«Bibliotime», anno X, numero 1 (marzo 2007)
A Luigi Crocetti non sarebbe certo dispiaciuta una discussione sull'etica delle biblioteche e sul comportamento dei bibliotecari, così come è emersa dal convegno di Modena dello scorso 14 dicembre, e di cui questo numero di Bibliotime pubblica la quasi totalità degli atti. E non solo perché si trovava perfettamente a suo agio con la maggior parte delle tematiche bibliografiche e biblioteconomiche - che anzi per molti aspetti egli stesso ha contribuito a definire - ma perché era particolarmente attento a ciò che, con un termine che a suo modo ha fatto epoca, chiamava lo "stile" della biblioteca, ossia quella speciale attenzione che occorre porre in ogni attività bibliotecaria, e che comprende ovviamente tutti gli aspetti di natura etica correlati all'offerta dei servizi agli utenti.
A Luigi Crocetti, scomparso lo scorso 10 marzo, vogliamo dunque dedicare questo numero della nostra rivista: una rivista a cui ha sempre guardato con particolare interesse, forse incuriosito dal formato digitale - per tanti versi distante dal suo approccio così squisitamente "classico" - o fors'anche dai contenuti, volti ad arricchire il dibattito bibliotecario nel nostro paese.
Sommessamente, aggiungiamo quindi questo ricordo ai molti che in questi giorni sono rivolti a Luigi Crocetti, il quale non solo rimane un protagonista della biblioteconomia italiana e un maestro di cultura e di stile, ma che per molti - compreso per chi scrive - è sempre voluto essere un amico.
Michele Santoro
«Bibliotime», anno X, numero 1 (marzo 2007)