|
Un giorno mia figlia mi chiede: "Mamma quando vieni a scuola a
leggere?"
Sul momento non ho risposto o meglio ho preso tempo, il progetto lo
conoscevo, le insegnanti ne avevano parlato durante l'ultima riunione: i
genitori a scuola per leggere ai bambini. Bello!
Però, sinceramente, la mia mente aveva già archiviato
tutto, come potevo? La mattina devo accompagnare la bimba a scuola e poi
di corsa al lavoro, sempre con l'acqua alla gola. No, non mi era proprio
possibile. E quindi ho pensato, seppur con rammarico, lo faranno altri
genitori.
Fino a quel giorno quando Letizia mi ha chiesto "Mamma quando vieni a
scuola a leggere?". Non mi ha chiesto se potevo andare, se volevo
andare, ma quando sarei andata. Per lei era naturale, altre mamme lo
facevano, perché la sua no?
E così ho cominciato a pensarci, beh forse potremmo alzarci un
po' prima, forse potrei chiedere un breve permesso al lavoro e poi
recuperarlo, forse ... forse... E poi mi sono chiesta, ma sarò
capace di leggere ai bambini? Certo con Letizia lo facevo, anche se non
troppo spesso, alla sera magari quando gli occhi ti si chiudono dopo una
faticosa giornata e puoi chiudere il libro e dire continuiamo domani, ma
con altri bambini? E se non mi ascoltano, e se a loro non piace come
leggo?
Alla fine, bando alle incertezze, scrivo il mio nome nell'elenco appeso
alla porta della biblioteca e con grande sorpresa scopro che
dovrà passare un bel po' di tempo. Quasi tre settimane! Infatti
ci sono già tante mamme che hanno dato la loro
disponibilità. Bravissime!
Arriva il gran giorno, Letizia è agitatissima ed io un po'
ansiosa ed emozionata. In fondo non capita tutti i giorni di esibirsi e
con un pubblico così esigente!
In realtà è stato tutto molto semplice, le cose vengono da
sole a volte. Loro hanno scelto i libri da leggere, loro hanno messo
l'entusiasmo e l'hanno trasmesso a me. Loro hanno partecipato e mi hanno
coinvolto: "Ma il culetto di Cesare Pompeo perché si era
arrabbiato?" "anche il mio cane si chiama..." "Anch'io ho visto i
leoni..."
E Letizia mi guardava estasiata: ma era la sua mamma quella?
Credetemi, sono uscita dalla biblioteca senza voce ed assetata, ma con
il cuore carico di gioia. Non so se sono riuscita a dare qualcosa a loro
certo è che loro in così poco tempo mi hanno dato tanto:
la sensazione di aver fatto qualcosa di grande: leggere un libro per...
Una bimba a scuola l'altra mattina si è avvicinata e mi ha
chiesto "Sei venuta a leggere?". Vi garantisco che ho accolto quella
domanda come il premio più bello.
Ho ripetuto l'esperienza, ma purtroppo non così spesso come
vorrei, so però che tante altre mamme e papà lo fanno. A
loro va il mio ringraziamento e credo quello di tutti quei genitori che
vorrebbero, ma effettivamente non possono. Però se riuscite a
ritagliare un angolino del vostro tempo, provate! Vi rimarrà la
voglia di farlo e rifarlo, siamo tutti "capaci" ed è come
lasciare una traccia nel cammino dei nostri figli, una traccia che li
aiuterà a crescere e ad amare i libri.