AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2001)
Children's Books, Livres pour les enfants, Libros para los niños, Jugendbücher, ...
di Piera Codognotto
Quale spazio trovano desideri, richieste, esigenze di bambini e bambine provenienti da altri paesi nelle biblioteche di pubblica lettura? La domanda, posta di recente nella lista di discussione AIB, offre un'occasione di confronto. Prendiamo come referenti gli utenti dai 3 ai 15 anni, provenienti da altri paesi o di nuclei familiari di immigrazione recente, che vanno a scuola e spesso arrivano in biblioteca con la classe. Li osserviamo cercare libri belli e nuovi e sconosciuti in cui immergersi, come i loro compagni. Creare uno spazio in biblioteca in cui poter stare con agio e con una scelta di materiali anche in diverse lingue, ha un immediato significato di accoglienza. Ciò vale anche per i bambini 'nativi' che possono così conoscere alfabeti e scritture varie. Peraltro, se l'editoria di un'area linguistica ha una veste grafica povera, è probabile che l'utente non degnerà di un'occhiata i libri nella sua lingua madre, se non, forse, quando l'insegnante o un compagno/a di classe chiederà di sentire dalla sua viva voce il suono della sua lingua...
In biblioteca la disponibilità di materiali in lingue si affianca alla loro 'promozione' attraverso varie attività come letture e/o racconti orali da parte di contastorie di vari paesi (compresi mamme, nonne, zii, etc.). Sono esperienze ormai abbastanza frequenti nelle biblioteche per ragazzi; per citarne alcune: a Firenze la Biblioteca dei ragazzi e quella dell'Isolotto, a Empoli la Biblioteca R. Fucini, a Livorno la Biblioteca dei ragazzi... E vicine a queste sono altre esperienze di valorizzazione di ogni differenza, come ad esempio della cultura orale, promossa dalla Biblioteca di Grosseto sulle fiabe tradizionali locali. La domanda di "materiali interculturali" viene dalla scuola e dagli insegnanti. Cercano supporti nella mediazione tra culture, a cui la biblioteca risponde con sussidi didattici sull'apprendimento della lingua seconda, su storia e geografia, religioni e cosmogonie, feste e cucine tradizionali e soprattutto miti e leggende. Il materiale è in gran parte edito; altro è di più difficile reperibilità perché prodotto come materiale grigio da organizzazioni no-profit o enti pubblici. Nelle scuole elementari di Firenze la Biblioteca dei ragazzi ha sperimentato i Kit-Biblioteca, ovvero un insieme ragionato di bei libri itineranti a tema e uno di questi, a grande richiesta degli insegnanti, era "Popoli e Culture".
Ogni biblioteca di pubblica lettura è "interculturale" per vocazione, se è aperta al contesto in cui opera. Sono molte, quasi tutte, le biblioteche di pubblica lettura che offrono materiale documentario in italiano su fiabe tradizionali, miti e leggende di vari paesi e popoli, con una buona selezione qualitativa e quantitativa. L'editoria per ragazzi d'altro canto ha sviluppato una certa attenzione all'intercultura, creando nuove collane e anche testi bilingue. E alcune biblioteche curano sezioni interculturali consistenti, tra le quali ad esempio: la Biblioteca comunale di Pontassieve, col Fondo Multiculturale e di educazione alla pace; la Biblioteca comunale di Arezzo, che ha affidato all'associazione "Centro di documentazione Città di Arezzo: sviluppo diritti pace intercultura", la sezione specializzata e laboratori con corsi di lingue e interventi con le scuole; la Biblioteca dell'Isolotto a Firenze, dove l'"Associazione Biblioteca della pace" cura l'omonimo Fondo.
Queste le premesse di una prima rilevazione non sistematica dei materiali documentari per ragazzi in lingue varie, con i luoghi di reperibilità nella Regione Toscana. Le fonti informative utilizzate sono: la base dati LiberWeb; l'Annuario Andersen 2001: il mondo della scuola e della lettura, supplemento al n. 169 del 2000 della rivista omonima, edita a Genova da Feguagiskia' Studios; la Rete dei Centri interculturali di Portofranco, promossa dalla Regione Toscana; gli indirizzi delle varie biblioteche nella pagina web SDIAF.
Le biblioteche sono orientate con attenzione al contesto territoriale e cercano di attrezzarsi con materiali documentari utili per le aree linguistiche e culturali del proprio bacino di utenza. Sono comunque solo due le realtà con una ricca sezione di libri in lingue per ragazzi: la Biblioteca Lazzerini di Prato e la Biblioteca comunale dei ragazzi di Firenze. Altre, a Sesto Fiorentino, Vinci, Pietrasanta, hanno piccole sezioni con 50/100 titoli, Campi Bisenzio di più con 500, prevalentemente nelle lingue di apprendimento per nativi (inglese, francese), oppure costituite in gran parte da vocabolari, lessici e sussidi alle varie lingue. Prevede in tempi brevi la possibilità di espansione dell'attuale sezione la Biblioteca di Roccastrada, e la auspicano quelle di Livorno e di Empoli (per un maggiore dettaglio vedi le schede a pag. 12).
Per concludere si può dire che le sezioni di libri in lingue per ragazzi sono meno frequenti di quelle per adulti (sulle sezioni ragazzi, d'altronde, si investe sempre poco) e che la loro espansione è favorita dal fatto che negli ultimi anni si sono ridotte le difficoltà di approvvigionamento di libri in lingue diverse dall'inglese o francese, sia per le possibilità di selezione sugli acquisti che offre la rete Internet, sia perché alcune librerie di capoluoghi di provincia possono garantire una selezione di titoli da vari paesi.
Importante poi risulta l'attività di vari enti, pubblici o privati. Svolgono attività varie e prevalentemente per adulti, ma non di rado mirate anche all'informazione e alla didattica. In Toscana si può far riferimento alla citata Rete dei Centri interculturali di Portofranco; a Firenze segnalo in particolare il COSPE, organizzazione non governativa, che produce materiali didattici di qualità e promuove progetti di mediazione culturale anche in parte descritti nel sito http://www.cospe.it/onweb/web.htm.
Firenze: Biblioteca comunale dei ragazzi S. Croce. Sezione di libri in lingue. La sezione per bambini/e e ragazzi/e ha oltre 1.300 titoli che rappresentano 26 lingue e 8 alfabeti. Si tratta soprattutto di libri in lingua inglese, francese, spagnola e tedesca, ma anche in albanese, arabo, greco, russo, cinese, ceco, etc. La collezione è cresciuta dal ‘92 per acquisizioni e per donazioni. Molti utenti sono bilingue o originari di luoghi lontani. Doni sono i testi in iraniano, in olandese o greco (regalatici in gran parte dalla traduttrice Laura Draghi) e in tedesco (sponsor il Consolato, con l'aiuto dell'Ibby). Il catalogo è on line e disponibile anche a stampa e su file.
Prato: Biblioteca A. Lazzerini. Sezione Multiculturale "L.S. Senghor". La sezione è dedicata principalmente alle culture dei paesi di provenienza dei cittadini immigrati, in particolare: la Cina popolare, i Paesi arabi del Medio Oriente e dell'Africa del Nord, l'Albania, il Pakistan. Istituita recentemente, offre già un'ampia dotazione di libri, periodici, video in lingua originale, anche per ragazzi: 20 riviste e quotidiani, ca. 550 volumi nella Sezione cinese, 500 nella Sezione albanese, 300 in quella araba. La parte dedicata ai ragazzi viene utilizzata anche come supporto delle attività di insegnamento della lingua cinese ed albanese per bambini, realizzate presso la Biblioteca stessa. Per i lettori pakistani è in formazione un fondo di libri in lingua urdu e ogni giorno viene stampato da Internet il loro quotidiano, Daily Jang. Per gli adulti le proposte sono più ampie e anche multimediali, con utilizzo di postazioni Internet per lettura di periodici e la ricerca, ricezione video via satellite, laboratori linguistici disponibili. Catalogo on line.
Roccastrada (Grosseto): Biblioteca comunale. L'attuale sezione per bambini è composta soprattutto da racconti, poesie, fiabe in serbo-croato per circa 30 titoli. Ampio è il settore di opere di scrittori e scrittrici della ex Jugoslavia in traduzione. La Biblioteca è sede anche del Centro di mediazione culturale "Obzor" ed è stato avviato un progetto per una sezione multiculturale e in lingue, nell'ambito della Rete dei Centri interculturali della Regione. Questo sviluppo nasce dalla presenza di una comunità di immigrazione dalla Bosnia.
Campi Bisenzio (Firenze): Biblioteca Rodari. La biblioteca per ragazzi ha circa 500 titoli, in lingua inglese e francese soprattutto. Promuove letture di fiabe e, soprattutto attraverso la sezione di materiale grigio che la rivista Liber segnala, ha raccolto materiale e fatto segnalazioni bibliografiche sulla interculturalità.
Empoli (Firenze): Biblioteca comunale R. Fucini. La sezione per ragazzi ha una piccola dotazione di libri in varie lingue, circa 100 titoli soprattutto di case editrici italiane che pubblicano testi bilingue. Più ampia è la sezione per adulti, sviluppatasi intorno al lavoro del CESI, Centro per l'Educazione allo Sviluppo e all'Integrazione.
Sesto Fiorentino (Firenze): Biblioteca Pubblica. Possiede circa 1000 volumi per ragazzi, quasi tutti in lingua inglese. Utilizzati anche come testi per l'apprendimento della lingua seconda.
Sovigliana-Vinci (Firenze): Biblioteca Leonardiana. Cura in particolare i sussidi didattici per varie aree linguistiche, vocabolari e lessici. Circa 50 titoli.
Pietrasanta (Lucca): Biblioteca Carducci. Ha una sezione in lingue per adulti. Per ragazzi la sezione prevede pochi titoli, circa 100, in inglese e francese soprattutto.
Copyright AIB 2001-10-01,
ultimo aggiornamento 2001-10-11 a cura di Vanni Bertini
URL: http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0102/b0102b.htm