Marchini, Luigi

(Genova 24 maggio 1899 – Genova 4 novembre 1985)

Dopo il Liceo classico si iscrisse alla Facoltà di giurisprudenza e nel 1928 passò a quella di Lettere, dove fu allievo del filologo Alfredo Schiaffini e si laureò nel 1933, con una tesi sulla prosa letteraria fiorentina del Quattrocento, alla quale fu assegnato un diploma d'onore del Comune di Genova. Bibliofilo e collezionista di libri antichi, nel dopoguerra collaborò per anni con la Libreria Bozzi di Mario Bozzi, di cui era coetaneo e amico, occupandosi del settore di antiquariato e curando i relativi cataloghi.
Nel 1954, su indicazione di Giuseppe Piersantelli, fu chiamato a collaborare con la civica amministrazione come perito per la valutazione dei libri antichi della Biblioteca Berio. Assunto fuori ruolo per la sua competenza nell'antiquariato librario, contribuì alla ricostruzione della Biblioteca Berio, chiusa dal novembre 1942 per i gravi danni subiti durante la Seconda guerra mondiale, dando un contributo fondamentale all'organizzazione della Sezione manoscritti, incunaboli e rari. Si dedicò all'identificazione e alla catalogazione del patrimonio librario di pregio scampato alla distruzione e di quello pervenuto alla biblioteca dopo la guerra. Curò inoltre l'incremento delle collezioni mediante l'acquisizione di opere fondamentali di bibliografia e storia del libro. La sua erudizione, la sua competenza e la sua grande disponibilità verso gli studiosi e in generale verso chi era interessato al patrimonio antico della biblioteca lo rendevano un punto di riferimento sicuro. Lavorò con passione fino al pensionamento per limiti d'età nel 1964.
Dopo il pensionamento continuò a collaborare con la Biblioteca in qualità di esperto e nel 1967, per i meriti acquisiti nel riordino e nella valorizzazione del materiale di pregio, gli fu conferito dal Comune di Genova il titolo di «conservatore onorario della Sezione Mss. e Rr. della Biblioteca Berio».
Nel 1969 curò con Rossella Piatti la Mostra di manoscritti e libri rari della Biblioteca Berio, che fu affiancata da una giornata di studi sui manoscritti a lui dedicata, e nel 1975 collaborò alla Mostra di legature dei secoli XV-XIX, realizzata dalla Berio con altri istituti genovesi.