L'utilizzo del Registro ISSN in alcuni cataloghi collettivi europei: un'analisi comparativa
This paper presents the results of a comparative analysis on the use of the ISSN Register by several European union catalogs of serials, ACNP included. The ISSN Register is the most comprehensive authority file of ISSN, titles, and linking ISSN.
Il Registro ISSN
[1] è la fonte di riferimento più completa in materia di identificazione delle pubblicazioni in serie, l'authority file internazionale per ISSN (International Standard Serial Number), titolo chiave e titolo chiave abbreviato. L'ISSN è un codice "muto", ossia la stringa di 8 numeri (l'ultima cifra può essere un numero o una lettera ed ha solo funzione di controllo) e non contiene alcuna informazione significativa riferita al contenuto o all'origine della pubblicazione .Il Registro, tuttavia, associa questo codice ad elementi supplementari indispensabili o comunque utili per l'identificazione della singola pubblicazione (oltre al titolo: periodicità, lingua, altre forme del titolo, luogo di edizione, supporto...), ed elementi di collegamento attraverso i quali è possibile associare il seriale ad altri titoli, anch'essi identificati da un ISSN (titolo/i precedente/i, edizioni in altre lingue, su altri supporti, ...). Alla fine del 2011 conteneva oltre 1.600.000 record identificativi di altrettante pubblicazioni seriali mondiali
[2]. È un esempio di database cooperativo di successo, nonostante le differenze tra le pratiche catalografiche adottate dalle diverse istituzioni partecipanti .Il Network ISSN
[3] è un'iniziativa di catalogazione cooperativa, in cui biblioteche nazionali o centri di organizzazioni tecnico-scientifiche di vari paesi collaborano all'arricchimento del database. Attualmente il network è costituito da 88 centri nazionali e dall'International Centre di Parigi (ISSN IC). Istituito formalmente nel 1975 e originariamente chiamato International Serials Data System (ISDS), dal 1993 è diventato ISSN International Center. Circa un terzo dei centri non coincide con le rispettive biblioteche nazionali. In Sud America è frequente che il centro nazionale per l'assegnazione dell'ISSN sia localizzato in centri tecnico-scientifici, oppure in agenzie governative, ministeri, agenzie nazionali sul diritto d'autore, che mantengono i metadati del Registro prodotti localmente e contribuiscono all'arricchimento del Registro internazionale, collaborando con il centro internazionale all'assegnazione di ISSN e ISSN-L.Il Centro Internazionale è responsabile dell'assegnazione dell'ISSN alle pubblicazioni intergovernative e ai titoli pubblicati in paesi senza una sede nazionale. Inoltre coordina e supervisiona il lavoro dei centri nazionali, aggiorna e mantiene il Registro, ne commercializza i dati prodotti, si occupa della formazione dei centri nazionali. I Centri Nazionali assegnano l'ISSN alle risorse continue pubblicate nei rispettivi paesi, forniscono servizi agli editori locali, mantengono i metadati prodotti e contribuiscono all'arricchimento del Registro internazionale inviando i record relativi alle assegnazioni locali, aderiscono alle policies di ISSN e contribuiscono allo sviluppo dello standard. Alcuni centri nazionali aggiornano in tempo reale il database internazionale attraverso l'uso di VIRTUA
[4], il sistema di registrazione e gestione dati attualmente usato da ISSN; altri centri lavorano su archivi locali che periodicamente inviano gli aggiornamenti al centro internazionale. In Italia il Centro Nazionale si trova presso la Biblioteca Centrale "G. Marconi" del CNR [5] ed utilizza VIRTUA .La diversità esistente nelle pratiche catalografiche nazionali non è una minaccia, ma una sfida che ha determinato il successo dello standard e ne ha promosso lo sviluppo verso un utilizzo sempre più ampio nel mondo. Le regole sono basate sullo standard internazionale ISO 3297 (4. ed. 2007) . Questo standard non è perfettamente uniforme con le regole e i formati adottati in alcuni programmi di catalogazione cooperativa come CONSER (che utilizza AACR2 e MARC21). Il centro nazionale francese utilizza lo standard AFNOR e INTERMARC, con l'output UNIMARC. Anche i centri portoghese e iraniano usano UNIMARC, molti altri centri stanno adottando MARC21. Nonostante queste diversità, il Registro ISSN importa i record provenienti da vari sistemi in modo coerente e rispettoso dello standard adottato. VIRTUA può accettare input e fornire record in MARC21, UNIMARC e ISSN MARC.
Il manuale ISSN contiene le regole per l'assegnazione dell'ISSN e include le tabelle di conversione dei formati MARC 21, UNIMARC e ISSN MARC. L'attuale edizione è aggiornata al 2009
[6]. I record del Registro ISSN contengono un numero di dati descrittivi essenziali all'identificazione delle risorse seriali, gli stessi presenti nei record bibliografici nazionali catalogati secondo le ISBD (CR). Tuttavia non include altre informazioni presenti invece nelle ISBD(CR), come l'area della numerazione o quella della descrizione fisica. I record sono in linguaggio neutrale codificato con codici ISO. Solo gli elementi della descrizione sono in linguaggio non codificato (ad es. titolo del periodico in lingua originale). Questo permette una facile e rapida conversione dei metadati a livello internazionale . L'accesso al registro ISSN attraverso il portale richiede il pagamento di una sottoscrizione [7].Una novità, introdotta con l'ultimo aggiornamento dello standard ISO 3297 nel 2007 come risposta alle richieste di più interlocutori di fronte alla nascita dei formati elettronici dei seriali, è la creazione dell'ISSN-L (linking ISSN), che permette il collegamento tra diversi formati dello stesso seriale, raggruppandoli. Ad una risorsa continua viene assegnato un solo e unico ISSN-L indipendentemente dal numero di formati esistenti, collegato a tutti i rispettivi ISSN assegnati ai vari formati. ISSN e ISSN-L sono interoperabili con DOI, OpenURL, URN e i codici a barre EAN. Tra i vari benefici offerti, ISSN-L facilita l'interconnessione tra OpenURL Resolver, cataloghi, motori di ricerca e banche dati .
I partner del network ISSN rappresentano tutta la catena di produzione, registrazione, circolazione e uso delle pubblicazioni in serie: editori, biblioteche, cataloghi collettivi, librerie commissionarie, banche dati, distributori di stampa . Ulrich's di Proquest ha localizzato dei dipendenti presso la Library of Congress per occuparsi della registrazione degli ISSN. Le agenzie di sottoscrizione utilizzano l'ISSN per gestire le sottoscrizioni agli abbonamenti: rinnovi, pagamenti, solleciti ecc... Tra i vari utilizzi che i catalogatori possono fare del Registro c'è, ad esempio, la creazione di copie per le registrazioni locali: la Library of Congress e CONSER utilizzano ISSN come "basic bulding block" di titoli in lingua non inglese, per distinguere risorse dai nomi simili e la relazione tra titoli .
Alcune singole biblioteche utilizzano il registro per verifiche e catture delle registrazioni bibliografiche, su cui tuttavia devono essere integrati i dati bibliografici mancanti in base alle regole adottate. Inoltre il Registro ISSN contiene come dato opzionale la classificazione Dewey, che può servire come confronto e punto di riferimento per la soggettazione in altri sistemi e per catalogatori di altra lingua. I nomi degli enti presenti nel Registro servono come riferimento rispetto all'authority file creato nei singoli paesi per l'ente in questione.
Le principali estensioni del codice ISSN riguardano il codice di identificazione EAN 13, la principale simbologia di codici a barre utilizzata nella distribuzione commerciale in tutto il mondo, il codice SICI, che permette di identificare univocamente parti di un periodico (volume, fascicolo)
[8]. Anche il DOI (Digital Object Identifier), codice che individua gli oggetti digitali, può contenere l'ISSN nel suo suffisso . L'ISSN-Link è utilizzato dai providers di contenuti digitali per le procedure di scambio automatico dei dati, come nel caso degli Open URL Resolver, dai produttori di banche dati per collegare le citazioni a tutti i formati disponibili (ad esempio Pubmed l'ha adottato da tempo), un utile strumento da integrare ai software di scambio interbibliotecario per rendere i processi di scambio utente-biblioteca e biblioteca-biblioteca sempre più efficienti .Uno degli utilizzi più interessanti del Registro ISSN è la derivazione dei record, con l'importazione delle informazioni di interesse che vengono completate in base alle esigenze e regole adottate localmente, oppure il controllo e standardizzazione di informazioni per i record presenti in vari cataloghi collettivi, talvolta disomogenei e incompleti data la diversa origine. Ecco un elenco di esempi europei a confronto. La maggior parte delle informazioni di questa analisi provengono da interviste effettuate via e-mail ai referenti dei sistemi descritti ed in parte integrate con dati provenienti dai siti web delle istituzioni di appartenenza e da pubblicazioni presenti in letteratura.
COBISS.Net (Co-operative Online Bibliographic Systhem and Services)
[9] è il Network regionale di sistemi bibliotecari nazionali di Slovenia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Montenegro e Bulgaria. Il progetto è co-finanziato dal governo sloveno (Slovenian Research Agency). È un sistema di catalogazione condivisa, basato sul software COBISS3, che ha come database bibliografico condiviso COBIB. I centri nazionali che assegnano gli ISSN ai periodici locali scambiano record bibliografici gratuitamente all'interno del network. COBISS supporta i centri nazionali di tutti gli stati membri e utilizza i record del Registro ISSN per l'identificazione e controllo dei seriali di COBIB. La collaborazione è nata nel 1990, quando è stato istituito il centro ISSN Yugoslavo e gli aggiornamenti venivano eseguiti via ftp ogni 3 mesi. Il Registro ISSN rappresenta l'authority file di riferimento e una copia del Registro ISSN si trova nei server locali. Il modulo catalografico di COBISS contiene una procedura di conversione dei dati dal Registro ISSN. Dal 1990 al 2012 il programma è stato rinnovato 2 volte, prima con l'istituzione dei centri nazionali nelle nuove repubbliche aderenti, a cui si stanno per aggiungere anche Kosovo e Albania. Nel 2010 è stato implementato VIRTUA client in Cobiss.net, che permette l'interazione diretta con il Registro. ISSN-L è stato incluso nel formato COMARC/B e sono in corso le verifiche sulle tabelle di conversione per concludere l'integrazione di questo codice entro il 2012.Nei paesi che aderiscono a COBISS l'assegnazione dell'ISSN non è obbligatoria. La tradizione, cominciata nel 1974, ha reso comunque l'attività molto efficiente tra i centri COBISS.net. La catalogazione retrospettiva viene condotta dal 1990 utilizzando sempre come riferimento il Registro ISSN. I campi CDD e UDC presenti nel registro ISSN non vengono attualmente importati. I catalogatori sono invitati a implementare i record almeno con la classificazione UDC e soggetti in lingua locale. Tutti i record presenti in COBISS devono avere un ISSN. Per le risorse che non ne prevedono l'assegnazione e per quelle in attesa di attribuzione è stato utilizzato un codice COBIB, che ha struttura simile all'ISSN ma la prima cifra è sostituita da una lettera C.
È il catalogo collettivo delle pubblicazioni seriali del Regno Unito (The Serials Union Catalogue for the UK research community)
[10], gestito da EDINA [11], centro nazionale di servizi dedicati alle università e alla ricerca dell'università di Edimburgo, finanziato da JISC (Joint Information Systems Committee) [12]. Il catalogo collettivo è stato popolato da record provenienti dal Registro ISSN, CONSER e 22 tra le principali biblioteche di ricerca britanniche e 5 biblioteche di deposito legale tra il 2003 e il 2004 . Attualmente collaborano oltre 80 biblioteche di varia tipologia, non solo universitarie e di ricerca.SUNCAT si basa sull'uso di Aleph 500 con il supporto di ExLibris come partner del progetto. La deduplicazione dei record provenienti da varie biblioteche avviene a livello di visualizzazione in Opac, tramite un algoritmo che sceglie il formato migliore. Il problema della presenza di record duplicati è comune a molti cataloghi collettivi. Nel caso di SUNCAT la causa principale è la qualità dei dati di origine, scaricati da cataloghi che seguono regole diverse di catalogazione, con campi di descrizione minimali, spesso privi di ISSN, che impediscono di riconoscere il duplicato tra record di biblioteche diverse . Anche il formato elettronico e cartaceo appaiono unificati in visualizzazione. L'aggiornamento avviene da parte delle singole biblioteche sui propri gestionali, con scarichi periodici sul server di EDINA.
Il Centro nazionale ISSN ha sede presso la British Library, l'assegnazione di ISSN non è obbligatoria in UK. Le biblioteche partecipanti inviano in modo volontario la documentazione riguardante le pubblicazioni seriali prive di ISSN alla British Library. Periodicamente il catalogo viene aggiornato rispetto al Registro ISSN e CONSER. I bibliotecari possono scaricare i record di CONSER, DOAJ e del Registro ISSN a livello locale e le biblioteche che hanno cataloghi qualitativamente meno ricchi sono invitate ad utilizzare i dati dei cataloghi di riferimento e ad aggiornare e "ripulire" i loro cataloghi locali rispetto a standard qualitativi più elevati.
SUNCAT accoglie record privi di ISSN, non sono state previste catalogazioni retrospettive a partire dal registro ISSN per attribuire l'ISSN ai record che ne sono privi. SUNCAT non utilizza ISSN-L per collegare la versione elettronica a quella cartacea dei seriali. Tuttavia, le biblioteche partecipanti possono compilare il campo relativo che è previsto e il catalogo visualizza quest'informazione. ISSN-L è un dato fondamentale per il progetto "Keepers Registry"
[13], sviluppato da EDINA su finanziamento JISC, in collaborazione con ISSN IC.È il catalogo collettivo del Système Universitaire de Documentation francese creato da ABES, agenzia pubblica francese che si occupa di servizi bibliografici e informativi per l'istruzione superiore
[14]. SUDOC-PS è il catalogo collettivo relativo alle pubblicazioni periodiche, riunisce principalmente le biblioteche accademiche e di ricerca, ma anche biblioteche civiche (oltre 3.400 biblioteche totali). Il catalogo collettivo è nato nel 1982 con il nome di CCNPS (National Union Catalogue of Serial Publications), inizialmente creato a partire da 3 differenti cataloghi arricchiti attraverso il Registro ISSN. Le biblioteche del network SUDOC partecipano all'assegnazione di ISSN, mentre per altre biblioteche francesi non è obbligatorio. ABES, attraverso i 31 centri regionali del network, raccoglie le richieste di assegnazione ISSN per i record che ne sono privi ed eventuali correzioni e le trasmette a ISSN-IC. In questo modo si procede anche all'assegnazione di ISSN anche per riviste cessate, coordinando progetti di catalogazione retrospettiva, non necessariamente di periodici.ABES mantiene stretti contatti di collaborazione anche con il Centro Nazionale francese attraverso la costituzione di vari gruppi di lavoro, ad esempio quello sulle regole di catalogazione. ABES, ISSN-IC e ISSN-France stanno lavorando insieme per semplificare il lavoro di assegnazione dell'ISSN alle riviste francesi che ne sono prive. I record di SUDOC-PS non sono derivati da ISSN. Ogni 2 settimane un upload di dati inviati dal ISSN-IC viene incrociato con i record creati dalla rete di biblioteche o altre fonti per le verifiche. I record di SUDOC-PS possono quindi contenere informazioni, come i soggetti o i nomi degli enti, che non provengono dal Registro ISSN, ma sono aggiunti dai bibliotecari. Per quanto riguarda SUDOC-PS è stato effettuato l'upload di ISSN-L, quindi i record di titoli in diversi formati sono tra loro collegati attraverso questo campo.
È il catalogo collettivo delle biblioteche Danesi
[15], gestito da DBC (Danish Bibliographic Centre) [16], compagnia pubblica di proprietà del Governo Danese e dello Stato. Presso la Royal Library ha sede il Centro Nazionale ISSN, che è anche il luogo di raccolta della copia deposito legale delle pubblicazioni danesi. Tutte le biblioteche danesi sono invitate a fornire i dati completi per l'assegnazione di ISSN, se disponibili. Il catalogo include record provenienti da British National Bibliography, Library of Congress e Registro ISSN (dal 1981). Il catalogo danese contiene anche record provenienti da seriali posseduti da biblioteche di altri paesi nordici attraverso NOSP (Nordic/Baltic Union Catalogue of Serials) [17].DANBIB riceve aggiornamenti mensili dal Registro ISSN in formato MARC 21, dati che sono convertiti in danMARC21 per diventare record in DanBib. I dati non vengono integrati con soggetti e classificazioni. I record nel catalogo possono formare dei cluster con registrazioni dello stesso titolo (FRBR) che hanno già ottenuto soggettazione o classificazione danesi. Le biblioteche danesi hanno concluso da tempo progetti di catalogazione retrospettiva, i dati dell'ISSN vengono importati dai primi anni '80. DanBib ha adottato ISSN-L ed è in programma un'importazione di tutti gli ISSN-L correlati agli ISSN del catalogo. Purtroppo l'accesso pubblico a DanBib è molto povero di dati bibliografici e solo i bibliotecari autenticati possono accedere alle registrazioni complete dei record e visualizzare i cluster dei record.
È l'agenzia pubblica norvegese e risponde al Ministero dell'Educazione e della Ricerca, che si occupa dei servizi bibliotecari per gli istituti di ricerca e le biblioteche specializzate
[18]. BIBSYS Ask è il catalogo collettivo. BIBSYS si è evoluto dal 1972 partendo da 2 biblioteche, fino a diventare un sistema nazionale rivolto prevalentemente alla ricerca. Per semplificare le procedure di catalogazione dei periodici elettronici, BIBSYS importa nel catalogo nazionale i metadati dei publisher, spesso insufficienti sul piano catalografico.I record forniti dai publisher vengono periodicamente confrontati con il portale di ISSN per verificarne la correttezza e per implementarne i metadati. L'importazione dei dati viene effettuata attraverso una procedura di routine: i file con i dati del publisher vengono fatti elaborare da un software locale che li confronta con il Registro ISSN. In questo modo i record vengono implementati per i metadati mancanti, in particolare cambiamenti di titolo. La Biblioteca Nazionale di Norvegia è sede del centro nazionale ISSN, anche se nel paese non è obbligatoria l'assegnazione di ISSN ai seriali.
Nordic/Baltic Union Catalogue of Serials (NOSP)
[17] conteneva le registrazioni delle pubblicazioni periodiche (riviste, annuali, serie e newspaper) presenti in circa 900 biblioteche dei paesi del Nord Europa e baltici. NOSP era un catalogo collettivo basato sulla cooperazione tra i cataloghi collettivi nazionali e le biblioteche nazionali di Danimarca, Islanda, Svezia, Finlandia, Estonia, Lituania, Lettonia, Isole Faroe e Norvegia. Nato dal progetto NORDINFO nel 1977 a partire dalla biblioteca dell'Università di Helsinki, nel 1983 si è spostato ad Oslo ed è stato gestito dal 1999 dalla Biblioteca nazionale di Norvegia. I dati di NOSP provenivano dall'integrazione tra il Registro ISSN con i posseduti dei paesi partecipanti. Il database veniva aggiornato ogni tre mesi, oltre la metà dei record, tuttavia, non possedeva ISSN. Il catalogo pubblico era collegato ad un sistema di document delivery. Il database non viene aggiornato dal 2005 ed è stato chiuso dai partecipanti dei paesi nordici nel 2008. Non esiste alcun progetto di sviluppare un database simile in futuro.Dal 1988 il Centro Inter-Bibliotecario (dal 2011 Area Sistemi Dipartimentali e Documentali) dell'Università di Bologna cura, in collaborazione con il CNR, le procedure gestionali on-line e l'OPAC del catalogo
[19]. A partire dal 2010, viene chiesto alle biblioteche aderenti un contributo alle spese di gestione. ACNP utilizza il Registro ISSN dal 1994, per facilitare la catalogazione dei nuovi titoli e l'aggiornamento del catalogo. Il catalogo viene arricchito prevalentemente tramite catalogazione diretta sul database di Bologna via telnet (in sviluppo un'interfaccia web). Quando una biblioteca deve catalogare un titolo che non sia già presente, ha la possibilità di importare in ACNP parte dei record dal Registro ISSN. Tale importazione non include i legami al titolo che vengono gestiti da ACNP.Il catalogo ACNP ha una gestione dei legami titolo indipendente dal Registro: il reticolo è quindi visibile attraverso l'Opac in modo molto dettagliato e completo. Negli ultimi anni sono state messe a punto procedure di importazione da cataloghi locali (Aleph 500, Sebina Open Library), e da SFX (per i periodici elettronici). Sono in corso altri progetti di riversamento dati
[20, 21]. La catalogazione dei titoli elettronici in batch, partendo da strumenti come SFX, richiede fini controlli sul Registro ISSN per la correttezza dei dati inseriti.La mancanza di ISSN può generare problemi, venendo meno le verifiche sul Registro stesso. In ACNP possono trovarsi infatti dei titoli duplicati. Questo si verifica se la notizia creata è priva di ISSN, perché il controllo si basa sul campo ISSN, per i titoli che ne sono privi questo tipo di controllo non funziona. Per i titoli italiani senza ISSN, e quindi non presenti nel Registro, il catalogatore viene invitato a fornire al centro nazionale i dati utili per l'assegnazione dell'ISSN, anche se in Italia non è obbligatoria l'attribuzione di ISSN ai periodici. A questo riguardo è disponibile un modulo online per la richiesta di assegnazione
[22]. Dall'Opac di ACNP è possibile esportare i dati in vari formati: html, xml, xml short, xml Dublic Core, MARC 21 Ascii, MARC21 xml, MARC21.Attualmente lo scarico dei dati dal Registro ISSN avviene con un vecchio formato, fornito in passato dal centro ISSN-IC. Questo vecchio formato non permette l'importazione del ISSN-L, tuttavia sono sempre presenti i legami "ha per altro supporto" tra le copie cartacee e quelle digitali. Un punto di forza del catalogo ACNP è la ricchezza delle informazioni del reticolo, con il legame ai vari supporti fisici e alla storia dei periodici. L'implementazione del campo ISSN-L sarà possibile in futuro, quando un aggiornamento al software di ACNP permetterà lo scarico dei dati in MARC 21.
Il Progetto SAIISA
[23] consiste nell'assegnazione semiautomatica dei codici ISSN ai periodici italiani presenti in ACNP (Semi-automatic Assignment of ISSN to Italian Serials based on ACNP records). Attualmente ACNP contiene circa 34.000 record di seriali italiani senza ISSN, di cui 23.000 correnti e 11.00 cessati. Attraverso questo progetto si intende procedere all'assegnazione di ISSN a periodici italiani in già catalogati in ACNP che ne sono privi, anche se cessati.Le comunità bibliotecarie non possono reggere il carico di lavoro nella catalogazione e gestione di metadati. Di fronte al costante calo del personale e all'aumento del materiale da gestire, considerando che i metadati richiedono precisione (dati errati possono impedire l'accesso ai documenti), è fondamentale migliorare l'efficienza della produzione bibliografica e il mantenimento dei dati, eliminare i processi ridondanti, utilizzare dati già esistenti. Il costante incremento del numero di pubblicazioni periodiche, in particolare di quelle elettroniche, impone che vengano valorizzate tutte le possibili sinergie coinvolgendo anche gli editori e i consorzi, riutilizzando e rimescolando i dati esistenti . Pertanto, la scelta e l'utilizzo di standard adottati a livello internazionale, come quello del Registro ISSN per le pubblicazioni continue, oltre a promuovere condivisione e partecipazione collaborativa, permetterebbe notevoli economie nell'attuale scenario di minore disponibilità di risorse finanziarie e umane.
L'utilizzo del Registro ISSN viene raccomandato e sostenuto dalla Library of Congress e dall'American Library Association, perché fondamentale per l'identificazione di tutte le "risorse continue" e per la realizzazione e lo sviluppo di nuovi servizi, sia per i bibliotecari che per tutti gli altri soggetti del circuito dell'informazione (ricercatori compresi). Cataloghi con dati completi e corretti si integrano con i sistemi di ILL/DD, che utilizzano il codice ISSN per l'identificazione del posseduto nella fase di interrogazione dei cataloghi nazionali, migliorando l'efficienza del servizio. Sistemi di controllo delle licenze (ad es. Copyright Clearence Center) utilizzano l'ISSN nei processi di Journal Article Citation System. La gestione dei seriali in biblioteca è facilitato dall'uso dell'ISSN per l'identificazione, ordine, controllo, reclamo alle commissionarie. I sistemi Open Url compliant traggono vantaggio dall'uso dell'ISSN (e oggi dall'ISSN-L) .
Quest'indagine ha evidenziato che i maggiori cataloghi collettivi europei, che hanno rapporti di partnership con il Registro ISSN, sono nati con l'obiettivo di supportare la ricerca e si rivolgono in primis ad un'utenza accademica. Sono strumenti preziosi ed essenziali anche per i bibliotecari, che a loro volta supportano la ricerca. In altri paesi europei il funzionamento di questi cataloghi collettivi, e dei servizi connessi, è per la gran parte finanziato da strutture governative nazionali o da agenzie di diretta emanazione ministeriale o governativa.
Affinché ACNP continui ad essere strumento di indubbio valore per la comunità della ricerca italiana e non solo, deve essere opportunamente finanziato a livello nazionale da enti governativi. I recenti criteri introdotti in Italia per il conseguimento dell'abilitazione scientifica nazionale aprono le porte ad un nuovo ruolo di ACNP come supporto ai candidati e ai valutatori [24]. È auspicabile che la pressione della comunità accademica, adeguatamente informata dai bibliotecari, spinga e ottenga che questo servizio ormai indispensabile, venga opportunamente finanziato a livello nazionale. Un adeguato finanziamento potrebbe garantire al meglio la gestione e lo sviluppo del catalogo ACNP, promuovere e sostenere a più ampio spettro progetti a sostegno della ricerca e della sua valutazione. Non è difficile immaginare cosa accadrebbe alla comunità bibliotecaria italiana e alle reti di collaborazione interbibliotecaria se ACNP non avesse più il supporto finanziario necessario.
Si ringraziano tutti coloro che hanno fornito le informazioni utilizzate per questo intervento relative a COBISS, DANBIB, SUDOC ABES, BIBSYS, SUNCAT e ACNP. Un grazie particolare a Vicenzo Verniti per aver stimolato la presentazione di questo intervento al convegno di Bari.
Carla Barbieri, Biblioteca di Farmacologia e Medicina Sperimentale - Università degli Studi di Milano, e-mail: carla.barbieri@unimi.it
Elena Bernardini, Biblioteca centrale di Farmacia - Università degli Studi di Milano, e-mail: elena.bernardini@unimi.it
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[4] <http://www.aardvarknet.info/access/number47/othernews.cfm?othernews=12>
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Siti consultati in data 14.09.2012