AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2001)
Il progetto europeo per il recupero digitale dei codici palinsesti
di Sabina Magrini
Gli obiettivi programmatici relativi alla problematica del digitale, presentati dal Ministero per i beni e le attività culturali nel corso delle due ultime Conferenze nazionali delle biblioteche (Spoleto, 11-13 ottobre 1999 e Padova, 14-16 febbraio 2001) hanno avviato una riflessione generale allo scopo di definire regole e metodologie comuni atte a vincere la frammentarietà delle varie iniziative in corso in diverse biblioteche, e a farle confluire nell'alveo di una costituenda Biblioteca Digitale Italiana.
È con questo spirito che al Forum di Amburgo (svoltosi dal 5 al 6 novembre 2000) l'Ufficio centrale per i beni librari del Ministero ha aderito, insieme ad altre istituzioni culturali appartenenti a nove paesi dell'Unione Europea, alla rete di cooperazione Rinascimento Virtuale e, con il concorso dell'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche, ha elaborato una bozza di programma delle attività della Rete, presentata a Roma il 3 marzo del 2001 nell'ambito del seminario internazionale di studio "Rete europea Rinascimento virtuale. Manoscritti ed innovazione tecnologica: nuove metodologie per la tutela e la valorizzazione di un patrimonio culturale".
Rinascimento virtuale, sotto la direzione del professor Dieter Harlfinger dell'Università di Amburgo, si propone il recupero di testi manoscritti di impossibile o difficile decifrazione - evanidi, palinsesti o conservati su supporti particolarmente danneggiati - tramite la loro acquisizione in forma di immagini digitali multispettrali e la elaborazione dei dati ottenuti in un archivio digitale (un'esauriente dimostrazione di queste tecniche, che rivoluzionano totalmente gli studi in questo campo, è stata fornita, tra l'altro, nel corso di una specifica relazione alla recente Conferenza di Padova, da Harlfinger stesso e da altri studiosi stranieri).
Tra le prime biblioteche che saranno oggetto di indagine figurano, accanto alla Biblioteca Nacional di Madrid e all'Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, alcune biblioteche pubbliche statali italiane. Tra queste ultime sono comprese la Biblioteca dell'Abbazia di Grottaferrata, la Nazionale di Napoli, l'Universitaria di Torino, la Marciana di Venezia e, a Firenze, la Biblioteca Medicea Laurenziana dove, già nella prossima estate, avrà luogo l'acquisizione digitale della scriptio inferior di alcune carte del manoscritto palinsesto Plut. 74.17 in via sperimentale (vedi in proposito la scheda nell'articolo Il digitale nelle biblioteche toscane). Almeno inizialmente il progetto interesserà soprattutto il patrimonio dei codici palinsesti greci e bizantini.
Naturalmente la copertura finanziaria di un piano così ambizioso non costituisce un problema di poco conto. Per questo motivo, i firmatari dell'Intesa di Amburgo, ritenendo che Rinascimento Virtuale possa rientrare tra le iniziative di "Cultura 2000" (il primo programma organico dedicato alla cultura varato dalla Commissione e dal Parlamento europei), intendono presentare il progetto all'attenzione della Commissione e chiedere una sovvenzione triennale. È comunque volontà dei componenti della Rete procedere nel cammino intrapreso, anche a prescindere da eventuali finanziamenti europei.
Copyright AIB 2001-06-18,
ultimo aggiornamento 2001-07-01 a cura di Vanni Bertini
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