Dal 12 al 15 dicembre 2006 si è svolta a Milano, presso il Centro congressi Le Stelline, la prima edizione di Archiexpo, organizzata dall'Associazione nazionale archivistica italiana. Per la prima volta in Italia il mondo degli archivi ha intrapreso una iniziativa nuova, prendendo in parte spunto da eventi organizzati periodicamente in ambito biblioteconomico.
Questa prima edizione è stata dedicata in particolare al rapporto tra archivi e digitale, affrontato come sistema e opportunità di produzione documentaria, come modalità di conservazione e valorizzazione, come tecnologia di trattamento di documentazione nata su altri supporti o con sistemi differenti, e ancora nel suo porsi come prospettiva onnicomprensiva, in vista di un possibile futuro prossimo in cui il ciclo di vita dei documenti d’archivio si svolgerà in massima parte in ambito digitale.
La manifestazione ha visto la convergenza di più iniziative: al seminario dedicato alla presentazione dei risultati dell’importante progetto internazionale InterPARES2 sulla conservazione dei documenti digitali, hanno fatto seguito tre seminari di aggiornamento nazionali sugli archivi multimediali, fotografici e audiovisivi.
Le iniziative scientifiche sono state affiancate da una rassegna che ha visto la presenza di oltre quaranta espositori (enti pubblici e privati, associazioni, consorzi, università, società private), presenti con prodotti, progetti, proposte nell'ambito delle nuove tecnologie e dei servizi avanzati in campo archivistico. Organizzate a cura degli espositori si sono tenute altresì circa venti iniziative satelliti di carattere scientifico, che hanno visto docenti universitari, conservatori e direttori di archivi, esperti, archivisti, giornalisti, amministratori, partecipare a workshop e presentazioni di esperienze e progetti nel campo della conservazione, recupero e valorizzazione della memoria documentaria grazie all'uso del digitale.
Come risulta dalle registrazioni effettuate, Archiexpo è stata visitata e seguita, nell'arco delle tre giornate, da oltre cinquecento persone iscritte. Probabilmente, però, l'ingresso libero all'esposizione e agli incontri scientifici hanno determinato un'affluenza di pubblico superiore.
Archiexpo si è aperta il 12 dicembre con il seminario di InterPARES2, nel quale sono stati presentati lo stato dell'arte e alcuni risultati del progetto internazionale, coordinato da Luciana Duranti. Il seminario si è avviato, nella prima mezza giornata, presso la Sala delle colonne nella sede della Banca popolare di Milano, per proseguire dal giorno successivo presso il Centro congressi Le Stelline, nella cornice di Archiexpo.
Fin dalla sua prima fase, il progetto InterPARES ha avuto l’obiettivo di individuare le condizioni, le modalità, le criticità per la conservazione dei documenti prodotti, creati e conservati in ambiente digitale, in modo tale da garantirne l’autenticità e l’affidabilità nel tempo.
La seconda fase del progetto, avviata dal 2002, si è concentrata sulle "nuove" tipologie documentarie nate in ambiente digitale, prodotte in ambienti dinamici e interattivi nel corso di attività scientifiche, artistiche (arte, cinema, spettacolo, fotografia) e di e-government. L’intervento introduttivo di sintesi di Luciana Duranti è stato seguito da relazioni dei leader dei diversi gruppi di ricerca nei quali il progetto è stato articolato sui case study e sulle ricerche dell'International Team.
Sono stati analizzati i molteplici problemi posti da ambienti complessi, quali quelli costituiti da basi dati altamente dinamiche, in continuo aggiornamento, da sistemi informativi geografici utilizzati da amministrazioni pubbliche, da progetti quali il Cybercartographic Atlas, per toccare anche le specificità delle opere d’arte digitali [1].
Con la prima edizione della manifestazione sono stati inaugurati anche i dibattiti/incontri di Archiexpo, tre seminari di formazione di mezza giornata ciascuno, che hanno focalizzato l'attenzione sui temi, in ambito italiano, del ciclo di vita e della valorizzazione dei documenti digitali e dedicati agli archivi fotografici, agli archivi audiovisivi, agli archivi multimediali. Gli incontri, che hanno visto la partecipazione di alcuni tra i più conosciuti esperti dei diversi settori, hanno costituito dei proficui momenti di incontro interdisciplinare e di confronto su problemi che accomunano, nella convergenza al digitale, discipline differenti ma affini per quanto riguarda i problemi di conservazione, trattamento, valorizzazione e fruizione della documentazione.
Molto seguiti anche gli appuntamenti scientifici svoltisi nelle sale più piccole del Centro Congressi, molti dei quali a cura degli stessi espositori [2]. Tra questi possono essere ricordati, per non fare che qualche esempio, le presentazioni dei sistemi informativi della Direzione generale per gli archivi del Ministero per i beni e le attività culturali, e inoltre l’illustrazione dei progetti dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia; del consorzio BAICR con Archivi del Novecento; del Consiglio regionale del Veneto; della fondazione ISEC.
L’incontro organizzato dalla Regione Lombardia sui portali Lombardia storica [3] e Lombardia Beni culturali [4] ha messo di fronte, in un dibattito a tratti acceso, archivisti, architetti, storici dell’arte e altri esperti nei diversi ambiti dei beni culturali.
La prospettiva, in questo caso, è quella del digitale come mezzo per una più ampia valorizzazione e conoscenza dei beni culturali e archivistici, con la messa a punto di sistemi informativi accessibili in rete relativi ai diversi ambiti disciplinari ma anche correlati tra loro e in grado di mettere a fattor comune, oltre alle nuove ricerche, l’ampio patrimonio pregresso di informazioni raccolte con i numerosi progetti del passato.
Le iniziative congressuali sono state anche accompagnate da una mostra, nei locali dell’Archivio di Stato di Milano, dedicata al tema dell’"Autenticità, affidabilità, riservatezza dei documenti nei secoli", nella quale sono stati presentati alcuni esempi di soluzioni adottate, a partire dal Medio evo, per risolvere il problema di garantire affidabilità, autenticità, conservazione ai documenti d’archivio.
Avviata in parte anche in modo sperimentale da parte dell'ANAI e fortemente voluta dalla sua presidente, Isabella Orefice, ora Archiexpo si propone di diventare un appuntamento annuale, con l'obiettivo di configurarsi come momento di sintesi, confronto e bilancio su quanto prodotto, ideato, progettato e proposto in specifici settori di ricerca e sperimentazione in ambito archivistico, in Italia e non solo.
L’ANAI ha già avviato, tenendo conto dell’esperienza fatta e contando sul contributo dei soci e di tutti i soggetti interessati, l’impegno per impostare la prossima edizione, che secondo i programmi si svolgerà, ancora a Milano, a fine 2007 o inizio 2008.
Il successo di questa prima edizione di Archiexpo premia lo sforzo ideativo e organizzativo dell'ANAI con l’importante sostegno, collaborazione e contributo di soggetti quali la Fondazione Cariplo, la Regione e la Provincia di Milano, l'Archivio di Stato di Milano, la Soprintendenza archivistica della Lombardia, il Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci", alcune sezioni regionali dell'ANAI – in primo luogo la sezione Lombardia – la Banca popolare di Milano, la Fondazione Le Stelline.
Viene soprattutto confermata l'importanza di una iniziativa del genere in ambito archivistico, come occasione di dibattito, di confronto e di presentazione dell’ampio novero di iniziative, da parte di soggetti pubblici e privati, che caratterizzano un settore dinamico e di indubbia importanza nell’attuale contesto sociale.
segreteria@anai.org
maurizio.savoja@beniculturali.it
[1] Per approfondimenti si rimanda al sito del progetto e al prossimo numero de «Il mondo degli archivi», dove sarà pubblicata la presentazione di Luciana Duranti.
[2] Il programma completo di tutte le iniziative della manifestazione può essere consultato sul sito di Archiexpo.
[3] http://www.lombardiastorica.it/
[4] http://www.lombardiabeniculturali.it/