazione d'origine; anche la collezione dei periodici, rilevante all'interno del patrimonio complessivo della biblioteca, sarà quasi integralmente collocata a scaffale aperto. Le superfici della nuova biblioteca sono costituite da un'area complessiva di 13.273 metri quadrati (a fronte dei precedenti 2.436), da spazi aperti al pubblico per un totale di 9.375 mq. (in precedenza 1.289 mq.), da un'area comprendente servizi, uffici, vani scala, ascensori, ecc. pari a 1.147 mq. e da un deposito (torre libraria) di 3.200 mq. I volumi posseduti dalla biblioteca sono 800.000, per uno sviluppo di scaffalatura pari a 30 km. complessivi, tra magazzini e scaffali ad accesso diretto. Si tratta di numeri e grandezze considerevoli, che ci mettono di fronte a una realtà bibliotecaria fino ad oggi inedita, perlomeno per Firenze: una sfida che dovrà essere "testata" nelle sue funzionalità dal gradimento dell'utenza, alla quale in ultima analisi spetterà decidere se ne è valsa veramente la pena.
Gli autori sono rispettivamente la direttrice della Biblioteca di scienze sociali, il responsabile del progetto di trasferimento, la coordinatrice del Sistema Bibliotecario di Ateneo.
Copyright AIB 2004-01-30, ultimo aggiornamento 2004-02-12 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0303/b0303b.htm