«Bibliotime», anno IV, numero 2 (luglio 2001)
Leabharlann na hÉireann
Biblioteche d'Irlanda [*]
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Trinity College Library, Dublino Ballincollig Library, Contea di Cork Galway County Library Carraroe Library, Connemara Kylemore Abbey, Connemara [1] Oughterard Library, Contea di Galway [1] Oranmore Library, Contea di Galway National Library of Ireland, Dublino Marsh's Library, Dublino Chester Beatty Library, Dublino Royal Irish Academy, Dublino Dublin City University (DCU) Library |
Per la maggior parte si tratta di public libraries, interessanti tuttavia sia dal punto di vista organizzativo che da quello architettonico anche per chi lavora presso le strutture universitarie. Ciò che colpisce immediatamente è l'estrema disponibilità ed apertura del personale e dei responsabili, oltre alla marcata volontà d'integrazione fra società e cultura, che talvolta perfino sorprende, come nel caso del pub dell'albergo in cui abbiamo alloggiato a Cork, dotato di una ricca biblioteca incassata nelle pareti che circondano i tavolini. Ulteriori tratti comuni alle biblioteche visitate sono costituiti dagli orari d'apertura, che tendenzialmente privilegiano la sera anziché le prime ore del mattino, l'utilizzo in prevalenza della classificazione Dewey, e la quasi totale assenza dei cataloghi cartacei, giustificata da una generale propensione per l'elettronica.
Le sommarie descrizioni che seguono sono tratte da appunti presi personalmente, dai siti web delle biblioteche e dal materiale informativo raccolto in loco, disponibile per eventuali interessati presso la Biblioteca del Cirsfid [2] dell'Università di Bologna.
Fondata nel 1591, è la maggiore biblioteca per la ricerca in Irlanda a livello internazionale, oltre ad essere biblioteca universitaria e punto di riferimento ufficiale per
il reperimento di informazioni su incarico dello Stato e delle istituzioni governative. La sua gestione è automatizzata da 27 anni. Possiede attualmente quasi quattro
milioni di volumi ed una vasta collezione di manoscritti, carte geografiche e spartiti musicali. Il manoscritto più celebre è il Book of Kells, redatto nel IX
secolo d.C. da anonimi monaci amanuensi e donato al Trinity College nel XVII secolo. Il libro contiene il testo latino dei quattro Vangeli ed è stato rilegato in quattro
volumi, due dei quali in mostra e due custoditi in modo da proteggere adeguatamente la fragile pergamena. Ne esiste una versione elettronica su CD-ROM, disponibile per
l'acquisto.
Dal 1801 la biblioteca del Trinity College ha ottenuto il deposito legale degli stampati per tutto ciò che viene pubblicato nel Regno Unito ed in Irlanda; il suo
cospicuo patrimonio è conservato negli otto edifici che la compongono, il più antico dei quali è la Old Library, costruita tra il 1712 ed il 1732 su progetto di Thomas Burgh,
e parzialmente aperta al pubblico. La sala principale della Old Library è la Long Room, in cui sono contenuti circa duecentomila tra i più antichi volumi della biblioteca.
Gli scaffali sono disposti ai lati della sala, lunga circa 65 metri, dove sono collocati anche i busti in marmo di celebri personaggi, fra cui lo scrittore irlandese Jonathan
Swift, che fanno parte di una collezione iniziata nel 1743. Nelle teche di vetro sono esposti documenti rari e di pregio; visibile al pubblico anche la più antica arpa irlandese,
costruita probabilmente nel XV secolo. I libri sono catalogati per dimensioni, e gli scaffali più alti sono raggiungibili tramite scale a pioli lunghe e strette, dall'aria piuttosto
inquietante. Una bibliotecaria addetta alle relazioni con il pubblico si è dimostrata guida competente e disponibile nel corso dell'intera visita.
"Ballincollig Library welcomes our Italian colleagues" è il titolo dello stampato che ci è stato appositamente distribuito da Joe Higgins, il cordialissimo responsabile della
rete di biblioteche pubbliche della Contea di Cork, all'inizio della nostra visita. E l'accoglienza riservataci è davvero stata delle migliori, preludio, del resto, di quella che
avremmo ricevuto in seguito.
Si tratta della biblioteca centrale del sistema della Contea di Galway, che comprende 21 “branch-libraries”. Di queste, oltre alla principale, abbiamo visitato le più
caratteristiche, sotto la guida del Presidente dell'Associazione delle Biblioteche Irlandesi, bibliotecario della Contea di Galway. Il Presidente McMahon, giunto a darci il
benvenuto già la sera del nostro arrivo a Galway, ci ha fatto omaggio dell'Annual Report 2000 della Library Association of Ireland, sottolineando con orgoglio che la
foto in copertina, opera di un fotografo italiano, ritrae uno dei momenti di contatto fra la cultura irlandese e quella italiana: il poeta O'Grady intento a leggere brani di propria
creazione, circondato dallo scrittore Guido Conti e dal Direttore della Biblioteca Comunale parmense. Con orgoglio e soddisfazione, il Presidente McMahon ci ha anche
illustrato brevemente il report Branching out, con il quale il governo locale ha promosso un nuovo programma di sviluppo per favorire l'inaugurazione di nuove
biblioteche pubbliche, l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia e l'incremento del patrimonio librario attraverso il potenziamento dei finanziamenti.
È una delle 21 branch libraries della Contea di Galway, situata nella regione di Connemara, in cui la cultura gaelica è talmente radicata da privilegiare l'utilizzo
della lingua irlandese anche nella segnaletica e nel materiale informativo, privi della traduzione in inglese. La collezione principale della biblioteca è costituita appunto da
libri in irlandese moderno, oltre che da qualche testo in antico gaelico, di cui una bibliotecaria particolarmente preparata ed orgogliosa delle proprie origini mi ha mostrato
la non facile traslitterazione. Soltanto alcuni libri sono in inglese, anche se la popolazione locale parla correttamente questa lingua.
Dopo la visita alla biblioteca di Carraroe, due delle gentili bibliotecarie ci hanno scortati a Clifden, capoluogo del Connemara, dove eravamo attesi per la cena
squisitamente offertaci dalle autorità locali. Lungo il percorso, su suggerimento delle colleghe irlandesi, abbiamo effettuato una sosta fuori programma per visitare la
splendida abbazia che sorge in riva al lago di Kylemore Valley, in un contesto naturale veramente unico, costituito da verdi prati, torba, boschetti di conifere e fiordi.
L'abbazia, costruita nel XIX secolo da una famiglia benestante, attualmente ospita un college gestito da suore benedettine belghe, subentrate dopo varie vicissitudini. La
“biblioteca” aperta al pubblico è in realtà la raccolta dei volumi di pregio posseduti dai proprietari originali dell'edificio, destinata unicamente alla conservazione.
Fuori programma e del tutto casuale la visita a questa piccola biblioteca pubblica, gestita da un'unica bibliotecaria e situata di fianco all'albergo nel quale Joesephine
Vahey, una delle colleghe del Connemara, la sera ci aveva invitati ad assistere ad un'esibizione di musica irlandese, cui ella stessa prendeva attivamente parte. Costituita
da un'unica sala arredata con scaffali fitti ed una scrivania, la biblioteca effettua orari di apertura particolari di quattro ore giornaliere, evidentemente adeguati alle esigenze
della persona che la gestisce: ci è stato infatti possibile accedervi, in quanto quel giorno l'orario previsto era dalle 19 alle 21, oltre che dalle 14 alle 16. Il servizio di prestito
è ancora una volta l'attività dominante di questa biblioteca, effettuato attraverso moduli cartacei pazientemente compilati dalla bibliotecaria, e con possibilità di scegliere il
materiale direttamente da scaffale. Nonostante ciò, la biblioteca ha il suo piccolo spazio informativo sul sito web delle biblioteche di Contea.
È questa l'ultima biblioteca visitata nella Contea di Galway, prima di iniziare il viaggio di ritorno a Dublino, e nella quale abbiamo preso commiato dal Presidente
McMahon. La biblioteca raggiunge il livello paradossalmente più elevato dell'integrazione con la vita sociale: insediata nella chiesa sconsacrata di St. Mary's, è circondata
da un cimitero, ed i parenti dei defunti varcano il cancello insieme agli utenti. Nelle vicinanze si trovano una banca, l'ufficio postale e diverse scuole di vari ordine e grado.
Essere utenti di questa biblioteca significa avere diritto al prestito anche nella biblioteca centrale di Galway, e le modalità di registrazione sono le medesime. Il prestito ha
durata di tre settimane, con la possibilità di rinnovo, salvo prenotazioni, fino a cinque volte. Anche in questo caso, la multa simbolica per la mancata restituzione equivale
a 10 p., come nella Contea di Cork. Il patrimonio librario raggiunge i dodicimila volumi su vari argomenti, fra i quali domina la fiction. Vi sono anche cassette, quotidiani e
periodici per adulti e ragazzi. La collezione sulla storia locale è collocata nel centro di Galway, e comprende microfilms, documenti ufficiali, carte geografiche locali e
fotografie. è possibile prenotare l'accesso a tale collezione direttamente dalla biblioteca di Oranmore.
La biblioteca nazionale, con sede a Dublino, occupa vari edifici costruiti nella seconda metà del XIX secolo, ognuno dei quali è adibito a funzioni differenti: sala di lettura,
sezione manoscritti, sezione di araldica, archivio fotografico, periodici e microfilmatura.
Questa particolarissima biblioteca di conservazione venne edificata nel 1701 per conto dell'arcivescovo inglese Narcissus Marsh, rettore del Trinity College di Dublino, ed il
9 giugno di quest'anno ha compiuto tre secoli. Fu la prima biblioteca pubblica in Irlanda, ideata per ovviare alla mancanza di uno spazio dedicato alla lettura e destinata
alla sola consultazione in loco: il prestito non era contemplato. La biblioteca è rimasta quasi inalterata dall'epoca della sua costruzione, e vi si respira tuttora l'odore del
cuoio delle rilegature: due caratteristiche per le quali la biblioteca venne definita “stagnant” da Joyce. Rispetto all'epoca della costruzione, l'unico cambiamento effettuato è
stata la rimozione dei posti a sedere e delle catene con cui i libri venivano assicurati da eventuali furti, pericolo dal quale ci si tutelava anche rinchiudendo i lettori in celle
ancora visibili.
Gli scaffali sono di legno scuro; l'ambiente è elegante, ma l'illuminazione soffusa, in quanto troppa luce potrebbe nuocere alle copertine dei libri. Sulla porta
d'ingresso una lapide riporta i nomi dei bibliotecari che vi si sono succeduti; l'attuale, unica donna nella storia della biblioteca, è direttrice da 25 anni e risiede nell'alloggio
attiguo alla biblioteca stessa, da sempre destinato ai bibliotecari. La direttrice, guidandoci nella visita, dimostra un certo orgoglio nell'illustrare il patrimonio della biblioteca
e nel raccontare gustosi aneddoti legati a celebri personaggi, come quelli sorti dall'acrimonia tra Marsh e Swift.
La biblioteca deve il nome a Sir Alfred Chester Beatty, nato a New York nel 1875 e trasferitosi in Irlanda nel 1950, dove divenne il primo cittadino onorario e dove decise
di costruire una biblioteca per conservare i manoscritti raccolti durante i suoi viaggi in Oriente ed in Egitto. Un anno fa il patrimonio venne trasferito nell'attuale nuova sede,
situata a fianco del castello di Dublino. Una sezione della biblioteca è dedicata al suo fondatore.
La Royal Irish Academy venne fondata nel 1785, all'incirca nello stesso periodo delle Accademie britannica e francese, come società per la promozione dello studio
combinato di scienza e di umanesimo, in linea con i precetti di Bacon. Iniziò la propria attività con la pubblicazione di documenti per gli studiosi e con la costituzione di
una biblioteca e di un museo, favorendo inoltre la ricerca. Attualmente la Royal Irish Academy continua a ricoprire un ruolo di primo piano in Irlanda ed all'estero nella
promozione della ricerca e nel coordinamento dei Comitati Nazionali per le scienze e la letteratura. Il sito web è all'indirizzo <www.ria.ie>.
Si tratta della Biblioteca d'Ateneo, non centrale bensì unica, che offre i servizi bibliotecari agli utenti di tutte le facoltà. Il posseduto è a tale scopo suddiviso per materie e
dislocato sui due piani superiori dell'edificio, così come per materie vi sono bibliotecari specializzati che si occupano della catalogazione semantica e delle guide alla
ricerca. Catalogazione descrittiva, acquisizioni e cartellinatura vengono effettuati invece in un unico ufficio centrale a piano terra, che è anche l'ufficio periodici. Sempre a
piano terra, di fianco all'entrata, si trovano i testi di consultazione, il banco per le informazioni e per il prestito, presso il quale vengono anche vendute le tessere per le
fotocopiatrici e per le stampanti stand alone. Il prestito ha una durata da un minimo di una ad un massimo di tre settimane, e prevede il pagamento di una modesta
somma in caso di mancata restituzione.
Nonostante lo scarso tempo a disposizione e le numerose visite in programma, durante il fine settimana è stato anche possibile visitare alcuni fra i monumenti più
caratteristici dell'Irlanda, oltre al Museo degli Scrittori di Dublino. Quest'ultimo, in realtà, ha un poco deluso le mie aspettative, in quanto l'esposizione di oggetti personali
di dubbio interesse, a mio parere, rasenta il rischio di ridurre in parte l'attenzione alla letteratura irlandese ad una sorta di culto feticistico. Silvia Girometti, Biblioteca del CIRSFID - Università di Bologna, e-mail: girometti@cirfid.unibo.it Note [1] visite fuori programma.
[2] via Galliera 3 - tel. +39.51/277.220 - fax +39.51/260.782 - e.mail girometti@cirfid.unibo.it - 40121 Bologna.
[3] su Internet all'indirizzo: <www.corkcoco.com/cccmm/services/library/index.htm>.
[4] Il sito web dell'Associazione Biblioteche Irlandesi è consultabile all'indirizzo <http://www.libraryassociation.ie/index.htm>.
__________________________________Trinity College
Il sito web della biblioteca è consultabile all'indirizzo <http://www.tcd.ie/library>.Ballincollig Library
Ballincollig è una città satellite situata ad 8 chilometri ad ovest di Cork, e conta circa quindicimila abitanti, cinquemila dei quali risultano
utenti registrati. La biblioteca fa parte della rete di Contea [3], secondo un'organizzazione molto simile a quella britannica, che fa capo alla
biblioteca centrale di Cork e conta 26 “branch libraries”, oltre a cinque biblioteche itineranti. La branch library di Ballincollig esiste dal 1980; per ben tre volte ne è stata
variata l'ubicazione, al fine di trovare una posizione idonea all'integrazione con la vita sociale. Attualmente la biblioteca è situata di fianco ad un centro commerciale e
dotata di ampio parcheggio.
Attività e servizi della biblioteca sono precipuamente rivolti ad invogliare il pubblico alla frequentazione: la quota di iscrizione è minima,
ed ulteriormente ridotta per i bambini; gli orari di apertura (9.30-17.30 dal lunedì al sabato) coprono un periodo più lungo della stessa biblioteca di Cork, che non effettua
orario continuato; vengono fornite informazioni ai cittadini; periodicamente si organizzano programmi di invito alla lettura indirizzati a gruppi di utenti specifici in base all'età;
la sezione per l'infanzia è molto ricca e vanta numerose iniziative, fra cui il Children's Storytime, la lettura di favole con sottofondo musicale prevista per ogni venerdì
mattina. Una volta al mese si riunisce un gruppo di lettori, allo scopo di commentare le letture effettuate e suggerire eventuali acquisti. L'acquisizione, pari a circa 20.000
libri all'anno per l'intero sistema, e la catalogazione vengono effettuate presso la biblioteca centrale; il personale della Ballincollig (un assistente bibliotecario, due addetti
alla distribuzione ed un “branch-librarian” part-time condiviso dalle biblioteche della rete) si occupa prevalentemente di lavoro di front-office e cura le iniziative locali. Il
servizio di prestito costituisce l'attività principale (circa 114.000 prestiti nel corso dell'anno 2000) e prevede il pagamento di una somma simbolica per chi non restituisce i
libri entro i termini stabiliti. Il patrimonio della biblioteca è costituito prevalentemente da monografie, libri per ragazzi, audiocassette e pochi periodici, dei quali soprattutto a
carattere informativo per i consumatori, oltre alle pubblicazioni ufficiali del governo. La biblioteca, ampia 450 mq., è interamente a scaffale aperto e non possiede cataloghi
cartacei né elettronici, né banche dati in abbonamento; tre postazioni consentono di accedere gratuitamente ad Internet. Galway County Library
La Biblioteca Centrale della Contea vanta alcune iniziative culturali notevoli: ospita gratuitamente mostre di pittura, è teatro di mimi, effettua una campagna di promozione
della lettura rivolta ai bambini. In particolare, nell'ampia sezione dedicata all'infanzia è stato ritagliato un coloratissimo e confortevole angolo per i bambini in età prescolare;
in occasione delle nascite, la biblioteca consegna alle famiglie un pacchetto promozionale intitolato Help & Encourage Children to Read, rivolto ai “brand new
readers”.
Nella Contea di Galway il bilinguismo è molto marcato, in quanto la cultura gaelica in questa zona è particolarmente radicata e sentita. Di conseguenza,
anche la segnaletica della biblioteca centrale è sia in inglese che in irlandese. La biblioteca è interamente a scaffale aperto; a tale scopo è stata utilizzata in gran parte la
classificazione Dewey. Vi si trova una vasta collezione di videocassette destinate al prestito; sei postazioni sono a disposizione per il libero accesso ad Internet. Nella
sala reference è a disposizione un ulteriore PC per la consultazione del catalogo elettronico della biblioteca e del sistema, cui ci si può collegare tramite Internet
(<www.galwaylibrary.ie>). Il catalogo risale all'ottobre 1999, e la sua recente costituzione fa sì che non tutto il pregresso delle
piccole biblioteche sia ancora stato inserito. Non esiste invece un catalogo cartaceo, di cui non viene avvertita la necessità. è previsto un servizio fotocopie a pagamento
(10 p per il formato A4, 15 p per il formato A3); i posti a sedere sono molto pochi, in quanto la consultazione in loco è relativamente ridotta. Per accedere ai servizi occorre
registrarsi come utenti, presentando un documento d'identità e pagando annualmente una quota pari a 5 sterline irlandesi, equivalenti a circa 12.000 lire italiane.Carraroe Library
La biblioteca è di recentissima costruzione: la sua inaugurazione risale appena ad un mese fa, ed all'interno si respira ancora l'odore delle scaffalature nuove.
Anche qui la disposizione dei libri è a scaffale aperto, ed anche qui alcune postazioni (sei per l'accesso ad Internet, due specificamente per il catalogo) consentono la
consultazione del catalogo elettronico, che è unico per tutto il sistema della Contea. Non manca lo spazio dedicato all'infanzia e l'integrazione fra cultura e società che
costituisce una costante nelle biblioteche pubbliche visitate. Anche in questa biblioteca, come in molte delle biblioteche minori di tutte le contee, l'apertura mattutina è
prevista a partire dalle ore 11.
La biblioteca raccomanda il sito web in gaelico dell'Internet magazine for Irish speakers in Ireland and Worldwide, consultabile all'indirizzo
<www.beo.ie>.
Kylemore Abbey
Oughterard Library
Oranmore Library
La superficie della biblioteca è di oltre 300 mq e divisa in
sezioni, fra le quali una dedicata all'infanzia ed una alle postazioni per il libero accesso ad Internet. Gli orari di apertura, ancora una volta, prevedono l'accesso dalle 11
del mattino.
National Library of Ireland
La sala di lettura è situata nell'edificio principale, adiacente alla quale si trovano le opere di reference, la sala consultazione microformati ed i cataloghi (a schede per
autori e titoli e per materia, on line, delle carte geografiche, degli spartiti musicali, delle pubblicazioni ufficiali, dei manoscritti, dei microformati, delle collezioni fotografiche).
L'accesso è libero, ma subordinato a precise regole di comportamento. L'edificio è anche sede di mostre, come l'attuale relativa a parti del manoscritto dell'Ulysses di
James Joyce; i manoscritti di Joyce si trovano negli Stati Uniti, ed il bibliotecario che ci ha guidato nella visita ha esposto con rammarico le difficoltà economiche che ne
rendono impossibile la custodia in Irlanda.
La sezione manoscritti occupa un intero edificio, dotato di sala di lettura e di orari di apertura propri (sempre a partire dalle 10 del mattino); oltre ai manoscritti vengono
conservate carte geografiche, stampe e disegni. Sugli scaffali sono consultabili gli indici delle fonti. I manoscritti (1.200 dei quali in gaelico) sono in corso di catalogazione
elettronica, ed alcuni sono consultabili su microfilm. Talvolta la National Library mette a disposizione il proprio materiale pregiato per mostre all'estero. Da notare come la
bibliotecaria di questa sezione ci abbia fornito le informazioni in italiano.
La sezione di araldica fornisce gratuitamente, su richiesta, l'albero genealogico di chiunque
abbia origini irlandesi, anche lontane nel tempo.
L'archivio fotografico è stato recentemente trasferito in Temple Bar, il quartiere più caratteristico di Dublino; il materiale è catalogato e consultabile sull'OPAC.
Scopo principale della National Library è quello di custodire e rendere accessibili i documenti relativi all'Irlanda, pubblicati in patria oppure all'estero. Il deposito legale
riguarda il materiale pubblicato in Irlanda. Il patrimonio della biblioteca ammonta a circa un milione di libri, pubblicati a partire dal XVI secolo, e ad oltre 3.300 titoli di
periodici, ad esclusione dei quotidiani. Il numero di questi ultimi è difficile da stabilire, in quanto si tratta di una delle più celebri collezioni della biblioteca, in costante
espansione. Vanto della National Library è infatti la conservazione dei quotidiani locali, collezioni non sempre facili da completare, per le cui lacune è spesso necessario
ricorrere all'acquisto di microfilm. Insieme alle biblioteche di Contea ed agli editori di quotidiani, inoltre, la National Library lavora al progetto Newsplan, in base al
quale i quotidiani vengono microfilmati in sede oppure ne viene richiesta la microfilmatura alla British Library. Newsplan ebbe inizio alla metà degli anni Ottanta come
progetto cooperativo per la preservazione dei quotidiani in Irlanda e nel Regno Unito, attraverso la microfilmatura. Il supporto prescelto pare essere il più adatto alla
conservazione del materiale nel tempo. Dal 1998 l'attività di microfilmatura avviene in uno degli edifici della Biblioteca Nazionale, il cui personale viene periodicamente
addestrato allo scopo. Al fine di una maggiore chiarezza dell'immagine, i periodici rilegati vengono sfascicolati e controllati prima di essere microfilmati: per ciascun
periodico viene prodotta una scheda di controllo, che viene conservata anche dopo la microfilmatura. Al termine del processo, i fascicoli vengono riposti in apposite
scatole antiacido, senza essere ulteriormente rilegati. Il discorso relativo ai periodici è ovviamente legato a quello della rilegatura, per la quale vengono annualmente spese
cifre notevoli, ed all'attività del centro irlandese per il numero ISSN, che soltanto nel 1999 aveva spedito al centro internazionale parigino 209 nuovi titoli.
Una delle priorità della biblioteca riguarda l'utilizzo delle nuove tecnologie; in particolare, si tende a riunire in un solo catalogo elettronico tutto il materiale suddiviso in tre
diversi cataloghi (catalogo dei libri rari e di pregio, catalogo a schede per i testi acquisiti tra il 1969 ed il 1989, catalogo on line per le acquisizioni successive). Sia libri che
riviste vengono ora catalogati con il formato USMARK, e la fonte di riferimento è il Worldcat OCLC. La conversione dal formato UKMARK precedentemente utilizzato ha
richiesto un potenziamento di personale, attinto anche attraverso contratti particolari con agenzie di catalogatori. L'attenzione all'incremento ed alla formazione del
personale è costante in tutti i settori, ed in particolare quello relativo alle nuove tecnologie. Il recente sito web, www.nli.ie, che si affianca al
precedente fornito dall'Ireland's National Education and Research Network e che contiene anche il nuovo catalogo elettronico, fa parte del progetto di sviluppo del sistema
informatico della biblioteca.
Il patrimonio della National Library è costituito anche dalle pubblicazioni ufficiali dello Stato irlandese e di quello britannico, oltre a pubblicazioni di organizzazioni
internazionali europee e mondiali, che creano seri problemi di spazio per la conservazione. Le acquisizioni della Biblioteca Nazionale sono dovute in buona parte al
deposito legale, a donazioni o cessioni di privati ed all'acquisto dei libri pubblicati nell'Irlanda del Nord, oltre a libri antichi di interesse particolare.
Insieme a numerose pubblicazioni di carattere vario (libri, fascicoli, pubblicazioni specialistiche ed accademiche, CD-ROMs), la biblioteca produce una newsletter
destinata ad aggiornare gli utenti ed il personale sui servizi e sulle collezioni.
Il personale della National Library raggiunge quasi le cento unità; il Direttore partecipa, fra l'altro, anche alle riunioni del CONUL, Conference of [Irish] National and
University Librarians, ed è fra gli amministratori della Chester Beatty Library.
Sono previste guide per i gruppi in visita alla biblioteca, che spesso ospita mostre prestigiose ed è sede di iniziative culturali. Esiste un library shop, in cui è possibile
acquistare pubblicazioni della biblioteca e sulla storia locale, oltre ad una serie di gadgets che incrementano gli introiti, altrimenti costituiti in massima parte dai
finanziamenti dello Stato.
Nonostante già molti miglioramenti siano stati apportati, i progetti di espansione della biblioteca continuano, ed è stata prevista fra l'altro la costruzione di un nuovo
edificio per la conservazione del materiale di minore utilizzo.
Marsh's Library
Il patrimonio della biblioteca comprende 25.000 volumi del XVI, XVII e della prima metà del XVIII secolo, divisi in quattro fondi principali; gli argomenti non sono soltanto a
carattere religioso, bensì anche scientifico ed umanistico, ad opera di celeberrimi autori europei, fra i quali Galilei, Palladio, Aldrovandi ed altri scrittori italiani. Il libro più
antico della biblioteca è costituito dalle Lettere di Cicerone, incunabolo stampato a Milano da Panfilo Castaldi nel 1472. Una sezione a parte è dedicata alla storia irlandese,
ed un'altra riguarda le “acquisizioni recenti”, che tuttavia risalgono ad oltre un secolo fa, poiché la biblioteca non effettua acquisti. Il catalogo creato dal primo bibliotecario è
tuttora utilizzato, anche se attualmente il posseduto è visibile in Internet, all'indirizzo <www.marshlibrary.ie/>.
Chester Beatty Library
L'accesso è rigorosamente controllato, in quanto, a parte la sala reference, più che di una vera e propria biblioteca si tratta di un museo: soltanto i professori universitari
sono ammessi senza restrizioni.
La Chester Beatty è disposta su due piani, interamente occupati da collezioni di manoscritti divisi in varie sezioni: la sezione degli antichi manoscritti cristiani,
comprendente anche frammenti di papiri egizi; la sezione islamica; la sezione buddista con la collezione forse più estesa di libri di giada; la sezione induista e quella
relativa all'Estremo Oriente; la collezione medioevale, con testi di amanuensi, e quella rinascimentale, ricca di testi italiani e dotata dei Libri delle Ore meglio conservati; i
libri illustrati da grandi artisti europei, fra i quali Dürer, Rubens, Van Dyck, Blake, Goya, Matisse, a partire dal XVI secolo; i libri orientali del XX secolo. Una serie di video,
infine, illustra i rituali più comuni, praticati dalle varie religioni, oltre alle tecniche di miniatura, di decorazione, di preparazione della pergamena e della rilegatura dei libri
orientali.
Royal Irish Academy
La Biblioteca, con la sua collezione unica di manoscritti e di pamphlets, costituisce il cuore dell'Accademia. La collezione di oltre 1.500 manoscritti iniziò fin dall'anno
di fondazione e comprende la più grande raccolta, a livello mondiale, di manoscritti in gaelico, oltre ad un Libro delle Ore in francese.
Le informazioni sulla biblioteca, forniteci in italiano dalla bibliotecaria responsabile, sono state il coronamento del discorso tenuto dalla Vicepresidente dell'Associazione
delle Biblioteche Irlandesi, Marjory Sliney, in occasione della nostra visita all'Accademia. La Vicepresidente, che già ci aveva dato il benvenuto la sera del nostro primo
arrivo a Dublino, ha voluto renderci un ulteriore, squisito omaggio consegnandoci interessante materiale informativo ed organizzando un rinfresco, durante il quale ci è stata
offerta anche l'opportunità di incontrare ed approfondire la conoscenza di alcuni colleghi irlandesi, desiderosi di creare una rete di contatti con l'Italia.
Dublin City University (DCU) Library
L'accesso avviene tramite l'utilizzo di tessere magnetiche, cui gli studenti iscritti hanno automaticamente diritto. I laureati e
gli utenti esterni possono richiedere una tessera previo pagamento di una somma annuale, che varia a seconda dei servizi utilizzati. Rispetto alle biblioteche pubbliche,
ovviamente gli orari di apertura coprono un lasso di tempo più esteso e le regole di comportamento sono maggiormente rigide.
L'edificio è recentissimo, ultimato nel
settembre 2000, e creato appositamente per ospitare una biblioteca, anche se la bibliotecaria che ci ha fatto da guida lamenta la mancata funzionalità delle scale interne,
che sono fonte di rumore e di disturbo per gli utenti.
Al primo ed al secondo piano, suddivisi per materia, si trovano libri e riviste, quotidiani anche stranieri,
microformati, banchi per le informazioni e l'assistenza, sale di lettura e postazioni per la consultazione delle banche dati e di Internet; da notare come la suddivisione delle
materie preveda l'inglobamento del materiale di giurisprudenza nella sezione di economia: scelta che, in effetti, rende meno ricca la documentazione giuridica presente.
In totale sono a disposizione circa 300 PC, dai quali è possibile consultare CD-ROMs locali, in rete locale, banche dati in abbonamento ed a libero accesso. Su richiesta è
possibile anche ottenere le cuffie per l'ascolto di programmi che prevedono l'utilizzo della scheda audio. L'OPAC è bilingue (<www.dcu.ie/~library/>).
Fra i titoli di banche dati elettroniche sono compresi Abi/Inform e Datastream, per la cui consultazione vengono tenuti corsi di addestramento. È previsto l'accesso
remoto per studenti lavoratori e l'utilizzo di programmi di videoscrittura e di stampanti in rete, funzionanti con i credits, o stand alone, per le quali occorrono le tessere a
pagamento. Esiste inoltre una training room, destinata ai corsi per la consultazione dell'OPAC e delle banche dati: corsi che fanno parte integrante degli esami,
nelle cui commissioni è richiesta anche la presenza di un bibliotecario specializzato nella relativa materia.
La biblioteca ha ottenuto il deposito legale degli stampati per il materiale universitario; per quanto riguarda il resto delle acquisizioni, il 60 per cento avviene in base alle
richieste degli accademici, trascritti su appositi moduli e vagliate dai bibliotecari, mentre il restante 40 per cento dipende dalle scelte dei bibliotecari specializzati nelle
varie materie e dagli standing orders.
Conclusione e ringraziamenti
Non posso tuttavia che considerare quest'esperienza come positiva ed oltremodo costruttiva sotto ogni punto di vista. Anche i rapporti umani sono stati dei migliori:
l'apertura degli Irlandesi in generale verso l'Italia è un fenomeno che non può passare inosservato. All'estero è in effetti molto difficile trovare persone disposte ad imparare
l'italiano, sia pure semplicemente al fine di trascorrere le vacanze in Italia. Lo studio dell'italiano è invece piuttosto diffuso in Irlanda, e del resto Joyce aveva costituito un
illustre precedente.
L'Associazione delle Biblioteche[4] ed i colleghi irlandesi, in particolare, hanno dimostrato una squisita disponibilità nel rispondere all'appello della
Dott.ssa Giuliana Zagra dell'A.I.B nazionale, accogliendo il nostro gruppo in maniera veramente calorosa, con messaggi di benvenuto, rinfreschi, visite guidate, esposizioni
esaurienti ed omaggi. Ne sono scaturite anche interessanti proposte, in particolare dal Direttore della Trinity College Library, per una futura rete di contatti con le
biblioteche universitarie italiane.
Non posso quindi che essere grata all'Associazione Italiana Biblioteche ed alla struttura presso cui lavoro per avermi offerto l'opportunità di partecipare a questo viaggio, fra
l'altro insieme ad una compagnia allegra e simpatica. Un doveroso ringraziamento va parimenti agli organizzatori dell'iniziativa, ossia l'A.I.B. Nazionale e l'agenzia Study Tours International di Roma.
«Bibliotime», anno IV, numero 2 (luglio 2001)