Il 5 e 6 aprile si è tenuto presso la Sala Lorenzo della Biblioteca nazionale centrale di Firenze il Seminario internazionale di studi promosso nell'ambito del progetto di fattibilità per il rinnovamento del Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane. Il progetto è stato affidato dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze alla società Ifnet srl ed è condotto da un Gruppo di progetto coordinato da Luigi Crocetti, composto da Alberto Cheti, Daniele Danesi, Massimo Rolle, Stefano Tartaglia, Carlo Revelli e affiancato da un Gruppo di lavoro della Sezione catalogazione per soggetto della BNI.
Il seminario è stato introdotto dalle relazioni di Anna Lucarelli, per il Gruppo di lavoro della BNI, e di Alberto Cheti, per il Gruppo di progetto. Sono seguite le relazioni di: Lynn El-Hoshy, della Library of Congress; Marion Sedelmayer, della Staatsbibliothek di Monaco di Baviera; Paul Gabriel Weston, dell'Università di Pavia; Mary Dykstra Lynch, della Scuola di biblioteconomia di Halifax in Nuova Scozia; Mauro Guerrini, dell'Università di Roma; Max Naudi, della Biblioteca nazionale di Francia; Riccardo Ridi, dell'Università di Venezia; Ines Lopez Cordeio, della Gulbenkian Foundation di Lisbona; Alberto Petrucciani, dell'Università di Pisa.
Al seminario hanno partecipato oltre sessanta invitati, provenienti da diverse realtà professionali e bibliotecarie italiane. È emersa una sostanziale adesione alle proposte di rinnovamento presentate dal Gruppo di progetto, la cui attività risulta essere in questo momento in Italia l'espressione più alta di riflessione ed elaborazione su questo importante aspetto biblioteconomico.
L'evento, realizzato a Firenze - di cui Bibelot dà la notizia in anteprima -, ha posto le premesse perchè il nostro paese possa riacquistare una riconosciuta autorevolezza internazionale sul versante della catalogazione per soggetto. Inoltre, il successo del Seminario di studi ha sottolineato la continuità della tradizione in ambito biblioteconomico di un "laboratorio di ricerca" presso la BNCF e la conferma della validità della formula di collaborazione che è possibile instaurare, oggi come oggi, tra un ente pubblico e una società privata.