[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 5
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“Favolè”
Il libro cuscino dei sogni

Vittoria Bonani

Quando ho sentito parlare di “Favolè” per la prima volta?
Molto tempo fa, prima della scorsa estate, allorché ci incontrammo io e Dario Nuzzo, ideatore del progetto, che voleva raccontarmi questa sua idea; tra l’altro, nessuno avrebbe mai potuto chiamarlo così, “Favolè”, questo insieme di voci, quelle di Arturo, Claudio, Elvira, Felice, Apollonia… oggi ben note in città, ma, fino a qualche anno fa quasi sconosciute; nessuno li avrebbe mai creduti così capaci di tanta fantasia! O forse queste storie ce le stiamo sognando, quella delle foglioline esposte al gelido vento o quella del pigro cuculo, oppure quella dei coloratissimi confetti danzanti e del leone arrogante.
Penso davvero che sia un sogno! Ma, «un uomo che non sogna è come un uomo che non suda: accumula un bel po’ di veleni», come giustamente sostiene Truman Capote [1].
“Favolè” è il cuscino dei sogni realizzati e donati ai bambini per renderli felici e predisporli all’amicizia, alla semplicità, all’umiltà, alla solidarietà. È rivolto ai piccoli che non sanno leggere e che hanno bisogno di qualcuno che racconti loro le storie: la voce di mamma e papà oppure quella calda e ammaliante di Carla e Roberto.

Non vi ho detto ancora che “Favolè” è un libro, un morbido cuscino, una pigotta con cui giocare. E già, perché il bambino vuole per di più toccare, vedere, fantasticare!

E con “Favolè” può…

Ascoltare
La fiaba si consuma anche immaginando i luoghi, i rumori, i suoni e le voci dei personaggi, animati e pure inanimati. L’ascolto del racconto suggerisce un ambiente particolare pensato dai bambini e ricreato dalla musica inedita di Daniele che accompagna e tuffa il piccolo in paesi come Giappone, Messico, Africa, Polinesia.
Gli ambienti sono allegri, alleggeriti dal ritmo del valzer e della marimba, e lasciano sognare lo scorrere dell’acqua, il ruggito del leone, il turbine del vento, la voce caotica della città, rinviando ora a terre lontane e diverse, ora a mondi fantastici, ora alla vita di tutti i giorni. Coinvolgenti e accattivanti poi le voci di Carla e Roberto, impegnate a mantenere alta e ferma l’attenzione del giovanissimo pubblico.

Vedere
I messaggi delle storie inedite sono filtrati e rappresentati dal pennello di Eugenio e resi visibili da forme semplici e colori immediati, valido sussidio alla lettura. Le dieci immagini, articolate e sfuggenti alla realtà, sono aderenti alla sensibilità del bambino e sempre diverse visivamente per luce, intreccio pittorico e presenza di elementi reali quali legno, foglie, sabbia: la frittella, il coniglio, la murena, il leone fanno da ponte col mondo dell’infanzia.
I colori accesi e contrastanti, i tratti decisi e spezzati delle tavole di Eugenio catturano l’attenzione, facendo balenare scorci della savana bruciata dal sole e città convulse, animali reali e nello stesso tempo fantastici, personaggi immaginari, ma rappresentati nella loro imponenza e maestosità: lo spazio diventa vivo e palpitante, una rappresentazione concreta della fantasia del bambino.

Toccare
Ai piccoli “Favolè” offre pure una pigotta, la bambola di pezza: morbida e colorata, con il corpo di stoffa, eccola trasformarsi nella triste rom Zamfira, nella cenciosa Giuseppa, in Ricciolina dall’elaborata chioma, in Fata Confetto avvolta da un colorato e vaporoso tulle, nella scintillante e luminosa Fata Crisargìlla, in Mamma cuculo lì lì pronta a deporre le uova, nell’Acqua azzurrina dagli abiti fluenti, nel potente Nettuno, nella Tortilla racchiusa in un morbido tramezzino, nel verde Albero dalle foglie multicolori.
Queste le dieci pigotte, a descrivere il variegato mondo e le sue regole, fatte per renderlo più sicuro e conforme ai bambini.
Tutto è racchiuso in un azzurro cuscinetto su cui appoggiarsi per ascoltare le belle fiabe, fluide e scorrevoli, roteanti tutte in un valzer scandito da Apollonia, Arturo, Claudio, Elvira, Felice: dieci mani per dieci racconti, a narrare le storie di popoli lontani o a suggerire la poesia della fanciullezza, a immaginare avventure mirabolanti o a diffondere messaggi di amore e fratellanza.

Scheda tecnica

Lunedì 25 maggio, presso il Salone di rappresentanza della Provincia di Salerno, l’AIB - Sezione Campania, in collaborazione con la Provincia di Salerno, la Biblioteca provinciale di Salerno, il Comitato provinciale dell’Unicef e la D&D Entertainment, ha presentato “Favolè”, un progetto ideato e curato da Dario Nuzzo per i bambini da 0 a 7 anni che ha previsto la realizzazione di un libro cuscino con CD audio di favole e fiabe, appositamente scritte per loro da Apollonia Califano, Arturo Forte, Claudio Rinaldi, Elvira Santacroce e Felice Turturiello.
Le storie proposte dai cinque scrittori salernitani, tradotte in inglese e nelle lingue appartenenti alle diverse culture, narrano anche di popoli e paesi lontani da noi e si prefiggono l’obiettivo di diffondere messaggi di fratellanza in una società sempre più caratterizzata dalla multiculturalità.
Le illustrazioni, che hanno messo ulteriormente in risalto i messaggi contenuti nel testo, sono state create da Eugenio Siniscalchi, mentre le musiche inedite e i suoni del CD sono di Daniele Chiariello.
Quali gli elementi qualificanti del progetto? Sicuramente una scrittura nuova che punta su autori appartenenti al nostro territorio e su una visione della fiaba contrapposta ai modelli giapponesi e disneyani imperanti.
I cinque scrittori offrono una concezione della narrazione ora rispondente agli schemi classici, ora contenente una morale più complessa e certamente non edulcorata che richiede l’intermediazione dei genitori e degli adulti. Tuttavia l’ascolto di questi racconti, fedeli a precisi canoni di riferimento, risulta essere più comprensibile e agevolato per la continuità narrativa con la nostra tradizione.
La scelta di selezionare e supportare autori locali è motivata, dunque, dalla volontà di contrastare l’egemonia culturale e intellettuale d’importazione e di riappropriarsi della nostra tradizione favolistica, rafforzatasi nel Seicento con Giambattista Basile e i suoi cinquanta racconti contenuti ne Lo cunto de li cunti e scritti in dialetto napoletano.
Il valore aggiunto del progetto sta nell’aver avviato una reale e concreta collaborazione a livello regionale e provinciale tra quelle istituzioni che si occupano della promozione della lettura, della diffusione e realizzazione della cultura dell’infanzia, della conoscenza dei diritti e dell’attuazione delle convenzioni internazionali.
Grazie alla collaborazione con il Comitato provinciale di Salerno dell’Unicef è stata realizzata una pigotta, ispirata ai personaggi protagonisti dei racconti, a rappresentare un bambino di un Paese in via di sviluppo che aspetta il nostro aiuto.
Per ogni bambola di pezza protagonista del racconto c’è un preciso articolo della Convenzione ONU che si richiama alla protezione e alla difesa dei diritti dell’infanzia. Viene ricordato che i bambini vanno rispettati e messi in condizione di vivere serenamente e liberamente, rimuovendo le situazioni di pregiudizio, di coercizione e di pressione, anche da parte dei genitori, che dovrebbero diventare più consapevoli del proprio ruolo e maggiormente partecipi della crescita dei loro figli.
L’AIB – Sezione Campania, al pari dell’Unicef, ha voluto sostenere economicamente questo progetto, impegnandosi ad acquistare copie del libro cuscino che sono state poi vendute in sede IFLA a Milano e a tutti gli interessati. Con il ricavato il Comitato esecutivo regionale della Sezione Campania organizzerà un evento per i ragazzi nell’ambito del Giffoni Film Festival 2010.
“Favolè” esprime la necessità dell’incanto fiabesco, è la risposta interiore a una società sempre più chiusa in se stessa, impersonale, coercitiva e pessimista per restituire fiducia, ottimismo e capacità immaginativa ai bambini, attraverso questo viaggio suggestivo in un tempo sospeso tra sogno e realtà e in uno spazio abitato da semplici e ingenue creature inclini a ribaltare i tanto decantati valori del consumismo – potere, ricchezza, fama, ambizione, supponenza e arroganza – e a ristabilire la semplicità e la spontaneità di una volta.

vittoria.bonani@bibliotecaprovincialedisalerno.com


Ideazione e cura del progetto: Dario Nuzzo
Produzione: D&D entertainment
Autori delle fiabe: Apollonia Califano, Arturo Forte, Claudio Rinaldi, Elvira Santacroce e Felice Turturiello
Illustrazioni: Eugenio Siniscalchi
Suoni e musiche: Daniele Chiariello per Zork Digital Planet
Speaker: Carla Lavarista e Roberto Lombardi
Partner: AIB – Sezione Campania, Provincia di Salerno, Biblioteca provinciale, Unicef
Patrocinatori: Comune di Salerno, Fondazione Collodi, Nati per leggere, Centro per la salute del bambino, Associazione culturale pediatri Campania, Federazione italiana medici pediatri


[1] Truman Capote, L’arpa d’erba, Milano : Garzanti, 1953.


BONANI, Vittoria. “Favolè”. Il libro cuscino dei sogni. «AIB notizie», 21 (2009), n. 5, p. 20-21

Copyright AIB 2009-10, ultimo aggiornamento 2009-10-14 a cura di Zaira Maroccia
URL: http://www.aib.it/aib/editoria/n21/0520.htm3

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