«Bibliotime», anno III, numero 1 (marzo 2000)
I sistemi bibliotecari di fronte
ai periodici elettronici:
problematiche gestionali e scenari
organizzativi
Introduzione
L'avvio del mercato globale dell'informazione
digitale costringe i nostri sistemi bibliotecari a misurarsi con problemi
tradizionali riproposti in forme nuove - si pensi ai costi, alla catalogazione
e all'organizzazione dell'accesso alle informazioni - e, contestualmente,
pone problemi del tutto nuovi di organizzazione e gestione complessiva,
come la comprensione dei nuovi modelli di costo e l'acquisizione della
relativa capacità contrattuale, l'individuazione di nuovi meccanismi
di scelta della documentazione e l'evoluzione del catalogo in funzione
del passaggio dal possesso all'accesso.
Nell'affrontare le questioni poste dall'impatto
con i periodici elettronici, il dibattito nazionale si è concentrato
in un primo momento su alcuni temi generali di carattere "culturale", come
la permanenza o meno del cartaceo rispetto al supporto elettronico, le
problematiche collegate alla conservazione e all'accesso degli archivi
digitali e l'evoluzione della comunicazione scientifica. In un secondo
momento è iniziato l'approfondimento di aspetti più specifici
collegati al prodotto "periodico", come la quantità e qualità
dell'informazione, le questioni tecnologiche, gli aspetti legali e di copyright,
l'organizzazione del servizio in biblioteca e la formazione del bibliotecario
e dell'utente all'uso del nuovo prodotto. Successivamente l'attenzione
si è focalizzata sui costi, sulla velocità di evoluzione
del mercato e sulla conseguente incertezza rispetto alle dinamiche commerciali,
per poi allargare lo sguardo ai modelli consortili realizzati nei paesi
con una tradizione cooperativa più consolidata.
Su questo ultimo aspetto la nostra impressione
è che limitarsi a trarre ispirazione - in termini di applicabilità
ed importabilità - esclusivamente dai modelli organizzativi realizzati
dalle biblioteche anglosassoni [1] sia una soluzione
che tende potenzialmente a sottovalutare il variegato ed articolato assetto
organizzativo dei sistemi bibliotecari dei nostri atenei e i relativi vincoli
strutturali, senza risolvere con chiarezza i nodi problematici posti dalla
dicotomia tra accentramento e decentramento che condizionano e frammentano
i processi decisionali.
In questa sede tenteremo di evidenziare le problematiche
organizzative e gestionali più rilevanti che i periodici elettronici
pongono ai nostri sistemi bibliotecari e a delineare un'ipotesi di lavoro
finalizzata all'individuazione di un possibile modello organizzativo praticabile.
Il contesto
I termini generali del problema che siamo chiamati
ad affrontare sono stati evidenziati con chiarezza da Malinconico [2]
e possono essere così sintetizzati: all'aumento dell'offerta informativa
corrisponde un incremento della domanda da parte della comunità
scientifica, con un corrispettivo aumento dei costi a fronte di una contestuale
riduzione dei budget delle biblioteche. Quest'ultimo aspetto si
traduce in una sostanziale riduzione della capacità di spesa, alla
quale corrisponde una riduzione della capacità di risposta adeguata
alla crescente domanda informativa (quantitativa e qualitativa) dell'utenza
accademica.
Un ulteriore fattore critico deriva dai nuovi
modelli di costo introdotti dal mercato digitale e rappresentati nella
tabella 1.
Tali modelli "base" possono moltiplicarsi a causa della presenza di
diverse variabili in relazione ai vari accordi contrattuali proposti da
editori e/o aggregatori sui seguenti punti specifici:
I sistemi bibliotecari e la transizione
verso nuovo modello di selezione, acquisizione e gestione
L'avvento dei periodici elettronici mette in crisi
l'intero processo gestionale del periodico, dall'acquisizione all'accesso
da parte dell'utente. Più in dettaglio l'impatto avviene:
a) sui meccanismi di selezione;
a) Selezione
Per comprendere appieno come vengono modificati
i meccanismi di selezione è opportuno ricordare che le variabili
in uso per selezionare il periodico cartaceo sono sostanzialmente due:
Alle variabili sopraindicate occorre aggiungere
alcuni criteri di scelta, soprattutto quando l'elettronico comporta un
aumento della spesa (variabile 3.). I possibili criteri di scelta, e le
relative finalità che il sistema bibliotecario si può dare,
sono illustrate nella tabella 3.
b) Acquisizione
Spostando l'attenzione dalla selezione all'acquisizione,
si osserva che il passaggio dal possesso dell'abbonamento alla contrattazione
della licenza d'uso richiede sia delle significative capacità contrattuali,
sia una conoscenza delle dinamiche commerciali, del posizionamento e delle
alleanze dei fornitori sul mercato nazionale e internazionale. Vanno poi
considerati i problemi legali, come quelli derivanti dalla incertezza giuridica
nella quale versa ancora tutta la problematica del copyright elettronico,
per i quali gli editori tendono ad imporre forti limitazioni al servizio
di document delivery elettronico da parte delle biblioteche. Particolare
attenzione va posta anche all'evoluzione tecnologica, che pone problemi
diversi a breve e a lunga scadenza e che vanno dai problemi immediati di
accesso e formato dei dati al problema della loro conversione e conservazione
per l'accesso costante nel tempo. In fase di acquisizione occorre porre
attenzione anche ai nuovi servizi collegati ai periodici elettronici, come
l'accesso integrato ad altre risorse informative (banche dati, cataloghi,
etc.). In generale, è necessaria una maggiore attenzione a tutte
le problematiche collegate alla risorsa elettronica di cui il periodico
fa parte, caratterizzate da una costante evoluzione.
c) Copertura finanziaria e copertura della
spesa
Al di là delle problematiche collegate
alle manovre di contenimento della spesa pubblica e all'assottigliarsi
dei finanziamenti centrali che sono all'origine delle attuali ristrettezze
finanziarie dei bilanci delle università italiane in generale e
delle biblioteche in particolare, la messa a punto del processo di finanziamento
della spesa per l'acquisizione dei periodici elettronici pone ai sistemi
bibliotecari alcuni problemi di fondo quali:
d) Aspetti gestionali-amministrativi
Sul versante amministrativo-gestionale i periodici
elettronici comportano la necessità di rivedere in un contesto nuovo
procedure consolidate negli
anni; questa revisione deve essere definita in stretta interazione con i
Servizi di Ragioneria ed Economato. Si pensi, ad esempio,
alle ricadute sulla consistenza patrimoniale e sulla attribuzione della
spesa ai centri di spesa delle singole strutture in caso di accordi che
prevedono di unificare fatturazione e pagamento. Il problema si complica
se questo aspetto deve essere affrontato da più atenei con infrastrutture
amministrative e regolamenti contabili diversi. A questo si aggiunge la
necessità, per i bibliotecari, di conoscere il costo del singolo
titolo per la ripartizione corretta della spesa e/o per la decisione sull'eventuale
rinnovo della licenza d'uso alla scadenza contrattuale, cosa alquanto complessa
soprattutto in caso di accordi basati su basi di calcolo di tipo forfettario.
Il finanziamento centrale riduce questo problema, anche se permane quello
dell'entità della spesa del singolo titolo, almeno fino a quando
si mantiene l'abbonamento al cartaceo. Sul piano più strettamente
gestionale non è azzardato prevedere una certa molteplicità
e stratificazione temporale di licenze d'uso di editori diversi con scadenze
e caratteristiche contrattuali diverse che, per essere gestite facilmente,
implicano il passaggio dall'attuale registrazione del fascicolo cartaceo
alla verifica della disponibilità prevista dalle condizioni contrattuali
sottoscritte (es: tempestività dell'aggiornamento elettronico, condizioni
di accesso, scadenza etc.). A tale proposito si rende necessaria una maggiore
integrazione fra un nuovo modello di gestione amministrativa del periodico-fascicolo-articolo
elettronico e gli attuali strumenti di gestione e formazione degli stessi
cataloghi (SBN, ANCP).
e) Organizzazione e gestione del servizio
L'inserimento del periodico elettronico comporta
necessariamente attività iniziali di organizzazione e gestione del
servizio diverse rispetto a quella necessaria per i periodici cartacei.
Non è oggetto di questo intervento approfondire questi aspetti,
tuttavia si possono sinteticamente descrivere i livelli di intervento sui
quali sistemi bibliotecari e biblioteche devono raccordarsi tra loro, e
che riguardano essenzialmente:
L'impatto con le riviste elettroniche ha delle
ricadute anche sul fronte della catalogazione e della descrizione se si
decide - al fine di offrire all'utente una migliore possibilità
di accesso alle fonti - di non limitarsi alla soluzione più immediata,
ovvero quella di creare semplici liste alfabetiche o per grandi categorie
di soggetti di titoli sulle pagine web, la cui utilità è
circoscritta a liste relativamente brevi, come nel caso di liste per utenti
di singole biblioteche. Nella prospettiva di una maggiore visibilità
ed integrazione con risorse catalografiche e gestionali per la catalogazione,
la gestione e l'accesso emergono problematiche specifiche subordinate tuttavia
a scelte più generali:
Nell'affrontare questa fase di transizione, caratterizzata
da una forte innovazione, ma anche da una modifica sostanziale di tutti
i parametri di riferimento più noti, la relazione con il periodico
elettronico è pesantemente influenzata da una serie di variabili
che possiamo considerare cruciali, in particolare:
Il rapporto tra cartaceo e elettronico diventa
il nodo cruciale da sciogliere. Occorre quindi individuare la strategia
più adeguata per gestire la transizione. Tale strategia può
essere estremamente cauta e prudente, oppure fortemente innovativa ma,
in ogni caso, deve prevedere la convivenza organizzativo/gestionale dei
vari supporti e l'appesantimento derivante dalla duplice gestione, sia
sul versante delle procedure e dell'organizzazione del lavoro, sia sul
fronte delle relazioni finanziarie tra abbonamento cartaceo e abbonamento
elettronico.
Quale strada?
Il contesto finanziario in cui ci troviamo ad
operare è caratterizzato in questa fase da un significativo aumento
dei costi di abbonamento a fronte di una costante riduzione della disponibilità
di bilancio, quantificata nella legge finanziaria in un 5% della spesa
corrente. A fronte di tali difficoltà, le scelte politiche possono
essere orientate verso la riduzione o il mantenimento della spesa, con
conseguente riduzione della disponibilità informativa a fronte dell'aumento
dei costi, oppure verso l'aumento della spesa finalizzato al mantenimento
della disponibilità informativa.
a) A livello di biblioteca:
Un servizio e una disponibilità adeguata
di informazione elettronica per l'utenza accademica richiede un approccio
che integri le acquisizioni, gli strumenti gestionali e le strategie delle
biblioteche in sistemi bibliotecari di ateneo, e questi ultimi in specifiche
iniziative di cooperazione interuniversitaria.
Luca Bardi, Sistema Bibliotecario di Ateneo - Università di Firenze, e-mail:
luke@biblio.unifi.it
[1] Come il modello inglese
NESLI, <http://www.nesli.ac.uk/nesli8.html>.
[2] S. Michael Malinconico,
Biblioteche
digitali: prospettive e sviluppo. "Bollettino AIB", 38 (1998) 3, p.
275-299.
[3] Università degli
Studi di Padova, Gruppo di Lavoro sui Periodici Elettronici, Il Sistema
Bibliotecario di Ateneo e lo sviluppo del mercato dei periodici elettronici:
analisi, prospettive, opportunità, proposte, <http://www.cab.unipd.it/journal/journal.php3>.
[4] Directory of Major Publishers
of Electronic Journals, <http://www.coalliance.org/ejournal/publish.html>.
[5] Produttori di banche dati
specializzate che aggregano intorno al proprio prodotto leader (integrandolo)
un numero consistente di periodici digitali a testo pieno di periodici
diversi, creando un unico prodotto costituito dalla banca dati e dal full
text. L'aggregatore offre alla biblioteca un prodotto integrato con
un proprio software di ricerca e risparmia all'editore l'onere di creare
e mantenere un proprio sito. Trattandosi di un unico prodotto, la biblioteca
negozia la licenza con questo intermediario.
[6] Produttori di sistemi
informativi che integrano sotto un'unica interfaccia sistemi di banche
dati diverse, l'accesso al full text di un certo numero di periodici
elettronici distribuiti nei siti degli editori e servizi collegati di document
delivery. Trattandosi di risorse separate, la biblioteca negozia con
l'integratore la licenza per la banca dati, e con i singoli editori l'accesso
al full text dei periodici.
[7] <http://www.mellon.org/jsesc.html>.
[8] Attività svolta
da INFER, <http://www.uniroma1.it/infer>.
Riferimenti bibliografici
Acquisti cooperativi di risorse elettroniche:
Consortia for electronic resources: International Videoconference,
Thursday 4th February 1999, <http://www.unifi.it/universita/biblioteche/eventi/consortia.htm>.
La collaborazione necessaria: esperienze italiane
di acquisti consortili: le realizzazioni, le iniziative in corso, le prospettive,
Firenze, Università degli Studi - 28 e 29 aprile 1999, <http://www.burioni.it/news/eventi/firenze99/index.htm>.
ESB Forum: Recensioni e contributi su cd-rom
e altre fonti informative elettroniche, a cura di Riccardo Ridi, <http://www.burioni.it/forum/#4>.
INFER: Italian National Forum on Electronic
Resources, <http://www.uniroma1.it/infer>.
NESLI: National Electronic Site Licensing Initiative,
<http://www.nesli.ac.uk>.
Università degli Studi di Padova, Gruppo
di Lavoro sui Periodici Elettronici, Il Sistema Bibliotecario di Ateneo
e lo sviluppo del mercato dei periodici elettronici: analisi, prospettive,
opportunità, proposte, <http://www.cab.unipd.it/journal/journal.php3>.
«Bibliotime», anno III,
numero 1 (marzo 2000)
1
Prezzo abbonamento cartaceo + percentuale aggiuntiva per
versione elettronica
2
Prezzo abbonamento elettronico + percentuale aggiuntiva
per versione a stampa
3
Prezzo abbonamento cartaceo comprensivo versione elettronica
4
Prezzo versione elettronica (senza corrispettivo cartaceo)
5
Canone calcolato in base all'utenza campus (numero docenti ricercatori
studenti)
6
Prezzo per numero utenti simultanei
7
Prezzo calcolato sulla spesa complessiva sostenuta dalla Biblioteca
o dal SBA relativa agli abbonamenti cartacei attivati nell'anno precedente
con l'editore
8
Prezzo calcolato sulla spesa complessiva sostenuta dalla Bibl. o dal
SBA relativa agli abbonamenti cartacei attivati negli ultimi tre anni con
l'editore
9
Quota base più canone annuale
10
10 Pay per view
11
Canone annuale fissato su una quota prestabilita di titoli elettronici
(100, 200, 300, etc.) selezionati da un elenco di alcune migliaia di titoli.
I titoli selezionati possono essere modificati ogni 24 ore
12
Prezzo basato su algoritmi calcolati dal produttore su combinazioni
di vari fattori di costo non sempre evidenti
A queste variabili si aggiunge un ulteriore elemento
di complessità, costituito dalla pluralità e dall'articolazione
dell'offerta in diversi pacchetti e/o aggregati di titoli, cosa che provoca
una situazione in cui l'offerta commerciale complessiva da parte di editori
e aggregatori può risultare poco trasparente o quantomeno poco chiara
e facilitare, di conseguenza la duplicazione delle acquisizioni da parte
delle biblioteche. Per tale ragione, e per non ripetere le esperienze effettuate
con le banche dati bibliografiche (dove non sempre è agevole verificare
le sovrapposizioni di singoli titoli all'interno di più banche dati)
è necessario rivendicare con forza un'offerta più trasparente.
b) sui meccanismi di acquisizione;
c) sulla copertura finanziaria con spostamento
della spesa;
d) sugli aspetti gestionali-amministrativi;
e) sulla promozione, organizzazione e gestione
del servizio;
f) sulla catalogazione e sulle procedure di integrazione
con altri strumenti gestionali e con altre risorse informative.
Nell'elettronico le variabili che incidono sulla
selezione si moltiplicano e possono essere articolate su vari piani. La
tabella seguente tenta di evidenziare alcuni fattori significativi:
1. Periodico elettronico gratuito
a. Aumento dell'offerta informativa quantitativa e qualitativa (es.:
pacchetti o interi cataloghi);
2.Periodico elettronico incluso nel prezzo del cartaceo
b. Riduzione dei costi (in presenza di accesso ad interi cataloghi,
in caso di cross file, etc.)
3. Periodico elettronico a pagamento: in questo caso occorre selezionare
le risorse disponibili per garantire un equilibrio complessivo per gli
utenti dell'Ateneo
c. Servizi che aggiungono valore alla risorsa informativa vera e propria
(funzionalità di ricerca; formato dei testi sia in PDF che in HTML,
aleart;
etc.)
1. Riviste incluse in un pacchetto o acquisizione di un intero catalogo
Questa opzione tende ad offrire una maggiore offerta di titoli e a
ridurre la spesa per il Document Delivery
2. Riviste doppie
Consente di cancellare i doppioni cartacei, di realizzare forti risparmi
e di razionalizzare la spesa (ad es. spostando la spesa dai duplicati a
nuovi titoli unici)
3. Riviste che interessano più settori di ricerca
Tende ad una maggiore diffusione della risorsa informativa ed, in generale,
ad un aumento dell'"offerta" alla comunità scientifica
4. Riviste segnalate dalla comunità accademica
Evidenzia la pertinenza e la rilevanza scientifica e, in generale,
la capacità di risposta alla "domanda" informativa (criterio già
presente nella tabella 2 ma con un impatto molto più ampio nel caso
dell'elettronico)
5. Impact factor/costo
Tende a spostare la spesa sull'eventuale pay per view o sul
Document
Delivery, aprendo la strada ad una possibile disintermediazione della
biblioteca. Questa scelta può essere utile per titoli molto costosi
e/o per titoli poco richiesti per i quali può essere conveniente
spostare la spesa dall'abbonamento alla "domanda" del singolo articolo
6. Periodico presente su più banche dati bibliografiche
Consente una maggiore integrazione di risorse di natura diversa (es.
banche dati-full text) e, in generale, ad una qualificazione del
servizio di reference
In fase di acquisizione, ovviamente, divengono
cruciali le "condizioni di accesso" dell'utenza sia per le ripercussioni
sull'organizzazione del servizio, sia per poter impostare delle strategie
conseguenti a medio termine. I principali fattori che incidono sulle condizioni
di accesso ai periodici elettronici possono essere rappresentati dalle
seguenti variabili:
Ulteriori punti critici della trattativa riguardano
gli aspetti legati alla disponibilità e alle condizioni contrattuali
di accesso dei titoli sottoscritti alle annate precedenti a quelle in abbonamento
corrente di cui non è stato pagato l'elettronico (cosiddetto backfile)
. Questo problema, molto simile a quello della garanzia di accesso permanente
alle annate pregresse pagate anche in caso di dismissione dell'abbonamento,
pone un duplice problema: non sempre le annate arretrate sono state convertite
in formato elettronico, talvolta sono disponibili in formati diversi da
quelli delle annate più recenti e - soprattutto - non sempre sono
gratuite. E' evidente tuttavia che la disponibilità delle annate
arretrate facilita l'eliminazione dei duplicati e, più in generale,
il passaggio all'elettronico.
In questa fase alcuni sistemi bibliotecari hanno
avviato un processo basato sul finanziamento centrale dietro presentazione
di progetti specifici per l'acquisizione delle risorse elettroniche, con
l'obiettivo di finanziare l'attivazione dei primi contratti e avviare la
sperimentazione di un servizio esteso all'utenza dell'intero Ateneo, mentre
in generale non sembrano ancora definite le soluzioni operative volte a
fronteggiare adeguatamente le fasi successive.
f) Catalogazione e integrazione con strumenti
gestionali e altre risorse informative
Alcune variabili cruciali
Gli handicap per i sistemi bibliotecari di
ateneo
Indubbiamente la frammentazione dei centri decisionali
e di spesa e la convivenza di vecchi e nuovi meccanismi creano delle difficoltà
nella realizzazione di una politica coerente delle acquisizioni. Permangono,
inoltre, forti duplicazioni interne di abbonamenti cartacei a discapito
di una maggiore disponibilità di titoli elettronici e di un costo
più elevato dello stesso elettronico nei casi in cui quest'ultimo
venga calcolato sul valore complessivo del cartaceo (duplicati compresi),
con inevitabili ricadute negative nei confronti di altri atenei nei casi
di acquisti consortili. Sarebbe quindi necessaria una maggiore capacità
di coordinamento per incidere positivamente sui meccanismi di decisione
e per migliorare la posizione contrattuale di complessiva debolezza delle
biblioteche.
L'attività di coordinamento tuttavia necessita
di adeguati strumenti informativi e di supporto. Emergono chiaramente,
infatti, i limiti degli attuali sistemi gestionali/catalografici, pensati
e realizzati per il trattamento dei materiali cartacei e che pertanto,
oltre ad essere poco flessibili, presuppongo un'organizzazione del lavoro
ed una struttura delle competenze di tipo tradizionale.
Infine, la mancanza di un modello di document
delivery adeguato e omogeneo non consente per ora di supportare adeguatamente
eventuali scelte tra abbonamento/licenza e pay per view.
In generale, le biblioteche hanno risposto alle
carenze di cassa attraverso tagli degli abbonamenti cartacei doppi e/o
cancellazioni di titoli unici, ma con una strategi non sempre omogenea
e coordinata. In molti casi si è quindi realizzato un rapporto piuttosto
sfavorevole tra disponibilità complessiva della collezione e spesa
sostenuta, sia nei casi di riduzione della spesa , sia nei casi di aumento
della spesa, con effetti che hanno invalidato sia lo sforzo verso una politica
di risparmio, sia lo sforzo verso una politica di maggiore spesa.
Occorre quindi trovare una strategia complessiva
che consenta di spalmare il costo dell'elettronico tra più biblioteche
di un sistema bibliotecario o tra più sistemi (cross file),
con l'obiettivo di razionalizzare la spesa, far convergere il risparmio
realizzato su altre risorse e, se possibile, le attività collegate
all'analisi, avvio e gestione del servizio. In generale ci si può
orientare verso alcune possibili opzioni: una politica progressiva di tagli
secchi (a partire dai duplicati) integrata dal servizio di document
delivery; un passaggio diretto al "solo elettronico", ma il risparmio
verrebbe riassorbito nel giro di due anni; la definizione di nuovi modelli
di acquisizione e di relazioni con gli editori.
Qualunque sia la strategia scelta, per essere
efficace, deve incidere a tre livelli: biblioteca, sistema bibliotecario,
cooperazione tra sistemi bibliotecari o, se si vuole, interuniversitaria.
b) A livello di sistema bibliotecario
c) A livello di cooperazione intersistema
Nelle attività cooperative per mantenere un
alto livello di coesione tra gli enti promotori è essenziale individuare
un "metodo di lavoro" basato:
1. sulla discussione partecipata delle esigenze
comuni;
2. sulla definizione di obiettivi specifici concreti
e condivisibili (es.: con quali editori trattare, cosa negoziare, quali
priorità, quali modalità , etc.);
3. sulla definizione comune di un "modello contrattuale"
- licenza tipo - sul quale basare le trattative con gli editori e i fornitori.
Tale modello di licenza deve essere messo a punto tenendo conto sia dei
modelli contrattuali sottoscritti all'estero, sia del nostro particolare
tessuto organizzativo/strutturale, segnato da notevoli vincoli normativi
e amministrativi.
Nel tentativo di individuare un "modello organizzativo"
e di "cooperazione efficace" i sistemi bibliotecari degli atenei di Bologna,
Firenze e Padova hanno attivato un percorso cooperativo che si è
sviluppato in tappe successive che ha avuto origine nell'adesione a SBN,
nella scelta del medesimo OPAC e si sono in seguito concretizzate:
Conclusioni
Per realizzare questi passaggi sono necessarie
alcune condizioni essenziali:
1. la presenza di sistemi bibliotecari di ateneo
in grado di progettare, sostenere i cambiamenti organizzativi e allineare
agli obiettivi comuni l'assetto organizzativo e tecnologico interno;
2. il consolidamento della cooperazione interuniversitaria
nazionale mediante un adeguato supporto informativo ed un costante monitoraggio
del mercato [8].
Sarebbe inoltre fortemente auspicabile il sostegno del MURST/CRUI per le
iniziative cooperative pił significative, per l'individuazione di soluzioni
ai problemi infrastrutturali comuni (es. IVA, consulenza legale, vincoli
amministrativi e sviluppi dell'infrastruttura di rete) e, in generale, per
la definizione di linee guida strategiche per i Sistemi bibliotecari.
Anna Ortigari, Biblioteca di Discipline storiche
- Università di Bologna, e-mail: ortigari@mail.cib.unibo.it
Maurizio Vedaldi, Centro di Ateneo per le Biblioteche
- Università di Padova, e-mail: maurizio@www.cab.unipd.it
Note