Si sono svolte a Roma, tra il 7 ed il 9 giugno, le VII Giornate di Studio organizzate dal Coordinamento Nazionale delle Biblioteche e dei Centri di Documentazione di Architettura, intitolate "Tra cooperazione e autonomia: competizione o collaborazione? Nuove strategie per le biblioteche di architettura".
Il CNBA, attivo sin dal 1977, è stato formalizzato nel 1991 e raccoglie attualmente 39 biblioteche associate, distribuite su tutto il territorio nazionale. Rappresenta pertanto una delle prime associazioni specialistiche per disciplina tra biblioteche in Italia: tra i suoi membri conta prevalentemente, ma non solo, biblioteche accademiche, più 25 bibliotecari personalmente aderenti.
Le Giornate di Studio hanno rappresentato ad ogni edizione un momento importante di confronto e di verifica su temi di attualità: in quella del 2001, di prossima pubblicazione, in particolare gli interventi si sono incentrati sulla dualità di approccio Autonomia/Cooperazione e ai suoi significati in un contesto particolare rispetto quelli già noti nell'ambiente professionale delle biblioteche. La riforma dell'università italiana infatti coinvolge tutte le strutture, biblioteche comprese: in che modo ciò influisce, o può influire, sull'organizzazione e sui servizi bibliotecari negli atenei? A queste domande si è cercato di rispondere presentando diverse esperienze.
Strutturate in sezioni coordinate da un membro del CNBA le giornate hanno affrontato diversi aspetti del tema principale: nella prima giornata, improntata ad offrire una panoramica di ampio respiro e un inquadramento generale, hanno trovato posto le sezioni dedicate a: Autonomia e riforma universitaria; Consorzi e risorse elettroniche; Digitalizzazione: condividere tecniche, risorse e patrimoni. Nella seconda giornata, più strettamente dedicata al CNBA, oltre all'Assemblea dei Soci si sono tenute le sezioni Vetrina: Progetti ed iniziative del CNBA e dei soci; L'indicizzazione: condividere tecniche, strumenti e linguaggi; e per finire una Tavola rotonda sugli altri esempi di cooperazione. L'ultima giornata è stata impegnata dalle visite guidate alla Moschea di Roma, progettata da Paolo Portoghesi, ed al cantiere dell'Auditorium, progettato da Renzo Piano.
La prima parte del convegno si è svolta alla facoltà di architettura dell'università di Roma Tre, al palazzo Argiletum, dove dopo i saluti agli intervenuti da parte del prof. De Nonno (delegato del Rettore per le Biblioteche) il Preside della Facoltà ospitante, prof. Francesco Cellini, ha presentato il progetto per la nuova biblioteca di Area delle Arti di Roma Tre nell'area dell'ex Mattatoio, un esemplare recupero funzionale di una struttura preesistente ai fini dello studio e della ricerca universitaria. Aperti i lavori con il discorso introduttivo di Laura Casagrande, Presidente del CNBA, che ha tratteggiato i motivi che hanno spinto ad interrogarsi sul tema proposto, il fitto programma si è poi snodato in tre sezioni.
La prima, incentrata su Autonomia e riforma universitaria, è iniziata con l'intervento del prof. Edoardo Salzano, preside della Facoltà di Pianificazione del Territorio dello IUAV di Venezia, che ha inquadrato il ruolo dei servizi bibliotecari nella riforma e nella didattica degli atenei italiani; poi la prof. Elena Tamagno, del Politecnico di Torino, ha esaminato le differenziazioni di ruolo delle diverse realtà bibliotecarie (di istituto, di dipartimento, di facoltà e di sistema) a partire dalla prima riforma universitaria, quasi vent'anni fa; a seguire la prof. Anna Laura Trombetti Budriesi, dell'Università di Bologna, è intervenuta in qualità di membro del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario ed ha presentato la funzione del Nucleo di valutazione predisposto dal MURST in relazione al controllo dell'attività autonoma degli atenei; infine il parere degli studenti, che lamentano la carenza cronica di spazi di studio, di orari prolungati di apertura delle strutture e in generale le difficoltà organizzative legate alla didattica.
La seconda sezione ha visto gli interventi di Tommaso Giordano (Istituto Universitario Europeo di Firenze) sull'operato di INFER, l'osservatorio italiano sulla cooperazione per le risorse informative elettroniche; successivamente il prof. Decio Levi, coordinatore del CIBER ha parlato dell'attività di questo consorzio nato tra diverse università del centro-sud per l'acquisto e la fruizione di periodici (ed altre risorse bibliografiche) elettroniche; poi Serena Sangiorgi (Università di Parma) ha presentato l'esito di una ricerca sui periodici elettronici di architettura attualmente disponibili e sulle strategie di acquisto per le biblioteche.
Nel pomeriggio l'attesa sessione sulla digitalizzazione: per primo ha parlato Giovanni Bergamin (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) che ha portato l'esperienza di una delle massime strutture nazionali sui problemi delle collezioni digitali; quindi Seamus Ross, dell'Università di Glasgow, direttore dell'Humanities Advanced Technology & Information Institute, ha presentato un incisivo intervento sulla costruzione delle collezioni digitali, centrato sull'importanza della esatta percezione delle necessità dell'utenza e sulle problematiche pratiche già affrontate e risolte nella struttura inglese. A seguire Sandra Astrella (Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma) ha esposto il progetto di digitalizzazione dei periodici elaborato nella biblioteca stessa, per rispondere ad importanti problematiche di conservazione e fruizione di un patrimonio unico nel panorama delle biblioteche italiane; Maria Palozzi (Università di Roma Tre) ha descritto le problematiche e le soluzioni del trattamento dell'elaborazione digitale, già quasi ultimata, di una testata particolarmente significativa per la ricerca da parte dell'utenza nella città di Roma; Norman Isaacs, della nota azienda Chadwyck-Healey, ha illustrato l'evoluzione verso il full-text della base dati PCI, già molto apprezzata dalle biblioteche di architettura e arte per lo spoglio retrospettivo sin dal primo numero di ognuno dei periodici compresi; infine Pierre Piccotti (IUAV Venezia) ha tracciato un quadro tecnico e pratico dei problemi relativi alla piena accessibilità delle risorse elettroniche, allo stato attuale delle tecnologie disponibili.
La seconda giornata si è aperta nell'Aula del Chiostro della facoltà di Ingegneria dell'Università La Sapienza con l'assemblea dei soci del CNBA per l'elezione alle cariche sociali, ed è continuata con la sessione Vetrina delle iniziative, in cui sono stati presentati progetti e alcune realizzazioni già perfezionate. Lo spoglio retrospettivo dei periodici di architettura e urbanistica (Claudia Colecchia, IUAV), un'impresa portata avanti dai soci CNBA e che contribuisce ad alimentare la base dati URBADISC (insieme a Bibliodata, Docet e Urbanistica), è svolto totalmente a cura delle singole strutture partecipanti: sono attualmente presenti circa 3000 articoli spogliati, da una ventina di riviste italiane e relativi agli anni ante 1989, indicizzati con un thesaurus interno e liste a scorrimento veloce: un patrimonio informativo non altrimenti disponibile e frutto di un notevole impegno da parte dei soci CNBA. E' stato poi presentato MAIA (Laura Armiero e Giovanna Terranova, Università di Roma La Sapienza), il metaopac delle biblioteche di architettura, il primo metaopac "tematico" o "disciplinare" italiano, nato da una collaborazione tra CNBA, CILEA (già autore di MAI, il primo metaopac italiano presto divenuto uno strumento indispensabile per la ricerca bibliografica), e lo staff di AIB-Web: attualmente ancora in corso di perfezionamento, si prefigge di consentire la ricerca mirata per le discipline di architettura, interrogando cataloghi selezionati e non generali. La nuova pagina Web del CNBA (Pierre Piccotti) si presenta con un look più moderno e con contenuti tecnici ampliati: diverse le sezioni e rubriche aggiunte rispetto alla prima versione del 1997. Altro strumento importante di presentazione e diffusione per il CNBA la nuova Guida (Laura Casagrande e Antonella Scarpa, IUAV) ristampata ed ampliata con l'indicazione dei nuovi soci. Importante anche il lavoro di censimento sul posseduto e sull'offerta di servizi da parte delle biblioteche di architettura, i cui risultati sono sommariamente esposti nelle schede di presentazione delle singole strutture, ma che hanno dato modo di elaborare una notevole quantità di dati e di presentare un interessante profilo generale delle biblioteche aderenti al CNBA. Altri due progetti attualmente in corso (Pierre Piccotti) allo IUAV sono relativi all'applicazione dei metadati del set Dublin Core (CRI-DAUP, in fase sperimentale) e alla creazione di un dizionario multilingue settoriale per architettura e urbanistica (MULETA, già in implementazione). Ultimo intervento della sezione quello che ha presentato il progetto relativo agli atlanti virtuali (Marisa Scarso e Giuliana Boso, IUAV): suddiviso in aree geografiche più o meno coincidenti con gli stati preunitari (Regno di Piemonte, Lombardo-Veneto, Repubblica di Venezia, Granducato di Toscana e Stato Pontificio) ha una strutturazione tecnica complessa che prevede collegamenti interni dalle singole mappe con le diverse edizioni delle stesse, espansione delle immagini e una funzione di preview a scorrimento veloce delle immagini in formato ridotto.
Nel pomeriggio si sono svolti i lavori della sessione dedicata all'indicizzazione: nel primo intervento sono stati presentati gli esiti di una approfondita ricerca messa a punto da Francesco Di Giuseppe, Rossana Morriello e Chiara Zara del Politecnico di Torino sui risultati di interrogazione offerti dagli OPAC attualmente disponibili in Italia, studio che evidenzia come la risposta sia in gran parte insoddisfacente proprio per la mancanza di strumenti di recupero semantico dell'informazione nel campo dell'architettura, dell'arte e dell'urbanistica in Italia. La soluzione proposta mira ad aumentare la qualità attraverso la cooperazione, soprattutto nell'ambito dei soci CNBA, per una maggiore normalizzazione e standardizzazione. A questo proposito viene offerto un esempio di thesaurus tematico, quello messo a punto dalla Regione Toscana (Massimo Rolle, Biblioteca della Giunta Regionale Toscana) e offerto nella pagina Web della Regione stessa come utile strumento di reperimento delle informazioni per l'utente.
La tavola rotonda ha visto la presentazione di altri esempi di cooperazione portati avanti da associazioni o gruppi professionali italiani e stranieri, a testimonianza di una diffusa convinzione che non si basa su astratte teorie ma su risultati e concrete realizzazioni: tra queste, l'Associazione nazionale degli Archivi di Architettura (Anna Tonicello, AAA Italia), ARCLIB (Madeleine Brown) l'associazione dei bibliotecari di architettura inglesi, l'AIB (Gabriele Mazzitelli) la più antica associazione tra i bibliotecari in Italia, la Biblioteca del Burcardo della SIAE (documentazione per lo spettacolo, Maria Teresa Iovinelli).
La conclusione dei lavori non poteva che ribadire l'importanza della cooperazione, anche in un contesto di aumentata competitività tra gli Atenei italiani, proprio per la specificità della materia e delle problematiche risolvibili meglio, con risultati di maggiore offerta di servizi e strumenti, se affrontati in un'ottica di più ampio respiro e che sappia prescindere da necessità contingenti locali per aprirsi ad esperienze e soluzioni comuni.
Serena Sangiorgi, Biblioteca Generale Politecnica delle Facoltà di Ingegneria ed Architettura - Università di Parma, e-mail: sgiorgi@ipruniv.cce.unipr.it