La lettura misurata: un'esperienza di misurazione per le biblioteche impegnate nel progetto Nati per Leggere dell'Emilia Romagna
Nel 1999 l'Associazione Italiana Biblioteche, insieme con il Centro per la salute del Bambino [1] e l'Associazione Culturale Pediatri [2], ha avviato un progetto nazionale che ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce rivolta ai bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni. Il progetto Nati per Leggere [3], in dieci anni di attività, non ha mai ricevuto finanziamenti nazionali e, ciò nonostante, ha avuto una significativa diffusione grazie alla mobilitazione e allo straordinario impegno degli operatori coinvolti, in particolare bibliotecari e pediatri.
Nel 2002 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha accordato a Nati per Leggere il proprio patrocinio, premiando il progetto come "migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura di rilevanza nazionale". Il progetto ha inoltre ricevuto una menzione di merito dalla Segreteria della Presidenza della Repubblica. La forza di Nati per Leggere, come sostiene Giorgio Tamburlini, sta nel fatto di essere chiaro, ben connotato, semplice e fattibile con risorse limitate. [4] Tutti gli operatori coinvolti in NpL sono consapevoli di operare in un momento sociale e culturale che non è favorevole al progetto e paradossalmente proprio questa debolezza, sostiene Tamburlini, contribuisce come fattore principale alla sua crescita e diffusione.
Obiettivo dei bibliotecari che lavorano a Nati per Leggere è risvegliare l'attenzione del grande pubblico sull'importanza della lettura precoce, e per realizzare questo obiettivo si sono alleati con i pediatri, che considerano la lettura in famiglia un decisivo fattore di crescita del bambino: "qualunque programma scolastico che integri la lettura tra le sue attività […] non può dare risultati significativi se la famiglia a casa non legge al bambino" [5]. Per le biblioteche ciò significa avere attenzione alla family literacy, e quindi "attrezzarsi per l'accoglienza della famiglia in biblioteca, collaborare con le scuole ove si pratica la lettura, per una differenziazione tra i libri da usare a scuola e i libri che i genitori leggono a casa" [6].
Le abilità di lettura e l'utilizzo di informazioni rappresentano un fattore primario per il benessere di qualsiasi paese, per la crescita individuale e per lo sviluppo dell'economia. I risultati di una ricerca condotta dagli economisti Antonello Scorcu e Edoardo Gaffeo, presentata agli stati generali dell'editoria nel 2006, ci dicono infatti che non soltanto è vero che la lettura dipende dallo sviluppo, ma è anche possibile ipotizzare l'esistenza della relazione inversa, ossia che lo sviluppo dipenda dalla lettura. La ricerca dimostra altresì, sostiene Piero Attanasio "come i tassi di lettura abbiano sulla crescita un'influenza maggiore di quella dello stock di capitale fisico di inizio periodo, e questo significa che per favorire lo sviluppo economico è più utile costruire una biblioteca che una tangenziale". [7]
L'AIB Emilia Romagna ha dato vita nel 2005 ad un gruppo di lavoro che ha visto il coinvolgimento dei bibliotecari per ragazzi impegnati in Nati per Leggere. Attualmente al gruppo di lavoro partecipano circa trenta operatori, venticinque dei quali sono bibliotecari, in rappresentanza delle nove province dell'Emilia Romagna. Il gruppo, che ha una propia lista di discussione, organizza annualmente dal 2006 un seminario regionale [8] che ha lo scopo di promuovere, confrontare e condividere le attività e le azioni delle biblioteche sul progetto.
L'AIB Regionale ha inoltre promosso la raccolta di una serie di dati statistici, con lo scopo di indagare il diffondersi del progetto nella nostra regione e dare conseguentemente vita ad una riflessione, in merito alle difficoltà che si incontrano nell'avvio e nella gestione, nei diversi territori di riferimento. Il lavoro relativo a NpL si ispira ai criteri di massimo decentramento, ed ha una struttura a rete che si propone di essere sempre più capillare per raggiungere tutte le realtà locali. A queste ultime sono delegati i compiti di attuazione del progetto stesso, con ampia libertà di azione per gli operatori coinvolti, libertà che trova le sue ragioni nella flessibilità operativa e gestionale degli interventi che vengono di volta in volta riconsiderati ed adattati alle esigenze e alle specificità del territorio in cui ci si trova ad operare.
Le esperienze fino ad oggi documentate, da Cesena a Lugo di Romagna, da Reggio Emilia a Ravenna, da Bologna a Modena, da Ferrara a Forli fino a Piacenza e Rimini, hanno facilitato il superamento di una modalità operativa autoreferenziale delle biblioteche e degli altri servizi socio-educativi, contribuendo all'avvio di importanti collaborazioni trasversali.
Gli studi biblioteconomici sulle misurazioni e sulle valutazioni concordano nel definire centrale il rapporto tra la biblioteca di base e il suo territorio di riferimento. E' sulla base di questa considerazione, e per dar vita ad un continuo processo di valutazione, che il gruppo Nati per Leggere dell'Emilia Romagna ha elaborato un questionario [9] per la rilevazione delle "azioni" svolte dalle biblioteche sul proprio territorio di riferimento nell'ambito del progetto stesso.
I bibliotecari dell'Emilia Romagna, coadiuvati dall'Istituto per i Beni culturali - che patrocina l'attività del gruppo di lavoro - sono chiamati a esaminare e a raccogliere una serie di dati individuati all'interno di dodici sottogruppi così riassumibili:
Questionari Regionali inviati 2005-2008
Dal 2005 (anno della prima rilevazione) al 2008, l'invio dei questionari da parte dei bibliotecari è andato aumentando progressivamente, come dimostra il grafico sopra riportato.
Dalla recente indagine nazionale [10] emerge che NpL è attivo sul territorio italiano in 1195 comuni sugli 8100 totali. Sul 15 % del territorio nazionale quindi ci sono progetti locali promossi dai bibliotecari, pediatri o enti pubblici. I promotori della rilevazione stimano che nel 2007 l'area demografica interessata dai progetti locali è paria a circa il 33% della popolazione complessiva italiana e che circa 7.500 (bibliotecari, pediatri, educatori, volontari) siano i soggetti impegnati nella promozione di NpL. La regione Emilia Romagna è al secondo posto per numero di operatori coinvolti, e i dati raccolti dal gruppo regionale dal 2006 ad oggi dimostrano come l'adesione, sia in costante aumento, così come indica il grafico che segue.
ADESIONI a NpL dal 2005 al 2008 dati questionario regionale
L'indagine regionale, finalizzata a censire i progetti locali, a fornire un'immagine complessiva delle attuazioni del progetto sul territorio regionale e a misurare l'impatto del progetto sulle comunità locali, tende anche alla realizzazione di una metodologia di rilevazione e di interpretazione dei dati significativi relativi al progetto, favorendo contemporaneamente l'introduzione delle tecniche di valutazione della qualità dei servizi bibliotecari, nell'area dedicata ai bambini.
L'obiettivo è, non solo stimolare i bibliotecari a sviluppare specifiche capacità di autovalutazione del proprio lavoro, ma consentire una valutazione esterna che possa testimoniare l'alta ricaduta del lavoro svolto dalle biblioteche sulla comunità di riferimento. Secondo l'indagine svolta dal gruppo regionale, che ha raccolto i dati attraverso 167 questionari nel 2009 (erano 97 il primo anno di rilevazione), i comuni dell'Emilia Romagna coinvolti nel progetto Nati per Leggere sono pari al 30% del totale, mentre dall'indagine nazionale si rileva che nel corso del 2007 le famiglie entrate in contatto con il progetto erano pari a 19.756. [11]
NpL in Emilia Romagna rapporto Comuni Adesioni dal 2006al 2008 dati questionario regionale
L'esigenza di misurare e valutare l'efficacia delle azioni di Nati per Leggere con particolare riferimento alle biblioteche, ben si inserisce nel più ampio dibattito proprio degli studi biblioteconomici sulla misurazione, che individua nei criteri di efficacia e di efficienza, rispettivamente, il raggiungimento dei risultati sperati e la capacità di contenimento dei costi. Il grafico che segue mostra come, tendenzialmente, le azioni praticate dalle biblioteche aderenti al progetto abbiano prodotto un costante aumento, o un consolidamento, dell'attività di prestito per la fascia d'utenza 0-5 anni, rendendo quindi implicita la valutazione positiva in merito all'incremento del patrimonio bibliografico e agli altri investimenti fatti in questo ambito.
Totale prestiti utenti 0-5 anni anni 2005-2008 dati questionario regionale
Altrettanto in evidenza è l'aumento del rapporto tra utenti iscritti al servizio di prestito e utenti attivi nell'anno di riferimento. Il grafico seguente, che analizza i dati inviati dalle biblioteche nel triennio 2006-2008 relativamente alla fascia d'età 0-5 interessata dal progetto Nati per Leggere, mostra il tendenziale aumento degli utenti che fruiscono del servizio di prestito rispetto al totale degli utenti iscritti al servizio.
Rapporto tra utenti 0-5 iscritti e utenti 0-5 attivi dati questionario regionale
Le spesa rilevata attraverso il questionario regionale è indicata nel grafico sottostante, e distingue l'impegno per l'acquisto di libri dalle spese per iniziative, letture, materiali infromativi e kit. La rilevazione nazionale ha documentato una spesa complessiva regionale, in sette anni, pari a € 1.175.711,80.
Spese per Libri e Promozione dal 2006 al 2008 dati questionario regionale
La rilevazione curata dall'AIB Emilia Romagna, mostra costantemente oggettive difficoltà nella raccolta dei dati per diverse ragioni:
Ci sembra in questo senso utile sottolineare che "l'etimologia stessa del termine misura appare carica di ambiguità. L'italiano misura e l'inglese measure derivano palesemente dal latino mensura e quindi dal verbo metiri e dal suo participio mensus. Ciò sembra significare giudizio, misura in senso psicologico più che fisico, e anche prudenza. Quindi non tanto un richiamo a un metro obiettivo di calcolo ma l'esercizio ponderato e riflessivo di una valutazione." [12]
Pur con le sue criticità dunque, la rilevazione regionale ha il merito di contribuire a divulgare la prassi, nelle biblioteche per ragazzi, della misurazione e della valutazione conseguente; va segnalato infatti che sulle 290 sezioni censite dall'IBC [13] ], solo 167 sono i questionari inviati nell'anno 2008, corrispondenti al 58 % del totale. E' evidente quindi che il gruppo di lavoro regionale dovrà promuovere e sensibilizzare anche gli altri bibliotecari che fino ad ora non hanno partecipato alla rilevazione, avvalendosi proprio dell'importante contributo dell'IBC, che ha inserito tra i parametri da rilevare annualmente per le biblioteche, nel proprio software statistico, anche l'adesione a NpL.
Confronto Comuni, Biblioteche ragazzi e numero questionari inviati anno 2008
Le analisi compiute dal gruppo NpL regionale forniscono tuttavia un importante quadro di sintesi, utile ad una prima valutazione complessiva delle azioni svolte sul territorio regionale e, contemporaneamente permettono di analizzare i punti di forza e i punti di debolezza del progetto.
Attraverso la misurazione si è potuto per esempio evidenziare come una delle azioni più importanti di Nati per Leggere, il dono del libro da parte del pediatra, sia in flessione negativa e come le biblioteche tendano a sostituirsi in questo importante compito. Il dato aiuta quindi a stimolare un intervento strutturale, che preveda azioni volte a ritrovare le necessarie sinergie con i pediatri e a indirizzare specifiche risorse regionali su questa specifica azione di NpL.
Confronto dati su Consegna kit di lettura anni 2006-2008 dati questionario regionale
Le evidenze scientifiche - in particolare gli studi di Bookstart - dimostrano che il dono del libro aumenta l'interesse del bambino alla lettura di tre volte rispetto a quelli che non ricevono questo dono. Diversi studi, pubblicati negli ultimi anni, hanno dimostrato l'influenza positiva del contatto precoce dei bambini con la lettura ad alta voce sulla loro capacità di comprendere la lettura di un testo scritto all'ingresso a scuola, e quindi, indirettamente, nel favorirne il successo scolastico e la literacy:
In questo senso il significativo aumento della presenza di libri negli ambulatori pediatrici, rilevato con il questionario regionale e rappresentato nel grafico che segue, indica come si stia consolidando l'atteggiamento positivo nei confronti della lettura da parte della figura del pediatra: "L'incoraggiamento a leggere ad alta voce al bambino fornito da un medico si associa in maniera statisticamente significativa a una maggiore attitudine alla lettura ad alta voce" [15] in famiglia.
Come cresce la presenza dell'angolo lettua negli ambulatori pediatrici
dati questionario regionale
Nati per Leggere si propone come una campagna che vuole mobilitare la comunità a tutela dei diritti dei bambini; il diritto ad essere protetti non solo dalla violenza e dalle varie forme di sfruttamento, ma anche dalla privazione di opportunità di sviluppo intellettuale e affettivo, e di quella comunità i bibliotecari per ragazzi sono parte integrante e fondamentale.
Nicoletta Bacco, Coordinatrice Gruppo AIB NPL, , e-mail: nbacco@racine.ra.it
[1] Centro per la salute del Bambino, <http://www.csbonlus.org/>.
[2] Associazione Culturale Pediatri, <http://www.acp.it/>.
[3] Sito Internet <www.natiperleggere.it>.
[4] Giorgio Tamburlini, Nascita e sviluppo di NpL, in I bambini e il dottore, XXI Congresso nazionale ACP, Cesenatico 8-10 ottobre 2009, relazione non pubblicata.
[5] Pasquale Causa, Osservatorio, a cura di Giorgio Tamburlini, "Medico e Bambino" 10, 2007, <http://www.natiperleggere.it/documenti/PCausaMeB07.pdf>.
[6] Ibid.
[7] Piero Attanasio, Lettura sotto inchiesta: la lettura e lo sviluppo produttivo, in Tirature 07, a cura di Vittorio Spinazzola, Milano, Il Saggiatore, 2007, p. 194-199.
[8] Il prossimo seminario regionale si terrà a Bologna, presso la Biblioteca Sala Borsa, il 22 febbraio 2010.
[9] Il questionario è disponibile sul sito dell'AIB Emilia Romagna, <http://www2.spbo.unibo.it/aiber/qu-npl08.doc>.
[10] Sintesi rilevazione: <http://www.natiperleggere.it/documenti/NPL_sintesirilevazione_2008.pdf 10>.
[11] Ibid.
[12] Eliana Minelli - Gianfranco Rebra - Matteo Turri - Liuc papers n. 65, Serie Economia aziendale, 22 marzo 2005, <http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/165.pdf>.
[13] SIBIB, <http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/menu/dx/02biblioteche/biblio/ElencoSezioniRagazzi2006.pdf>.
[14] Nives Benati, La sfida di Nati per leggere "Sfoglialibro" Luglio-Agosto, 2008, p. 10.
[15] Luca Ronfani - Alessandra Sila - Giovanna Malgaroli [et al.], La promozione della lettura ad alta voce in Italia: valutazione dell'efficacia del progetto nati per leggere "Quaderni ACP", 5, (2006), 13, p. 192, <http://www.quaderniacp.it/Tindex506.htm>.